Ieri è morto a 57 anni Andrea Pinketts, tenero genialoide amante del paradosso, artista della parola, falso duro, tutti i giorni a pranzo da mammà. Sono stata per anni sua vicina di casa, e l'ho incontrato spesso al mattino mentre si aggirava stralunato con un bottiglione d'acqua appresso per rimettersi in sesto dopo i bagordi notturni. Scrittore di razza, maggior rappresentante del noir milanese, e una persona buona e generosa persino nei suoi eccessi. Mi mancherà tantissimo.