Pagina 4 di 5 PrimaPrima 1 2 3 4 5 UltimaUltima
Risultati da 46 a 60 di 61

Discussione: Ma... il nostro caro Renzuccio-pinocchietto.. cosa farà adesso?

  1. #46
    Opinionista L'avatar di axeUgene
    Data Registrazione
    17/04/10
    Località
    sotto una quercia nana in zona Porta Genova
    Messaggi
    20,806
    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Le cooperative emiliane Axe, generavano o no ricchezza al Paese? Incidevano o no sul PIL? Al netto di ciò che dici e che condivido, il PD ha lasciato morire di lenta eutanasia quel che il PCI e il PSI del primo dopoguerra avevano sostenuto politicamente. Questo non lo puoi negare.
    certo, perché era una pantomima di lotta di classe: invece di far pagare ai ceti abbienti, in modo equo e sano, come nelle socialdemocrazie, i diritti degli svantaggiati sono stati finanziati a debito, creando una classe di condannati oggi, i tuoi figli;
    quella roba emiliana o toscana trovava uno spazio perché a livello di sottogoverno, dall'opposizione, veniva scambiata con le tante storture strutturali che hanno distrutto tutto: il governo chiudeva un occhio sull'assegnazione discrezionale degli appalti alle cooperative, dove il politico emiliano o toscano assegnava soldi pubblici, e in cambio il PCI evitava di sollevare il problema dell'evasione fiscale diffusa, del credito drogato ad imprese fallimentari di "amici", ecc...
    èquote]Altra domanda (rispondi con un SI o con un NO per favore, niente lenzuolate): La leadership del PD in questi anni, si è trovata più a suo agio a Cernobbio o a Mirafiori? Ha dialogato più volentieri con la Confindustria o coi Sindacati?

    p.s. Non lavoro in una portineria di albergo, ma di un Campus universitario.[/QUOTE]
    certo; perché i sindacati non rappresentano più un interlocutore per nessuno; tu lavori al campus, non sei un operaio; l'80% degli iscritti è composto da pensionati, e non sono certo i sindacati a poter creare lavoro per i tuoi figli;
    quello che deve fare una sinistra seria è esattamente quello che i sindacati non fanno - occupati a coltivare loro orticelli, dopo essersi sostituiti alla politica di indirizzo per decenni - e cioè dialogare col mondo della produzione per fare in modo che si creino opportunità di lavoro.
    c'� del lardo in Garfagnana

  2. #47
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
    Data Registrazione
    17/07/06
    Località
    Empoli
    Messaggi
    60,234
    Il Sindacato (te lo dico al netto di tutti gli errori che han commesso negli anni) è comunque un referente importantissimo! Lo è per i Governi, come non può esserlo per chi è all'opposizione?!?! Tantopiù, dovrebbe esserlo! E ti ricordo che "quella roba emiliana o toscana" dava lavoro (compreso l'indotto) a milioni di persone. Non mi puoi scadere così Axe. Non ci stò.
    amate i vostri nemici

  3. #48
    Opinionista L'avatar di axeUgene
    Data Registrazione
    17/04/10
    Località
    sotto una quercia nana in zona Porta Genova
    Messaggi
    20,806
    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Il Sindacato (te lo dico al netto di tutti gli errori che han commesso negli anni) è comunque un referente importantissimo! Lo è per i Governi, come non può esserlo per chi è all'opposizione?!?! Tantopiù, dovrebbe esserlo! E ti ricordo che "quella roba emiliana o toscana" dava lavoro (compreso l'indotto) a milioni di persone. Non mi puoi scadere così Axe. Non ci stò.
    eh, capisco, ma è una concezione che ha finito per essere disastrosa;
    un sindacato, organicamente, dovrebbe tutelare il lavoro a fronte della categoria imprenditoriale, ma nel contesto specifico di quella dimensione; cioè, occuparsi delle condizioni di lavoro, del salario, delle garanzie, ecc...
    l'uso politico del sindacato, cioè quello che negozia le grandi scelte produttive senza averne titolo - come invece in Germania, in modo regolato, con la compartecipazione - distorce la competizione politica, si surroga ad una funzione che dovrebbe essere dei partiti;
    in Italia è avvenuto questo, con la CGIL che ha esercitato un potere concreto dove questo era negato al referente politico, il PCI, perché questo si era auto-escluso dalla competizione per il governo; questa dinamica non era politicamente sana, perché impediva la formazione di un'alternativa realistica e favoriva il sottogoverno; e il motivo è chiaro:
    un partito deve sottoporre un programma di massima agli elettori, che poi lo votano; in quel programma sono scritte le ricette, dove si prendono i soldi, a chi, per distribuirli dove; c'è responsabilità;
    un sindacato che si surroga al partito, fa decidere ad organi interni che non rispondono democraticamente all'elettorato, e risponde a dinamiche corporative di settore, ostacolando scelte organiche, di tenore generale; è questo che ha contribuito a generare l'aumento incontrollato della spesa pubblica e del debito.
    c'� del lardo in Garfagnana

