Pagina 24 di 53 PrimaPrima ... 14 20 21 22 23 24 25 26 27 28 34 ... UltimaUltima
Risultati da 346 a 360 di 789

Discussione: Picchiare anziani e bambini

  1. #346
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
    Data Registrazione
    17/07/06
    Località
    Empoli
    Messaggi
    60,640
    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    A parte che la felicità non è un contenitore fatto con lo stampo e nemmeno le persone, forse ci si separa perché non se ne può più di stare a litigare con l'altro senza arrivare a nulla o perché qualcosa nei sentimenti è cambiato.
    I sentimenti cambiano Laura, si evolvono...si trasformano...maturano!

    “È importante chiedersi se è possibile amarsi ‘per sempre’ – ha affermato il Papa – Oggi tante persone hanno paura di fare scelte definitive, per tutta la vita, sembra impossibile. (…) E questa mentalità porta tanti che si preparano al matrimonio a dire: ‘stiamo insieme finché dura l’amore’. Ma cosa intendiamo per ‘amore’? Solo un sentimento, uno stato psicofisico? Certo, se è questo, non si può costruirci sopra qualcosa di solido. Ma se invece l’amore è una relazione, allora è una realtà che cresce, e possiamo anche dire a modo di esempio che si costruisce come una casa. E la casa si costruisce assieme, non da soli! (…). Non volete fondarla sulla sabbia dei sentimenti che vanno e vengono, ma sulla roccia dell’amore vero, l’amore che viene da Dio. La famiglia nasce da questo progetto d’amore che vuole crescere come si costruisce una casa che sia luogo di affetto, di aiuto, di speranza, di sostegno. Come l’amore di Dio è stabile e per sempre, così anche l’amore che fonda la famiglia vogliamo che sia stabile e per sempre. Non dobbiamo lasciarci vincere dalla ‘cultura del provvisorio’! Dunque come si cura questa paura del ‘per sempre’? Si cura giorno per giorno affidandosi al Signore Gesù in una vita che diventa un cammino spirituale quotidiano, fatto di passi, di crescita comune, di impegno a diventare donne e uomini maturi nella fede. Perché, cari fidanzati, il ‘per sempre’ non è solo una questione di durata! Un matrimonio non è riuscito solo se dura, ma è importante la sua qualità. Stare insieme e sapersi amare per sempre è la sfida degli sposi cristiani. (…) Nella preghiera del Padre Nostro noi diciamo: ‘Dacci oggi il nostro pane quotidiano’. Gli sposi possono imparare a pregare anche così: ‘Signore, dacci oggi il nostro amore quotidiano’, insegnaci ad amarci, a volerci bene!”.

    https://www.tempi.it/i-fidanzati-da-...ellamore-vero/
    amate i vostri nemici

  2. #347
    Opinionista L'avatar di axeUgene
    Data Registrazione
    17/04/10
    Località
    sotto una quercia nana in zona Porta Genova
    Messaggi
    21,050
    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    C'è la legge. E nessuno la tocca, Axe. La legge ti permette di divorziare, di abortire, di affittare gli uteri e prendere in leasing gli spermatozoi di altri fuori dalla coppia. Ma quali sono i frutti...quali sono i risultati di queste "libertà" conquistate?
    vedi, questi tuoi giudizi sono sballati, perché metti il carro davanti ai buoi, dai una rappresentazione falsata della realtà: come in altre circostanze - tipo il "partito del papa" - tu immagini che le leggi, i partiti, i leader, cadano dall'alto e informino la società, quando avviene il contrario;
    il divorzio non distrugge la tua famiglia, ma riconosce semplicemente la realtà di famiglie disfunzionali, dannose, senza imporre nulla; la legalizzazione dell'aborto non ha determinato gli aborti, che avvenivano clandestinamente; da quando esiste la legge, gli aborti sono diminuiti del 90 %;

    La frantumazione delle Famiglie. E, di conseguenza, del tessuto sociale. L'imbarbarimento della vita pubblica, la frammentazione dei rapporti, le divisioni di genere, la competizione selvaggia, marito e moglie che diventano competitors invece che alleati, anziani e bambini che, in quanto soggetti deboli, subiscono più di tutti l'arroganza e l'egoismo dilaganti. Crescita zero, calo delle nascite, orizzonti limitati a domani l'altro.
    questo è un falso, storico e materiale, e anche poco onesto, perché non sei stupido:
    nel post sulla politica rivendichi come giuste istanze conflittuali, come l'art. 18, la scala mobile, ecc... che per la tua controparte sociale sono state l'equivalente di quello che qui tu giudichi "distruzione";

