no. quando il migrante è su suolo italiano valgono le regole del paese di arrivo. nel caso di specie quelle italiane. ti ho fatto l'ipotesi dei migranti per dire che, allo stesso modo in cui vengono accolti coloro che non possono più, per varie ragioni, rimanere nella propria nazione d'origine, allo stesso modo si dovrebbe accettare, da parte delle autorità politiche, il libero pensiero, il pluralismo delle idee e delle convinzioni, senza penalizzare chi ha delle convinzioni e delle idee per renderlo "di fatto" uguale a chi non vale niente, non ha idee o convinzioni, insomma alla massa informe e anonima.
ti ripeto che le nozioni che io propongo non sono state superate dal naturale corso storico, insomma il "superamento" è artificioso. sono tutti bravi a sostenere le proprie convinzioni quando "malignamente" traggono a loro sostegno verità "dettate" dalla politica, o peggio dalla politica di guerra, con studii parascientifici e falsi. ti ripeto: il superamento, quando è dettato da logiche politiche beh, lascia adito se non altro a molti dubbi. io modestamente penso che una sia la verità. quando un ss ripeteva il motto per cui "la verità è il mio onore" beh credo sapesse quello che diceva.
guarda ti inviterei, come mi pare di aver fatto con altri, a leggere "sotto la ruota" di hermann hesse. lo trovo un testo illuminante sulla società tedesca e sui modi di selezione delle capacità e delle persone. e con hesse siamo nel primo ottocento. il nazismo è insomma la punta dell'iceberg di un intero sistema che almeno a partire da carlo magno era uguale a se stesso.
guarda io non ho nessun male da "piangere". dico semplicemente la mia riguardo ai "difetti" della democrazia occidentale.