  4. #49
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
    Data Registrazione
    17/07/06
    Località
    Empoli
    Messaggi
    60,234
    E quindi il PD ha fatto bene a distruggere Sindacati e Articolo 18: E' questo che vuoi dire? A frequentare i salotti chic di Cernobbio piuttosto dei fumosi (e fastidiosi) auditorium di Mirafiori. Ho capito.
    amate i vostri nemici

  5. #50
    Opinionista L'avatar di axeUgene
    Data Registrazione
    17/04/10
    Località
    sotto una quercia nana in zona Porta Genova
    Messaggi
    20,806
    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    E quindi il PD ha fatto bene a distruggere Sindacati e Articolo 18: E' questo che vuoi dire? A frequentare i salotti chic di Cernobbio piuttosto dei fumosi (e fastidiosi) auditorium di Mirafiori. Ho capito.
    guarda che a Mirafiori non c'è praticamente più nessuno, eh...

    quando tu hai firmato il contratto di lavoro lo hai fatto con un sindacalista o con un collega, oppure col tuo datore di lavoro, che va a Cernobbio o ci manda un suo rappresentante ?
    il tuo ragionamento assomiglia a quello di uno che dopo Caporetto avesse vaneggiato della difesa di quella linea quando tutti stavano già sul Piave;
    se certi assetti sono falliti, perché l'art. 18 è diventato inutile, aggirabile facilmente o marginale, non è certo colpa del PD;

    in Italia il 95% delle imprese è medio-piccola, e con meno dei 15 dipendenti, soglia di attivazione dell'art. 18; in quelle grandi, se e quando avvengono licenziamenti, praticamente mai questo avviene senza una giustificazione economica o di altro tipo, in cui l'art. 18 non c'entra nulla; ma il contenzioso potenziale che l'insieme di certe norme può comportare è un deterrente agli investimenti, e secondo me fa bene una forza di sinistra a superare il pregiudizio per cui il "padrone" è un mostro il cui fine è quello di licenziare per capriccio bravi lavoratori, solo per gratificare dirigenti sindacali che vogliono avere visibilità e fare demagogia;

    ci è arrivato persino Landini, che sembra un estremista nei toni, ma è intelligente e ora chiede investimenti privati; le riforme, l'equità sociale, il progresso, sono possibili solo con una collaborazione fiduciosa con i settori produttivi più avanzati, quelli che richiedono ricerca, investimenti sulla qualità, progresso sociale, istruzione, formazione, e non competizione sul prezzo, sui sussidi e le chiusure.
    c'� del lardo in Garfagnana

  6. #51
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
    Data Registrazione
    17/07/06
    Località
    Empoli
    Messaggi
    60,234
    Ci sono 360.000 km fra la Terra e la Luna: Tale è la distanza che ci separa, amico Axe. Non tanto politica, quanto nella mera osservazione della Realtà intorno a noi.

    Jobs Act: dal mito virtuale alla tragedia
    di Luigi Tedeschi - 22/03/2018

    Del Jobs Act si parla assai poco: è un argomento obsoleto o occultato? Un mito virtuale renziano si è trasformato in una tragica realtà.



    Dal 2015, anno in cui fu varata la riforma del lavoro denominata Jobs Act, sono stati assunti con il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti un milione e mezzo di lavoratori. Tale normativa prevedeva, per i nuovi assunti nel 2015 l'esonero contributivo del 100% per le imprese. Imprese che hanno usufruito di un risparmio contributivo per 3 anni di 8.000 euro all'anno. Nel 2018 scade il periodo previsto per il totale sgravio contributivo e pertanto, a regime ordinario, il costo del lavoro per gli assunti con il Jobs Act si incrementerà del 25 – 30%.

