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Discussione: Picchiare anziani e bambini

  1. #286
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    ma povero te, che non capisci il senso delle cose che tu stesso scrivi, e mi costringi a far presente una logica elementare, punto per punto su tutte quelle sciocchezze e falsi conclamati, che devono per forza essere evidenziati:

    quando tu descrivi i carismi nel modo in cui hai riportato, enunci esattamente la regola generale e astratta per categorie chiuse, in base alla quale l'uomo - tutti gli uomini e solo loro, in quanto maschi - sia per nascita vocato ad educare ai valori morali, guida, regole e comportamenti, mentre la donna - tutte le donne, e solo loro -alla tenerezza e alle premure, senza invasioni di campo; cioè, con ruoli distinti e separati, appunto esclusivi;

    la regola l'hai enunciata tu, non io; se non ne capisci l'assurdità, o fingi di non capirla, si rende necessario fare presente la circostanza paradossale per cui anche quei tanti - perché sono comunque tantissimi - uomini devianti dovrebbero essere educatori morali più accreditati di qualsiasi donna, anche la più capace e virtuosa; perché questo implica necessariamente quell'enunciato di carisma, anche se tu non capisci l'implicazione di inclusività ed esclusività delle categorie;

    cioè, fingi di non capire, perché se leggi su un testo "residenti" e "non residenti", "maggiorenni" e "minori", "titolari di patente valida" e "non patentati", capisci perfettamente che la guida è consentita esclusivamente ai primi, e negata ai secondi; non è che ti verrebbe mai in mente di argomentare che in fondo anche un quindicenne senza patente può mettersi sulla Fi-Pi-Li e fare tutto e il contrario di tutto; il senso dell'enunciato di una regola lo capisci bene;


    invece è proprio quello che hai fatto:
    affermare che il padre abbia il carisma della guida, regole e comportamenti significa esattamente attribuire al padre una superiorità morale, visto che l'oggetto - esclusivo, senza invasioni di campo, lo dici tu, eh... - di quel carisma riguarda esattamente il dominio morale, pubblico, mentre alla donna sono riservati domini di natura sentimentale e privata, ancillari;

    questa pervicace contraddizione e gioco delle tre carte, trucco retorico dell'affermare per poi negare quello che si afferma, costringe l'interlocutore a controbattere punto per punto e far presente l'incongruenza;


    parole vuote, il liberà;
    in concreto, questo non vuol dire nulla; te l'ho già spiegato in modo puntuale e circostanziato; tu ti lamenti che io lo faccia, ma insisti a replicare con idee prive di sostanza:

    l'autoritarismo non è una parola, un fatto estetico, la spocchia dello sbruffone, ma esattamente quello che chiedi: e cioè la domanda di assegnare d'ufficio - non si capisce il soggetto, chi potrebbe farlo, e come - un'autorità ad uno o più soggetti che non riescono motu-proprio ad essere autorevoli sul campo; l'autorevolezza, la leadership, emerge nelle circostanze, quando le persone, uomini o donne, si assumono responsabilità che altri sfuggono; non si assegna per decreto o con le prediche;

    anche nella tua stessa descrizione dei padri assenti, resta paradossale l'idea di farne dei padri presenti a prescindere dai motivi di fondo di quell'assenza; come se quelli non fossero esattamente il prodotto delle famiglie tradizionali che prendi a modello;
    guarda che la gente che divorzia, che non si sposa o non fa figli è a sua volta proprio figlia del fallimento del vecchio modello che, evidentemente, non vuole replicare; non è che arrivi tu, o Pillon, e ti surroghi all'esperienza emotiva ed educativa delle intere vite di quelle persone, eh...


