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Risultati da 76 a 90 di 513

Discussione: Riflessioni sul Natale.

  1. #76
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Citazione Originariamente Scritto da Misterikx Visualizza Messaggio
    da giovane hai devoluto tutti i tuoi averi ai poveri?
    da giovane hai lasciato grandi possedimenti per seguirlo?
    perché mai avrebbe dovuto farlo il giovane ricco.. che é giá tanto se gli dava retta?!
    Se non ci arrivi a capirlo dopo quello che ho detto non posso farci niente,
    La mia idea, per la quale mi sono avvalso di una normale parabola, è una considerazione delle cose, non è un obbligo a farlo, ma se si vuole scoprire la nostra parte migliore bisogna rinunciare alle nostre peggiori che poi alla fine non riassumono che abbagli, quindi è una questione personale.
    Poi è una questione sociale poiché sappiamo tutti dove spesso conduce l'arrivismo e quali sono i suoi effetti collaterali.

  2. #77
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    E poi è matematico. infatti se i beni disponibile fossero 10 e chi ne usufruisse fossero 10 si avrebbe 1 bene a testa che è la quota per vivere bene, se poi 1 dei 10, fosse che sia più bravo o più affarista, accumulasse denaro, ovviamente lo toglierebbe a chi se ne vive tranquillo del suo lavoro.
    In fondo è quello che è successo e sempre succederà, quindi Gesù porta oltreché una rivoluzione interiore anche una rivoluzione sociale e, finché la società cosiddetta civile non cambierà, purtroppo il cristianesimo è destinato a rimanere solo un fatto interiore.
    E' probabile che la mia sia un'illusione ma comunque continuo a crederci.

  3. #78
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    Non tieni conto che la ricchezza fruibile va costruita e non esiste il 10 da distribuire a 10.

  4. #79
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    Da come influiscono sui mercati e le valute c'è qualcuno tra pochi che fa girare il denaro.
    Lo abbiamo esperimentato con l'Europa.
    Comunque il mio era un esempio da 1° elementare, serve per capire il concetto.

  5. #80
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
    Gesù porta oltreché una rivoluzione interiore anche una rivoluzione sociale e, finché la società cosiddetta civile non cambierà, purtroppo il cristianesimo è destinato a rimanere solo un fatto interiore.
    ecco, mo' lo dichiari direttamente: il Cristianesimo non è un fatto "personale", ma una dottrina morale che, per essere compiuta, richiede il cambiamento degli altri nella società; come per qualsiasi altra ideologia;
    e, al pari dei seguaci delle altre ideologie, è lecito valutare il contenuto che espone chi la propagandi nella società;

    Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
    Da come influiscono sui mercati e le valute c'è qualcuno tra pochi che fa girare il denaro.
    Lo abbiamo esperimentato con l'Europa.
    cioè ? che ha fatto l'Europa ?
    c'� del lardo in Garfagnana

  6. #81
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    ecco, mo' lo dichiari direttamente: il Cristianesimo non è un fatto "personale", ma una dottrina morale che, per essere compiuta, richiede il cambiamento degli altri nella società; come per qualsiasi altra ideologia;
    Ohi, axe, tu sei proprio una palla al piede: quello che dico io lo penso io.
    Il cristianesimo non è che un nome per indicare un insieme di persone che credono a Gesù Cristo. Punto a capo.
    Chi sia costui è impossibile dirsi come è impossibile per gli altri sapere chi sei tu, i tuoi pensieri più intimi, consci o meno, infatti se è difficile per te capire chi sei puoi immaginare per gli altri.
    Ma, a parte questa divagazione , quello che io penso, ma è rivolto anche a chi condivide le mie idee, è che per certe persone non c'è più una regola di comportamento perché le regole di comportamento sono per apprendere o divagare ed io, come penso altri, senza pensare a fini particolari, non ho più bisogno di apprendere, ma di riflettere.
    Le tue regole, caro axe, te le puoi tenere tranquillamente ben strette, ormai, per età, per condizione di vita e che altro non ho più bisogno; e se dico qualcosa non è certo per dettare norme, quando delle norme errate sono stato sempre insofferente, o per giudicare che è la conseguenza della norma.....ma per discutere con calma e senza offendere perché se mi mettessi ad offendere ridiscenderei negli abissi più scuri del mio inconscio-ombra.
    Infine quello che ho detto sopra è un'esegesi di una parabola del Vangelo, non è una norma visto che ci sono le eccezioni, vuoi negare un contributo edificante anche alle parabole di Gesù?
    O parli così perché ti conviene?
    Ultima modifica di crepuscolo; 06-01-2019 alle 16:59

  7. #82
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio


    cioè ? che ha fatto l'Europa ?
    Ha rotto il cazzo

  8. #83
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    Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
    Ohi, axe, tu sei proprio una palla al piede: quello che dico io lo penso io.
    mai negato; io ho solo fatto notare - in base a quello che tu scrivi - che il contenuto di quello che dici non riguarda solo te stesso;

