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Risultati da 31 a 45 di 50

Discussione: Che uomo!

  1. #31
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da bumble-bee Visualizza Messaggio
    Tra poco qui al sud non ci sarà più nessuno. I giovani emigrano e i vecchi muoiono.... non avremo più bisogno di soldi.
    a morire siamo sempre in tempo; sull'emigrare si rischia di fare i conti senza l'oste;
    guarda la Brexit, che piace tanto agli amici tuoi: tua sorella sta a Londra, no ? beh, lei magari può restarci, ma da come tira l'aria di sovranismo in tutta, Europa la tendenza è proprio quella di chiudere le porte, e allora ognuno resta dove sta: prima i nazionali e gli altri si attacchino al tram; fine pure dell'emigrazione;
    i greci non sono emigrati in massa; dove, poi ? e loro sono pochissimi in confronto alla nostra Magna Grecia; hanno fatto per anni una vita di merda - salari e pensioni decurtate, disoccupazione, tagli ai servizi, carenze terrificanti di generi di prima necessità, energia, alimentari, farmaci... - che sarebbe stata anche molto peggiore se non fossero piovuti investimenti UE gestiti dalla Troika;

    guarda che di solito la realtà è poco epica ed eroica, quando è vissuta in diretta; la miseria è solo brutta e squallida, potenzia gli istinti peggiori delle persone, distrugge solidarietà e umanità, ambiente sociale, produce ferite che, forse, si rimarginano in diverse generazioni e sedimentano rancori profondi per generazioni, come la repressione del brigantaggio o la guerra civile del 43-45;
    io preferirei evitare, ma non posso, né voglio pretendere che gli altri la pensino come me.
    c'� del lardo in Garfagnana

  2. #32
    Tranquillo i nostri giovani che emigrano sono eccellenze che tutti vorrebbero accaparrarsi, britannici compresi. Prova a vivere qui per 50 anni e poi ne riparliamo su cosa sia meglio o non meglio fare.
    Bambol utente of the decade

  3. #33
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da bumble-bee Visualizza Messaggio
    Tranquillo i nostri giovani che emigrano sono eccellenze che tutti vorrebbero accaparrarsi, britannici compresi. Prova a vivere qui per 50 anni e poi ne riparliamo su cosa sia meglio o non meglio fare.
    ci credo; fossi un imprenditore me li prenderei quasi tutti; e tanti ne conosco;
    ma se tutti ragionano come i sovranisti, si preferirà esattamente rinunciare alle eccellenze straniere in nome del "popolo" di sangue autoctono;

    il pensiero dell'emigrazione vale nella prospettiva dei singoli, istruiti e vispi, che possono tentare, finche si può accedere; ma in aggregato poi hai tutti quelli che non hanno studiato, abitano allo ZEN, ad Afragola o a S. Monculo di sopra... tanta gente, che avrebbe bisogno di strade, acqua, servizi, legalità, prospettive concrete;

    io sono stra-sicuro che tra 70 anni il sud sarà una specie di paradiso, sempre che i cambiamenti climatici non secchino tutto; mi preoccupa quello che succede nel frattempo; anche perché tra 70 anni sarò mortissimo
    c'� del lardo in Garfagnana

  4. #34
    Chiamatemi Margherita L'avatar di Magiostrina
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    Ma che state a di'? Che c'entra il Sud con Conte? Fatemici capire qualcosa...
    Non si ha fiducia negli altri perché essi se la meritano, ma perché merita di averla colui che la prova.

  5. #35
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Ma che state a di'? Che c'entra il Sud con Conte? Fatemici capire qualcosa...
    c'entra che Conte è stato piazzato lì da un partito/movimento/società privata che prende i suoi voti quasi esclusivamente al sud ed esprime una domanda politica tipicamente connotata ed erede di quella tradizionale negoziata coi partiti che hanno dominato il sud; prima la DC, poi FI; ecco che c'entra;

    e, esattamente in questo momento, Lega e 5S stanno litigando sul progetto di autonomie differenziate, una roba che, se passa - se non passa cade il governo in due o tre mosse - in qualche anno riduce il sud peggio della Grecia; il povero Conte, foggiano, sta lì in mezzo, senza esperienza, e probabilmente solo da poco tempo si è reso conto del ginepraio in cui si trova coi suoi: o fa cadere il governo, o si puppa e mette una firma su una cosa per la quale gli elettori 5S squarteranno vivi lui, Di Maio, Di Battista e compagnia bella.
    c'� del lardo in Garfagnana

  6. #36
    Chiamatemi Margherita L'avatar di Magiostrina
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    Ma figurati. La storia delle autonomie va avanti da anni e le prime firme ai negoziati sono state di Gentiloni. Anche alcune regioni del Sud si sono accodate, pur non avendo ancora ufficializzato la richiesta dei negoziati. Secondo me stanno aspettando tutti la definizione delle prime tre autonomie, che poi faranno da modello per le successive. Se le richieste fossero arrivate tutte insieme, si andava avanti per 20 anni, come al solito, invece così magari si sbrigano.
    Non si ha fiducia negli altri perché essi se la meritano, ma perché merita di averla colui che la prova.