    E' stato rilevato da un rapporto dell'Inps del luglio 2017, che in questo ultimo triennio circa 700.000 lavoratori sono fuoriusciti dalle imprese per dimissioni o licenziamento. Occorre infatti rilevare che contestualmente al varo del Jobs Act, è stato abrogato l'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori. In caso di licenziamento illegittimo, il lavoratore non ha più dunque diritto al reintegro nel posto di lavoro, ma solamente ad una indennità che può essere compresa tra i 4 e le 24 mensilità, a seconda dell'anzianità di servizio. E' evidente che la abrogazione dell'art. 18 ha favorito la flessibilità in uscita e quindi ha incrementato la precarietà del lavoro. Aggiungasi poi che è stata rimodulata la normativa concernente la cassa integrazione: i licenziati delle nuove e ricorrenti crisi aziendali possono usufruire solo della NASPI, cioè del solo sussidio di disoccupazione.

    Sono quindi venti meno con la recente riforma del lavoro, essenziali strumenti di protezione sociale per l'occupazione. Il progressivo smantellamento dello stato sociale è ormai un dato di fatto, verificatosi a seguito della liberalizzazione del mercato del lavoro.

    Già dal 2016, venendo meno i bonus della totale decontribuzione per i nuovi assunti, per i quali sussisteva solo una esenzione parziale, i nuovi contratti a tempo indeterminato registrarono una flessione del 27% rispetto al 2015, ma contemporaneamente i contratti a tempo determinato ebbero un incremento del 73%. Tale tendenza si è via via accentuata successivamente. Tuttavia una alta percentuale dei contratti con totale esenzione contributiva hanno avuto una durata inferiore ai 36 mesi previsti. E' invece cresciuto in misura esponenziale il ricorso al lavoro temporaneo.

    Negli ultimi anni i contratti a tempo sono aumentati di 400.000 unità: il lavoro a tempo determinato ha assunto dimensioni sempre più accentuate fino a raggiungere la percentuale del 14% del totale degli occupati.

    Occorre inoltre rilevare gli effetti dell'abolizione dei voucher. Tale strumento, introdotto dal governo Renzi per l'emersione del lavoro occasionale (per lo più svolto in nero), diede luogo a macroscopici abusi: si legalizzò di fatto il lavoro nero e lo sfruttamento indiscriminato. Ma l'abolizione dei voucher ha comportato il massiccio ricorso da parte delle imprese ai contratti di lavoro chiamata: una nuova e più estesa precarietà del lavoro.

    In realtà sono oggi visibili gli effetti demagogici del Jobs Act e delle riforme del lavoro dell'ultimo quinquennio. L'aumento della precarietà è comunque conforme all'obiettivo di flessibilizzazione del lavoro imposto dalla UE.

    La precarietà del lavoro era già stata incentivata dal decreto Poletti del 2014, con il quale venivano ampliate le possibilità di ricorso al contratto a termine: con tale decreto veniva prevista la possibilità di rinnovare i contratti a termine fino a 5 volte in 3 anni, a discrezionalità delle imprese, che in tal modo non erano affatto incentivate ad assumere con contratto a tempo indeterminato.

    Con il Jobs Act, in aperta violazione del principio di eguaglianza sancito dalla costituzione, si è istituito in Italia un deleterio dualismo tra lavoratori anziani, forniti di tutte le tutele sindacali e previdenziali previste dallo Statuto dei Lavoratori, e i giovani che, a parità di qualifica, ma assunti con la nuova normativa, sono a tutti gli effetti lavoratori precari e non usufruiscono delle tutele sociali degli anziani.

    La smisurata crescita del precariato è inoltre documentata dal fatto che all'incremento occupazionale ha fatto riscontro la crescita dei licenziamenti e la percentuale delle imprese con oltre 15 dipendenti è aumentata del 20%. L'abrogazione dell'art. 18 ha favorito la liberalizzazione del mercato del lavoro.

