Da Messaggi Scelti (vol. I):

Nel 1844 il nostro grande Sommo Sacerdote è entrato nel luogo santissimo del santuario celeste per iniziare il giudizio investigativo. I casi dei morti in Cristo sono stati esaminati davanti a Dio. Quando il primo giudizio investigativo terminerà, lo stesso giudizio sarà pronunciato sui viventi. Quanto sono preziosi e importanti questi momenti solenni! Ognuno di noi è un caso pendente nel tribunale celeste. Ognuno di noi sarà giudicato individualmente secondo le azioni compiute. {MS 98.6}

In realtà non si capisce bene di quale giudizio si tratti. Il giudizio finale avverrà alla fine del regno millenario di Cristo.
Ogni persona subisce un primo giudizio alla morte, per questo in alcuni testi si parla di un Ponte del Ricompensatore da attraversare. Alla morte si avrebbe una prima esperienza di paradiso celeste o di inferno “celeste”. Dopo il giudizio finale, invece, si avranno il paradiso e l’inferno terrestri.
Nei” Consigli scelti degli antichi saggi”, testo zoroastriano:

Non debbo dubitare che l’anima verrà separata [dal corpo] e che il corpo sarà dissolto. [Né posso aver dubbi sul] giudizio delle tre notti [dell’anima alla morte], l’attraversamento del Ponte del Ricompensatore, la venuta di Soshyans, la resurrezione dei morti e il corpo finale.

In “Alcuni detti di Aturpat, figlio di Mahraspand”, altro testo zoroastriano:

Non colpire il tuo nemico con spirito di vendetta, giacché è risaputo che chiunque espelle la vendetta, anche per una cosa insignificante, fuori della sua mente, non dovrà soffrire i più grandi terrori al Ponte del Ricompensatore.

Nella “Tavola delle sette domande”, testo bahà'ì:

11 La quinta domanda riguarda il Ponte Sìrat
e il Paradiso e l’Inferno. I Profeti di Dio
sono venuti secondo verità e hanno detto la
verità. Tutto quello che il Messaggero di
Dio ha annunciato è stato e sarà reso manifesto.
Il mondo è impiantato sulle fondamenta
della ricompensa e della punizione.
Il sapere e la comprensione hanno sempre
affermato e continueranno ad affermare la
realtà del Paradiso e dell’Inferno, perchè la
ricompensa e la punizione ne richiedono
l’esistenza. Paradiso significa innanzi tutto
e soprattutto il beneplacito di Dio. Chi
consegue il Suo beneplacito è annoverato e
registrato fra gli abitanti del più eccelso
paradiso e, dopo l’ascensione della sua anima,
otterrà ciò che penna e inchiostro
sono incapaci di descrivere. Per coloro che
sono dotati d’intuizione e hanno fissato lo
sguardo sulla Visione Più Sublime, il Ponte,
la Bilancia, il Paradiso, il Fuoco infernale
e tutto ciò che è stato menzionato e
registrato nelle sacre Scritture sono chiari
e manifesti. Al tempo dell’apparizione e
della manifestazione dei raggi dell’Astro
della Verità tutti occupano il medesimo
stadio. Poi Dio proclama ciò che vuole e
chi ode il Suo appello e riconosce la Sua
verità è annoverato fra gli abitanti del Paradiso.
Un’anima siffatta ha passato il Ponte,
la Bilancia e tutto ciò che è stato registrato
quanto al Giorno della Resurrezione
ed è giunta a destinazione. Il Giorno della
Rivelazione di Dio è il Giorno della massima
Resurrezione. Nutriamo la speranza
che, libando il vino scelto dell’ispirazione
divina e le acque pure della grazia celeste,
tu consegua lo stadio della scoperta e della
testimonianza e veda, esteriormente e interiormente,
tutto ciò che hai menzionato.