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Discussione: A proposito di carsimi...

  1. #841
    Opinionista L'avatar di esterno
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    Citazione Originariamente Scritto da Lilia Visualizza Messaggio
    -- Enrico di Borbone, re di Francia che dice, Parigi val bene una messa...però lascio' libertà di culto agli ugonotti. --




    Ben diverso dalla regina-madre / Caterina de' Medici / cor-responsabile del massacro di quella nefasta notte di S. Bartolomeo !

    E che dire del santo vicario del redentore del mondo _ il famigerato Ugo Boncompagni, salito sul trono papale come Gregorio XIII ?

    Esso vien SOLO ricordato per la riforma del calendario giuliano - MA MA vien taciuto riguardo a quel suo esecrabile gesto (degno di un Himmler + Pol Pot ).. allorquando egli, saputo della "sublime" notizia (del tragico massacro di Parigi) _ non esito' a:

    - celebrare un solenne Te Deum di ringraziamento (all' iddioIncarnato),

    - far coniare delle medaglie commemorative per quella "fulgida notte"..

    - ad inviare, alla (credente ?!?) regina-carnefice, le sua personali congratulazioni !!


    alleluja, alleluja



    - J. Gelmi _ I Papi / editor Rizzoli
    - Eamon Duffy _ La grande storia dei papi / editor Mondadori
    Ultima modifica di esterno; 11-06-2019 alle 16:28

  2. #842
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    Angry @ meogatto.

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    Dipende da cosa si intende per chiesa, ovvero la comunita' dei credenti......ciascuno in cio' che ritiene lui e segue le vicissitudini dei credi, oppure l'istituzione organizzativa che, direi, con la sua dislocazione geopolitica, l'autonomia bancaria, il regime proprio, il linguaggio comune.....fa comodo a tutti che esista, come la svizzera, o i paradisi fiscali.
    Un porto franco fuori giurisdizione del quale fruire per servizi di tutti i generi.......pagando
    Per chiesa si intenderebbe il corpo mistico di Cristo,
    ma anche una banca, con soldi e profitti. Perchè
    esista tutto ciò servono i credenti, non si possono
    riempire i seminari con gli africani presi calci perchè così
    vengono riveriti e si bacia loro l'anello vescovile
    anche se il Papa lo ha abolito per pericolo di
    trasmissione di microrganismi. Ma i seminari sono
    sempre più vuoti, le nozze civili in aumento, anzi
    si convive solo per risparmiare gli avvocati, questo
    dovrebbe essere un paese cattolico, e perchè? Col
    divorzio e l'aborto è un paese cattolico? Oramai non più.
    Certo che la chiesa richiama molti turisti, come la Regina
    Elisabetta d'Inghilterra, entrano soldi per i venditori di
    paccottiglie, ma tutto ciò è destinato a svanire. Non ri-
    cordo chi disse che alla fine sarebbe rimasto solo il Re d 'ìInghilterra.
    Ciao.

  3. #843
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    Si intenderebbe, ma va pigliato atto di quel che e', magari un'agenzia terza finanziaria e diplomatica dove mille teste e diecimila portatori di acqua bastano a farla funzionare con agganci in tutti i punti giusti sparsi nel mondo.
    Certo di religioso poco resta, ma un accreditamento ufficiale serve per ogni incarico fiduciario.

  4. #844
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    si. un bel mazzo di libri di filosofia...con i quali si può dimostrare "logicamente" che anche i ladri hanno un loro perché...
    Anche il maltolto ha il suo perché.
    E abbracci, guarda cono, che tua moglie è gelosa.
    Ho sbagliato indirizzo
    Ultima modifica di crepuscolo; 12-06-2019 alle 00:49

  5. #845
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da Lilia Visualizza Messaggio
    @Cono.

