Tu, da una parte critichi i credenti che vorrebbero rendere teocratico lo Stato, dall'altra sembri affermare la necessità per i credenti di procedere in quel senso, che tu stesso critichi.
E' che a te stanno sulle palle i credenti, perché tu lo sei a modo tuo.
Oggi non c'è la necessità di uno Stato Vaticano imperante o di uno Stato Pakistano imperante.
In caso di conflitti tra leggi divine e leggi statali, ho già detto come ci si dovrebbe comportare.