    Il cristianesimo non è che un nome per indicare un insieme di persone che credono a Gesù Cristo. Punto a capo.
    non è così; è una dottrina morale; lo affermi tu stesso quando parli di cosa dovrebbe fare il ricco;
    Le tue regole, caro axe, te le puoi tenere tranquillamente ben strette, ormai, per età, per condizione di vita e che altro non ho più bisogno; e se dico qualcosa non è certo per dettare norme, quando delle norme errate sono stato sempre insofferente, o per giudicare che è la conseguenza della norma.....ma per discutere con calma e senza offendere perché se mi mettessi ad offendere ridiscenderei negli abissi più scuri del mio inconscio-ombra.
    Infine quello che ho detto sopra è un'esegesi di una parabola del Vangelo, non è una norma visto che ci sono le eccezioni, vuoi negare un contributo edificante anche alle parabole di Gesù?
    O parli così perché ti conviene?
    appunto, fai esegesi di una filosofia morale;
    poniamo che sia come tu dica, che "mi conviene", magari perché io sono il ricco - magari...
    se tu, facendo esegesi, andassi in giro a dire che io sono "sbagliato", saresti tu a rompere il cazzo, non l'Europa
    e non è che puoi pretendere che ti lasci esprimere giudizi su di me senza rispondere, quando io non vengo a ficcanasare nei fatti tuoi; questo è il punto;
    perché chi predica di religione esprime sempre, direttamente o indirettamente, giudizi;
    e la cosa mi sta bene, purché poi non si sottragga al contraddittorio in nome di una pretesa privatezza di qualcosa che non lo è più, nel momento in cui diventa valore enunciato pubblicamente, si parli di quello che dovrebbero fare i ricchi, le donne, i Padri, i figli, ecc...
    c'� del lardo in Garfagnana

  9. #84
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    [QUOTE=axeUgene;1623114]mai negato; io ho solo fatto notare - in base a quello che tu scrivi - che il contenuto di quello che dici non riguarda solo te stesso;


    non è così; è una dottrina morale; lo affermi tu stesso quando parli di cosa dovrebbe fare il ricco;

    /QUOTE]
    Non sono io che lo dico ma è il senso che ha la parabola, è quello che insegna Gesù.
    Tu che senso gli dai invece?

  10. #85
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    mai negato; io ho solo fatto notare - in base a quello che tu scrivi - che il contenuto di quello che dici non riguarda solo te stesso;


    non è così; è una dottrina morale; lo affermi tu stesso quando parli di cosa dovrebbe fare il ricco;

    appunto, fai esegesi di una filosofia morale;
    poniamo che sia come tu dica, che "mi conviene", magari perché io sono il ricco - magari...
    se tu, facendo esegesi, andassi in giro a dire che io sono "sbagliato", saresti tu a rompere il cazzo, non l'Europa
    e non è che puoi pretendere che ti lasci esprimere giudizi su di me senza rispondere, quando io non vengo a ficcanasare nei fatti tuoi; questo è il punto;
    perché chi predica di religione esprime sempre, direttamente o indirettamente, giudizi;
    e la cosa mi sta bene, purché poi non si sottragga al contraddittorio in nome di una pretesa privatezza di qualcosa che non lo è più, nel momento in cui diventa valore enunciato pubblicamente, si parli di quello che dovrebbero fare i ricchi, le donne, i Padri, i figli, ecc...
    ma non sono fatti miei c'è scritto nel Vangelo.
    Allora devi dire chiaramente che ciò che dice il Vangelo non ti piace. Qui posso capirti.

  11. #86
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    Non sono io che lo dico ma è il senso che ha la parabola, è quello che insegna Gesù.
    Tu che senso gli dai invece?
    le stesso che gli dai tu;

    Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
    ma non sono fatti miei c'è scritto nel Vangelo.
    Allora devi dire chiaramente che ciò che dice il Vangelo non ti piace. Qui posso capirti.
    non ho mica scritto che non mi piace;

    ho scritto che se uno enuncia concetti evangelici - o altrimenti facenti capo a testi sacri - dovrebbe:

    a) rinunciare alla pretesa di superiorità/verità/qualità divina di quei testi rispetto ad altre ideologie politico-morali, argomentandole come mere opinioni; solo nel dibattito pubblico; ovviamente, potrà personalmente credere quel che gli pare; oppure
    b) essere pronto al contraddittorio sui fondamenti di quella "verità", e quindi a vedersi smentito, nel momento in cui argomenti quel vincolo divino come un fatto;

    quello che non è proprio possibile è che si argomentino come "fatti" di origine superiore fondamenti morali che competono con le mie opinioni, per cui la mia opinione su ciò che sia giusto o sbagliato deve confrontarsi con quella di qualcuno che pretenda la sua come precetto divino oggettivo, che io dovrei accettare come tale.
    c'� del lardo in Garfagnana

  12. #87
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    le stesso che gli dai tu;

    e allora se il senso è quello che ho espresso che cosa c'entra tutto quel bel discorso che hai fatto?
    Mi piacerebbe capire.