    Ma quando mai c'è venuto san Pietro a Roma, San Paolo stava a Roma,
    strano che non abbia mai parlato di Pietro a Roma, scriveva Lettere a tutti e a Pietro
    manco una. Ma chissà di chi sono quelle ossa là sotto. No, San Paolo è venuto a Roma,
    ma di San Pietro non si sa nulla di sicuro. Che fai? Da solo la reggi tu la Chiesa come
    San Francesco? Qua siamo alla fine.
    primo tra i discepoli professò che Gesù era il Cristo, Figlio del Dio vivente, dal quale fu chiamato Pietro. Paolo, Apostolo delle genti, predicò ai Giudei e ai Greci Cristo crocifisso. Entrambi nella fede e nell’amore di Gesù Cristo annunciarono il Vangelo nella città di Roma e morirono martiri sotto l’imperatore Nerone: il primo, come dice la tradizione, crocifisso a testa in giù e sepolto in Vaticano presso la via Trionfale, il secondo trafitto con la spada e sepolto sulla via Ostiense. Subì il carcere e miracolosamente liberato, lasciò Gerusalemme, dove la vita era diventata molto rischiosa a causa della persecuzione di Erode Antipa, intraprese vari viaggi, poi nell’anno 42 dell’era cristiana dopo essere stato ad Antiochia, giunse in Italia proseguendo fino a Roma ‘caput mundi’, centro dell’immenso Impero Romano, ne fu vescovo e primo papa per 25 anni, anche se interrotti da qualche viaggio apostolico.
    A causa dell’incendio di Roma dell’anno 644, di cui furono incolpati i cristiani, avvenne la prima persecuzione voluta da Nerone; fra le migliaia e migliaia di vittime vi fu anche Pietro il quale finì nel carcere Mamertino e nel 67 (alcuni studiosi dicono nel 64), fu crocifisso sul colle Vaticano nel circo Neroniano, la tradizione antichissima fa risalire allo storico cristiano Origene, la prima notizia che Pietro fu crocifisso per sua volontà, con la testa in giù; nello stesso anno s. Paolo veniva decollato sempre a Roma ma fuori le mura.
    Il corpo di Pietro venne sepolto a destra della via Cornelia, dove fu poi innalzata la Basilica Costantiniana.
    La grandezza di Pietro consiste principalmente nella dignità di cui fu rivestito e che trascendendo la sua persona, si perpetua nell’istituzione del papato. Primo papa, Vicario di Cristo, capo visibile della Chiesa, egli è il capolista di una gerarchia che da venti secoli si avvicenda nella guida dei fedeli credenti. Nessun successore per rispetto, ha voluto chiamarsi Pietro. Nella Basilica Vaticana, nella cripta sotto il maestoso altare con il baldacchino del Bernini, detto della ‘Confessione’, vi sono le reliquie di s. Pietro, venute alla luce durante i lavori di restauro e consolidamento archeologico, fatti eseguire da papa Pio XII negli anni ’50.

    http://www.santiebeati.it/dettaglio/20350

    Per la studiosa che ha seguito gli scavi sotto la basilica vaticana, l'apostolo viene crocifisso il 13 ottobre del 64. Ecco perché...

    Che Pietro abbia subito il martirio a Roma durante l'impero di Nerone è cosa universalmente riconosciuta. La data tradizionale è il 67; data comune a Pietro e Paolo. Tuttavia, mentre per il martirio di Paolo, essa resta largamente accettata anche dagli studiosi, le ricerche, soprattutto in tempi recenti, tendono ad anticipare il martirio di Pietro al 64 (l'anno dell'incendio di Roma e della prima grande persecuzione contro i cristiani). Questi studi, come quello condotto dall'epigrafista e archeologa Margherita Guarducci, hanno portato ad individuare il periodo in cui, con estrema probabilità il Principe degli apostoli venne martirizzato in Vaticano. Per la prima volta, in un saggio pubblicato nel 1968, l'archeologa è giunta a stabilirne addirittura il mese e il giorno. Il testo che segue rappresenta una sintesi di questa approfondita ricerca ed è tratto da: «La data del martirio di san Pietro», in «La parola del passato: Rivista di studi antichi», n. 267, Napoli 1968.

    Il testo che più autorevolmente ci informa del martirio di Pietro a Roma è la prima epistola di san Clemente romano ai Corinzi, datata generalmente intorno al 96 d.C. Le parole di Clemente, a loro volta, non possono andare disgiunte da un celebre passo degli «Annales» di Tacito XV, 38-45, in cui lo storico parla del famoso incendio scatenatosi a Roma nella notte fra il 18 e il 19 luglio del 64 e delle sue conseguenze. Dal confronto di queste due testimonianze sembra risultare che Pietro sia stato martirizzato durante la persecuzione anticristiana scatenata da Nerone dopo l'incendio, e che luogo del martirio siano stati gli «horti» vaticani. Le informazioni fornite da Tacito sono, senza dubbio, molto autorevoli, perché l'autore degli «Annales» scriveva in un'epoca assai prossima agli avvenimenti e disponeva di testimoni oculari, nonché di documenti di prima mano, quali gli «Acta senatus» e gli «Acta diurna», cioè, rispettivamente, i verbali delle sedute senatorie e i diari ufficiali dello Stato romano.

