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Discussione: Lega da legare

  1. #16
    Sovrana di Bellezza L'avatar di ReginaD'Autunno
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    In un incantevole paese della regione dei trulli
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    Io non sono mai stata una fan della Lega, ma in Italia non sai mai per chi votare, tanto sono tutti uguali!
    Corteggiata da l'aure e dagli amori, siede sul trono de la siepe ombrosa, bella regina dè fioriti odori, in colorita maestà la rosa CLAUDIO ACHILLINI

  2. #17
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    Un partito così non potrà mai esistere, meno che mai in Italia, terra della disunione e del disaccordo. Intanto Salvini ha coagulato intorno a sé una forza ingente di persone. Con tutti i suoi errori, io lo apprezzo ma non lo condivido in tutto. Il problema, al di là del nostro credo politico, sta nel fatto che non siamo comunque in grado di poter decidere autonomamente del nostro futuro. Un tempo lo eravamo assai di più, ed anche grazie al cosiddetto "genio italiano" eravamo arrivati ad essere la quinta potenza del mondo.
    ma sei sicuro ? guarda che c'era il trucco, il doping, eh...

    quando l'Italia era la quinta potenza industriale, 4/5 del mondo erano tagliati fuori dalla produzione e dal consumo; all'est erano immiseriti dal Comunismo; in Cina e India bastava una carestia e si moriva di fame a milioni; non parliamo dell'Africa;
    e in Italia si accumulava debito, si assumeva gente nello stato e parastato, a buffo, si garantivano le pensioni-baby e i sussidi a cani e porci, sempre a debito, assumendo impegni di spesa per il futuro; tanto, tutto il sistema era garantito dalla Guerra fredda;

    oggi siamo in 7 miliardi anziché, e gli esclusi di prima competono; competono i cinesi e gli indiani, che non muoiono più di fame; competono i polacchi e i romeni, che producono le lavatrici e le auto a salario più basso; queste non sono mie opinioni, ma fatti;

    nel frattempo, noi siamo rimasti fermi, perché non abbiamo voluto fare riforme, per non scontentare nessuno; intanto i debiti crescevano e quindi non si è investito dove serviva;
    il tuo ragionamento è come quello di chi dia la colpa all'ufficiale giudiziario che pignora i mobili di chi li abbia comprati a credito, senza avere i soldi, e si dica che quando li ha comprati si stava così bene... e graziearca

    Adesso c'è il vincolo dell'Europa, dell'euro, del grande potere capitalistico che fa i suoi sporchi giochi sulla pelle degli altri...
    la popolazione UE ammonta al 7% di quella mondiale; con un PIL del 27%; ma spende il 52% di tutta la spesa in welfare del pianeta, ossia aiuti ai più poveri, cassa integrazione, case popolari, servizi sociali, sanità pubblica, ecc...
    ti pare il demonio ?

    grazie all'euro, abbiamo avuto 25 anni di tassi bassissimi e stabili, invece di quelli a due cifre del periodo precedente; il che ha consentito alle imprese di sopravvivere anche con tassi di redditività del capitale che si stavano erodendo a fronte di quella concorrenza che stava emergendo:
    cioè, se il tuo investimento di 100 che chiedi in prestito ti costa il 3% di interessi e ti rende un 6% l'anno puoi continuare a produrre, pagare stipendi, tasse, ecc... le famiglie hanno potuto acquistare la casa di proprietà;

    e gli interessi sul debito pubblico sono stati molto più leggeri;

    guarda caso, con l'euro se la cavano più o meno tutti; tranne noi, buoni a nulla senza trucchi, ma capaci di darci la zappa sui piedi;
    posto che se viene a cadere quella "gabbia" europea, col caxxo che rimane in piedi l'"Italia", almeno nella sostanza della solidarietà fiscale; a nord di Siena non c'è alcuna disponibilità a pagare ancora tasse per Roma monnezzara, per finanziare aree dove non si riscuotono tributi, multe, si rapina nella sanità e il personale pubblico è pletorico;

    ma questa storia delle autonomie e, soprattutto, della flat-tax, una lampadina non te la fa accendere ? non vedi che se il gettito medio da dichiarazioni da Roma in giù è prossimo alla no-tax area - 15 mila - mentre in Lombardia è 36 mila, in Veneto ed Emilia 30 mila, nel momento in cui si abbattono le aliquote il vantaggio va tutto da una parte, a detrimento delle casse centrali, dove si redistribuisce ?
    in Lombardia la regione riprenderà col fisco locale parte di quel risparmio fiscale; ma nelle regioni povere ?
    chi lo paga il miliardo di debiti di Roma, Cristo ? e i lavori pubblici in tutto il sud ?