  7. #37
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da Magiostrina Visualizza Messaggio
    Ma figurati. La storia delle autonomie va avanti da anni e le prime firme ai negoziati sono state di Gentiloni. Anche alcune regioni del Sud si sono accodate, pur non avendo ancora ufficializzato la richiesta dei negoziati. Secondo me stanno aspettando tutti la definizione delle prime tre autonomie, che poi faranno da modello per le successive. Se le richieste fossero arrivate tutte insieme, si andava avanti per 20 anni, come al solito, invece così magari si sbrigano.
    sì, intanto hanno fatto richiesta tutte quelle a nord del Lazio; ma devi pensare la cosa accoppiata a tenaglia ad una politica di destra economica, con riduzione delle aliquote: a nord, dove c'è introito, il taglio restituisce al settore privato e si recupera col fisco locale;
    al sud, dove non si paga, restano i tagli ai servizi da minor gettito complessivo; in sostanza, un modo per tagliare i trasferimenti che passa dalla porta di servizio;

    guarda che 'ste storie di soldi - tanti soldi, tantissimi, con cui fare strade, edilizia, grandi progetti, metropolitane, ecc... - sono quelle su cui gira tutta la politica;
    te ne accorgi a Roma, dove è tutto fermo; mentre sotto casa mia nell'ultimo anno hanno aperto due linee di metropolitana di superficie e a Milano è un brulicare di progetti, cioè lavoro, investimenti; se, invece dei gruppi economici e di potere locali e rispettivi elettori, a Roma ci fossero stati quelli Milanesi, a quest'ora avresti 5 o 6 linee di metro, e non si sa quanti altri lavori infrastrutturali compiuti; fattelo un giro a Milano e vedi...

    per curiosità, comincia oggi a prendere nota di tutte le opere che si fanno in Italia, e traccia un bilancio tra due, quattro, sei anni: progetti, stanziamenti, avanzamento, conclusione, ecc... così ti rendi conto di che si tratta in concreto.
    c'� del lardo in Garfagnana

  8. #38
    Chiamatemi Margherita L'avatar di Magiostrina
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    Ma io dico che magari così si farà di necessità virtù e in quelle Regioni dove ci sono più sprechi e clientelismi, forse inizieranno a darsi tutti una svegliata...
    Non si ha fiducia negli altri perché essi se la meritano, ma perché merita di averla colui che la prova.

  9. #39
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    Ma io dico che magari così si farà di necessità virtù e in quelle Regioni dove ci sono più sprechi e clientelismi, forse inizieranno a darsi tutti una svegliata...
    è 'na parola...
    non è che la Raggi ha cambiato il quarto manager AMA perché è stupido, o quello milanese dell'ATAC è scappato perché pusillanime; il punto è che per "darsi una svegliata", come dici tu, bisogna mettere un mucchio di gente in mezzo a una strada, ed è tutta gente che sta lì perché fa comunque parte di clan politici consolidati, che hanno un potere diffuso, ramificato, trasversale, in grado di boicottare qualsiasi alternativa; guarda le storie dei tassisti o degli stabilimenti balneari...

    ti pare che quelli, da soli, sarebbero stati in grado di ribaltare tutti i tavoli ? o le olimpiadi: chi ha avuto la forza di mettersi di traverso a centinaia di miliardi di investimenti, se non una lobby potente come quella dei palazzinari, nel momento in cui si prospettava loro di lavorare sotto la supervisione di gente di fuori, e quindi di non poter fare secondo il loro comodo, subappaltare ai loro amici, ecc..?

    guarda, su questa storia non do nemmeno la colpa alla Raggi e ai 5S, se non quella di essere degli ingenui; ma, dico, se improvvisamente prendi il 60, 70% dei voti che prima andavano ad intermediari delle mafie, come puoi pensare che il tipo di domanda politica sia cambiato da un giorno all'altro e che quei voti ti siano arrivati per licenziare migliaia di persone ?
    vabbè, i primi mesi sarai scesa dalla montagna del sapone, ma poi devi aver capito come funziona la cosa; e così vale per la Sicilia, ecc...