    http://ww1.1b1s.org/it/content/stori...rita-guarducci
    amate i vostri nemici

  6. #846
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    E cosa c'è nel pacchetto visto che sei così sicuro?
    Guarda cono che la faccenda è un po' meno facile e lineare fo come la poni tu.
    Intanto come ti dicevo c'è la questione della lingua. Non nasciamo imparati né con i 10 comandamenti in testa.
    Se andiamo a guardare ai bambini selvatici, i cui casi reali e abbastanza documentati non sono molti, sappiamo che se entro il 3° anno di età non entrani in contatto con una lingua parlata, dopo apprenderla è difficoltoso, quasi impossibile.
    Poi il fatto di crescere isolati non aiuta lo sviluppo emotivo ed intellettivo. Sembra sia andata un po' meglio a quelli vissuti con animali per via della socialità del branco.
    Spesso poi questi bambini o ragazzi rifiutavano i vestiti quando riportati nella società. Il pudore, che tanto decanti, te lo saluto.
    Vorrei capire quale alta etica noi avremmo dentro in dotazione.
    Ma...vuoi davvero che ti risponda Laurina? Ommioddìo. Davvero secondo l'excursus che proponi, sei convinta che fra un neonato e un cucciolo non vi siano nel fondo grandi differenze?!?!?!

    Un bimbo
    Un gattino
    Un cagnetto
    Un canarino
    Un ragnetto

    Tutti uguali, nessuna peculiarità di specie, nessuna caratteristica che li differenzi, in fondo. Nel pacchetto tutti custodiscono le stesse cose, all'inizio: E' corretto? Vuoi sottintendere questo?
    Ti confesso che ho dovuto rileggerti più volte. Se confermato, credo sia il punto più basso della tua frequenza sul Forum. Ma forse ti sei solo spiegata male. Senza Etica, senza Morale e senza Coscienza, anche noi ci comporteremmo come i nostri amici animali, no? Come mai ciò non avviene? Come mai è stato proprio l'Uomo (un essere in fondo insignificante fisicamente) a dominare il Creato?
    amate i vostri nemici

  7. #847
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Per chiesa si intenderebbe il corpo mistico di Cristo,
    ma anche una banca, con soldi e profitti. Perchè
    esista tutto ciò servono i credenti, non si possono
    riempire i seminari con gli africani presi calci perchè così
    vengono riveriti e si bacia loro l'anello vescovile
    anche se il Papa lo ha abolito per pericolo di
    trasmissione di microrganismi. Ma i seminari sono
    sempre più vuoti, le nozze civili in aumento, anzi
    si convive solo per risparmiare gli avvocati, questo
    dovrebbe essere un paese cattolico, e perchè? Col
    divorzio e l'aborto è un paese cattolico? Oramai non più.
    Certo che la chiesa richiama molti turisti, come la Regina
    Elisabetta d'Inghilterra, entrano soldi per i venditori di
    paccottiglie, ma tutto ciò è destinato a svanire. Non ri-
    cordo chi disse che alla fine sarebbe rimasto solo il Re d 'ìInghilterra.
    Ciao.
    E te ci credi?
    Se ne sei così convinta, come mai usi queste parole di odio verso chi, invece, dà credito a quel che dice Gesù di Nazareth? Se son solo parole vuote, prima o poi la Chiesa cadrà. Non è più conveniente lasciar fare al tempo?

    "Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno."

    MATTEO 24

    Te sottolinei e condanni (giustamente!) tutte le nefandezze, ma la Chiesa è fatta anche di Santi come Francesco d'Assisi, Benedetto da Norcia, Caterina da Siena, Teresa di Calcutta, Massimiliano Kolbe, Antonio da Padova, Giovanni Bosco, Edith Stein, Pino Puglisi, Filippo Neri e mille altri ancora. E' fatta anche da tanti nascosti individui che portano la Buona Novella ai 4 angoli del mondo, spesso a scapito della Vita, scavando pozzi, edificando scuole, alfabetizzando e curando bambini malati e malnutriti. Loro non sono Chiesa, Lilia?
    amate i vostri nemici

  8. #848
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Ma...vuoi davvero che ti risponda Laurina? Ommioddìo. Davvero secondo l'excursus che proponi, sei convinta che fra un neonato e un cucciolo non vi siano nel fondo grandi differenze?!?!?!