    è ovvio che lo sciopero, l'interruzione del lavoro, di un servizio, creano un disagio; ma sono solo la manifestazione della crisi di un equilibrio di potere;
    tu sei perfettamente consapevole di questo, ma racconti la famiglia pre-divorzio come un contesto di concordia, laddove quello era solo un equilibrio di potere che è stato cambiato, esattamente come le condizioni di lavoro; e su questa falsificazione costruisci un discorso analogo a quello del "padrone", la cui condizione di potere è stata sconvolta da quei cambiamenti, che giudica immorali;
    Io ho iniziato la discussione proprio per cercare di capire i motivi, che ci hanno portato a questo. Per te invece, questa Società, in fondo va benissimo così.
    mai scritto che tutto va benissimo; ti ho solo fatto notare che nei dati di realtà, non nelle percezioni e fantasie, i più deboli non sono mai stati tutelati come oggi nelle nostre società; oggi alcuni eventi ci impressionano, proprio perché quella che in passato era una violenza quotidiana ed occulta diventa manifesta, va in cronaca; i bambini e gli anziano sono sempre stati maltrattati, anche e soprattutto in famiglia; solo che prima non c'erano le telecamere a documentarlo; prima si abortiva molto di più, ma clandestinamente;
    tu sei contro l'aborto, e lo posso capire; ma sei anche contro la contraccezione, che ha praticamente ed effettivamente debellato questa prassi;
    Prima, affermi, "ci son state le guerre mondiali..."
    E' assurdo!
    qui di assurdo c'è solo che un adulto scolarizzato ignori quello che avrebbe dovuto apprendere a scuola, nozioni elementari di storia ed educazione civica;
    le società cambiano quei modelli d'autorità, organizzazione e famiglia che si sono dimostrati fallimentari; questo insegna la storia;

    secondo la tua logica, il Cristianesimo dovrebbe essere imputato del crollo dell'Impero romano, visto che questo è avvenuto proprio in coincidenza con l'affermarsi della nuova religione; ma questo è mettere il carro davanti ai buoi; semplicemente, il modello imperiale era in crisi nei suoi valori, e il Cristianesimo si prestava a rappresentare la sensibilità "difensiva" e di conforto privato nelle campagne assediate dai barbari, in quell'epoca di nuovi popoli che premevano;
    analogamente, quello che non piace a te nell'ideologia liberale e della famiglia è il risultato della crisi del modello di autorità famigliare e sociale che piace a te, in cui il dogma dell'obbedienza e quelle gerarchie hanno generato catastrofi;

    puoi avere tutta l'abnegazione che ti pare, la devozione al dio-imperatore, ma quando ti ca'ano du' atomiche in capo alla fine la devi intendere e posi il fiasco; e così per il Dio, Patria e Famiglia, che ha lasciato macerie da noi, e quel Gott mit Uns, che evidentemente non era "con loro", né a Compiègne, né, tanto meno, a Norimberga;

    e, così come i tuoi genitori e nonni hanno iniziato a ragionare sulle ingiustizie ed iniquità sociali, anche le persone comuni e alfabetizzate hanno fatto i loro raffronti sulla famiglia, per decenni, quando i ceti colti già avevano la letteratura da secoli:
    hanno osservato la libertà altrui, visto Franca Viola che rifiutava il matrimonio riparatore, Mina che aveva un figlio senza essere sposata, Agnelli con le sue tante amanti, gli aristocratici e potenti ai quali la sacra Rota annullava matrimoni consumatissimi, ministri cattolici di note propensioni omosessuali che guidavano la politica nazionale, e chiunque altro non fosse socialmente subalterno e oppresso esercitare la propria autodeterminazione nella ricerca della propria felicità;
    e, come è ovvio, hanno fatto 2+2, dicendosi: e io, son dell'UNPA ?

    quindi, chi vuole debellare l'aborto, dovrebbe prodigarsi per la contraccezione, che effettivamente rende la prassi eccezionale; chi vuole famiglie solide e figli, dovrebbe educare le nuove generazioni a non confondere il desiderio con l'impegno e a non farsi condizionare da improprie pressioni esterne, come sposare il primo che capita per andar via di casa; è ovvio che queste libertà comportano anche l'incertezza e la responsabilità, essere pronti a restare bravi genitori anche nel caso in cui la coppia finisca, senza farne un dramma, perché la realtà della sensibilità comune è questa;
    il resto sono solo opinioni di parte, come quelle del padrone che deplorava lo sciopero; non certo il Bene comune.
    c'� del lardo in Garfagnana

