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Risultati da 31 a 45 di 789

Discussione: Picchiare anziani e bambini

  1. #31
    Chiamatemi Margherita L'avatar di Magiostrina
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    beh, nel passato, anche relativamente recente, la proporzione è sempre stata "iraniana"; quella era la regola, tanti figli, anziani pochi, perché si moriva molto prima;

    non capisco perché l'esempio iraniano dovrebbe suffragare una lagna ubiquitaria ovunque da millenni; il punto è che quella società vive di rendita petrolifera, perciò è corrotta - dato che la ricchezza è intermediata da burocrazie statali - e non ha bisogno di promuovere una selezione meritocratica; l'eroina è la discarica delle speranze e dei desideri vitali rimossi;
    le dittature accumulano queste rimozioni, le comprimono, ma non eliminano quell'energia, che di solito produce guerre o rivoluzioni.
    Dicevo, perchè sono la dimostrazione di rappresentare la decadenza dei valori che i vecchi ancora incarnano, visto che lì i giovani sono l'80% e passa. Più giovani ci stanno, più si declina verso il male, un po' stile Signore delle mosche se non ci sono gli anziani saggi con le loro regole collaudate.

    Comuqnue secondo me il sistema della mancata meritocrazia e delle raccomandazioni era più diffuso in passato, quando la competitività dei mercati era meno feroce, non solo per le aziende, ma anche nel mercato del lavoro, per cui alla fine qualcuno ci dovevi mettere a fare quel lavoro e non era detto che trovavi uno migliore del raccomandato. Nonostante ciò però il ruolo della scuola e degli insegnanti era più autorevole di oggi.
    Quindi la questione della meritocrazia deve essere solo uno dei fattori che contribuiscono a creare il problema.
    Non si ha fiducia negli altri perché essi se la meritano, ma perché merita di averla colui che la prova.

  2. #32
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da Magiostrina Visualizza Messaggio
    Dicevo, perchè sono la dimostrazione di rappresentare la decadenza dei valori che i vecchi ancora incarnano, visto che lì i giovani sono l'80% e passa. Più giovani ci stanno, più si declina verso il male, un po' stile Signore delle mosche se non ci sono gli anziani saggi con le loro regole collaudate.
    che sono esattamente le regole che producono il "degrado", come reazione a quel sistema gerarchico; solo che l'effetto differito confonde l'osservatore ingenuo; ma chi, se non gli anziani, ha costruito quel sistema ?
    le società gerarchiche e autoritarie per definizione deresponsabilizzano i singoli e i ceti subalterni poiché ne temono il potenziale sovversivo che si determinerebbe mobilitando l'iniziativa personale; nell'era della prima informatica gli ingegneri sovietici non venivano dotati di computer e dovevano fare i calcoli a mano, perché si temeva il loro potenziale sovversivo in caso di capacità di iniziativa; poco male, perché la perdita di performance non si scaricava certo sui privilegi delle élites, le quali si cautelavano dall'emersione di un ceto competitore;
    la diffusione delle droghe torna pure utile a deprimere e rassegnare il potenziale vitale dei giovani;

    Comuqnue secondo me il sistema della mancata meritocrazia e delle raccomandazioni era più diffuso in passato, quando la competitività dei mercati era meno feroce, non solo per le aziende, ma anche nel mercato del lavoro, per cui alla fine qualcuno ci dovevi mettere a fare quel lavoro e non era detto che trovavi uno migliore del raccomandato. Nonostante ciò però il ruolo della scuola e degli insegnanti era più autorevole di oggi.
    Quindi la questione della meritocrazia deve essere solo uno dei fattori che contribuiscono a creare il problema.
    questa cosa andrebbe valutata coi dati, come le analisi di uno che non si sente bene; per esempio, il rapporto tra spesa pubblica e PIL; nelle capitali la corruzione è sempre maggiore della media, perché tanto reddito è intermediato dalla discrezionalità di funzionari che spendono soldi non loro;