    Un bimbo
    Un gattino
    Un cagnetto
    Un canarino
    Un ragnetto

    Tutti uguali, nessuna peculiarità di specie, nessuna caratteristica che li differenzi, in fondo. Nel pacchetto tutti custodiscono le stesse cose, all'inizio: E' corretto? Vuoi sottintendere questo?
    Ti confesso che ho dovuto rileggerti più volte. Se confermato, credo sia il punto più basso della tua frequenza sul Forum. Ma forse ti sei solo spiegata male. Senza Etica, senza Morale e senza Coscienza, anche noi ci comporteremmo come i nostri amici animali, no? Come mai ciò non avviene? Come mai è stato proprio l'Uomo (un essere in fondo insignificante fisicamente) a dominare il Creato?
    Ti porto i sali?
    Ora non fare l'indignato sul punto di svenire, stile donnina dell'800.
    Ti arrabbi inutilmente con me o con chi ti risponde su informazioni che non sono parto della propria fantasia.
    Per dire che un individuo isolato o in contesti particolari, non sviluppa un linguaggio (oppure si arresta ad un certo livello se non anche un'involuzione della lingua appresa, in chi ha avuto almeno da piccolo contatto con famiglia o altri individui e poi è rimasto in balia di sé stesso) né ha un'etica infusa nel caso tu prenda a riferimento i valori del tuo credo e la storiella della coscienza-anima-cuore.
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

  9. #849
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
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    Mettere in relazione il cervello con l'anima mi sembra un azzardo. L'uomo si è evoluto maggiormente rispetto agli animali perché ha un cervello con maggiori capacità. O no?
    Per non parlare di altre differenze anatomiche. La capacità di un linguaggio molto elaborato, rispetto a quello molto semplice degli animali. La capacità di usare le mani in modo molto preciso. Ecc.
    Forse si può mettere in relazione la mente con l'anima, ma non il cervello in se stesso.
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  10. #850
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    La relazione è mente-cervello. L'anima in relazione alla mente e alle emozioni avete da dimostrarla.
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

  11. #851
    ????? ???????????? L'avatar di Pazza_di_Acerra
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    primo tra i discepoli professò che Gesù era il Cristo, Figlio del Dio vivente, dal quale fu chiamato Pietro. Paolo, Apostolo delle genti, predicò ai Giudei e ai Greci Cristo crocifisso. Entrambi nella fede e nell’amore di Gesù Cristo annunciarono il Vangelo nella città di Roma e morirono martiri sotto l’imperatore Nerone: il primo, come dice la tradizione, crocifisso a testa in giù e sepolto in Vaticano presso la via Trionfale, il secondo trafitto con la spada e sepolto sulla via Ostiense. Subì il carcere e miracolosamente liberato, lasciò Gerusalemme, dove la vita era diventata molto rischiosa a causa della persecuzione di Erode Antipa, intraprese vari viaggi, poi nell’anno 42 dell’era cristiana dopo essere stato ad Antiochia, giunse in Italia proseguendo fino a Roma ‘caput mundi’, centro dell’immenso Impero Romano, ne fu vescovo e primo papa per 25 anni, anche se interrotti da qualche viaggio apostolico.
    A causa dell’incendio di Roma dell’anno 644, di cui furono incolpati i cristiani, avvenne la prima persecuzione voluta da Nerone; fra le migliaia e migliaia di vittime vi fu anche Pietro il quale finì nel carcere Mamertino e nel 67 (alcuni studiosi dicono nel 64), fu crocifisso sul colle Vaticano nel circo Neroniano, la tradizione antichissima fa risalire allo storico cristiano Origene, la prima notizia che Pietro fu crocifisso per sua volontà, con la testa in giù; nello stesso anno s. Paolo veniva decollato sempre a Roma ma fuori le mura.
    Il corpo di Pietro venne sepolto a destra della via Cornelia, dove fu poi innalzata la Basilica Costantiniana.
    La grandezza di Pietro consiste principalmente nella dignità di cui fu rivestito e che trascendendo la sua persona, si perpetua nell’istituzione del papato. Primo papa, Vicario di Cristo, capo visibile della Chiesa, egli è il capolista di una gerarchia che da venti secoli si avvicenda nella guida dei fedeli credenti. Nessun successore per rispetto, ha voluto chiamarsi Pietro. Nella Basilica Vaticana, nella cripta sotto il maestoso altare con il baldacchino del Bernini, detto della ‘Confessione’, vi sono le reliquie di s. Pietro, venute alla luce durante i lavori di restauro e consolidamento archeologico, fatti eseguire da papa Pio XII negli anni ’50.

    http://www.santiebeati.it/dettaglio/20350

    Per la studiosa che ha seguito gli scavi sotto la basilica vaticana, l'apostolo viene crocifisso il 13 ottobre del 64. Ecco perché...