    L'aumento della precarietà del lavoro avrà nel prossimo futuro conseguenze devastanti sulla tenuta del sistema pensionistico. La stessa ripresa economica degli ultimi anni, con il ricorso massiccio alla mobilità del lavoro, rivela tutta la sua fragilità ed evidenzia il clima di perdurante incertezza per il futuro che domina la nostra economia.

    La precarietà non favorisce la crescita economica, non consente una adeguata formazione per i giovani e disincentiva gli investimenti nella innovazione. Anzi, la mobilità esasperata del lavoro costituisce un incentivo alla emigrazione delle risorse umane disponibili nei settori dell'economia a più alta specializzazione. La carenza di manodopera registratasi in Italia in settori tecnologici ad alto tasso di specializzazione è un effetto visibile di questo processo di precarizzazione del lavoro.

    Lo stesso FMI ha rilevato che la flessibilità e la precarietà del lavoro costituiscono un incentivo per le imprese a non innovare: con la compressione del costo del lavoro possono infatti essere conseguiti profitti a discapito degli investimenti nell'innovazione. Con lo sviluppo di nuove tecniche di produzione più avanzate si potrebbe invece incrementare la produttività del lavoro. Si rivela dunque del tutto infondata la teoria neoliberista secondo cui la liberalizzazione del mercato del lavoro possa costituire un fattore di sviluppo dell'economia. Il fatto che la produttività del lavoro sia cresciuta in Italia in 20 anni di appena 5 punti costituisce la più evidente smentita delle teorie economiche neoliberiste.

    L'emergenza occupazione, che è stata abilmente occultata con il ricorso a strumenti temporanei di incentivo alle assunzioni, quali il Jobs Act, viene oggi drammaticamente a riproporsi.

    Il fallimento del modello neoliberista imposto dalla UE è evidente. Ma proposte e programmi di nuovi modelli di sviluppo alternativi restano tuttora carenti nella politica istituzionale italiana.

    https://www.ariannaeditrice.it/artic...articolo=60332
    amate i vostri nemici

  7. #52
    Opinionista L'avatar di axeUgene
    Data Registrazione
    17/04/10
    Località
    sotto una quercia nana in zona Porta Genova
    Messaggi
    20,806
    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Ci sono 360.000 km fra la Terra e la Luna: Tale è la distanza che ci separa, amico Axe. Non tanto politica, quanto nella mera osservazione della Realtà intorno a noi.

    Jobs Act: dal mito virtuale alla tragedia
    di Luigi Tedeschi - 22/03/2018

    Del Jobs Act si parla assai poco: è un argomento obsoleto o occultato? Un mito virtuale renziano si è trasformato in una tragica realtà.
    ...
    L'emergenza occupazione, che è stata abilmente occultata con il ricorso a strumenti temporanei di incentivo alle assunzioni, quali il Jobs Act, viene oggi drammaticamente a riproporsi.

    Il fallimento del modello neoliberista imposto dalla UE è evidente. Ma proposte e programmi di nuovi modelli di sviluppo alternativi restano tuttora carenti nella politica istituzionale italiana.
    vedi, lo scrivente è un - poco -abile propagandista, verosimilmente in malafede, o molto privo degli adeguati strumenti critici;

    ma il problema sono le persone in buona fede come te, che gli credono, quando avrebbero elementi per dubitare, se solo volessero esercitare le loro capacità critiche:
    ho evidenziato il trito slogan del modello neoliberista dell'UE:

    bene: l'UE rappresenta il 7% della popolazione mondiale; produce il 27% del PIL mondiale; ma spende oltre il 50% della spesa mondiale in welfare, servizi e tutele sociali, ivi inclusa la tua cassa integrazione, la sanità e la scuola praticamente gratuite per bassi redditi, gli assegni famigliari, le integrazioni al reddito;
    chiamare questo un modello neoliberista è uno slogan acchiappa-gonzi; come se in tempo di guerra, con la gente che rovista tra i rifiuti per trovare qualcosa di commestibile e va a caccia di pantegane, i figli di un privilegiato si lamentassero che l'affamatore porta la marmellata a colazione solo la domenica...

