Citazione Originariamente Scritto da Magiostrina Visualizza Messaggio
Hai una visione idealista e slegata dalla realtà. Per quanto qualcuno possa piacerti o tu possa volergli bene, ci sarà sempre qualcosa che ti piace di meno, che ti infastidisce, ecc. Che fai, finisce lì perchè la relazione è fine a se stessa finchè una non ti stufa e perchè sei contrario allo scambio?
dipende dall'essenzialità dell'oggetto di conflitto, no ? non sei proprio tu la testimonianza vivente di questo ? se hai divorziato avrai avuto motivi essenziali, no ? non credo lo abbiate fatto per motivi futili; evidentemente, quello "scambio" era iniquo, insostenibile, chiedeva un sacrificio eccessivo, perché l'oggetto è stato male identificato, la comunicazione fuorviata; era impossibile capirlo prima, oppure avete rimosso segnali che avrebbero potuto o dovuto indurre a maggiore prudenza sulle rispettive personalità e compatibilità ?

Fammi qualche esempio pratico. Se un giorno ti gira male e mi tratti male, ma ti voglio bene, mi arrabbierò e magari litigheremmo ma poi me ne dimenticherò o ti vorrò bene lo stesso perchè il giorno dopo ancora mi girerà male a me e litigheremmo per colpa mia, ma tu mi renderai la benevolenza che ti avevo regalato ieri (scambio). Anzi guarda senza questo scambio non può esserci la coppia, ma solo due persone che si fanno la propria vita per conto proprio e incidentalmente passeranno del tempo insieme per divertirsi, finchè non si stufano. Capita anche alle coppie che si amano, certo, ma la differenza sta in come impieghi il tempo prima che ciò accada. E' solo una questione di scelta.
questo non è "scambio", non c'è sacrificio in vista di qualcosa di ulteriore;

io ti posso fare un esempio teorico, di cui ho avuto diverse esperienze pratiche:
ho avuto diverse storie occasionali, e molte di più mancate, con donne alle quali piacevo per motivi che ritenevo inessenziali, fuorvianti, non mi avevano capito perché distratte da altro, che forse comunicavo senza rendermi conto; anche affettuose, qualcuna pure parecchio attraente;
oggi ho abbastanza ben chiari i miei difetti, i pochi pregi e quello che posso suscitare in certi tipi di personalità femminile; questo solo per avere accumulato esperienza, ovviamente, non per scienzinfusa;

mi rendo abbastanza bene conto dopo pochissimo tempo se certe mie propensioni alla lunga saranno insostenibili per una determinata persona, che si sforza di passarci sopra perché è affascinata, e fuorviata, da altro; questo mi crea disagio e, di solito, lascio stare; per questo non amo la seduzione "istituzionale", "sudarmela", la ruota del pavone e le promesse di scambio, perché è proprio la strada dritta per i guai; irretire costa sempre più di quello che procura, perché il disagio dell'inganno per me è poco sostenibile; forse altri si sentono più gratificati dalla conquista, nel superare una ritrosia e solo dopo mostrare il vero se stesso;

prima dei 40 anni ho avuto diverse relazioni in cui c'era una quota di compromesso eccessiva, nonostante affetto, rispetto, sesso appagante; ma la sensazione che quella persona ti vorrebbe diverso, confacente a certi suoi obiettivi, che sta sacrificando qualcosa di essenziale, se la sai e vuoi ascoltare - ed è questo che si dovrebbe insegnare ai ragazzi - resterà lì come convitato di pietra;
ecco, io non voglio il convitato di pietra, che però c'è spessissimo quando si ragiona in termini di scambio, di finalità altre, diverse dal piacere della relazione; e quello alla fine prende vita e vuole il suo;

se una persona ti piace davvero, ti piacciono anche i difetti, e questa cosa arriva, e a tua volta ti rendi conto prestissimo che quella persona ha capito i tuoi tratti essenziali ed è proprio quelli che vuole, di cui ha stima, senza che tu debba fingere o sforzarti, per poi deludere, stare e far stare malissimo per questo;