    ma funziona anche nelle posizioni private di rendita: dove hai i ristoranti più cari e schifosi ? nelle zone di passaggio vicino ai monumenti, dove il turista passa una volta nella vita, lo spenni in cambio di un panino avvizzito o un piatto di pasta da mensa di truppa di 40 anni fa; corrompi il funzionario del comune che ti garantisce la licenza che ti consente quel grande guadagno col minimo sforzo e ti fai prestare i soldi dalla banca amica; resta fuori il giovane preparato e intraprendente a cui nessuno presta i soldi e che incontra il muro dei poteri diffusi;

    del resto, se un terzo delle mense scolastiche propina ai bimbi cibi scaduti e preparati in condizioni igieniche precarie o criminali - e Dio solo sa cos'altro di quest'iceberg è rimasto sommerso - vuol dire che manca del tutto un sistema diffuso di correzione verso l'alto, e che la solidarietà diffusa tende a coprire;
    cioè, quando una prassi è tanto diffusa e protratta nel tempo, questa può essere solo il frutto di un'omertà diffusa, perché troppe persone devono aver visto e taciuto, evidentemente per motivi di convenienza, quello che risulta evidente al brigadiere dei NAS.
    c'� del lardo in Garfagnana

  3. #33
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    Citazione Originariamente Scritto da Magiostrina Visualizza Messaggio
    Se si allenta la gerarchizzazione della società, ciò avviene in tutti gli ambiti, quindi anche a scuola gli insegnanti saranno investiti di minore autorevolezza.


    Se almeno ci fosse una maggiore presa di coscienza da parte dei genitori... Non so vedo che in altri paesi i genitori sono mediamente più istruiti sui metodi educativi corretti da tenere in famiglia. Perchè qui da noi no?
    perché qui la sostanza del rapporto tra scuola e società va ad incidere su meccanismi in cui il merito è esiliato; infatti, i giovani bravi, ma privi di relazioni, finiscono al call-center o emigrano; vai a presentarti ad uno studio di architettura olandese con una raccomandazione, e ti prendono a pedate; ma hai ottime probabilità di essere presa in considerazione alla pari di tutti gli altri; è ovvio che in un contesto del genere le persone che ti preparano siano generalmente ritenute preziose, e rispettate;
    è una gerarchia diversa, basata sul merito, che a sua volta produce un maggior benessere complessivo;

    vale lo stesso discorse delle mense: viviamo nel paese occidentale più corrotto, dove imperano evasione fiscale diffusa e culla delle mafie più potenti del mondo, con queste sole tre voci che contano per oltre 350 miliardi l'anno di "fatturato"; se la società produce, vede e tollera questo, come puoi minimamente pensare di far valere un'autorità diversa dai meccanismi spontanei che già reggono tutto l'ambaradan ?
    c'� del lardo in Garfagnana

  4. #34
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    Citazione Originariamente Scritto da Acquerapide Visualizza Messaggio
    Il "Patto educativo" mi trova ottimo sostenitore perché mette dei limiti alla necessaria aggressiva competitività presente nella società e i valori della mitezza, della non-violenza e della ragionevolezza.
    si certo. se per ragionevolezza intendi le "palle" da raccontare ai beceri per non consentire loro neanche di "pensare". questa non è non violenza, mitezza o ragionevolezza. è plagio. ovviamente se ciò è funzionale alla conservazione dell'ordine pubblico non posso non essere con te. ma se è per decisione di fanatici col culo al caldo allora no.

    Citazione Originariamente Scritto da Acquerapide Visualizza Messaggio
    Sono pertanto, limitatamente a bambini e anziani che rompono le scatole, per la reintroduzione della norma della Common Law Inglese di fine ottocento per la punizione delle donne: sono permesse le violenze, ma con un bastone non più spesso di un pollice
    no, guarda. non ti serve la common law. basta che vieni a mettere legge qui al sud. (poi ti passa...).