    Cono, anche qui, mancando dei fondamentali concettuali, scrivi delle sciocchezze, oppure le scrivi in malafede;
    tu mi sai indicare nome, indirizzo, telefono della sig.ra Società civile, per chiedere il suo parere sulla questione ?

    la società non esiste, nel senso che non c'è un entità che esprima suoi valori autonomi e distinti dalla somma delle volontà individuali, oltre alla legge; tu esprimi questa finzione retorica, il cui sottinteso è bolscevico, nel senso di potere ad una minoranza:

    contrapporre un Bene comune, diverso da quello che si sostanzia nella legge, come espressione della somma temperata delle volontà individuali, a quanto già stabilito dalla legge stessa, implica necessariamente una minoranza che si arroga il diritto di scavalcare il principio di uguaglianza che si traduce nel diritto di voto, libero ed uguale, e della rappresentanza democratica;

    purtroppo, devo farti queste lenzuolate di cui ti lamenti, perché ignori i più elementari principi su cui si fonda la nostra società - da secoli, non da ieri - come tu non fossi andato a scuola, e argomenti di conseguenza;
    infatti:


    questa è solo la tua personale preferenza, idea di benessere sociale, che proponi come un'idea valida per tutti, ed è contraria a qualsiasi principio di diritto;
    ti faccio un capellino presente che in base a questa idea e relativi principi che vorresti far valere come Bene comune, io non sarei nemmeno potuto nascere, visto che sono proprio il frutto di una precedente separazione; così come nel caso di miliardi di persone nella storia;
    per dire, Leonardo da Vinci ti piace ? beh, è un figlio illegittimo; nel tuo mondo ideale, non sarebbe mai nato; e poi era pure bu'o, così come Michelangelo...

    in altre società e sistemi si stabilisce che la società soffre se ogni famiglia ha più di un figlio o se la gente pratica un culto, ma tu insisti a confondere come oggettiva la tua personale concezione di ciò che è bene e male;
    non sei il solo; è la tara culturale delle nostre società mediterranee, puntualmente esposte alle dittature, dopo periodi di anarchia civica, i due estremi prodotti dalla mancata interiorizzazione del rispetto per la libertà altrui, che significativamente non riesci a comprendere nella sua essenza:
    la libertà ? bellissima, la mia; su quella degli altri, però, avrei da ridire...
    no, non funziona così; se vuoi che nessuno ficchi il naso nelle tue scelte private, devi fare altrettanto;


    i filosofi e il papa fanno il loro lavoro, spesso in modo onesto, a volte meno;
    Cono, la libertà è o non è;
    i diritti fondamentali - le libertà costituzionali, la famiglia, il voto, ecc... - sono assoluti, insindacabili, o non sono diritti; non è come per guidare un auto, che è una facoltà, sottoposta a determinati requisiti, la patente, l'attitudine fisica alla guida, ecc...

    se io potessi questionare sull'uso della libertà tua e di Cona di fare tanti figli ed educarli ai vostri valori, la tua non sarebbe più libertà;
    se tu argomenti in modo ingerente rispetto all'opportunità delle scelte esistenziali altrui ti poni sullo stesso piano di chi potrebbe opinare sulle tue e cercare di condizionarle;
    se non capisci questo concetto elementare e non lo traduci in una concreta astensione dal giudizio sulle libertà altrui, ti poni al di fuori della storia dell'Occidente degli ultimi 3 secoli;
    poi, liberissimo lo stesso di esprimere quell'opinione; purché tu ti renda conto che, nonostante l'apparente messaggio pro-bono, stai muovendo una guerra politica alle libertà democratiche;
    una volta che sei consapevole di questo, a me va tutto bene, i carismi e tutto quello che ti pare; ma devi essere posto di fronte alla responsabilità di un'aggressione, con tutte le sue conseguenze;

    parli della famiglia, dell'auspicabilità dei figli ? sono d'accordissimo ! sempre -beninteso - nel rispetto dell'autodeterminazione di chi li vuol fare;

