Citazione Originariamente Scritto da Magiostrina Visualizza Messaggio
Ma così la musica di buona qualità sarà sempre più rara.
ma poi al fondo il vero meccanismo perverso, da sempre, è quello della scissione tra autori e cantanti, che è il marchio della canzone da Sanremo;
per quanto autore e cantante collaborino, si tratta di una modalità che ha prodotto bellissime canzoni, ma non carriere artisticamente superiori;
in effetti, chi è che viene ricordato, dovessimo fare una classifica ?
ai primi dieci posti ci sarebbero quasi solo cantautori: Battisti, De André, Baglioni, De Gregori, Dalla, Venditti, Battiato, Tenco, Paoli....

cosa succede con le canzoni di Sanremo ?
succede che gli autori - di solito compositori di professione, molto smaliziati, "giocano" da professionisti in partenza, modellando un'idea sul o sulla cantante, mettendoci più professione che anima, viziati in partenza, perché non sono loro a metterci la faccia; a sua volta, l'interprete fa um lavoro inverso, in cui la creatività è inibita e l'unica carta è il virtuosismo, se c'è, perché altrimenti non esce la personalità;
il risultato di questa scissione è che il prodotto finale nasce già tarato, inibito, con delle cose di troppo o fuori posto, e con l'anima che manca, o è rattrappita;

alla fine, sarebbe stato molto meglio che Giorgia o Noemi, che sono bravissime, si fossero fatte la loro band e avessero scritto le loro canzoni come se le sentivano; alcune sarebbero venute meglio, altre peggio, ma avrebbero espresso una personalità a tutto tondo e una carriera leggibile;

la canzone del cantautore la riconosci anche se non l'hai mai sentita e la canta un altro: Insieme è "di Battisti", come altre scritte per Mina; la riconosci subito, e anche "Quello che le donne...", se conosci Ruggeri, senti subito che è sua, come le canzoni di Fossati;
ma col meccanismo sanremese degli autori che vogliono piazzare l'hit, il risultato difficilmente sarà genuino e artisticamente ispirato.