    Citazione Originariamente Scritto da Acquerapide Visualizza Messaggio
    Eccezion fatta per i detentori di esseri umani in miniatura che li portano al ristorante a gridarti accanto. Per quelli sono per soluzioni più Saudite
    allora vai tu in arabia. e lascia stare...

  5. #35
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    Ma perché deve per forza essere la famiglia il punto di riferimento? E non mi dire che è perché la famiglia è la cellula della società, questo concetto andava bene nel 1820 quando Hegel (... è gia la seconda volta questa settimana che mi rifaccio a Hegel, strano, nemmeno mi piace molto) pubblicava "Lineamenti di filosofia del diritto", ma oggi nascere in una famiglia non è una condizione sine qua non fuori dalla quale il tuo destino è quello del "figlio di nessuno" che potrà solo essere un reietto, a meno che non si voglia continuare a far finta che non esistano situazioni diverse con le quali fare i conti, come ad esempio donne singole (o più raramente uomini) che decidono di avere un figlio e crescerlo da sole, piuttosto che figli di genitori divorziati che magari hanno già formato altri legami (che cellule sarebbero queste? Aberrazioni cromosomiche?). Ci piaccia o meno la nostra società tende all'individualismo, la cellula della società è l'individuo.
    ecco. questa mi sembra già una buona risposta. diciamo che la repressione degli istinti sessuali genera violenza. la violenza genera caos. il caos potrebbe generare enormi conflitti sociali. i conflitti sociali potrebbero deflagrare in rivoluzioni politiche e guerre guerreggiate, sia all'interno del sistema paese che all'esterno. direi che la famiglia è un buon modello di repressione e omologazione. non a caso la origine del concetto di famiglia risale a epoche immemorabili...perché? perché funziona...

  6. #36
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    dipende dai punti di vista;
    finché parli di deriva etica e di un tutto ciò io non so risponderti, perché non dici esplicitamente che tipo di società vorresti, fondata su quali valori;
    in secondo luogo, poste legittime differenze di valori, si può anche discutere dell'efficacia tecnica delle soluzioni;
    la deriva etica a mio parere vale per i c.d. "prolet" di orwelliana memoria. chi mette su famiglia col benestare del parroco (che senza non si fa niente) appartiene a categorie sociali "bisognose" di valori. salvo essere abbandonate a sé stesse dopo aver contratto il vincolo. ripeto: fare figli significa sperimentare una conseguenza di un vincolo imposto dall'alto, e prima o poi ci si rende conto che è una presa per i fondelli. con tutte le inevitabili conseguenze. la laicità del matrimonio celebrato da un pubblico ufficiale è proprio nel dare la possibilità a chi ne è destinatario di ravvedersi e di sciogliere il vincolo in questione. conosco gente che si sposa con rito civile solo per poter "dopo" ottenere il divorzio. credo che accadrebbe lo stesso e molto più di frequente se si legalizzassero anche i matrimoni gay.

  7. #37
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    perché qui la sostanza del rapporto tra scuola e società va ad incidere su meccanismi in cui il merito è esiliato; infatti, i giovani bravi, ma privi di relazioni, finiscono al call-center o emigrano; vai a presentarti ad uno studio di architettura olandese con una raccomandazione, e ti prendono a pedate; ma hai ottime probabilità di essere presa in considerazione alla pari di tutti gli altri; è ovvio che in un contesto del genere le persone che ti preparano siano generalmente ritenute preziose, e rispettate;
    è una gerarchia diversa, basata sul merito, che a sua volta produce un maggior benessere complessivo;
    sai benissimo che in olanda non ti raccomanderebbe nessuno perché lì i criteri di selezione sono ben altri e non c'entrano né col merito né tanto meno con i "formatori", "motivatori" ecc. i criteri sono meramente economici. se hai 25.000 euro da spendere al mese per una istruzione degna di questo nome allora va bene e trovi lavoro. se no, no. ovviamente c'è anche il welfare con le sue misure di "contenimento" delle "disparità sociali". ma se vivi col reddito di cittadinanza e con questo ci vai a fare la spesa, già in un supermarket ti guardano male perché vivi coi soldi pubblici. insomma, axe...