    bene: io ti ho postato dati di realtà, non chiacchiere, dai quali emerge che i figli si fanno dove c'è benessere economico e dove le donne lavorano e sono tutelate nel lavoro, mentre non si fanno più da decenni proprio dove prevalgono le idee tradizionaliste;
    i miei cugini francesi, così come la mia ex-famiglia acquisita, sono tutti separati, ma hanno fatto tutti almeno due figli o più, in prime e seconde nozze; le donne lavorano tutte e tutti gli iter sono avvenuti in modalità serene e civili; i figli dei miei cugini, oramai quasi tutti maggiorenni, sono già quasi tutti padri e madri - eccetto i più piccoli, 3 e 6 anni - persone equilibrate, che hanno studiato e lavorano;

    tutti figli di ciò che vorresti abolire come modello "egoista", visto che sono esattamente il prodotto della negazione di un modello tradizionale, persino nel caso di un ambiente originariamente oltranzista cattolico, come quello dei lefebvristi; non ti accorgi della contraddizione ?

    ora, visto il dato di realtà, se veramente vuoi più figli e famiglie, sta a te adoperarti per favorire le condizioni che oggettivamente producono le conseguenze che dici di volere - benessere economico, che non significa consumo affluente, ma risorse disponibili per i servizi sociali; in una società povera, non ci sono; lavoro femminile tutelato anche se la donna ha una famiglia - oppure insistere con queste argomentazioni equivoche sulle libertà altrui e altre pillonerie del genere.
    Pillonerie mi mancava. Ed anche bolscevico. Li aggiungo a talebano, nazista, fondamentalista, abbrutimento, falsificazione, totalitarismo e barbarie. Tutti termini che hai usato per definire le idee di quei sociologi e filosofi, mie e della Chiesa. Muy bien: Prendo atto che hai lavorato addirittura alla Camera! E che dunque ciò ti autorizza a farlo. A definire così chi auspica semplicemente il ritorno a una Vita più semplice e naturale: Amare, incontrarsi, sposarsi, scommettere sul per sempre, avere figli, essere Padri e Madri, rispettarsi vicendevolmente nella varietà e diversità (non superiorità!) dei Carismi. Tutta roba da nazisti. Certo.
    amate i vostri nemici

  2. #287
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    Il fatto è che travisi sempre, devi sempre lasciarti andare a discorsi tragici e patetici perché devi veder confermate le tue paranoie, la gggggente brutta ed egoista.
    Con i tanti problemi è ovvio che fare figli o farne più di uno può essere difficile. Lavori precari o bassi stipendi, affitti o mutui per la casa da prendere, tante altre spese che non rendono facile l'essere indipendenti e metter su famiglia.
    Le mie paranoie....

    Gli italiani di domani? Pochi, anziani e uno su tre immigrato

    L'Istat fotografa il Paese tra mezzo secolo: saremo 7 milioni di meno, il Sud si spopolerà


    http://www.ilgiornale.it/news/politi...o-1390319.html
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  3. #288
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Pillonerie mi mancava. Ed anche bolscevico. Li aggiungo a talebano, nazista, fondamentalista, abbrutimento, falsificazione, totalitarismo e barbarie. Tutti termini che hai usato per definire le idee di quei sociologi e filosofi, mie e della Chiesa.
    non mischiare le carte, nascondendo Risé dietro Recalcati, il quale per primo ti smentirebbe;
    io ti ho fatto presente un mero fatto, che potresti verificare di persona - come chiunque - aprendo un qualsiasi testo di storia delle dottrine politiche:

    quella dottrina dei pretesi carismi che enunci è l'unica ideologia che, assieme al razzismo, postula una differenza di attitudine alla moralità e una gerarchia nell'esercizio dell'autorità morale per nascita, in contraddizione al principio di uguaglianza e pari dignità di ogni essere umano;

    per me, sei liberissimo di sostenere l'idea, ma non ti può irritare se ti faccio notare la circostanza di fatto e l'evidenza ideologica di qunto postuli;

