Citazione Originariamente Scritto da Magiostrina Visualizza Messaggio
Però a me sembra che questo sia veramente uno dei pochi campi in cui l'Italia è unita e omogenea. L'italiano medio da nord a sud fa resistenza boicottando ogni tassa che può e spalleggiando favoritismi vari in salsa più o meno illegale, a seconda delle proprie tasche e della propria posizione.
E' una giungla in cui bisogna sopravvivere in qualche modo... Però devo dire che quanto a cittadino medio, il meridionale mi sembra in genere più timoroso e sottomesso, quando è lui a decidere in prima persona e a prendersi la responsabilità. Il cittadino medio nordico mi sembra più scafato e pure più stronzo (di contro però il meridionale è più scassa-ovaie).
purtroppo, la disomogeneità culturale c'è tutta, e pesa; e non è un fatto di radici, perché i meridionali che vivono al nord sono settentrionali a tutti gli effetti; dipende proprio dai modelli egemoni di cultura e relazioni sociali sedimentate;
se vivi lungo l'asse Torino-Venezia, un susseguirsi antropizzato di capannoni, centri commerciali e centri abitati, un cantiere continuo che costeggia ogni rete viaria, sei un "integrato" e quelli che non vogliono il gasdotto per via degli ulivi, ma sono pieni di disoccupati, o quelli che scendono in piazza per difendere gli abusi ad Ischia, ti sembrano marziani, "apocalittici"; se schiacci un'ora e mezzo al giorno tra gli svincoli di Pero e Cormano e fai mezz'ora di coda per uscire a Sesto aspetti a gloria l'allargamento e il passante, e quelli che ti ostacolano i lavori diventano nemici, antropologicamente estranei, incomprensibili.