  13. #88
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio



    quello che non è proprio possibile è che si argomentino come "fatti" di origine superiore fondamenti morali che competono con le mie opinioni, per cui la mia opinione su ciò che sia giusto o sbagliato deve confrontarsi con quella di qualcuno che pretenda la sua come precetto divino oggettivo, che io dovrei accettare come tale.
    Continuo a non capire, se il vangelo, che è parola di Dio, se vuoi su parola potremmo soffermarci, dice per me e per te la stessa cosa evidentemente i fatti di origine morale passano in secondo ordine perché, se è parola di Dio certamente dice, poi le colorazioni che ognuno le dà dipende da quelle due caratteristiche che hai citato e che condivido appieno. Per il contraddittorio posso accettarlo se non è tendenzioso ed offensivo, ironico si perché si cela tra i due che dialogo un certo sorrisetto, appunto ironico, in fondo il Vangelo è pieno di ironia rivolta a chi? Appunto agli ipocriti con i quali Gesù ha perso tempo e li ha apostrofati a dovere; ed è come se lo avesse fatto per me.
    Se poi nel profondo tu alludi che anche gli ipocriti sono esseri umani e creature di Dio la lotta per l'immortalità non avrebbe senso, non mi fraintendere perché quella è una lotta tutta personale contro spiriti distruttivi e mortali, non, come disse Paolo verso esseri umani come noi .
    Ultima modifica di crepuscolo; 06-01-2019 alle 20:32

  14. #89
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
    e allora se il senso è quello che ho espresso che cosa c'entra tutto quel bel discorso che hai fatto?
    Mi piacerebbe capire.
    te l'ho appena spiegato, ma dovresti leggere;

    Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
    Continuo a non capire, se il vangelo, che è parola di Dio, se vuoi su parola potremmo soffermarci,
    no, è sul fatto che sia Parola di Dio che ti devi fermare, perché è solo una tua opinione; opinione legittima, purché resti tale e non si pretenda un fatto;

    dice per me e per te la stessa cosa
    e questa è una pura questione esegetica ed ermeneutica; posso convenire con te sul senso, ma questo non ha a che vedere con l'origine divina del testo;
    evidentemente i fatti di origine morale passano in secondo ordine perché, se è parola di Dio certamente dice, poi le colorazioni che ognuno le dà dipende da quelle due caratteristiche che hai citato e che condivido appieno.
    se il credente di altro testo che si pretende divino dice pubblicamente che è un cattivo padre quello che non manda le figlie coperte, o altrimenti così intende a partire dal suo testo, tu puoi essere coinvolto e non gradire; se la persona in questione esprimesse quell'opinione come tale, sareste su un piano di parità; ma se egli l'ascrive a "Dio" e rifiuta di metterla in discussione tu sei inerme, e quello potrebbe avere tanti confratelli che gli danno retta, e tu avere problemi;

    Per il contraddittorio posso accettarlo se non è tendenzioso ed offensivo
    bisogna sempre essere educati e rispettosi della persona, ma discutere delle idee;
    se però viene uno e dice - o intende, in modo indiretto o implicito, affermando la sua dottrina - che io sono sbagliato, perché lo dice il suo dio, è lui che manca di rispetto a me;
    se io facessi delle scelte che un predicatore ritiene peccato, immoralità o altro - poniamo, sia divorziato, oppure faccia uso di contraccettivi, peccato mortale per chi osservi il Magistero, cosa a cui sono tenuti i credenti cattolici - è il predicatore ad aggredire me, e non può certo pretendere il rispetto che nega a me;
    soprattutto nel momento in cui si propone come latore di una Verità divina, incontestabile;

    è diverso dal discutere laicamente e alla pari sull'opportunità di un comportamento controverso; per esempio, si potrebbe discutere dell'evasione fiscale e uno potrebbe sostenere che certe gabelle sono ingiuste oppure che fare obiezione fiscale potrebbe indurre il governo a rivedere la sua politica; in questo caso si argomenta su un piano di parità e rispetto.
    c'� del lardo in Garfagnana

  15. #90
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio


    No guarda, non c'è il dono che io non ho di credere in un qualche dio, c'entrano spesso i motivi che ho detto, superbia in chi sbandiera la fede in dio, le castronerie e la pretesa di avere sempre e comunque ragione.

    Già spiegato, nessuno nega le influenze delle religioni nel mondo ma solo il contenuto spacciato per vero, prima di tutto l'esistenza degli amici invisibili di cui non c'è prova. E ovviamente le ingerenze che ne derivano.

    Purtroppo se anche eminenti scienziati escono dai binari non è colpa mia, se mi rendo conto metto solo in evidenza. L'importante è che non mischino scienza e fede, che son due scomparti separati. Fattene una ragione.
    Se permetti, fra Einstein e Vega io (di default) do più credito al primo.

    " La scienza senza la religione è zoppa. La religione senza la scienza è cieca. "

    Se non ti urta, fra Rubbia e Vega (non foss'altro che per i meriti) sarei portato a scegliere il primo:

    " L'unicità della Vita Umana deriva da un atto creativo "

    Perdonami.
    amate i vostri nemici

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