    Che Pietro abbia subito il martirio a Roma durante l'impero di Nerone è cosa universalmente riconosciuta. La data tradizionale è il 67; data comune a Pietro e Paolo. Tuttavia, mentre per il martirio di Paolo, essa resta largamente accettata anche dagli studiosi, le ricerche, soprattutto in tempi recenti, tendono ad anticipare il martirio di Pietro al 64 (l'anno dell'incendio di Roma e della prima grande persecuzione contro i cristiani). Questi studi, come quello condotto dall'epigrafista e archeologa Margherita Guarducci, hanno portato ad individuare il periodo in cui, con estrema probabilità il Principe degli apostoli venne martirizzato in Vaticano. Per la prima volta, in un saggio pubblicato nel 1968, l'archeologa è giunta a stabilirne addirittura il mese e il giorno. Il testo che segue rappresenta una sintesi di questa approfondita ricerca ed è tratto da: «La data del martirio di san Pietro», in «La parola del passato: Rivista di studi antichi», n. 267, Napoli 1968.

    Il testo che più autorevolmente ci informa del martirio di Pietro a Roma è la prima epistola di san Clemente romano ai Corinzi, datata generalmente intorno al 96 d.C. Le parole di Clemente, a loro volta, non possono andare disgiunte da un celebre passo degli «Annales» di Tacito XV, 38-45, in cui lo storico parla del famoso incendio scatenatosi a Roma nella notte fra il 18 e il 19 luglio del 64 e delle sue conseguenze. Dal confronto di queste due testimonianze sembra risultare che Pietro sia stato martirizzato durante la persecuzione anticristiana scatenata da Nerone dopo l'incendio, e che luogo del martirio siano stati gli «horti» vaticani. Le informazioni fornite da Tacito sono, senza dubbio, molto autorevoli, perché l'autore degli «Annales» scriveva in un'epoca assai prossima agli avvenimenti e disponeva di testimoni oculari, nonché di documenti di prima mano, quali gli «Acta senatus» e gli «Acta diurna», cioè, rispettivamente, i verbali delle sedute senatorie e i diari ufficiali dello Stato romano.

    http://ww1.1b1s.org/it/content/stori...rita-guarducci
    Ma smettila di sparare fregnacce. Tacito parla della persecuzione ma non certo di Pietro e Paolo.
    Ecco il passo di Clemente che citi come "prova":
    "Ma lasciando gli esempi antichi, veniamo agli atleti vicinissimi a noi e prendiamo gli esempi validi della nostra epoca. Per invidia e per gelosia le più grandi e giuste colonne furono perseguitate e lottarono sino alla morte. Prendiamo i buoni apostoli. Pietro per l’ingiusta invidia non una o due, ma molte fatiche sopportò, e così col martirio raggiunse il posto della gloria. Per invidia e discordia Paolo mostrò il premio della pazienza. Per sette volte portando catene, esiliato, lapidato, fattosi araldo nell’oriente e nell’occidente, ebbe la nobile fama della fede.
    Dopo aver predicato la giustizia a tutto il mondo, giunto al confine dell’occidente e resa testimonianza davanti alle autorità, lasciò il mondo e raggiunse il luogo santo, divenendo il più grande modello di pazienza”.
    Mi puoi indicare in quale punto è nominata Roma?
    "Che Pietro abbia subito il martirio a Roma è cosa universalmente riconosciuta". Mica tanto, è riconosciuta dai soli cristiani (e neanche tutti). Mi sa che anche durante le lezioni di storia, era impegnato in accanite battaglie navali|! Lascia stare la storia, che è roba seria per persone serie, e accontentati della mitologia perché ti stai rendendo sempre più ridicolo.
    Ultima modifica di Pazza_di_Acerra; 12-06-2019 alle 15:59
    semel in anno licet insanire, cotidie melius

  12. #852
    Ognuno ha il suo carisma, cristiano o meno. L'importante è in qualche modo essere un "ex grege", giusto per non farsi fagocitare.

  13. #853
    Opinionista
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    Dipende da cosa si intende per carisma.
    Io intendo una spiccata attitudine innata a certe attivita' che, se coltivata, forma dei personaggi notevoli che lasciano traccia di se e influenzano i macroeventi.
    Poi se esiste un carisma, quando raramente esiste degno di tale nome, va riconosciuto per cio' che e', non per qualcosa di predefinito e pure mediocre

  14. #854
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Citazione Originariamente Scritto da Arcobaleno Visualizza Messaggio
    Mettere in relazione il cervello con l'anima mi sembra un azzardo. L'uomo si è evoluto maggiormente rispetto agli animali perché ha un cervello con maggiori capacità. O no?
    Capacità dovute alle possibilità maggiori..

  15. #855
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    Della serie che qualunque capacita', mentale o fisica, inibita dai piu' vari fattori, si atrofizza fino alla necrosi.

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