Citazione Originariamente Scritto da Magiostrina Visualizza Messaggio
Ritegno: Tendenza a moderare gl'impulsi, implicante misura nel comportamento e riserbo nell'espressione.
sulla base di quale scala di valori ? capisci che il ritegno è diverso a seconda di chi lo postuli, e implica comunque una morale; se non mi dici quale e perché, poso assumere solo una generica asserzione conservatrice: la morale sia quella prevalente; per un islamico tradizionalista il ritegno è una cosa, per te un'altra, per un'altra persona una cosa ancora diversa;

il problema è che tu non mi spieghi in che consiste concretamente e perché dovrebbe essere un valore quella tua misura;

Sei tu che vedi moralismo dietro a ogni parola.
se si parla di educazione a comportamenti sociali, valori, per forza si tratta di morale;
ma mica "morale" è una parolaccia; il punto è spiegarne le ragioni, senza nascondersi dietro retoriche auto-assertive, tipo i carismi;

Fare un discorso come il tuo nell'educazione di un bambino in vista dell'adolescenza significa insegnargli ad andare a letto con chiunque ne faccia richiesta,
ecco, questa è competitività puerile: rendere grottesco il ragionamento altrui, estremizzandolo, pur di avere ragione; io parlo di autodeterminazione e consapevolezza - con chi piace a me, perché è mio desiderio e non perché mi viene imposto da altri per essere "a posto", sia come figlio che piace a mammà, sia come inserito nel gruppo di amici smart e trasgressivi - e tu traduci con chiunque ne faccia richiesta, che è l'opposto;
ma nel contempo, pensi di poter dettare una regola comprensibile solo ad adulti con esperienza sedimentata come la tua, esprimendo un concetto di eterodirezione, ti fai piacere quello che ti dico io; che è una cosa comprensibile, peccato che non funzioni; perché quelli capiscono solo il tuo imbarazzo, che omette quello che loro sanno esserci, ma di cui percepiscono la tua vergogna, che è un problema, quando potrebbe non esserlo; e allor cercano risposte altrove, quelle che trovano; ma più spesso rimuovono, sotterrano, sublimano; ma poi viene tutto fuori, quando non sarebbe il caso;

perchè un bambino è così che interpreterebbe il tuo insegnamento, in un'età in cui tutto è ancora bianco e nero e le sfumature sono troppo difficili da cogliere.
se a 13 o 14 anni vede i porno - perché tanto gli arrivano, a meno tu non li chiuda in un convento, senza internet - cosa pensi che capisca se non ci sei tu a spiegare di che si tratta ?
se il racconto romantico non incrocia quella roba e la spiega in modo alternativo e incisivo, convincente, si lascia solo che quell'ideologia si imponga ai figli per soggezione al proprio imbarazzo; perché questo avviene, come polemica o come rimosso, in forma nevrotica;
oh, pare di parla' con una ragazzina di 15 anni, ma di 30 anni fa ?

possibile che tu non abbia nozione, anche solo de relato, dell'intimità coniugale nevrotica e limitata nel matrimonio delle persone educate alla rimozione ? come ti spieghi i milioni di clienti di mignotte e trans - il più delle volte mariti - se non con una forte componente del desiderio che è stata rimosso dall'educazione e che cerca comunque i suoi spazi in contesti davvero di degrado umano e psicologico ? possibile che non cogli il legame con l'educazione alla rimozione che si produce proprio con quella finzione di racconto romantico che chiude nello sgabuzzino una realtà istintiva che, evidentemente, non trova spazio in quell'idea di coppia e, se va bene, la cercherà nelle corna ?
per me è ovvio che il problema delle coppie, delle famiglie, a lungo andare è questo, la compressione degli istinti; non un'ideologia libertina e superficiale, disimpegnata, che può, al più rappresentare un tentativo di organizzare e disciplinare quegli istinti in qualche modo;

Se avessi una figlia femmina non ragioneresti così e sei un po' pericoloso, perchè qualche sciagurato passando di qua potrebbe credere che sai quello che dici
femmina ? nel post successivo sostieni che per te non ci sono differenze

per me ci sono, eccome; io stesso sono certo che se avessi figli di sesso diverso non li tratterei allo stesso modo, nel bene e nel male, nel senso che avverserei gli stereotipi di genere, ma non sarei certo capace di non subirli; non ho difficoltà ad ammetterlo e, anche se ho una forte struttura ideologica libertaria, mica sono cresciuto su Marte;

ma ho posto dei problemi reali, che prescindono da me e dalle mie idee; sarebbe meglio la politica dello struzzo, affidarsi alla Provvidenza ?
se qui ci lagniamo della cattiva qualità della vita di relazione, qualche idea bisognerà tirarla fuori;

ti pare utile e sensato appellarsi ad un conservatorismo retorico a difesa di ciò di cui si constata la crisi e il non funzionamento ? rimuovere il dato di realtà, le motivazioni profonde ?