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    vale lo stesso discorse delle mense: viviamo nel paese occidentale più corrotto, dove imperano evasione fiscale diffusa e culla delle mafie più potenti del mondo, con queste sole tre voci che contano per oltre 350 miliardi l'anno di "fatturato"; se la società produce, vede e tollera questo, come puoi minimamente pensare di far valere un'autorità diversa dai meccanismi spontanei che già reggono tutto l'ambaradan ?
    quelle che citi sono voci che si mantengono perché, se si volesse cancellarle si dovrebbe gettare sul lastrico almeno la metà della popolazione. c'entrano un concetto di "solidarietà", di tolleranza, di "tiriamo a campare" che sono ben radicati e effettivi. dopotutto possiamo vantarci di una "magnanimità" di cui altri paesi hanno fatto a meno a costi altissimi. e sai di che parlo...
    Ultima modifica di sandor; 20-12-2018 alle 17:45

  8. #38
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    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    si certo. se per ragionevolezza intendi le "palle" da raccontare ai beceri per non consentire loro neanche di "pensare". questa non è non violenza, mitezza o ragionevolezza. è plagio. ovviamente se ciò è funzionale alla conservazione dell'ordine pubblico non posso non essere con te. ma se è per decisione di fanatici col culo al caldo allora no.



    no, guarda. non ti serve la common law. basta che vieni a mettere legge qui al sud. (poi ti passa...).



    allora vai tu in arabia. e lascia stare...
    Senso dell’ironia ai minimi storici o mai avuto?

  9. #39
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da Doppio Visualizza Messaggio
    Ma perché deve per forza essere la famiglia il punto di riferimento? E non mi dire che è perché la famiglia è la cellula della società, questo concetto andava bene nel 1820 quando Hegel (... è gia la seconda volta questa settimana che mi rifaccio a Hegel, strano, nemmeno mi piace molto) pubblicava "Lineamenti di filosofia del diritto", ma oggi nascere in una famiglia non è una condizione sine qua non fuori dalla quale il tuo destino è quello del "figlio di nessuno" che potrà solo essere un reietto, a meno che non si voglia continuare a far finta che non esistano situazioni diverse con le quali fare i conti, come ad esempio donne singole (o più raramente uomini) che decidono di avere un figlio e crescerlo da sole, piuttosto che figli di genitori divorziati che magari hanno già formato altri legami (che cellule sarebbero queste? Aberrazioni cromosomiche?). Ci piaccia o meno la nostra società tende all'individualismo, la cellula della società è l'individuo.
    No! Non siamo isole, Doppio. Siamo esseri comunicanti, fatti per entrare in relazione con gli Altri. Ti sei mai chiesto perchè nelle carceri, quando si vuol punire in modo totale qualche detenuto, lo si mette in cella d'isolamento? E' terribile, l'isolamento!
    La deriva morale alla quale assistiamo, dipende perlappunto dallo sfrenato individualismo, dal pensare l'Uomo come essere, in fondo, a-sociale. Che non deve rendere conto a nessuno del suo operato...delle sue scelte.
    amate i vostri nemici

  10. #40
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    dipende dai punti di vista;
    finché parli di deriva etica e di un tutto ciò io non so risponderti, perché non dici esplicitamente che tipo di società vorresti, fondata su quali valori;
    in secondo luogo, poste legittime differenze di valori, si può anche discutere dell'efficacia tecnica delle soluzioni;

