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Risultati da 451 a 465 di 513

Discussione: Riflessioni sul Natale.

  1. #451
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Non chiedo consulenza al ragioniere per quanto riguarda le retribuzioni del male; il ragioniere con i conti tende a quadrare il bilancio futuro tra i dare e gli avere, ossia ricavi e costi; io invece non tengo conti in sospeso poiché applico alla contabilità il sistema del controllo costante chiamato anche bilancio di verifica, che è una caratteristica di un buon budget.

    Mentre il ragioniere può, con tanti dare e avere, confondersi e pregiudicare la fase finale il commercialista controlla in tempo reale, e l'errore non crea guai futuri ma viene subito riscontrato ed analizzato.

    In verità ho esercitato la professione appena laureato per un paio d'anni; ma sia l'oligopolio dei commercialisti già affermati che era potente e sia il fatto che il cliente, bravura o no, voleva sempre fregare il fisco tramite me, ossia la comunità come io la vedo,ho rinunciato per non andare contro i miei principi di onestà e correttezza.

    Tu non ricordi male, sono io che mi sono dimenticato.
    Ho fatto tali domande a chi si è espresso in tal modo perché spesso con una generica parola vogliamo dire tutto, ma in fondo non si dice niente

    Ciò di cui non si sa è meglio tacere.
    Noi ragioniamo da uomini, Dio ragiona, se ragiona, da Dio. L'unico modo che può rendere una certa idea su Dio, sempre umana, è per analogia, un po' come le parabole di Gesù.
    Ultima modifica di crepuscolo; 17-04-2019 alle 20:56

  2. #452
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Che vuol dire senza emendarsi.
    Che non ci si pente?
    E perché allora non ci si pensa meglio prima, così non ci si emenda?
    Tra l'altro si risparmierebbe molto male, che poi non si sa come finisca 'sto male quando ci si emenda.
    E qual'è esattamente la retribuzione del male?
    La morte ontologica eterna. Essere separati per sempre da Dio. Senza più possibilità di rimediare. E' per questo che il nostro tempo quaggiù, sotto le stelle, fra la culla e la bara, è importantissimo, Crep!

    C'era un uomo ricco, che vestiva di porpora e di bisso e tutti i giorni banchettava lautamente. 20 Un mendicante, di nome Lazzaro, giaceva alla sua porta, coperto di piaghe, 21 bramoso di sfamarsi di quello che cadeva dalla mensa del ricco. Perfino i cani venivano a leccare le sue piaghe. 22 Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. 23 Stando nell'inferno tra i tormenti, levò gli occhi e vide di lontano Abramo e Lazzaro accanto a lui. 24 Allora gridando disse: Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell'acqua la punta del dito e bagnarmi la lingua, perché questa fiamma mi tortura. 25 Ma Abramo rispose: Figlio, ricordati che hai ricevuto i tuoi beni durante la vita e Lazzaro parimenti i suoi mali; ora invece lui è consolato e tu sei in mezzo ai tormenti. 26 Per di più, tra noi e voi è stabilito un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi non possono, né di costì si può attraversare fino a noi. 27 E quegli replicò: Allora, padre, ti prego di mandarlo a casa di mio padre, 28 perché ho cinque fratelli. Li ammonisca, perché non vengano anch'essi in questo luogo di tormento. 29 Ma Abramo rispose: Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro. 30 E lui: No, padre Abramo, ma se qualcuno dai morti andrà da loro, si ravvederanno. 31 Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i Profeti, neanche se uno risuscitasse dai morti sarebbero persuasi». LUCA16
    amate i vostri nemici

  3. #453
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    Questo lo dice la chiesa come ammonimento o come dato di fatto?
    Lo capisco come ammonimento nello stesso modo che Luca ammoniva tramite Gesù.
    Come dato di fatto però mi chiedo come possa essere possibile applicare il linguaggio umano a Dio e non cadere nell'idolatria dell'antropomorfismo, descrivendo Dio in termini umani e quindi abbassandolo al nostro livello; oppure affermiamo che i nostri termini significano qualcosa di completamente diverso quando li riferiamo a Dio, e allora riduciamo la teologia a poco più che tavole runiche avulse dal mondo che di fatto conosciamo.
    Se tutti i nostri termini derivano dall'esperienza terrena,, in che modo uno qualunque di essi può essere applicato a Dio?
    Se i teologi usano le parole nel loro senso originario, la loro teologia non può che essere antropomorfica.
    Se d'altro canto un termine deve significare un qualcosa del tutto diverso quando viene applicato a Dio, allora la teologia è incomprensibile.

  4. #454
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    Nel passo di Luca si parla di un ricco, del povero Lazzaro e di Abramo, non si parla direttamente di Dio. Solo sullo sfondo si vede il giudizio di Dio sul ricco e sul povero, che hanno raggiunto mete diverse.
    Non vedo cosa c'entrino i tuoi ragionamenti sull'antropomorfismo di Dio, il quale, comunque, ci ha creati a propria immagine e somiglianza.
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  5. #455
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    ...e soprattutto si è fatto come noi! E' stato Lui che si è abbassato alla nostra condizione. Quando Gesù parla lo fa sempre servendosi di Parabole. Di allegorie, di similitudini. Proprio per illuminarci su Dio...sul pensiero di Dio.
    amate i vostri nemici

  6. #456
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    Citazione Originariamente Scritto da Arcobaleno Visualizza Messaggio
    Nel passo di Luca si parla di un ricco, del povero Lazzaro e di Abramo, non si parla direttamente di Dio. Solo sullo sfondo si vede il giudizio di Dio sul ricco e sul povero, che hanno raggiunto mete diverse.
    Non vedo cosa c'entrino i tuoi ragionamenti sull'antropomorfismo di Dio, il quale, comunque, ci ha creati a propria immagine e somiglianza.
    Non credo che siamo sempre a sua immagine e somiglianza altrimenti il male non esisterebbe.
    Dove sarebbe la nostra immagine e somiglianza con il Creatore?
    Antropomorfismo è innalzare l'uomo al livello di Dio quando sappiamo benissimo che Dio è incommensurabile.