  3. #348
    Opinionista L'avatar di Vega
    Data Registrazione
    04/05/05
    Messaggi
    14,839
    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    C'è la legge. E nessuno la tocca, Axe. La legge ti permette di divorziare, di abortire, di affittare gli uteri e prendere in leasing gli spermatozoi di altri fuori dalla coppia. Ma quali sono i frutti...quali sono i risultati di queste "libertà" conquistate? La frantumazione delle Famiglie. E, di conseguenza, del tessuto sociale. L'imbarbarimento della vita pubblica, la frammentazione dei rapporti, le divisioni di genere, la competizione selvaggia, marito e moglie che diventano competitors invece che alleati, anziani e bambini che, in quanto soggetti deboli, subiscono più di tutti l'arroganza e l'egoismo dilaganti. Crescita zero, calo delle nascite, orizzonti limitati a domani l'altro.
    Io ho iniziato la discussione proprio per cercare di capire i motivi, che ci hanno portato a questo. Per te invece, questa Società, in fondo va benissimo così. Prima, affermi, "ci son state le guerre mondiali..."
    E' assurdo!
    Ma dillo chiaramente, senza nasconderti dietro un dito, che preferì resti tornare a prima della legge sul divorzio. Facciamo tutti prima invece di menare il can per l'aia con il tira e molla di post e post.

    Come già risposto sulla discussione dei carismi, qui chi mette divisori, crea e vede conflitti, percepisce le donne come un problema, un avversario e una minaccia, sei tu.

    Il pippone del papa riguarda gli sposi cristiani. A me non frega nulla quindi. Fondo su altro la mia relazione.
    Ultima modifica di Vega; 06-03-2019 alle 07:43
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

  4. #349
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
    Data Registrazione
    17/07/06
    Località
    Empoli
    Messaggi
    60,640
    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    vedi, questi tuoi giudizi sono sballati, perché metti il carro davanti ai buoi, dai una rappresentazione falsata della realtà: come in altre circostanze - tipo il "partito del papa" - tu immagini che le leggi, i partiti, i leader, cadano dall'alto e informino la società, quando avviene il contrario;
    il divorzio non distrugge la tua famiglia, ma riconosce semplicemente la realtà di famiglie disfunzionali, dannose, senza imporre nulla; la legalizzazione dell'aborto non ha determinato gli aborti, che avvenivano clandestinamente; da quando esiste la legge, gli aborti sono diminuiti del 90 %;


    questo è un falso, storico e materiale, e anche poco onesto, perché non sei stupido:
    nel post sulla politica rivendichi come giuste istanze conflittuali, come l'art. 18, la scala mobile, ecc... che per la tua controparte sociale sono state l'equivalente di quello che qui tu giudichi "distruzione";

    è ovvio che lo sciopero, l'interruzione del lavoro, di un servizio, creano un disagio; ma sono solo la manifestazione della crisi di un equilibrio di potere;
    tu sei perfettamente consapevole di questo, ma racconti la famiglia pre-divorzio come un contesto di concordia, laddove quello era solo un equilibrio di potere che è stato cambiato, esattamente come le condizioni di lavoro; e su questa falsificazione costruisci un discorso analogo a quello del "padrone", la cui condizione di potere è stata sconvolta da quei cambiamenti, che giudica immorali;

    mai scritto che tutto va benissimo; ti ho solo fatto notare che nei dati di realtà, non nelle percezioni e fantasie, i più deboli non sono mai stati tutelati come oggi nelle nostre società; oggi alcuni eventi ci impressionano, proprio perché quella che in passato era una violenza quotidiana ed occulta diventa manifesta, va in cronaca; i bambini e gli anziano sono sempre stati maltrattati, anche e soprattutto in famiglia; solo che prima non c'erano le telecamere a documentarlo; prima si abortiva molto di più, ma clandestinamente;
    tu sei contro l'aborto, e lo posso capire; ma sei anche contro la contraccezione, che ha praticamente ed effettivamente debellato questa prassi;

    qui di assurdo c'è solo che un adulto scolarizzato ignori quello che avrebbe dovuto apprendere a scuola, nozioni elementari di storia ed educazione civica;
    le società cambiano quei modelli d'autorità, organizzazione e famiglia che si sono dimostrati fallimentari; questo insegna la storia;

    secondo la tua logica, il Cristianesimo dovrebbe essere imputato del crollo dell'Impero romano, visto che questo è avvenuto proprio in coincidenza con l'affermarsi della nuova religione; ma questo è mettere il carro davanti ai buoi; semplicemente, il modello imperiale era in crisi nei suoi valori, e il Cristianesimo si prestava a rappresentare la sensibilità "difensiva" e di conforto privato nelle campagne assediate dai barbari, in quell'epoca di nuovi popoli che premevano;
    analogamente, quello che non piace a te nell'ideologia liberale e della famiglia è il risultato della crisi del modello di autorità famigliare e sociale che piace a te, in cui il dogma dell'obbedienza e quelle gerarchie hanno generato catastrofi;

    puoi avere tutta l'abnegazione che ti pare, la devozione al dio-imperatore, ma quando ti ca'ano du' atomiche in capo alla fine la devi intendere e posi il fiasco; e così per il Dio, Patria e Famiglia, che ha lasciato macerie da noi, e quel Gott mit Uns, che evidentemente non era "con loro", né a Compiègne, né, tanto meno, a Norimberga;