    poi, si possono valutare certe differenze strutturali sulle tutele sociali, per cui in Germania o Francia nella tua famiglia con figli minori sarebbero entrati mediamente dai mille ai 2mila euro in più al mese, tra remunerazione diretta e integrazioni/costi dei servizi;
    ma questo non è certo colpa del job's act, ma di una pregressa incapacità e mancanza di volontà della politica di dire la verità all'opinione pubblica;

    ecco, se vogliamo parlare dei sindacati, un delle loro colpe è proprio quella di essersi trincerati per decenni dietro questi slogan di facile ideologia, perché affrontare le realtà del potere interno avrebbe implicato un vero scontro sociale, mettere in discussione la controparte, ma anche il proprio stesso potere di bottega.
    c'� del lardo in Garfagnana

  8. #53
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
    Data Registrazione
    17/07/06
    Località
    Empoli
    Messaggi
    60,234
    Ma smettila Axe! Per favore. Avete distrutto, con codesto modo di pensare, il concetto stesso di rappresentanza sindacale. Sarà dura, per Zingaretti, ricucire uno strappo così violento. Tornare a parlare con chi lavora, sfruttato fino a settant'anni. E con chi lavora, quando va bene, coi contrattini a un mese, a due mesi o a tre mesi ed ha una laurea in tasca.
    Io mi vergognerei.
    amate i vostri nemici

  9. #54
    Opinionista L'avatar di axeUgene
    Data Registrazione
    17/04/10
    Località
    sotto una quercia nana in zona Porta Genova
    Messaggi
    20,806
    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Ma smettila Axe! Per favore. Avete distrutto, con codesto modo di pensare, il concetto stesso di rappresentanza sindacale. Sarà dura, per Zingaretti, ricucire uno strappo così violento. Tornare a parlare con chi lavora, sfruttato fino a settant'anni. E con chi lavora, quando va bene, coi contrattini a un mese, a due mesi o a tre mesi ed ha una laurea in tasca.
    Io mi vergognerei.
    ma avete chi ???
    parli con uno che non avrà mai la pensione, perché non c'è sindacato per gli atipici...
    i sindacati si sono emarginati da soli, proprio perché hanno preteso di tutelare categorie già garantite di bottega loro, evitando di mettere in discussione gli assetti generali e lasciando fuori proprio le categorie dei giovani, che infatti non si iscrivono da decenni; come fai a ribaltare questa realtà ?

    per tutelare quelle fasce che citi, nell'ultimo 30ennio si sarebbero dovuti mettere in discussione tani privilegi, soprattutto pensionistici, eredità di un welfare fatto a buffo; gente che ha maturato pensioni retributive senza veri contributi per lavori fittizi o sussidiati in origine; è ovvio che per pagare quelli oggi hai quel cuneo fiscale che rende impossibile ai giovani ottenere un contratto decente; togliti le fette di salame dagli occhi e guarda un po' la realtà, considera quello che per anagrafe dovresti aver vissuto di persona; ma, i soldi dati alla Piaggio/Fiat, secondo te, chi li pagava ? quando vedi il pensionato Piaggio - incolpevole, sia chiaro - che prende 1200 retributivi al mese dal 93, quel computo è fatto sull'equivalente attuariale di una retribuzione già all'epoca pagata per metà da sussidi di stato; cioè, i contributi non c'erano ed erano riversati nel calderone del debito, con buona pace dei sindacati;
    quindi, oggi quel fabbisogno impone al potenziale datore di lavoro dei tuoi figli un cuneo fiscale che a quei livelli - appena decenti - di retribuzione, è già superiore al doppio del netto; cioè, per 1200 che entrano in tasca al lavoratore, il datore di lavoro ne pagherebbe oltre 2.500; è ovvio che chiudano vadano in Romania, se poi ci aggiungi tutto il resto...
    ma di parli ?
    c'� del lardo in Garfagnana

  10. #55
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
    Data Registrazione
    17/07/06
    Località
    Empoli
    Messaggi
    60,234
    Parlo muovendo da un punto opposto al tuo, Axe. Te non fai altro che snocciolare numeri, cifre, percentuali. Mentre io ti parlo del Valore intrinseco della Solidarietà e della Rappresentanza, quando si parla di LAVORO. Ma come sempre, è probabile che la colpa sia mia, se non mi capisci. Vediamo se il Santo Padre, col dono della semplicità che lo contraddistingue, arriva dove io non so arrivare:

    "L'attività economica deve, naturalmente, mirare a produrre utile ed essere quindi efficace ed efficiente, «ma tutto questo senza perdere di vista la reciproca solidarietà». Papa Francesco parla nell'aula Paolo VI a circa settemila soci e famiglie della Confederazione Italiana delle Cooperative, ricevuti in udienza per celebrare i cento anni dell'organizzazione. Bergoglio è sempre stato vicino al mondo della cooperazione (li avevi ricevuti quattro anni fa) e anche oggi torna a parlare della forza del modello economico cooperativo: «Proprio perché ispirato alla dottrina sociale della Chiesa, corregge certe tendenze proprie del collettivismo e dello statalismo, che a volte sono letali nei confronti dell'iniziativa dei privati; e allo stesso tempo, frena le tentazioni dell'individualismo e dell'egoismo proprie del liberalismo. Infatti, mentre l'impresa capitalistica mira principalmente al profitto, l'impresa cooperativa ha come scopo primario l'equilibrata e proporzionata soddisfazione dei bisogni sociali». La sostanza del messaggio di Bergogio è la ripresa costante della Dottrina Sociale della Chiesa, che mette sempre al centro l'uomo rispetto ai processi economici."

    https://www.ilsole24ore.com/art/noti...B&refresh_ce=1
    amate i vostri nemici

  11. #56
    Opinionista L'avatar di axeUgene
    Data Registrazione
    17/04/10
    Località
    sotto una quercia nana in zona Porta Genova
    Messaggi
    20,806
    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Parlo muovendo da un punto opposto al tuo, Axe. Te non fai altro che snocciolare numeri, cifre, percentuali. Mentre io ti parlo del Valore intrinseco della Solidarietà e della Rappresentanza, quando si parla di LAVORO. Ma come sempre, è probabile che la colpa sia mia, se non mi capisci. Vediamo se il Santo Padre, col dono della semplicità che lo contraddistingue, arriva dove io non so arrivare
    te la paga lui la pensione ?

    un problema grosso che abbiamo è proprio che gente scolarizzata, come te, che peraltro campi proprio sulle capacità di gestire quei numeri, si fa gestire dalle parole alate, anziché dalla realtà; come un medico che voglia ignorare le analisi sballate e dica, quando il paziente è morto: ma aveva una così bella cera !
    qui tutti parlano di tutto, senza peritarsi di verificare la realtà, ponti, vaccini, lavoro...

    quei numeri che cito, smentiscono il preteso liberismo UE, e inviterebbero a guardare il bicchiere mezzo pieno; ovviamente anche in vista di un riequilibrio interno dei redditi, secondo solidarietà; ma dire che la Merkel o il riformismo europeista, sono mostri affamatori dei lavoratori, quando stanno solo cercando modi per attutire l'impatto con la competizione internazionale di gente che guadagna un decimo o un ventesimo, è un'idiozia catastrofista, che serve solo ad alimentare le illusioni dei grulli, che finiranno per primi a prenderlo 'n domo.
    c'� del lardo in Garfagnana

  12. #57
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
    Data Registrazione
    17/07/06
    Località
    Empoli
    Messaggi
    60,234
    "stanno solo cercando modi per attutire l'impatto con la competizione internazionale"

    Non penso che ci credi veramente a quello che scrivi. Se l'intenzione era quella, poi si è andati abbondantemente oltre. Ecco perchè il topic-starter ha definito Renzi bugiardo. La Realtà ci dice che l'articolo 18 non esiste più, che si lavora fino a 67 anni o, appena laureati dopo anni di studio, con contrattini capestro dei quali vergognarsi fino alla radice dei capelli. E che il Sindacato e la Cooperazione, in Italia, hanno cessato di esistere. Bella roba Axe. Bell'impresa della quale vantarsi. Complimenti.
    amate i vostri nemici

  13. #58
    Opinionista L'avatar di axeUgene
    Data Registrazione
    17/04/10
    Località
    sotto una quercia nana in zona Porta Genova
    Messaggi
    20,806
    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    "stanno solo cercando modi per attutire l'impatto con la competizione internazionale"

    Non penso che ci credi veramente a quello che scrivi. Se l'intenzione era quella, poi si è andati abbondantemente oltre. Ecco perchè il topic-starter ha definito Renzi bugiardo. La Realtà ci dice che l'articolo 18 non esiste più, che si lavora fino a 67 anni...
    veramente, il post parla dei genitori di Renzi...