    Muy bien: Prendo atto che hai lavorato addirittura alla Camera!
    sì, per 29 anni, per la precisione;
    E che dunque ciò ti autorizza a farlo.
    no, mi autorizza la semplice logica, applicata alle idee, di cui bisognerebbe però avere contezza; se tu non capisci il punto dirimente, quello su enunciato, di una discriminazione tra attitudini morali e relativo ruolo sociale e famigliare in base ad una condizione biologica di nascita, è inevitabile che tu ti stupisca dell'ovvio, evidente a chiunque;

    A definire così chi auspica semplicemente il ritorno a una Vita più semplice e naturale: Amare, incontrarsi, sposarsi, scommettere sul per sempre, avere figli, essere Padri e Madri,
    se fosse semplice e naturale, non avresti bisogno di sperticarti per promuovere quanto - naturalmente - le persone fanno in modo diverso; le tue prediche sono esse stesse la sconfessione di quella pretesa naturalità, il cui contenuto è, al contrario, normativo, proprio perché il comportamento precettato è innaturale;
    rispettarsi vicendevolmente nella varietà e diversità (non superiorità!) dei Carismi. Tutta roba da nazisti. Certo.
    no Cono, questo è falso: guida, regole e comportamenti, vs tenerezza e premura, implicano ictu oculi una superiore attitudine morale e la destinazione al comando, alla leadership, con tutte le conseguenze di soggezione sociale e minor libertà della donna che si possono osservare in tutta la storia di quel modello di famiglia;
    tu pensi che chi legge sia tanto ingenuo da non capire ?
    Ultima modifica di axeUgene; 22-02-2019 alle 10:46
    c'� del lardo in Garfagnana

  4. #289
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Pillonerie mi mancava. Ed anche bolscevico. Li aggiungo a talebano, nazista...
    bolscevico vuol dire "minoritario", colui che sosteneva la necessità di far guidare la rivoluzione da una corrente elitaria di minoranza che si sarebbe dovuta imporre sulla maggioranza, solo questo;

    quanto al nazismo, il tabù universale della sua condanna non riguarda la dittatura, né la crudeltà; ci sono stati dittatori più crudeli e anche più omicidi, Stalin, per esempio;
    ma la "qualità" che contraddistingue l'ideologia nazista è proprio quella di postulare un determinismo di attitudini morali e relative gerarchie tra categorie di esseri umani; il nazismo lo fa su base razziale; la tua dottrina dei carismi fa la stessa cosa, ma per generi, uomini e donne; c'è poco da arzigogolare, quello è.
    c'� del lardo in Garfagnana

  5. #290
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Le mie paranoie....

    Gli italiani di domani? Pochi, anziani e uno su tre immigrato

    L'Istat fotografa il Paese tra mezzo secolo: saremo 7 milioni di meno, il Sud si spopolerà


    http://www.ilgiornale.it/news/politi...o-1390319.html
    Le tue paranoie perché, come detto, travisi i discorsi degli altri e quindi hai bisogno di vedere nell'altro la persona che sbaglia, che pensa male, come hai detto prima su quella che sarebbe la mia visione sui figli. E ti viene fatto notare svariate volte questo tuo problemino.

    Fra 50 anni o più staremo a vedere in che situazione saremo. Cosa può accadere davvero in mezzo secolo è difficile a dirsi. Se vuoi lasciare un mondo potenzialmente migliore è possibile che sia,meglio per te ed i tuoi figli smettere di raccontare di ruoli e carismi e donne a casa a pulire solo le chiappe a bambini ed anziani, come anche di vaghi rimandi a parole come semplicità e naturale che distorci con significati campati per aria o falsi.
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

  6. #291
    ????? ???????????? L'avatar di Pazza_di_Acerra
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    bolscevico vuol dire "minoritario",
    .
    Niet, bolscevik significa maggioritario, minoritario è menscevik.
    semel in anno licet insanire, cotidie melius