    e, così come i tuoi genitori e nonni hanno iniziato a ragionare sulle ingiustizie ed iniquità sociali, anche le persone comuni e alfabetizzate hanno fatto i loro raffronti sulla famiglia, per decenni, quando i ceti colti già avevano la letteratura da secoli:
    hanno osservato la libertà altrui, visto Franca Viola che rifiutava il matrimonio riparatore, Mina che aveva un figlio senza essere sposata, Agnelli con le sue tante amanti, gli aristocratici e potenti ai quali la sacra Rota annullava matrimoni consumatissimi, ministri cattolici di note propensioni omosessuali che guidavano la politica nazionale, e chiunque altro non fosse socialmente subalterno e oppresso esercitare la propria autodeterminazione nella ricerca della propria felicità;
    e, come è ovvio, hanno fatto 2+2, dicendosi: e io, son dell'UNPA ?

    quindi, chi vuole debellare l'aborto, dovrebbe prodigarsi per la contraccezione, che effettivamente rende la prassi eccezionale; chi vuole famiglie solide e figli, dovrebbe educare le nuove generazioni a non confondere il desiderio con l'impegno e a non farsi condizionare da improprie pressioni esterne, come sposare il primo che capita per andar via di casa; è ovvio che queste libertà comportano anche l'incertezza e la responsabilità, essere pronti a restare bravi genitori anche nel caso in cui la coppia finisca, senza farne un dramma, perché la realtà della sensibilità comune è questa;
    il resto sono solo opinioni di parte, come quelle del padrone che deplorava lo sciopero; non certo il Bene comune.
    E invece il punto è proprio quello, Axe. Su tante cose che dici posso essere d'accordo: Un certo modo di far politica ha prodotto guasti, sciagure e guerre. Su questo non ci piove. Ma non puoi prendere la tangenziale diretta e parlare così d'emblèe di nazismo se si pèrora la causa di chi (come Papa Francesco, Bauman, Galimberti, Recalcati, Andreoli, Cacciari, Polito eccetera) sostiene che sia proprio uno scarso senso dello Stato e del Bene Comune ad aver prodotto il dominio attuale dell'individualismo. Del diritto individuale. Quello si, davvero Uber Alles oggi come oggi. Te pensa che perfino una nazione storicamente atea e laica come la Danimarca, si è accorta di quanto sia importante parlare di Bene Comune fin dalla più tenera età!

    Nelle scuole danesi, appunto, si dedica un’ora settimanale a raccontare le problematicità dei propri vissuti e a ragionare insieme. In quest’azione c’è più dell’empatia: c’è l’abitudine, sin da bambini, a trattare i problemi in modo collettivo e non individuale. Questo è, secondo noi, il grande valore del Klassen Tid, l’ora di empatia danese: insegna ai bambini che i problemi si affrontano insieme, che il “Noi” è infinitamente più forte dell’Io. Si insegna che la felicità (per riprendere un concetto caro allo psichiatra Vittorino Andreoli) non è nulla se paragonata alla gioia collettiva, alla gioia di vivere. Ciascuno di noi può portare questo concetto di empatia e comunità nella sua vita: non occorrono programmi ministeriali, decreti o riforme: ciascun insegnante può trasformare la sua classe in una comunità viva e collaborativa e ciascun genitore può creare una rete di famiglie pronte a sostenersi e ad affrontare insieme i momenti di difficoltà.

    https://portalebambini.it/in-danimar...Mh0lSRbY7zfLxg
    amate i vostri nemici

  5. #350
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
    Data Registrazione
    17/07/06
    Località
    Empoli
    Messaggi
    60,640
    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    Ma dillo chiaramente, senza nasconderti dietro un dito, che preferì resti tornare a prima della legge sul divorzio. Facciamo tutti prima invece di menare il can per l'aia con il tira e molla di post e post.

    Come già risposto sulla discussione dei carismi, qui chi mette divisori, crea e vede conflitti, percepisce le donne come un problema, un avversario e una minaccia, sei tu.

