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Discussione: Priorità soggettiva della conoscenza di fede.

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  1. #1
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    perché ciò avvenga, le leggi dello stato devono essere quelle di Dio;
    se non sono le stesse, il credente si trova per forza in stato di conflitto, anche grave;
    pensa al credente obbligato a fare apostasia dalla legge sello stato, o a quello costretto ad ottemperare a norme in cui si dispongono comportamenti opposti a quelli dei sui testi sacri;
    sei avventista ? poniamo che domani, le leggi del tuo paese ti costringono a sterminare tutti i fedeli, che so, cattolici; che fai ?
    se il dettato che hai citato valesse come regola, non dovresti avere problemi, no ?

    ma se cominci ad eccepire, vuol dire che quella che hai enunciato non è una regola, dal momento che i maggiori crimini della storia sono stati compiuti legalmente;

    è incredibile che ad una persona interessata all'argomento religioso sfugga questo, che è il primo problema di quasi tutti i credenti: come atteggiarsi quando la legge di Dio e quella dello stato confliggono ?
    Non mi sfugge niente. Se le leggi dello Stato confliggono con le leggi divine, il credente dovrà obbedire alle seconde, a costo di essere perseguitato o addirittura ucciso. Su ciò Dio è chiaro, non equivoco.
    Spesso, però, lo Stato non obbliga a violare le leggi di Dio attraverso le sue. Lo Stato può permettere l'aborto, il divorzio, le coppie di fatto, la morte assistita, ecc., ma non obbliga nessuno a tali pratiche.
    Diverso il caso pakistano di omicidi di gay e blasfemi. In Pakistan bisognerebbe opporsi a tali norme ed eventualmente andarsene, se non si vuole essere vittima di rappresaglie governative. Lo stesso discorso vale se lo Stato precetta per guerre e azioni militari contro popoli o gruppi di persone che non meritano queste azioni governative.

    Ciò che ho citato vale come regola per i credenti, ma quando mai i credenti hanno obbedito fedelmente alle regole? Alcuni sì, ma molti no.
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  2. #2
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da Arcobaleno Visualizza Messaggio
    Non mi sfugge niente. Se le leggi dello Stato confliggono con le leggi divine, il credente dovrà obbedire alle seconde, a costo di essere perseguitato o addirittura ucciso. Su ciò Dio è chiaro, non equivoco.
    ah, allora vedi che quella citata non può essere una regola ?
    la regola è quella che stabilisce un principio valido sempre, proprio perché è un principio, assoluto;
    Spesso, però, lo Stato non obbliga a violare le leggi di Dio attraverso le sue. Lo Stato può permettere l'aborto, il divorzio, le coppie di fatto, la morte assistita, ecc., ma non obbliga nessuno a tali pratiche.
    spesso solo nelle democrazie liberali dove vige lo stato di diritto pieno, che sono - a ben vedere - un'eccezione; peraltro quando negli USA è stato scritto "Dottrine e alleanze" vigeva la segregazione razziale, motivata - guarda caso - con un passo biblico, tanto per essere precisi;

    Diverso il caso pakistano di omicidi di gay e blasfemi. In Pakistan bisognerebbe opporsi a tali norme ed eventualmente andarsene, se non si vuole essere vittima di rappresaglie governative. Lo stesso discorso vale se lo Stato precetta per guerre e azioni militari contro popoli o gruppi di persone che non meritano queste azioni governative.

    Ciò che ho citato vale come regola per i credenti, ma quando mai i credenti hanno obbedito fedelmente alle regole? Alcuni sì, ma molti no.
    il problema è quello dei fedeli convinti in buona fede che ciò che fanno è in qualche modo voluto da Dio, nell'interpretazione prevalente dei testi;
    magari un giorno li convincerai tutti con passi tratti da Dottrina e Alleanze;
    ma fino a quel momento posso nutrire qualche diffidenza quando incontro qualcuno che proclama di sapere quale sia la volontà divina, visto il pregresso ?

    come ho specificato tante volte, se tutti i credenti esprimessero la tua stessa filosofia politica, non avrei alcuna preoccupazione sull'origine delle loro convinzioni religiose; mi starebbe bene tutto.
    c'� del lardo in Garfagnana

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