    se poi il quadro politico si connota in contrapposizione, quel darsi una svegliata, invece di essere modulato da un governo moderato e di partiti a vocazione nazionale, finisce per subire i diktat di una forza che storicamente punta a tutt'altro, e in modo relativamente cruento, poco negoziato.
    c'� del lardo in Garfagnana

  10. #40
    Chiamatemi Margherita L'avatar di Magiostrina
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    Ma voglio dire che se non ci fosse più trippa per i gatti, i gatti se ne andrebbero altrove a pappare. Una sorta di colpo di spugna che magari potrebbe inaugurare un nuovo inizio. Più che altro è una speranza...
    Non si ha fiducia negli altri perché essi se la meritano, ma perché merita di averla colui che la prova.

  11. #41
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    Ma voglio dire che se non ci fosse più trippa per i gatti, i gatti se ne andrebbero altrove a pappare. Una sorta di colpo di spugna che magari potrebbe inaugurare un nuovo inizio. Più che altro è una speranza...
    guarda che i gatti non sono alieni, eh... siamo tutti, direttamente o indirettamente; tagliare la spesa pubblica, soprattutto in zone in cui questa incide per una proporzione ampia del reddito, significa deprimere un'economia fino a farla morire; magari si riprende, ma dopo due generazioni;
    ora, l'alternativa è tra il farlo in modo graduale e pilotato, con la collaborazione di tutti, oppure in modo cruento, tagliando e basta, e lasciando che le cose vadano per conto loro;
    quando le filiere economiche da tagliare sono molte, la cosa non riguarda solo i gatti illustri che mangiano a sbafo e colpiscono l'immaginario da vitalizi;

    per fare qualche esempio, a Roma ci sono tanti avvocati quanto in tutta la Francia; e anche i commercialisti e altre categorie di intermediazione burocratica sono in numero abnorme; ora, poniamo che si faccia una riforma della giustizia con la bacchetta magica, oppure del fisco, in modo tale che i processi siano rapidi e il fisco facile; col processo civile rapido si ridurrebbero enormemente le cause, perché nessuno che ha torto speculerebbe sui tempi lunghi, e gran parte degli avvocati e famiglie perderebbe il lavoro e il reddito;

    idem per i commercialisti, necessari anche all'autonomo che guadagna mille euro al mese; e così per tante altre categorie di intermediari, consulenti, revisori, controllori; aggiungi le municipalizzate e tanta economia clientelare di spesa pubblica, gli acquisti della PA, e hai un crollo del reddito per centinaia di migliaia di persone, che a sua volta si demoltiplica nell'economia degli altri, perché sono tutti soldi che quelle famiglie non incassano e non spendono nell'economia locale; o amici avvocati che hanno dovuto licenziare la segretaria, oppure abbandonare lo studio in Prati per prenderne uno un coabitazione altrove; segretaria senza stipendio, locatario senza affitto e avvocati che compensano in parte il calo di fatturato risparmiando sulle spese, ma perdendo visibilità;
    e meno introiti del fisco, nazionale e locale; quindi meno servizi e/o più tasse; e, a ciclo, meno reddito disponibile da spendere... un circolo vizioso;

    se domani si dimezzassero le aliquote e si semplificasse il fisco, dove hai una prevalenza di attività private avresti una crescita del reddito disponibile, compensabile con le tasse locali per mantenere il livello di servizi, ma con un effetto di volano sui consumi e l'economia; quando hai una quota di reddito eccessivamente dipendente dalla spesa pubblica, l'effetto è inverso, anche sul settore privato locale per ricaduta;
    è per questo che hai il conflitto tra regioni sulle autonomie.
    c'� del lardo in Garfagnana

  12. #42
    Una catastofe... di questo passo solo i becchini avranno ancora la certezza del lavoro.
    Bambol utente of the decade