    Il pippone del papa riguarda gli sposi cristiani. A me non frega nulla quindi. Fondo su altro la mia relazione.
    La Storia è una realtà dinamica. Impossibile farla tornare indietro, Laura. Quello che auspico è una rilettura profonda del vivere sociale. Cercare di capire, tutti quanti insieme, credenti e non credenti, qual è, dove stà il Bene della Nazione. Quale orizzonte esistenziale siamo in grado di lasciare alle nuove Generazioni. Oggi estremamente penalizzate. In ogni ambito della vita civile. Qua parliamo solamente di anziani e bambini, ma cosa dire delle problematiche e delle difficoltà di chi oggi ha 15...16...18...vent'anni? Si riempirebbero altre 24 pagine.
    amate i vostri nemici

  6. #351
    Opinionista L'avatar di axeUgene
    Data Registrazione
    17/04/10
    Località
    sotto una quercia nana in zona Porta Genova
    Messaggi
    21,050
    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    E invece il punto è proprio quello, Axe. Su tante cose che dici posso essere d'accordo: Un certo modo di far politica ha prodotto guasti, sciagure e guerre. Su questo non ci piove. Ma non puoi prendere la tangenziale diretta e parlare così d'emblèe di nazismo se si pèrora la causa di chi (come Papa Francesco, Bauman, Galimberti, Recalcati, Andreoli, Cacciari, Polito eccetera)
    non confondiamo le carte: ho richiamato il nazismo e i razzismi biologici in generale, a proposito della dottrina dei carismi, perché si tratta delle uniche due dottrine che postulano una differenza di attitudine morale per condizione di nascita degli esseri umani; nel caso dei carismi, si tratta di sessismo, laddove si assegnano all'uomo carismi che corrispondono ai valori di moralità pubblica, guida, regole, comportamenti; non è una mia opinione, ma una circostanza concettuale di fatto: si attesta che io - e con me tutti i maschi - per la sola circostanza di essere portatore di fava, avrei il carisma ad educare su cosa sia giusto e cosa no, mentre Dark o nahui - e con loro tutte le donne - no; questo è il senso logico di quella postulazione, che non cambia certo con la sua applicazione affabile e le angelicazioni;

    sostiene che sia proprio uno scarso senso dello Stato e del Bene Comune ad aver prodotto il dominio attuale dell'individualismo. Del diritto individuale. Quello si, davvero Uber Alles oggi come oggi.
    ti devo ripetere che i diritti sono individuali, intangibili, o non sono; se tu ascoltassi qualcuno dire: sì, il diritto al culto va bene, però... questi religiosi, fanno obiezione di coscienza e per il bene comune definito dalla legge non dovrebbe essere permesso... se una maggioranza di persone esprimesse idee di Bene comune come quelle, che so, di Vega, la tua logica implicherebbe la liceità di privarti del diritto di culto, magari perché si stabilisce che il Bene comune è limitare l'educazione alla superstizione;

    le democrazie già limitano l'esercizio dei diritti e delle facoltà individuali; hai il diritto a votare e farti eleggere, ma non in un partito eversivo; hai la facoltà di guidare, ma non senza patente; il tutto proprio a tutela dei diritti e delle libertà altrui; ma lo stato non può ficcare il naso nelle tue scelte private, nei tuoi valori, non ti può dire in cosa credere e come perseguire la tua felicità personale;

    ma questo "patto" implica che tu faccia altrettanto, astenendoti dal perseguire il fine di indicare come Bene comune la tua idea ad ingerire nelle analoghe scelte altrui: posta la legge, famiglia, figli, educazione, valori e credenze sono campi di intangibile fera individuale; anche solo ipotizzare che lo stato intervenga su quelle scelte è una minaccia autocratica, come lo sarebbe - magari sotto l'impulso degli scandali di pedofilia - un pubblico dibattito in cui fosse legittimata l'opzione di chiudere le chiese e vietare la religione, per fare un esempio di cui capisci la portata;

    Te pensa che perfino una nazione storicamente atea e laica come la Danimarca, si è accorta di quanto sia importante parlare di Bene Comune fin dalla più tenera età!
    no Cono, quello non è il Bene comune, ma, eventualmente, l'educazione dell'individuo alla relazione; il Bene comune che richiami tu è quello dello stato etico, che si sostituisce all'individuo nel determinare le sue finalità di esistenza; e non è certamente quello che avviene in quelle scuole danesi.
    c'� del lardo in Garfagnana

  7. #352
    Opinionista L'avatar di Vega
    Data Registrazione
    04/05/05
    Messaggi
    14,839
    se una maggioranza di persone esprimesse idee di Bene comune come quelle, che so, di Vega, la tua logica implicherebbe la liceità di privarti del diritto di culto, magari perché si stabilisce che il Bene comune è limitare l'educazione alla superstizione
    A forza di leggere Cono (e non solo) la tentazione ci sarebbe!!
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

  8. #353
    Opinionista L'avatar di Vega
    Data Registrazione
    04/05/05
    Messaggi
    14,839
    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    La Storia è una realtà dinamica. Impossibile farla tornare indietro, Laura. Quello che auspico è una rilettura profonda del vivere sociale. Cercare di capire, tutti quanti insieme, credenti e non credenti, qual è, dove stà il Bene della Nazione. Quale orizzonte esistenziale siamo in grado di lasciare alle nuove Generazioni. Oggi estremamente penalizzate. In ogni ambito della vita civile. Qua parliamo solamente di anziani e bambini, ma cosa dire delle problematiche e delle difficoltà di chi oggi ha 15...16...18...vent'anni? Si riempirebbero altre 24 pagine.
    Mai dire mai, quello che può succedere in un futuro non si può sapere ma ovviamente si spera di non tornare su certi passi passati.

