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Discussione: A proposito di carsimi...

  1. #586
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    Tu parli degli effetti e lo fai con i soliti discorsi ma io ti parlo di regole e leggi.
    Intanto le azioni vengono valutate e giudicate da qualcuno e questo è dio, legislatore e giudice. Quindi non lo puoi mettere da parte dato che stabilisce le regole.
    Poi se si afferma che l'immortalità è stato dio a darcela, devi spiegare come si crea la morte, fenomeno opposto al vivere in eterno. Ed anche qui qualcuno deve aver creato la morte. L'uomo può aver fatto un'azione ma gli effetti non sono una sua creazione.
    Idem l'inferno, perché il destino dell'anima, che dipende sempre da regole sul funzionamento dei fenomeni che riguardano l'aldilà e giudizi annessi, non può che essere stato prescritto da qualcuno ed è sempre dio.
    Non c'era, la Morte! Nessuno l'aveva sperimentata, Laura. Poichè "Dio crea tutto per la Vita". Diviene conseguenza INEVITABILE allorquando l'Uomo e la Donna, cedendo all'inganno del Maligno, scelgono liberamente di disubbidire a Dio. Appoggiamoci al testo, cara:

    Il serpente era la più astuta di tutte le bestie selvatiche fatte dal Signore Dio. Egli disse alla donna: «E' vero che Dio ha detto: Non dovete mangiare di nessun albero del giardino?». Rispose la donna al serpente: «Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, ma del frutto dell'albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: Non ne dovete mangiare e non lo dovete toccare, altrimenti morirete». Ma il serpente disse alla donna: «Non morirete affatto! Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male». Allora la donna vide che l'albero era buono da mangiare, gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch'egli ne mangiò. Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e si accorsero di essere nudi.

    ALTRIMENTI MORIRETE. Focalizza la tua attenzione su questo avverbio e su questo verbo: E' declinato al futuro. Dio non vuol mettere paura, alla Coppia primordiale (a tutti noi). Vuole che prendano coscienza del privilegio che hanno (che abbiamo): La Libertà! "Se vi fidate di me, vivrete per sempre. Felici. ALTRIMENTI, MORIRETE. Sperimenterete l'angoscia del distacco, della solitudine e del vuoto"
    amate i vostri nemici

  2. #587
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Si, brava: La discriminante è stato il Peccato! Quel peccato di Superbia e Disubbidienza, Laura.
    disobbedienza a chi ? al dio postulato da quale prete, imam, rabbino, conogelato, arcobaleno o crepuscolo ?
    perché questo ragionamento, grazie al grande regalo del pluralismo che ci ha Fatto paolo, oggi non è più possibile:

    Io, meglio di così, non ce la fo a spiegarti la faccenda. Meglio, molto meglio e più chiaramente ci riesce Gesù nella parabola della zizzania...
    ecco, tu non ti raccapezzi e non sai spiegare proprio perché rimuovi la conseguenza più macroscopica dell'invenzione della religione cristiana:

    il Gesù che citi si trovava effettivamente di fronte ad un dio unico, cui corrispondeva un'unica Legge, che poteva richiedere obbedienza in nome di Dio;

    il passaggio che rimuovi è che nel momento in cui hai più religioni e confessioni, il discorso di assoggettarsi a "Dio" non ti risolve più niente; perché se quel dio prescrive una legge diversa dalla tua, commentata o formulata da un chierico diverso - come è nella realtà delle cose - il credente diverso ti dà foco o ti decapita come infedele sentendosi perfettamente nel giusto, e comandato - obbediente - o autorizzato dai suoi preti, così come quelli tuoi hanno fatto per secoli;

    senza bisogno delle sciocchezze degli atei osservanti, la religione si è autodistrutta proprio con l'elaborazione paolina di Cristo e il pluralismo, che è l'uccisone del dio unico e la creazione di tanti "dii", tutti unici, come i sedicenti eredi dello zar, scampati ai massacri, i pretendenti in lite ai vari troni che non esistono più, spodestati dalle repubbliche o altro...

    tu puoi pure ritenere giusto il codice della strada; ma se constati che metà degli automobilisti passa col rosso e si ferma col verde, dà la precedenza alla sinistra anziché alla destra, prende le rotonde in senso opposto, senza che nessuno li fermi o li multi, perché nelle autoscuole si insegnano cose diverse, hai un bel dire a Vega o a chiunque che dovrebbe osservare il codice, obbedire; obbedire a che ?