  7. #292
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    Citazione Originariamente Scritto da Pazza_di_Acerra Visualizza Messaggio
    Niet, bolscevik significa maggioritario, minoritario è menscevik.
    ah, vabbè, ho invertito i due; ma il senso leninista dell'élite che guida è quello.
    c'� del lardo in Garfagnana

  8. #293
    Astensionista L'avatar di nahui
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    Ma poi, pensavo, e scusate se mi ripeto: ma chi cappero glielo impedisce agli uomini di fare i padri ? Escluse situazioni rare e marginali di separazioni e divorzi non sereni, con affidamento esclusivo alla madre, sempre più rare perché oggi - giustamente - si privilegia, ove possibile, l'affidamento congiunto, sarebbe un esercito di madri virago a zittire i mariti ? Non capisco, davvero, questa teoria dell'assenza dei padri che Cono tira fuori a piè sospinto. Sei padre se ti occupi con amore e sollecitudine di tuo figlio, ti interessi a lui, al rapporto con lui, trovi il tempo per parlarci e conoscerlo, confrontarti con lui, guidarlo, ecc. ecc. Questo può accadere in qualsiasi condizione, persino se si vive lontani, purché ci sia la volontà di farlo. Io invece penso che l'assenza dei padri, se è esistita ed esiste, non è imputabile ad una usurpazione dei carismi "autoritari" da parte della donna, ma ad una infantilizzazione di massa degli adulti. Io in giro vedo ottimi padri amorevoli, ma anche gente che ama farsi i caxxi propri, senza lo spirito di sacrificio necessario ad essere genitore, ed in genere sono proprio questi che piagnucolano quando ad un certo punto scoprono di essere degli estranei per i figli.

  9. #294
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    Citazione Originariamente Scritto da nahui Visualizza Messaggio
    Ma poi, pensavo, e scusate se mi ripeto: ma chi cappero glielo impedisce agli uomini di fare i padri ? Escluse situazioni rare e marginali di separazioni e divorzi non sereni, con affidamento esclusivo alla madre, sempre più rare perché oggi - giustamente - si privilegia, ove possibile, l'affidamento congiunto, sarebbe un esercito di madri virago a zittire i mariti ? Non capisco, davvero, questa teoria dell'assenza dei padri che Cono tira fuori a piè sospinto.
    perché, nella sua concezione, "padre" equivale a "ruolo d'autorità"; Cono forza un'interpretazione di altrui riflessioni complesse sulla caduta dei modelli autoritari per ricondurne la causa alla dismissione dei ruoli in famiglia - quello che a lui sta a cuore - laddove questa è la conseguenza; insomma, mette il carro davanti ai buoi;

    può essere, effettivamente, assente il padre privo di codici comportamentali alternativi a quelli tradizionali d'autorità, che, come in uno degli scritti quotati da Cono, non testimonierebbe più nemmeno alcun modo di essere, specifico;
    vale meno per le madri perché queste sono ancora in lotta per uno spazio, quindi comunicano in modo più diretto un modello "forte" in cui identificarsi;
    cioè, i padri sarebbero stati privati di ideologia di genere, appiattiti, mentre le madri no; Risé scrive che questo è dovuto alla scarsa epicità ed eroicità di una società fondata sull'economia e sui consumi, quindi sulla gestione del quotidiano, un'attitudine femminile; e - 30 anni fa - contrapponeva un ruolo paterno nell'educazione alla selvaticità, all'istintività, al rapporto con la natura; non erano osservazione stupide dal punto di vista analitico, anche se molto diverse da quelle che riporta Cono;

    cioè, nel Risé originario, nicciano e non ancora paolinizzato, nel senso delle edizioni , il sostituto della guerra era la selvaticità, l'istintualità panica;
    nella versione di Cono emerge piuttosto un bambino a cui sia stata tolta la pistola giocattolo, o quella vera, l'immaginario di potenza che il fallo da solo non riesce a sostenere, e in cui l'assenza è soprattutto impotenza, prima di tutto di immaginazione di sé;