  13. #43
    Chiamatemi Margherita L'avatar di Magiostrina
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    guarda che i gatti non sono alieni, eh... siamo tutti, direttamente o indirettamente; tagliare la spesa pubblica, soprattutto in zone in cui questa incide per una proporzione ampia del reddito, significa deprimere un'economia fino a farla morire; magari si riprende, ma dopo due generazioni;
    ora, l'alternativa è tra il farlo in modo graduale e pilotato, con la collaborazione di tutti, oppure in modo cruento, tagliando e basta, e lasciando che le cose vadano per conto loro;
    quando le filiere economiche da tagliare sono molte, la cosa non riguarda solo i gatti illustri che mangiano a sbafo e colpiscono l'immaginario da vitalizi;

    per fare qualche esempio, a Roma ci sono tanti avvocati quanto in tutta la Francia; e anche i commercialisti e altre categorie di intermediazione burocratica sono in numero abnorme; ora, poniamo che si faccia una riforma della giustizia con la bacchetta magica, oppure del fisco, in modo tale che i processi siano rapidi e il fisco facile; col processo civile rapido si ridurrebbero enormemente le cause, perché nessuno che ha torto speculerebbe sui tempi lunghi, e gran parte degli avvocati e famiglie perderebbe il lavoro e il reddito;

    idem per i commercialisti, necessari anche all'autonomo che guadagna mille euro al mese; e così per tante altre categorie di intermediari, consulenti, revisori, controllori; aggiungi le municipalizzate e tanta economia clientelare di spesa pubblica, gli acquisti della PA, e hai un crollo del reddito per centinaia di migliaia di persone, che a sua volta si demoltiplica nell'economia degli altri, perché sono tutti soldi che quelle famiglie non incassano e non spendono nell'economia locale; o amici avvocati che hanno dovuto licenziare la segretaria, oppure abbandonare lo studio in Prati per prenderne uno un coabitazione altrove; segretaria senza stipendio, locatario senza affitto e avvocati che compensano in parte il calo di fatturato risparmiando sulle spese, ma perdendo visibilità;
    e meno introiti del fisco, nazionale e locale; quindi meno servizi e/o più tasse; e, a ciclo, meno reddito disponibile da spendere... un circolo vizioso;

    se domani si dimezzassero le aliquote e si semplificasse il fisco, dove hai una prevalenza di attività private avresti una crescita del reddito disponibile, compensabile con le tasse locali per mantenere il livello di servizi, ma con un effetto di volano sui consumi e l'economia; quando hai una quota di reddito eccessivamente dipendente dalla spesa pubblica, l'effetto è inverso, anche sul settore privato locale per ricaduta;
    è per questo che hai il conflitto tra regioni sulle autonomie.
    Tralasciando che come al solito vai vagando e prendendola alla larga ...sono d'accordo, ma dare più autonomia alle regioni non vuol dire azzerare totalmente i conti, ma dare uno scossone che potrebbe ottenere l'effetto di una riorganizzazione in termini migliorativi. Essere costretti a prendere una maggiore iniziativa nel privato perchè non si può più contare sul foraggiamento dal pubblico, non mi sembra così negativo...
    Non si ha fiducia negli altri perché essi se la meritano, ma perché merita di averla colui che la prova.

  14. #44
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Tralasciando che come al solito vai vagando e prendendola alla larga ...sono d'accordo, ma dare più autonomia alle regioni non vuol dire azzerare totalmente i conti, ma dare uno scossone che potrebbe ottenere l'effetto di una riorganizzazione in termini migliorativi. Essere costretti a prendere una maggiore iniziativa nel privato perchè non si può più contare sul foraggiamento dal pubblico, non mi sembra così negativo...
    questo, è sostanzialmente, il pensiero leghista, quello più ben disposto; è un po' analogo a quello sui barconi: se facciamo il blocco, si industrieranno a star meglio in Africa, invece di venire qui; già l'ordine dei medici ha affisso un manifesto con una paziente in chemio avvolta nel tricolore: Italia, non abbandonarci; perché l'emigrazione sanitaria è un marcatore radicale della sperequazioni; nella scuola idem: la prospettiva di elenchi regionali è un bel problema, perché anche lì l'emigrazione interna è rilevantissima;
    se poi insistono sui ritocchi delle aliquote, diventa una manovra a tenaglia;

    ma io, più del concreto e materiale, temo la deriva dei sentimenti ostili che si rischia nel caso in cui questa storia delle autonomie va a suggellare la frattura tra due paesi diversi, pure elettoralmente.
    c'� del lardo in Garfagnana

  15. #45
    Opinionista L'avatar di Turbociclo
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    Tranquillo i nostri giovani che emigrano sono eccellenze che tutti vorrebbero accaparrarsi, britannici compresi. Prova a vivere qui per 50 anni e poi ne riparliamo su cosa sia meglio o non meglio fare.
    Ripeto per l'ennesima volta: tra 50 anni l'Italia sarà un paese cino-musulmano dominato dagli eredi di Soros, gli sceicchi e i miliardari dagli occhi a mandorla, quindi problemi non ce ne sono. Siamo noi che (per fortuna) non ci saremo...

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