    il codice non esiste più, e di fatto basta saper guidare il veicolo e ognuno si regola come crede; secondo prudenza, per chi realizza la circostanza; mentre chi la rimuove, sentendosi nel giusto, rischia di essere prepotente, oppure molto imprudente.
    c'� del lardo in Garfagnana

  3. #588
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Oh cono, io ti chiedo chi l'ha inventata la morte, non sperimentata. E guarda come anche tu esordisci col dire che non esisteva. Se non esisteva e poi è esistita chi l'ha creata?
    Se all'azione dell'uomo, peccato originale, corrisponde un effetto devi spiegare chi ha stabilito che quell'effetto si manifestasse. Se credi nell'immortalità del corpo, dono di dio, devi fare i conti col suo contrario e con la sua esistenza e ne va trovata l'origine. Vista la bibbia, le parole e l'incazzatura di dio, chi sarà l'artefice?
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  4. #589
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Le azioni. L'agire dell'Uomo.

    "Non provocate la morte con gli errori della vostra vita,
    non attiratevi la rovina con le opere delle vostre mani,
    perché Dio non ha creato la morte
    e non gode per la rovina dei viventi.
    Egli infatti ha creato tutto per l'esistenza!"

    SAPIENZA 1
    amate i vostri nemici

  5. #590
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    No cono, non può essere così, non è una spiegazione adeguata ed esaustiva. Il fenomeno morte non è una creazione umana.
    Se prima la morte non c'era e poi sì, qualcuno l'ha creata per forza.
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  6. #591
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    Forse la questione risiede non nel sopravvenire successivo della disgregazione (morte), ma sta ne fatto che la disgregazione e' da sempre parte integrante dell'esistente, sia biologico che inanimato in funzione di una economia circolare che reimpiega e struttura i diversi materiali in previsione di una disgregazione che li rimette in circolo.
    Cancellandola blocchi tutto il sistema.

  7. #592
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    Ma no, qui si tratta proprio dell'evento drammatico e definitivo e pippe religiose allegate, che sia morte del corpo e/o dell'anima.
    Poi, che sia il ricircolo della materia o le punizioni/premi terreni ed ultraterreni, se in cima a tutto ci sta dio ed il suo progetto non si può dare la colpa o attribuire la causa dei fenineni al fantasma formaggino.
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  8. #593
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    disobbedienza a chi ? al dio postulato da quale prete, imam, rabbino, conogelato, arcobaleno o crepuscolo ?
    Al Dio personale.
    Pur essendo diversi tutti abbiamo un fondo comune che ci accomuna: l'umanità.
    E se essere umani è il senso positivo della vita, la disumanità è il suo contrario e senso negativo, o come tu preferisci tra essere e non essere.

  9. #594
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    Oh cono, io ti chiedo chi l'ha inventata la morte, non sperimentata. E guarda come anche tu esordisci col dire che non esisteva. Se non esisteva e poi è esistita chi l'ha creata?
    Se all'azione dell'uomo, peccato originale, corrisponde un effetto devi spiegare chi ha stabilito che quell'effetto si manifestasse. Se credi nell'immortalità del corpo, dono di dio, devi fare i conti col suo contrario e con la sua esistenza e ne va trovata l'origine. Vista la bibbia, le parole e l'incazzatura di dio, chi sarà l'artefice?
    E' come pensare che, dai pesci, dagli anfibi, dai rettili, dai mammiferi, dalle scimmie si giunge all'uomo.
    Chi poteva creare l'uomo dai pesci se non l'dea dell'evoluzione?
    Dalle innumerevoli possibilità solo quella migliore o più adattabile è giunta fino a noi, esseri pensanti.

  10. #595
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Perché parli di idea?
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  11. #596
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    Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
    Al Dio personale.
    Pur essendo diversi tutti abbiamo un fondo comune che ci accomuna: l'umanità.
    E se essere umani è il senso positivo della vita, la disumanità è il suo contrario e senso negativo, o come tu preferisci tra essere e non essere.
    il dio personale lo dici tu, ma non la realtà di miliardi di persone, che credono in quello biblico, in un Gesù standard della propria chiesa, in Allah, ecc...
    e lì si torma alla domanda:
    visto che i predicatori sono tanti, e Cono sottoponeva a Vega il problema della disobbedienza, torna la domanda: disobbedienza a chi ? a quale dio, di quele predicatore ?
    se Vega non crede di suo, qualcuno le dovrà indicare un suo dio, perché lei creda a quello, esattamente come per chiunque sia stato educato o convertito, no ?

