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Discussione: A proposito di carsimi...

  1. #1426
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    In quel momento sei davanti a Gesù Cristo. Non solamente e semplicemente davanti a un Don. Il Don fa solo da tràmite.

    " Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi». Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi».

    GIOVANNI 20
    La frase va dimensionata nel tempo in cui è. E' rivolta a chi aderisce alla comunità ed a chi non aderisce.

    Questo detto di Gesù, diretto alla comunità come tale, segnala il risultato positivo e negativo della missione, parallelo a quello della sua.

    Prima di tutto, per comprendere il suo contenuto, occorre tener presente il concetto di peccato in Giovanni. Il "peccato" consiste nell'inserirsi volontariamente nell'ordinamento ingiusto.
    I "peccati" sono la ingiustizie concrete alle quali conduce l'adesione a tale stato di cose ed ai suoi principi.

    L'individuo che accetta un sistema ingiusto può farlo volontariamente , o perché non conosce altra possibilità. Ognuno di questi casi è rappresentato da uno degli invalidi/assoggettati che sono comparsi nel vangelo: l'invalido ( 5,3ss) ed il cieco dalla nascita (9,1ss) .
    Il primo, che non sempre era stato invalido (5,5. trentotto anni infermo) , era stato capace di decisione e di peccato per la sua adesione volontaria all'istituzione oppressiva ; Gesù lo liberò dandogli la forza che gli permettesse di uscirne .
    Il cieco, invece, non aveva peccato, poiché era cieco dalla nascita e non aveva mai avuto possibilità di scelta; Gesù gliela dà mostrandogli cosa significa essere uomo (9,6).
    Al contrario, c'è il caso dei farisei (9,40), i quali, dinnanzi all'attività di Gesù a favore dell'uomo, la condannano. Sono i nemici dell'uomo; ad essi Gesù dichiara che il loro peccato persiste (9,41).

    Appaiono così i modelli di azione che Gesù trasmette alla comunità:

    a) Agli oppressi che non hanno mai conosciuto la dignità umana ( cieco dalla nascita), la comunità deve mostrare il progetto divino sull'uomo, e che Gesù è capace di realizzarlo.

    b) Agli oppressi che hanno perso la libertà a causa della loro adesione volontaria al sistema ingiusto (invalido), la comunità offre la possibilità di uscirne, rompendo così con la loro condotta anteriore ( i loro peccati).

    c) Nei confronti di quanti si rifiutano di porsi dalla parte dell'uomo e si ostinano nella loro condotta oppressiva ( farisei), la comunità denuncia il loro modo perverso di operare ( i loro peccati).

    I discepoli continuano l'opera di Gesù, poiché egli conferisce loro la sua stessa missione ( 20,21). Per mezzo dello Spirito che ricevono da lui, sono suoi testimoni dinnanzi al mondo ( 15,26s).

    La loro attività, come quella di Gesù, è la manifestazione con i fatti dell'amore gratuito e generoso del Padre (9,4).
    Davanti a questa testimonianza, avverrà lo stesso che avvenne con Gesù: vi saranno alcuni che l'accetteranno e daranno la loro adesione a Gesù , ed alcuni che si induriranno nel loro atteggiamento ostile all'uomo, rifiuteranno l'amore e si volgeranno contro di lui, giungendo persino a perseguitare ed a dare la morte ai discepoli in nome di Dio.

    Non è missione della comunità, come non lo era di Gesù, giudicare gli uomini (3,17; 12,47)

    Il suo giudizio, come quello di Gesù, non fa altro che constatare e confermare quello che l'uomo dà di se stesso.

    Come puoi notare, caro cono, siamo agli antipodi....o quasi, e l'Eucarestia c'entra ben poco.
    Ultima modifica di crepuscolo; 25-09-2019 alle 10:20

  2. #1427
    No Excuses L'avatar di Jerda
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    Questo 3d dovrebbe essere utilizzato al posto delle macchie di Rorschach, se il mio ipotetico figlio mi dicesse che ci ha passato la giornata cambierei le chiavi della serratura...
    prego, non fate caso a me, dovevo dirlo
    Citazione Originariamente Scritto da BiO-dEiStA Visualizza Messaggio
    Questa sì che è vita, altro che la marea di boiate pseudoscientifiche con cui una mandria di dilettanti pagati a peso d'oro continua a riempirci la testa e a mandare a puttane il paese.
    Ben ritrovati.

  3. #1428
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
    La frase va dimensionata nel tempo in cui è. E' rivolta a chi aderisce alla comunità ed a chi non aderisce.

    Questo detto di Gesù, diretto alla comunità come tale, segnala il risultato positivo e negativo della missione, parallelo a quello della sua.