    Tu l'unica soluzione che proponi, oltre alle tiritere sui padri, è rimettere le donne un pò più a casa, sfornare figli a iosa in qualunque condizione compresa quella economica sennò non siamo aperti all'altro, gli uomini a comandare, sennò porelli gli viene la depressione (descritti come è venuto fuori finora un vù reggete nemmeno i' semolino).
    Non è che ti è mai venuto in mente qualcosa sul lavoro, stipendi più adeguati, iniziative economiche e sociali per favorire le famiglie che lavorano (es. libri gratis fino ad un certo livello scolastico), uno Stato che se perdi il lavoro si adopera concretamente, come avviene in altri paesi, a rimetterti sul binario?
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

  9. #354
    Opinionista L'avatar di axeUgene
    Data Registrazione
    17/04/10
    Località
    sotto una quercia nana in zona Porta Genova
    Messaggi
    21,050
    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    Mai dire mai, quello che può succedere in un futuro non si può sapere ma ovviamente si spera di non tornare su certi passi passati.
    due nazionali di pallavolo femminile iraniane, 1966 - 2016:

    c'� del lardo in Garfagnana

  10. #355
    Opinionista L'avatar di Vega
    Data Registrazione
    04/05/05
    Messaggi
    14,839
    Purtroppo
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

  11. #356
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
    Data Registrazione
    17/07/06
    Località
    Empoli
    Messaggi
    60,640
    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    non confondiamo le carte: ho richiamato il nazismo e i razzismi biologici in generale, a proposito della dottrina dei carismi, perché si tratta delle uniche due dottrine che postulano una differenza di attitudine morale per condizione di nascita degli esseri umani; nel caso dei carismi, si tratta di sessismo, laddove si assegnano all'uomo carismi che corrispondono ai valori di moralità pubblica, guida, regole, comportamenti; non è una mia opinione, ma una circostanza concettuale di fatto: si attesta che io - e con me tutti i maschi - per la sola circostanza di essere portatore di fava, avrei il carisma ad educare su cosa sia giusto e cosa no, mentre Dark o nahui - e con loro tutte le donne - no; questo è il senso logico di quella postulazione, che non cambia certo con la sua applicazione affabile e le angelicazioni;


    ti devo ripetere che i diritti sono individuali, intangibili, o non sono; se tu ascoltassi qualcuno dire: sì, il diritto al culto va bene, però... questi religiosi, fanno obiezione di coscienza e per il bene comune definito dalla legge non dovrebbe essere permesso... se una maggioranza di persone esprimesse idee di Bene comune come quelle, che so, di Vega, la tua logica implicherebbe la liceità di privarti del diritto di culto, magari perché si stabilisce che il Bene comune è limitare l'educazione alla superstizione;

    le democrazie già limitano l'esercizio dei diritti e delle facoltà individuali; hai il diritto a votare e farti eleggere, ma non in un partito eversivo; hai la facoltà di guidare, ma non senza patente; il tutto proprio a tutela dei diritti e delle libertà altrui; ma lo stato non può ficcare il naso nelle tue scelte private, nei tuoi valori, non ti può dire in cosa credere e come perseguire la tua felicità personale;

    ma questo "patto" implica che tu faccia altrettanto, astenendoti dal perseguire il fine di indicare come Bene comune la tua idea ad ingerire nelle analoghe scelte altrui: posta la legge, famiglia, figli, educazione, valori e credenze sono campi di intangibile fera individuale; anche solo ipotizzare che lo stato intervenga su quelle scelte è una minaccia autocratica, come lo sarebbe - magari sotto l'impulso degli scandali di pedofilia - un pubblico dibattito in cui fosse legittimata l'opzione di chiudere le chiese e vietare la religione, per fare un esempio di cui capisci la portata;


    no Cono, quello non è il Bene comune, ma, eventualmente, l'educazione dell'individuo alla relazione; il Bene comune che richiami tu è quello dello stato etico, che si sostituisce all'individuo nel determinare le sue finalità di esistenza; e non è certamente quello che avviene in quelle scuole danesi.
    Lo Stato etico non si sostituisce all'individuo: Collabora con lui. Lo guida...lo educa...lo indirizza....
    Se lo Stato si preoccupa solamente del lato economico, dei suoi cittadini e bypassa tranquillamente la sfera etica, poi le derive assolutiste sono dietro l'angolo....
    Sul fatto dei Carismi che ciascun genere porta con sè, rassicùrati: Ne ho parlato nell'apposito topic, rispondendo a te e a Pazza. Di tutto si tratta meno che di "sessismo" e "superiorità morale".
    amate i vostri nemici