    quando riporti questo: ci deve essere il rispetto dei ruoli di ciascuno. In questo senso la scuola deve rispettare la funzione educativa della famiglia che, a sua volta, non deve trasformarsi nel sindacato dei figli
    nella mia mentalità di normatore, che prospetta la traduzione in concreto, la postulazione è vuota, non vuol dire nulla; oppure nasconde qualcosa; perché poi il problema ti si pone in termini di conflitto di valori, che non puoi rimuovere;
    tanto per fare un esempio: se io ho un figlio che sono in grado di piazzare in un posto di impiegato alla regione o alla asl, perché ho una raccomandazione, ma mi serve che quello prenda il diploma, non condivido nella sostanza il valore su cui teoricamente si fonda la scuola, perché la circostanza che il figlio sia bravo oppure sia un asino è irrilevante;
    se lo bocciano, nel mio concreto sistema la cosa è vissuta come un'aggressione, oltre a creare un turbamento in famiglia; ha'voglia a parlarmi del merito, se ho l'impressione che quel posto di impiegato se lo puppa un altro, altrettanto asino, o percepito tale;

    se tu concepisci un ordinamento come la realizzazione di un mondo ideale che vorresti, a prescindere da ciò che effettivamente desiderano le persone, ti trovi inevitabilmente ad essere travolto da quel desiderio, come accade sempre;
    ora, a te certi desideri possono apparire immorali o degradanti, ma si tratta di punti di vista soggettivi, dove ciò che pare giusto a te può non esserlo per gli altri, e viceversa.
    Quindi, fammi capire, per te non esiste nessuna emergenza educativa? Genitori e studenti che picchiano i professori non son sintomo di niente? Non ci lanciano alcun campanello d'allarme o segnale di pericolo?
    Leggi ai punti 7-8- e 9 come descrive la situazione il grande Massimo Ammaniti: Che ha coniato un termine, adultescenti, per descrivere taluni genitori di oggi.

    https://www.docsity.com/it/la-famigl...iti-1/4225633/

    Esiste una soluzione?

    "Credo che l'unica strada possibile sia cominciare a capire che questo percorso porterà dei guai, e già li cominciamo a vedere. Ormai il primato non è più della conoscenza, ma delle affermazioni personali. Forse si arriverà a una situazione tale che bisognerà rimettere un po' tutto in discussione."

    Allora cosa accadrà?

    "Forse arriveremo a capire che certi valori non si possono perdere. E così ricondurre le cose là dove l'uomo, fin dall'origine, ha avuto una sua evoluzione."

    https://www.huffingtonpost.it/2018/1...er_a_23612492/
    Ultima modifica di conogelato; 21-12-2018 alle 03:40
    amate i vostri nemici

  11. #41
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Se si allenta la gerarchizzazione della società, ciò avviene in tutti gli ambiti, quindi anche a scuola gli insegnanti saranno investiti di minore autorevolezza. Se almeno ci fosse una maggiore presa di coscienza da parte dei genitori... Non so vedo che in altri paesi i genitori sono mediamente più istruiti sui metodi educativi corretti da tenere in famiglia. Perchè qui da noi no?
    Ti faccio rispondere da uno dei massimi esperti in materia, Magiostrina: Si legge in un amen, tutta d'un fiato...

    https://www.docsity.com/it/la-famigl...aniti/2545283/
    amate i vostri nemici

  12. #42
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    No! Non siamo isole, Doppio. Siamo esseri comunicanti, fatti per entrare in relazione con gli Altri. Ti sei mai chiesto perchè nelle carceri, quando si vuol punire in modo totale qualche detenuto, lo si mette in cella d'isolamento? E' terribile, l'isolamento!
    La deriva morale alla quale assistiamo, dipende perlappunto dallo sfrenato individualismo, dal pensare l'Uomo come essere, in fondo, a-sociale. Che non deve rendere conto a nessuno del suo operato...delle sue scelte.
    L'ho scritto anche nell'altro post, se si vuole si può lavorare in sinergia con un'altra persona, si tratta solo di eliminare la necessità. Ribalto la domanda se crea meno confusione: non è pregiudizievole sostenere che l'allevamento di un figlio debba essere un lavoro per due persone, di sesso opposto, dotate di un legame ufficiale e riconosciuto legalmente e spiritualmente? Se due soci hanno in carico un'attività possono collaborare o lavorare indipendentemente, se nessuno dei due danneggia l'attività posso pure non vedersi mai.
    Non avete ancora visto niente