    qualche settimana fa, mi ha colpito dalla Gruber un dibattito sull'eros tra una pornostar e Pierangelo Buttafuoco, ideologo siciliano di una specie di destra tradizionalista; quest'ultimo rimproverava al porno, poiché esplicito, di aver distrutto l'immaginario desiderante maschile; ma quando doveva descrivere quell'immaginario, gli estremi si rivelavano quelli del bordello; cioè, quell'immaginario di riferimento - unico, privo di modulazioni - era ancorato esattamente agli stessi ruoli di conquista; va detto che la pornostar, dietro discorsi di emancipazione del desiderio, nella sostanza ricadeva più o meno nello stesso modello;

    il disagio del maschio è l'assenza di qualcuno - un padre, un padrone, un gerarca, un prete - che gli dica il suo ruolo e quello che deve fare e non fare, lasciandolo nell'angoscia della libertà, che la donna ha meno;
    ma è il dilemma della libertà, dell'età adulta, del super-io, ecc... niente di nuovo; perché la società i vincoli da osservare e contro i quali opporsi in effetti li determina comunque, anche se sono più difficili da organizzare nell'immaginario.
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  10. #295
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    Ma glielo diciamo noi all'uomo cosa deve fare Se è questo il.problema... Deve solo lasciarsi andare: sono millenni che aspettiamo

  11. #296
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    Ma glielo diciamo noi all'uomo cosa deve fare Se è questo il.problema... Deve solo lasciarsi andare: sono millenni che aspettiamo
    l'autorità femminile è l'incubo peggiore per la maggior parte dei maschi soprattutto se privi di autostima; il mondo in uniforme, gerarchizzato e coi gradi assegnava e certificava un'identità, foss'anche meschina; ora un uomo se la deve dare da solo, e non è facile senza strumenti culturali adeguati; se mancano, si ricade in quelli vecchi dei ruoli, gli unici disponibili all'immaginario.
    c'� del lardo in Garfagnana

  12. #297
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    L'autorevolezza (diversa dall'autorità) e l'amore (invece che arido "rispetto") bisogna guadagnarseli nel nuovo mondo.

  13. #298
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    Citazione Originariamente Scritto da nahui Visualizza Messaggio
    L'autorevolezza (diversa dall'autorità) e l'amore (invece che arido "rispetto") bisogna guadagnarseli nel nuovo mondo.
    per l'uomo conico è un'impresa quasi impossibile, perché gli mancano archetipi adeguati in cui identificarsi in un epos nuovo;
    per sentirsi degni di amore è necessario poter individuare ragionevoli motivi di essere amati e identificarsi in quel ruolo, per poi trovare conferma del riconoscimento e della corresponsione da parte dell'altro;

    gli scritti che Cono cita sono molto sensati sotto il profilo psicologico, anche se le risposte di Cono sono inadeguate, perché lui li strumentalizza e banalizza, portando tutto il discorso su un piano polemico, finalizzato alla sua tesi dei carismi;

    il punto è che un immaginario maschile medio, tradizionale, è strutturato sulla guerra, sul polemos a livello pubblico, e sul suo corrispettivo, la conquista e il dominio sulla donna, nel privato; la percezione di nobiltà e valore nelle narrazioni cui si educano i maschi è legata a questi ruoli;

    ora, le società ricche del dopoguerra hanno dovuto rinunciare a quel sistema e al relativo modello di autorità, perché dopo due carneficine finite con l'istaurazione del sistema nucleare il tutto risultava impensabile; questo ha prodotto la de-militarizzazione e la conseguenza di far emergere le donne e i giovani, nonché alcune minoranze, come soggetti sociali di massa nuovi e permanenti, che hanno anche avuto un ruolo determinante nel produrre benessere;

    ma questo processo ha lasciato il maschio medio ideologicamente un re nudo nella transizione, perché, venuto meno il ruolo di gerarca, generale o caporaletto che fosse, l'educazione media non è stata in grado di offrire altri archetipi funzionali, se non per poche élites, a titolo diverso; il capitano d'industria, il ricercatore, l'artista, l'intellettuale - sempre meno - Gino Strada, il leader di successo, ecc...