    peraltro, tra tutte le opportunità di "personalizzare" un dio, l'opzione cattolica è in assoluto quella meno adatta, più rigida.
    c'� del lardo in Garfagnana

  12. #597
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    il dio personale lo dici tu, ma non la realtà di miliardi di persone, che credono in quello biblico, in un Gesù standard della propria chiesa, in Allah, ecc...
    e lì si torma alla domanda:
    visto che i predicatori sono tanti, e Cono sottoponeva a Vega il problema della disobbedienza, torna la domanda: disobbedienza a chi ? a quale dio, di quele predicatore ?
    se Vega non crede di suo, qualcuno le dovrà indicare un suo dio, perché lei creda a quello, esattamente come per chiunque sia stato educato o convertito, no ?

    peraltro, tra tutte le opportunità di "personalizzare" un dio, l'opzione cattolica è in assoluto quella meno adatta, più rigida.
    Tu parti dal punto di vista che Dio dovrebbe essere un'idea oggettiva comune a tutti i credenti, ma io penso invece che Dio sia un'idea personale; non per questo il mio Dio non sarebbe Dio perché ne esisterebbero, a tuo avviso, altri, od addirittura neanche ci sarebbe per accontentare chi non crede come Vega non crede in Dio; che c'è di strano? Se noi siamo tanti non vedo perché Dio non può essere tanti, tra l'altro quanto detto rientrerebbe nella tua fissa di non contraddizione: esserci e non esserci.

  13. #598
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    Perché parli di idea?
    Se dici a me ti chiedo a quale idea ti riferisci.

  14. #599
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Lo chiedi a me? Hai tirato fuori tu "l'idea di evoluzione". Se non lo sai tu cosa intendi esprimere, io no di sicuro.
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  15. #600
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    Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
    Tu parti dal punto di vista che Dio dovrebbe essere un'idea oggettiva comune a tutti i credenti, ma io penso invece che Dio sia un'idea personale; non per questo il mio Dio non sarebbe Dio perché ne esisterebbero, a tuo avviso, altri, od addirittura neanche ci sarebbe per accontentare chi non crede come Vega non crede in Dio; che c'è di strano? Se noi siamo tanti non vedo perché Dio non può essere tanti, tra l'altro quanto detto rientrerebbe nella tua fissa di non contraddizione: esserci e non esserci.
    se tu seguissi il 3d e riflettessi su cosa è scritto, ti eviteresti queste uscite insensate in cui mi attribuisci pensieri che non ho, e altri fraintendimenti e partenze per la tangente; la questione era puntuale e circostanziata:
    Cono, rivolto a Vega, ha richiamato la disobbedienza a Dio come peccato di superbia, citando la parabola della zizzania;

    io ho fatto presente che per Gesù la questione era diversa - oggettivamente diversa - perché lì c'era un solo dio e una sola Legge cui obbedire, o disobbedire; riportato ad oggi, il discorso non ha senso, perché hai una pluralità di "Dio", o meglio, una pluralità di "Leggi" cui obbedire o disobbedire, che poi è lo stesso in termini concreti;
    in teoria, potresti averne uno per ogni persona, come dici tu - e come è di fatto in molte circostanze - ma in sostanza questa è l'etica laica, con la sola differenza che non si immagina un signore con la barba bianca e fattezze umane, né premi ultraterreni, per quel che conta;

    ma tutto il discorso di Cono viene a cadere e non ha più alcun senso parlare di "obbedienza" quando la Legge non è più eteronoma; il risultato - grottesco sotto il profilo dialettico - è che ciascuna predicazione deve fingersi la sola, emulando quel monoteismo originario, e ignorare le altre per fingere un monopolio, come se l'oggetto del proselitismo non fosse esposto a quelle alternative;

    se io mi trovo di fronte a dieci persone, ognuna delle quali mi dice che devo comportarmi in un certo modo, diverso per ognuna, perché lo dice Dio, devo pensare che è una faccenda poco seria, uno scherzo;
    questo è il prodotto dell'invasato di Tarso, che ha segato il ramo su cui era seduto; poi hanno continuato a sedercisi in tanti, blaterando del panorama, ma stando tutti per terra, e nessuno più ha creduto davvero che quelli vedessero meglio e più lontano di chi in terra stava in piedi
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