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  13. #43
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Quindi, fammi capire, per te non esiste nessuna emergenza educativa? Genitori e studenti che picchiano i professori non son sintomo di niente? Non ci lanciano alcun campanello d'allarme o segnale di pericolo?
    vabbè, io ti ho postato testimonianze di millenni fa in cui si diceva la stessa cosa, ma a te non dicono nulla; sembri come un primitivo che ogni anno, all'approssimarsi del solstizio invernale, creda che il sole finirà con lo scomparire come tu non sapessi cosa succede;
    eppure, hai l'età per ricordarti di persona cosa succedeva nelle scuole e nelle università a cavallo tra i 70 e gli 80: gente che girava armata e imponeva la propria volontà a tutti; il mio professore, quello più caro, scomparso due anni fa, a Padova fu preso in ostaggio e minacciato a mano armata perché si rifiutò di dare un 18 "politico"; ma in diversi hanno avuto una sorte peggiore; ma si rimuove tutto e si dimentica, e il passato in cui eravamo giovani sembra sempre più bello, i politici più nobili, la società migliore, anche se ci ha riempiti di debiti ed è stata sepolta di processi per corruzione


    in realtà, stai emulando questo allarme, perché ti consente di perorare un'idea reazionaria:
    "Forse arriveremo a capire che certi valori non si possono perdere. E così ricondurre le cose là dove l'uomo, fin dall'origine, ha avuto una sua evoluzione."
    ma cosa vuoi ricondurre, dove ?
    ti ho chiesto quale sia la tua mitica società di riferimento, in cui le cose sarebbero state migliori, quando, dove, in che epoca ?
    ma tu non rispondi e reiteri la lagna;

    prova a scrivere qualcosa di concreto, e poi vediamo se ha un senso e quale;
    l'autore che citi solletica solo una nostalgia per un mondo antecedente gli anni 50 e 60, omettendo che quegli sviluppi sono il risultato della crisi di un modello di autorità che ha portato le nostre società a scatenare due guerre mondiali, in cui l'obbedienza e la gerarchia sono state uno strumento di sterminio; c'è da meravigliarsi ?

    credi in Dio ? beh, se t'ha dato un cervello, forse è perché tu ne faccia uso, no ?
    c'� del lardo in Garfagnana

  14. #44
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    Senso dell’ironia ai minimi storici o mai avuto?
    diciamo pure che "mi è passato"...

  15. #45
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    No! Non siamo isole, Doppio. Siamo esseri comunicanti, fatti per entrare in relazione con gli Altri. Ti sei mai chiesto perchè nelle carceri, quando si vuol punire in modo totale qualche detenuto, lo si mette in cella d'isolamento? E' terribile, l'isolamento!
    La deriva morale alla quale assistiamo, dipende perlappunto dallo sfrenato individualismo, dal pensare l'Uomo come essere, in fondo, a-sociale. Che non deve rendere conto a nessuno del suo operato...delle sue scelte.
    ripeto ciò che ho detto in altra discussione: la comunicazione porta al disaccordo, o peggio alla polemica fine a sé stessa. non serve se non ad accendere gli animi. meglio il silenzio. per evidenti ragioni.
    per fortuna esiste uno stato le cui istituzioni servono (parlo di sanità, forze armate, scuole di ogni ordine e grado, giustizia ecc.) a evitare che gli uomini diventino delle monadi, perché trovano aiuto e sostegno nei casi della vita proprio nello stato e nei suoi organi, nei servizi che esso eroga, nei problemi che risolve. poi se vuoi estremizzare puoi anche pensare al "dopo lavoro" o all'oratorio, ma mi pare che nella generalità dei casi al giorno d'oggi, questi strumenti di integrazione non funzionino granché. forse perché se ne è perso il bisogno...

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