    questo spiega anche la diffusione nevrotica della ricerca di nemici dove il livello socio-culturale è più basso e l'immaginario più povero, abbandonato alle narrazioni residuali di identità; tutti hanno bisogni di nemici, di temere e odiare per esistere, aver un'identità;

    senza andare nel mondo islamizzato, negli USA i "poveri" del Midwest contro le élites delle due coste, New England e California - che sono massa - sono trumpettani, anti-immigrati e per le armi a go-go; in Europa il nemico fittizio sono gli immigrati, proprio nei paesi e nelle regioni dove non ci sono, o sono pochissimi; oppure altre pretese élites, sempre di massa, per esempio gli europeisti, oppure chi abbia studiato, lo scienziato o chiunque li smentisca a titolo tecnico;

    nel caso della narrazione conica, il nemico sarebbe un'ideologia delle libertà civili che in nulla intacca la sua di vivere come gli pare; ma questa non basta; perché senza minacce e nemici emerge la necessità di confrontarsi col desiderio, proprio e altrui, nel modello di riferimento che non viene assediato; e questo, in assenza di un archetipo eroico in cui identificarsi genera angoscia; si postula l'abnegazione, come pregiata ed eroica, ma è quella altrui quella di chi lascia civilmente andare un partner infelice viene rimossa, perché smentisce tutto l'epos...

    ieri, uno scrittore di osservanza vaticana, che si è occupato degli scandali di pedofilia nella Chiesa, per difendere il clero dall'accusa di essere un target specifico, se n'è uscito così: si dimentica che l'80% degli episodi di pedofilia avviene in famiglia !, tirando inavvertitamente un calcio sulla bocca dello stomaco dei tanti clerico-familisti che già rimuovono l'emergenza violenze e femminicidi

    questo, nel privato, è lo stesso meccanismo che gestisce nel pubblico le dittature; tutte le dittature hanno bisogno di nemici - esterni o interni - per convogliare il potenziale di desiderio che le sovvertirebbe; infatti crollano puntualmente per qualche disfatta in guerra o dissoluzione economica;

    il tentativo di Risé di sostituire al maschio guerriero e gerarca quello "selvatico", in contatto con la natura, era in qualche modo interessante, anche se viziato dall'attribuzione al feminino di una prevalente attitudine economicista e raziocinante; è curioso perché la cosa contrasta con la lettura tradizionalista, dell'uomo Logos, razionale, e della donna istinto, animalità; alla fine, pure Risé è incapace di elaborare un modello privo di stereotipi di genere;

    infatti, almeno quel Risé era nicciano; resta da capire che razza di editors hanno alle Paoline; forse figli dei censori delle enciclopedie di era fascista, dove cripto-antifascisti pubblicavano tesi incompatibili con quelle del regime, premurandosi di esordire sempre con una citazione del duce, a premessa della loro elaborazione

    in effetti, tutte quelle manifestazioni di preteso edonismo del maschio/padre assente che Cono vede come devianti, sono proprio sul percorso indicato da Risé, del recupero di un proprio epos spirituale; io sono certissimo che questo vale per il kite di Marito, esattamente come per la mia chitarra, e che queste sono espressioni spirituali di recupero di identità desiderante; persino la vituperata partita a calcetto, con tutto il corredo di rapporto tra amici assolve a questa funzione;