  12. #357
    Opinionista L'avatar di axeUgene
    Data Registrazione
    17/04/10
    Località
    sotto una quercia nana in zona Porta Genova
    Messaggi
    21,050
    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Lo Stato etico non si sostituisce all'individuo: Collabora con lui. Lo guida...lo educa...lo indirizza....
    vedi, tu manchi esattamente di senso dello stato democratico, della più elementare cultura civica:

    quello stato che hai descritto è un'autocrazia, una dittatura; non devi essere un genio per capirlo: cosa è - materialmente - lo stato, quello democratico ?
    un apparato permanente al servizio di indirizzi, stabiliti da rappresentanti e vertici, parlamento e governo, eletti da gli individui, con voto pari, libero ed uguale; non una cupola di illuminati che deve guidare, educare, indirizzare...
    questo avviene - appunto - nello stato etico, nelle dittature, dove individui, come te e me, fanno esattamente quello che, non comprendendo ciò che affermi, dici di negare, e cioè sostituirsi alla libera autodeterminazione dell'individuo;

    la democrazia liberale è nata esattamente dall'esigenza di sottrarsi a questo modello; cioè, lo stato non ti dice se la domenica devi andare in chiesa o al centro commerciale; questo lo decidi liberamente tu; lo stato disciplina solo quello che accade in strada all'incrocio, coi semafori e la segnaletica, per evitare che sulla strada della chiesa ti scontri con quelli che vanno al centro commerciale;

    questo anche perché l'esperienza storica mostra che in età contemporanea mai due democrazie liberali si sono fatte la guerra, mentre tutte le guerre hanno avuto come protagonista almeno uno, se non più stati etici;
    lo stato etico non è affatto tale, ma è autocratico e guerrafondaio per sua natura intrinseca;
    per questo - posta la legge, che è già una morale negativa comune, non fare questo e quello... - l'individuo in democrazia è al centro del sistema, e non può essere altrimenti; perché, in caso contrario, i pochi decidono al posto del demos, con le conseguenze tragiche che abbiamo sperimentato.



    Se lo Stato si preoccupa solamente del lato economico, dei suoi cittadini e bypassa tranquillamente la sfera etica, poi le derive assolutiste sono dietro l'angolo....
    Sul fatto dei Carismi che ciascun genere porta con sè, rassicùrati: Ne ho parlato nell'apposito topic, rispondendo a te e a Pazza. Di tutto si tratta meno che di "sessismo" e "superiorità morale".[/QUOTE]
    c'� del lardo in Garfagnana

  13. #358
    Opinionista L'avatar di Vega
    Data Registrazione
    04/05/05
    Messaggi
    14,839
    Giusto ieri sera su Rai 2 a Popolo Sovrano parlavano di famiglie, figli, decreto Pillon e col diretto interessato in linea. Parla Pillon, apertura alla vita, agli altri, cita tempi andati dei nostri nonni che facevano 4-5 figli in tempo di guerra...giusto in tempo per far rotolare via le ovaie prima di dormire e dirmi "ho già sentito questi discorsi". Allora ho capito, " noooo, Pillon è posseduto da Cono!". Ma poi ho pensato che forse potrebbe essere Cono ad essere posseduto da Pillon
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

  14. #359
    Opinionista
    Data Registrazione
    07/10/10
    Località
    Roma
    Messaggi
    3,101
    @axe. axe, è semplice: il patto scuola/famiglia a livello educativo significa come certo saprai, che la famiglia e la scuola concordano un certo tipo di educazione per gli scolari, gli studenti ecc. questo in linea di principio. in linea di fatto succede però l'esatto contrario: cioè la famiglia si disinteressa della formazione dei giovani per vari motivi, primo fra tutti la scelta di delegare l'educazione (non solo scolastica) alla scuola appunto. quest'ultima fa esattamente la stessa cosa, cioè dice che dovrebbe essere la famiglia a dare quell'educazione a tutto tondo che la scuola non può dare, specialmente se pubblica. ora ovviamente la virtù sta nel mezzo: cioè dovrebbe esserci una almeno "minima" collaborazione tra scuola e famiglia, cosa che di fatto manca. quindi la soluzione qual' è? io non lo so e non lo sa neanche cono, ma lui giustamente denunciando il problema vorrebbe che qualcuno gli desse una risposta che lui non sa dare. questo credo sia il punto...

