Originariamente Scritto da
axeUgene
no, non ne ho fatto assolutamente una questione economica come metro del valore di una persona, ma di libertà:
se tuo figlio ti dicesse che vuol fare, che so, il musicista o il disegnatore di fumetti, anziché il ragioniere, l'impiegato di banca o l'idraulico, tu saresti il primo a fargli presente che difficilmente con la musica si campa - oramai persino se si ha talento - e si può mantenere una famiglia; e fargli questo discorso non sarebbe certo gretto materialismo;
l'indipendenza economica è il presupposto per qualsiasi libertà e scelta consapevole, mentre le sperequazioni di reddito, la carenza di autonomia - anche in famiglia - generano comunque rapporti di potere che nevrotizzano qualsiasi sentimento.