  7. #457
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    Non credo che siamo sempre a sua immagine e somiglianza altrimenti il male non esisterebbe.
    Dove sarebbe la nostra immagine e somiglianza con il Creatore?
    Antropomorfismo è innalzare l'uomo al livello di Dio quando sappiamo benissimo che Dio è incommensurabile.
    Abbiamo letto che Dio stesso, prima di procedere alla creazione, ha scelto il bene per creare tutto buono. Quindi lui pure fece una scelta. E' inutile rimettere tutto in discussione per ripartire da zero.
    Il male esiste per delle scelte che vengono fatte.
    La definizione di antropomorfismo è:

    Tendenza, istintiva o dottrinale, a rappresentarsi ogni realtà materiale o spirituale sotto forma umana, e quindi fornita di aspetto, facoltà e destini propri dell'uomo.

    Quindi il contrario di quello che intendi tu e cioè: abbassare Dio a livello umano.
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  8. #458
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    vedi sotto

  9. #459
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    Il mio discorso è più sottile anche se più maldestro del tuo.
    Evidentemente Dio come creatore è fuori dalla creazione, non è accessibile alle creature; esiste il concetto di antropomorfismo quando l'imperfetta creatura crede di capire Dio elevandosi al Suo livello, senza neanche sapere dove e come sia il livello, in quanto il creatore non può essere conosciuto dalla creatura, in quanto esterno alla creazione.
    Non è la solita sorfa ma è solo logica umana.
    Come ho già detto e lo ribadisco: o applichiamo il linguaggio umano a Dio, e cadiamo allora nell'idolatria dell'antropomorfismo, descrivendo Dio con termini umani e quindi abbassandolo al nostro livello;
    oppure affermiamo che i nostri termini significano qualcosa di completamente diverso quando li riferiamo a Dio, allora riduciamo la teologia a poco più che tavole runiche avulse dal mondo che di fatto conosciamo.
    Se poi per te il mio discorso è il contrario di quello che avrei dovuto dire; beh, questo è da capire.

  10. #460
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    Tu, in una parola, vorresti includere due significati opposti. Una cosa è l'antropomorfismo di Dio e opposta è la divinizzazione dell'uomo. Nel primo caso si cerca di abbassare Dio a livello umano per renderlo comprensibile; nel secondo si cerca di elevare l'uomo a livello divino.
    La logica dice che possiamo conoscere Dio per quanto lui si fa conoscere, altrimenti si tratta di pure speculazioni, che possono essere anche pure invenzioni o fantasie.
    Le parole hanno un loro significato, che non cambia se è riferito a Dio o all'uomo. Sappiamo che Dio vuole farsi conoscere dall'uomo, per cui nei testi rivelati viene usato un linguaggio umano. Che poi una parola possa avere più significati, ma non opposti tra loro, e un discorso possa essere allegorico, lo sappiamo.
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  11. #461
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    Tu, in una parola, vorresti includere due significati opposti. Una cosa è l'antropomorfismo di Dio e opposta è la divinizzazione dell'uomo.
    L'uomo non può divinizzarsi perché è stato creato, no?
    Quindi, per me, la divinizzazione dell'uomo, come tu la chiami, non sarebbe possibile in sé.

  12. #462
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    Nel primo caso si cerca di abbassare Dio a livello umano per renderlo comprensibile;
    Puoi renderlo comprensibile finché ti pare ma è solo l'idea antropomorfa dell'uomo; cioè in poche parole è l'uomo che si fa Dio; ma non è Dio, in quanto come creature non possiamo conoscere il creatore. Capisci?

  13. #463
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    La logica dice che possiamo conoscere Dio per quanto lui si fa conoscere
    Pure la logica dice: chi ti ha detto che Dio voglia farsi conoscere? per giunta a pezzi e bocconi, poiché il tuo " quanto" significa questo.

  14. #464
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    Le parole hanno un loro significato, che non cambia se è riferito a Dio o all'uomo. Sappiamo che Dio vuole farsi conoscere dall'uomo, per cui nei testi rivelati viene usato un linguaggio umano. Che poi una parola possa avere più significati, ma non opposti tra loro, e un discorso possa essere allegorico, lo sappiamo.
    Il linguaggio è un aspetto tipico dell'uomo mica di Dio.
    Chissà come Egli si esprima.
    Come puoi riferirti a Dio se sei soggetto al creato, dovresti uscirne e trascendere questo creato che ci condiziona dalla nascita alla morte.
    Allegorico a che?

  15. #465
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    Tu vorresti ripartire da zero, come fossi in prima elementare su questi discorsi. Non lo accetto. Non accetto che un uomo di 70 anni, che ha passato una vita a fare ricerche su Gesù, voglia mettere in discussione ogni cosa. Tu sei libero di fare ciò che vuoi, ma non ti seguirò su questa strada con delle risposte.
    Fate l'amore, non la guerra.
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