  15. #360
    Opinionista L'avatar di axeUgene
    Data Registrazione
    17/04/10
    Località
    sotto una quercia nana in zona Porta Genova
    Messaggi
    21,050
    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    @axe. axe, è semplice: il patto scuola/famiglia a livello educativo significa come certo saprai, che la famiglia e la scuola concordano un certo tipo di educazione per gli scolari, gli studenti ecc. questo in linea di principio. in linea di fatto succede però l'esatto contrario: cioè la famiglia si disinteressa della formazione dei giovani per vari motivi, primo fra tutti la scelta di delegare l'educazione (non solo scolastica) alla scuola appunto. quest'ultima fa esattamente la stessa cosa, cioè dice che dovrebbe essere la famiglia a dare quell'educazione a tutto tondo che la scuola non può dare, specialmente se pubblica. ora ovviamente la virtù sta nel mezzo: cioè dovrebbe esserci una almeno "minima" collaborazione tra scuola e famiglia, cosa che di fatto manca. quindi la soluzione qual' è? io non lo so e non lo sa neanche cono, ma lui giustamente denunciando il problema vorrebbe che qualcuno gli desse una risposta che lui non sa dare. questo credo sia il punto...
    il punto è che le cose non cadono dal cielo per motivi trascendenti, ma hanno una motivazione, che si comprende se si osserva la realtà, invece di volerla rendere congruente all'idea preconcetta che ci si è fatti di essa;

    tutte queste crisi sono il risultato della disfunzionalità del sistema di valori in cui si manifestano; l'educazione ha un senso se, a fronte di un comportamento precettato o di un insegnamento, si produce un vantaggio corrispettivo per chi vi si conformi;
    la famiglia del notaio, figlio incluso, non mette in discussione l'autorità del prof di civile o commerciale che boccia, anche e soprattutto nella prestigiosa e costosa università privata; qui non c'è crisi, perché il sistema garantisce un corrispettivo: studia e farai parte della classe dirigente, legittimerai la tua appartenenza di classe, senza doverti vergognare troppo del privilegio; questo era anche il senso, 50 o 100 anni fa, di rompersi la schiena sul greco e il latino al classico: una cicatrice, un rito iniziatico di censo per i predestinati al comando;

    oggi, che vuoi patteggiare ? un educatore in famiglia, un formatore nella scuola o nell'università, se sono onesti e non vivono in una bolla autoreferenziale di fantasia, nel 99% dei casi dovrebbero dire ai giovani: cercate di trovare ciò che vi appassiona davvero e applicatevi lì, perché nessuno vi può garantire quasi nulla; ma forse, se riuscite a comprendere la vostra energia creativa, il vostro desiderio, sarete in grado di essere competitivi e ricavarvi un vostro spazio; e che Dio ve la mandi buona, perché ci vuole anche fortuna;

    ma non c'è un "sacrificio" che garantisca qualcosa in nome di un ordine equo, condiviso; se tu farai il praticante in uno studio, senza soldi di famiglia, potresti restare praticante a vita; fossi un professore, io ti consiglierei di imparare molto bene le lingue e il diritto privato e commerciale internazionale e comparato;

    se aderisci ad una determinata idea di famiglia, tipo quella di Cono, nulla ti è garantito, e nulla potrebbe comunque garantirtelo in termini di serenità privata, quando il conflitto produce equilibri iniqui; Cono asserisce che chi lascia non vuole soffrire, non combatte...;

    ma la sua lamentela è analoga a quella del titolare dello studio che ti paga solo il rimborso spese: se, dopo 10 anni, ti stufi perché stai lì a fare fotocopie o passare le carte ai cancellieri e, piuttosto che continuare in quel modo, ti affitti una stamberga e cerchi i tuoi clienti, lui dirà come Cono, che non accetti la virtù del sacrificio, non vuoi soffrire in nome di un Bene comune, che sei egoista e abusi del tuo diritto a individuale, distruggi l'ordine; il suo ordine, quello che a lui risparmia sofferenze, e che però non corrisponde al tuo;

    i patti - tipicamente i contratti - ma anche i negozi giuridici, come sono definiti propriamente i matrimoni - devono avere un fine sociale o un contenuto, ove sia esclusa la mera potestà o il patto leonino, anche in famiglia; e con l'elemento volitivo come essenziale;
    capisci bene che non è concettualmente possibile rimuovere la volontà da qualsiasi rapporto bilaterale, non nel nostro sistema di riferimento, perché avresti un sistema di sostanziale schiavitù;
    pertanto, è assurdo suggerire ideologie della famiglia fondate sulla rimozione della volontà in un contesto pattizio, senza rendere esplicita l'eversione totale del principio di autodeterminazione;
    cioè, uno che fa i discorsi di Cono sui carismi, l'indissolubilità del matrimonio, la censura sui diritti individuali, per coerenza dovrebbe postulare un sistema di schiavitù per condizione di nascita, perché questo è il portato logico; un diritto è erga omnes, è o non è, senza terze opzioni.
    c'� del lardo in Garfagnana

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
  • Il codice BBAttivato
  • Le faccine sono Attivato
  • Il codice [IMG]Attivato
  • Il codice [VIDEO]Attivato
  • Il codice HTML � Disattivato