    se non si sostanzia la propria identità desiderante, come primo passo essenziale, ma la si rimuove, diventa impossibile riconoscerne una all'altro, empatizzare e avere un qualsiasi tipo di relazione autentica; invece di una persona, di un individuo libero che garantisce con quella libertà il nostro valore, ci si rapporta con un fantoccio titolare di un'identità sociale, la moglie, il marito, i figli, che stanno lì per legittimare la propria identità, il proprio ruolo e quello dei famigliari, ognuno nella solitudine di quella esigenza di conferme fittizie; per questo la libertà individuale diventa un totem, temuto, da abbattere;

    l'insicurezza obbliga ad abbarbicarsi a quel modello formale e nevrotico, proprio perché nato su quella originaria rimozione del desiderio, che genera odio per il se stesso impotente, e per l'altro che ne è testimone nel momento in cui smette di essere pupazzo e manifesta la sua individualità divergente: se l'altro è libero di avere un desiderio, questo può divergere dal ruolo e mettere in crisi il mio, visto che io esisto solo con quell'uniforme, dato che ho abolito, rimosso, tutto quello che sono o sarei autenticamente;

    lo spurgo d'odio a cui abbiamo assistito negli ultimi anni è proprio la manifestazione lampante di questa schizofrenia di massa, un vero suicidio identitario, in cui una gran massa di persone, pur di sentirsi vive, si scaglia contro le proprie stesse libertà e tutele, più o meno buone e ragionevoli, e preferisce l'irrazionalismo, anche quando la contraddizione è evidente;
    alla fine, le percezioni dei tanti coni, su molte questioni anche diverse da quelle che pone lui, sono assimilabili a quelle del disordine percepito da una gran massa che, avendo rimosso il proprio desiderio su dove andare e sulla strada da percorrere, abbia imboccato l'autostrada contromano e inveisca contro un pari, o spesso molto superiore, numero di persone che invece sa più o meno dove è diretto, in marcia opposta.
    c'� del lardo in Garfagnana

  14. #299
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Secoli di immaginario sul femminile e sul maschile son duri a morire. Da bimbe e donne docili, plasmabili e obbedienti a bimbi e uomini più esuberanti/dinamici, virili, aggressivi distaccarsi è un problema. In fondo le caratteristiche stereotipate opposte presenti nel femminile e nel maschile son sempre, volenti o nolenti, in qualche modo criticate, alla femmina si dice che sembra un maschiaccio e al maschio che sembra una femminuccia. C'è ancora da lavorarci sopra e capire che la variabilità nei soggetti dei due generi c'è.

    Comunque se a questi maschi, che si sentono come uno che ha perso il lavoro o come il pensionato che non sa che fare a casa perchè il lavoro gli dava un senso e come passare la giornata, come dice Nahui, gli possiamo trovare tante cose da fare, lavare, stirare, spolverare, cucinare, rigovernare, portare i figli a scuola, in palestra, aiutarli nei compiti, giocare e leggergli libri e "stropicciare" un pò le compagne fatte queste belle cose
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

  15. #300
    Eufonista L'avatar di BiO-dEiStA
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    Citazione Originariamente Scritto da nahui Visualizza Messaggio
    L'autorevolezza (diversa dall'autorità) e l'amore (invece che arido "rispetto") bisogna guadagnarseli nel nuovo mondo.
    Io me li sono sempre guadagnati, a me la vita non ha regalato niente.
    Quello che le donne non capiscono è che non lo faccio per le loro grazie, perché se anche non ci fossero mi comporterei nello stesso modo. Ma va bene così, nel senso che se non lo capiscono tanto meglio per me.
    Citazione Originariamente Scritto da Careful with that Visualizza Messaggio
    i miei post in media sono di una dozzina di righe, al più;
    Citazione Originariamente Scritto da Ned Flanders Visualizza Messaggio
    Sono stato tanto...ma tanto Laurina, lontano dal Signore: Ne ho combinate di cotte e di crude. Ti basti sapere soltanto questo....

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