    tu non ami le fredde cifre, ripeti lo slogan, ma vuoi ignorare che negli ultimi 20 anni il mondo del lavoro europeo si è trovato di fronte a 4 miliardi di nuovi competitori per la produzione e le risorse necessarie, che prima non c'erano; un po' come se nella casa dove vivono 5 persone se ne fossero installate altre 40 e ci si lamentasse della coda per andare in bagno;
    nonostante questo, col 7% della popolazione mondiale le nostre autorità spendono ancora oltre il 50% di tutto il welfare del pianeta, ivi inclusa la tua cassa integrazione, la sanità e altro...

    si lavora fino a 67 anni anche in Germania, solo che quelli hanno speso in servizi veri, invece di regalare soldi ali amichetti, tollerando l'evasione, facendo credito a caxxo, ecc... essere un lavoratore, un disoccupato, un genitore in Germania, Olanda o Francia è molto diverso che in Italia; invece di ripetere a pappagallo slogan sul liberismo UE, domandati quali siano le differenze tra questi paesi.
    c'� del lardo in Garfagnana

  14. #59
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
    Data Registrazione
    17/07/06
    Località
    Empoli
    Messaggi
    60,234
    Molti che avevano sempre votato PD o simpatizzavano per Renzi, in cabina elettorale si sono ricordati dei disastri sociali da loro provocati. Ti dico solo questo. Non è che la Lega o i cinque stelle nascano così, per caso....
    I genitori? Tiziano Renzi figura in tutte le liste massoniche toscane!!! La P2 ha ottenuto quel che voleva e anche di più: La disintegrazione della Sinistra italiana e la frantumazione di tutto il suo indotto. Sindacati e Cooperative incluse. E te mi parli ancora di welfare, di servizi, di spese e di "competitori per la produzione". Axe Axe....
    amate i vostri nemici

  15. #60
    Opinionista L'avatar di axeUgene
    Data Registrazione
    17/04/10
    Località
    sotto una quercia nana in zona Porta Genova
    Messaggi
    20,806
    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Molti che avevano sempre votato PD o simpatizzavano per Renzi, in cabina elettorale si sono ricordati dei disastri sociali da loro provocati. Ti dico solo questo. Non è che la Lega o i cinque stelle nascano così, per caso....
    la Lega è nata 30 anni fa, e rappresenta - piaccia o meno - un sentimento diffusissimo già a nord di Grosseto, ma per certi versi moderati quasi totalitario da bologna in su, dove si produce oltre il 70% del PIL nazionale;

    I genitori? Tiziano Renzi figura in tutte le liste massoniche toscane!!! La P2 ha ottenuto quel che voleva e anche di più: La disintegrazione della Sinistra italiana e la frantumazione di tutto il suo indotto. Sindacati e Cooperative incluse. E te mi parli ancora di welfare, di servizi, di spese e di "competitori per la produzione". Axe Axe....
    o Cono, l'è inutile che scoti i'capino con deplorazione: quelli che hanno fatto i discorzi tuoi, hanno preso il 3%

    i competitori stanno lì come un macigno: il pc o lo smartphone da cui scrivi son fatti in Cina, come oramai tutti gli elettrodomestici, perché così costano un quinto di quello che costerebbero se fatti in Italia, e così te li puoi permettere;
    una sinistra parolaia che punti a prender voti ammiccando alle fantasie che hanno illuso gli elettori pentastellati è destinata all'irrilevanza; se va bene prende il 50%, ma poi se lo da sui denti, perché tutta la partita italiana si gioca dove viene prodotto il reddito;

    se Zingaretti, per venire incontro agli slogan che piacciono a te, va con Emiliano a chiedere i voti di quelli che presidiavano gli ulivi in Salento e perde quelli che hanno eletto Sala a Milano, e c'ha il vantaggio d'i l'Ica... si mette come Renato con Cochi nel duello, col fucile a tappo contro la pistola vera
    c'� del lardo in Garfagnana

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
  • Il codice BBAttivato
  • Le faccine sono Attivato
  • Il codice [IMG]Attivato
  • Il codice [VIDEO]Attivato
  • Il codice HTML � Disattivato