    Prima di tutto, per comprendere il suo contenuto, occorre tener presente il concetto di peccato in Giovanni. Il "peccato" consiste nell'inserirsi volontariamente nell'ordinamento ingiusto.
    I "peccati" sono la ingiustizie concrete alle quali conduce l'adesione a tale stato di cose ed ai suoi principi.

    L'individuo che accetta un sistema ingiusto può farlo volontariamente , o perché non conosce altra possibilità. Ognuno di questi casi è rappresentato da uno degli invalidi/assoggettati che sono comparsi nel vangelo: l'invalido ( 5,3ss) ed il cieco dalla nascita (9,1ss) .
    Il primo, che non sempre era stato invalido (5,5. trentotto anni infermo) , era stato capace di decisione e di peccato per la sua adesione volontaria all'istituzione oppressiva ; Gesù lo liberò dandogli la forza che gli permettesse di uscirne .
    Il cieco, invece, non aveva peccato, poiché era cieco dalla nascita e non aveva mai avuto possibilità di scelta; Gesù gliela dà mostrandogli cosa significa essere uomo (9,6).
    Al contrario, c'è il caso dei farisei (9,40), i quali, dinnanzi all'attività di Gesù a favore dell'uomo, la condannano. Sono i nemici dell'uomo; ad essi Gesù dichiara che il loro peccato persiste (9,41).

    Appaiono così i modelli di azione che Gesù trasmette alla comunità:

    a) Agli oppressi che non hanno mai conosciuto la dignità umana ( cieco dalla nascita), la comunità deve mostrare il progetto divino sull'uomo, e che Gesù è capace di realizzarlo.

    b) Agli oppressi che hanno perso la libertà a causa della loro adesione volontaria al sistema ingiusto (invalido), la comunità offre la possibilità di uscirne, rompendo così con la loro condotta anteriore ( i loro peccati).

    c) Nei confronti di quanti si rifiutano di porsi dalla parte dell'uomo e si ostinano nella loro condotta oppressiva ( farisei), la comunità denuncia il loro modo perverso di operare ( i loro peccati).

    I discepoli continuano l'opera di Gesù, poiché egli conferisce loro la sua stessa missione ( 20,21). Per mezzo dello Spirito che ricevono da lui, sono suoi testimoni dinnanzi al mondo ( 15,26s).

    La loro attività, come quella di Gesù, è la manifestazione con i fatti dell'amore gratuito e generoso del Padre (9,4).
    Davanti a questa testimonianza, avverrà lo stesso che avvenne con Gesù: vi saranno alcuni che l'accetteranno e daranno la loro adesione a Gesù , ed alcuni che si induriranno nel loro atteggiamento ostile all'uomo, rifiuteranno l'amore e si volgeranno contro di lui, giungendo persino a perseguitare ed a dare la morte ai discepoli in nome di Dio.

    Non è missione della comunità, come non lo era di Gesù, giudicare gli uomini (3,17; 12,47)

    Il suo giudizio, come quello di Gesù, non fa altro che constatare e confermare quello che l'uomo dà di se stesso.

    Come puoi notare, caro cono, siamo agli antipodi....o quasi, e l'Eucarestia c'entra ben poco.
    Ma come? Lo scrivi tu stesso:

    a) Agli oppressi che non hanno mai conosciuto la dignità umana ( cieco dalla nascita), la comunità deve mostrare il progetto divino sull'uomo, e che Gesù è capace di realizzarlo.

    b) Agli oppressi che hanno perso la libertà a causa della loro adesione volontaria al sistema ingiusto (invalido), la comunità offre la possibilità di uscirne, rompendo così con la loro condotta anteriore ( i loro peccati).

    c) Nei confronti di quanti si rifiutano di porsi dalla parte dell'uomo e si ostinano nella loro condotta oppressiva ( farisei), la comunità denuncia il loro modo perverso di operare ( i loro peccati).

    I discepoli continuano l'opera di Gesù, poiché egli conferisce loro la sua stessa missione ( 20,21). Per mezzo dello Spirito che ricevono da lui, sono suoi testimoni dinnanzi al mondo ( 15,26s).

    Il Sacerdote fa solo da tràmite. Nel confessionale chiediamo e riceviamo il Perdono direttamente da Cristo. All'altare nell'Eucarestia, riceviamo direttamente il Corpo di Cristo.
    amate i vostri nemici

  4. #1429
    Opinionista L'avatar di Turbociclo
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    Questo 3d dovrebbe essere utilizzato al posto delle macchie di Rorschach, se il mio ipotetico figlio mi dicesse che ci ha passato la giornata cambierei le chiavi della serratura...
    prego, non fate caso a me, dovevo dirlo
    Però a volte, se lo prendi come l'esplosione di un carnevale, puoi anche trovare occasioni di divertimento...
    " L' uomo ha una tale passione per il sistema
    e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
    per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
    pur di legittimare la propria logica."

    Dostoevskij.

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