il problema del finalismo di coppia, dello scambio, è che per ottenere un obiettivo, oggetto, ci si inganna sul peso di ciò che si sta rimuovendo; è per questo che tante retrospettive poi sfociano nel rancore; se sei stata bene tanti anni, puoi provare dispiacere, malinconia, ma il disconoscimento per un "fallimento" che tale non dovrebbe essere, non c'è; siete stati bene per 10 anni poi è finita ? ma che fallimento sarà mai ?
pensa a quelli che si puppano tutta la vita un partner che in fondo disprezzano, che cercano di evitare tutto il giorno, col quale hanno scopicchiato e fatto figli, ma evitando accuratamente qualsiasi vera intimità, perché in quella sarebbe uscita fuori la verità; quello sì che è un fallimento

i difetti dell'altro bisogna averli ben presenti o, comunque, non rimuoverli al momento dell'incontro; per questo funzionano così bene gli incontri da non-liberi, perché ci si scopre di più e non si rimuove, si è più sinceri con l'altro e anche con se stessi, si sta molto meglio, molto più rilassati; di solito - non sempre - si tromba anche meglio
se improvvisamente vedi con occhi diversi un collega d'ufficio che conosci da anni, che hai visto da dietro le quinte, hai disinnescato tutto l'apparato di menzogne seduttive e finzioni che normalmente si mettono in atto quando si è consapevoli di essere in cerca;

Gli adolescenti non li educhi all'amore senza pretese insegnando loro a fare sesso senza ritegno e col primo che capita.
e perché mai ? ritegno di che ? prova a spiegare la cosa in termini concreti, e vedrai che non ha al un senso; una formula vuota, dovuta solo al pregiudizio;

si fa sesso col primo che capita proprio se non si è educati a farlo con chi piace, e allora il desiderio consapevole viene sostituito dal dovere sociale di branco che le prediche dei genitori non fanno altro che potenziare;
se , potendolo logisticamente fare, ti andasse di avere un uomo diverso ogni settimana, la vivi come una scelta consapevole, senza problemi, per una tua natura curiosa, perché mai dovresti avere ritegno ? a chi devi rendere conto ?

Volere bene a qualcuno costa fatica, perchè non tutti i giorni sono uguali e perchè siamo esseri imperfetti ed egoisti. Agli adolescenti bisogna insegnare a voler bene alle persone e a stare con chi vuole loro bene, proprio per evitare sfruttamenti in cambio di qualcosa o, peggio, di nulla.

cioè, se proprio uno ti deve strumentalizzare, allora almeno sia in cambio di qualcosa
tanto, vuomo vòle culo, alora tu chiede 100 subito; Svetlana, altezza motorizzazione civile

se devi fare fatica, non è voler bene a quella persona, ma a ciò che pensi e pianifichi di poter ottenere da lei; a me non è mai costato alcuna fatica voler bene; le circostanze faticose le ho vissute sempre con gioia, spesso persino con esaltazione; e non è che mi manchi esperienza; diverso è quando - e mi è successo pure questo - le circostanze generano angoscia, rifiuto;
insegnare ai ragazzi che voler bene costa fatica significa proprio spingerli a farsi fuorviare, considerare normale la rimozione di tutti quei segnali che, al contrario, dovrebbero indurre a prudenza;
se uno investe la propria fatica, si sentirà in diritto ad ottenere qualcosa in cambio, nella fattispecie in un contesto in cui nulla è garantito; e si sentirà defraudato se non ottiene quello che sperava, e oltretutto anche stupido, cosa che aumenterà la frustrazione;

altrimenti, come ti spiegheresti la violenza, comunissima, nei confronti di partner con i quali si litiga, non si sta più bene, che se ne vogliono andare ? se una non vuole stare più con me, può dispiacermi, ma questo basta a disinnescare a sua volta il mio desiderio; se una non mi vuole, wouldn't touch her with a barge pole, nn'a toccass' manco co' na mazza, they'd say in Naples