    secondo me sei una brava persona; ma come tante lle quali hanno spacciato una manica di bufale, spiegazioni facili e confortevoli, in cui la colpa è sempre degli altri.
    c'� del lardo in Garfagnana

  3. #18
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    la popolazione UE ammonta al 7% di quella mondiale; con un PIL del 27%; ma spende il 52% di tutta la spesa in welfare del pianeta, ossia aiuti ai più poveri, cassa integrazione, case popolari, servizi sociali, sanità pubblica, ecc...
    ti pare il demonio
    ?

    Sono una frana in materia di economia, però mi sembra che da tempo il welfare sia andato a farsi fottere, c'è crisi un po' dappertutto, un tempo le case popolari in Italia si costruivano un minimo, la mia famiglia la ebbe dopo alcuni anni di attesa. Esisteva comunque un'edilizia popolare soprattutto per impiegati statali come mio padre. La sanità fa acqua da tutte le parti nonostante la paghiamo, anni di attesa per un'analisi, chiudono gli ospedali, manca il personale medico e paramedico ecc.. Chiudono medie e piccole imprese, negozi, artigianato in ginocchio, grandi aziende di una volta in mano agli stranieri che fanno il comodo loro e mandano a casa (cose magistralmente descritte nell'ultimo libro di Mario Giordano) perché usano schiavi a basso costo nei paesi poveri... Cinque milioni di poveri, imprenditori che si suicidano a centinaia, giovani senza un futuro, crollo verticale delle nascite, che ci manca, la bomba atomica? Mi fermo qui ma potrei continuare all'infinito. La catastrofe cominciò quando il mortadella e altri geniacci come lui ci impose l'euro e ce lo fece pure pagare con una tassazione. Appena arrivato, il singolo euro fu adattato per gli acquisti alle vecchie mille lire. Penso che ricorderai... Non so perché ma mi riuscirono subito sulle balle quei fogliacci che mi ricordavano tanto le banconote del monopoli...Subodorai immediatamente odore di fregatura, nonostante allora fossi ancora di (tiepida) sinistra.
    Continueremo il discorso se vuoi, ma dovrei informarmi meglio dai miei amici, che la pensano come me però ne sanno assai di più, non ho problemi a dirlo... E cercherò di rispondere alle altre cose che dici...
    Ultima modifica di Turbociclo; 07-07-2019 alle 22:19
    " L' uomo ha una tale passione per il sistema
    e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
    per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
    pur di legittimare la propria logica."

    Dostoevskij.

  4. #19
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    la popolazione UE ammonta al 7% di quella mondiale; con un PIL del 27%; ma spende il 52% di tutta la spesa in welfare del pianeta, ossia aiuti ai più poveri, cassa integrazione, case popolari, servizi sociali, sanità pubblica, ecc...
    ti pare il demonio
    ?

    Sono una frana in materia di economia,
    eh, questo è un bel problema, dato che si tratta del motore e che ti devi rivolgere ad un meccanico; se quello ti racconta che c'è da rifare tutto, mentre va cambiato un pezzo da 30 euro, poi paghi tu...

    però mi sembra che da tempo il welfare sia andato a farsi fottere,
    relativamente; ma è l'effetto del debito; cioè, il welfare se lo so magnato i vecchi, in anticipo, e da un tot di anni si taglia; quando tu sussidi l'agricoltura, la Fiat, le banche inette per decenni, crei lavoro per lavoratori, poi pensionati, ma indebiti i figli; se l'elettore veniva premiato con un posto all'ente di tutela della castagna d.o.p. di Monculi di sopra, prima gli regalavi lo stipendio, e poi la pensione retributiva; e così via... se aiutavi Fiat e indotto, contribuivi a tenere in piedi una proprietà inetta e falsavi i conti allo stesso modo; se tolleravi l'evasione del commercio idem, ecc...

    c'è crisi un po' dappertutto, un tempo le case popolari in Italia si costruivano un minimo, la mia famiglia la ebbe dopo alcuni anni di attesa. Esisteva comunque un'edilizia popolare soprattutto per impiegati statali come mio padre.
    in Italia ci sono 38 vani per abitante; solo che il mercato non può essere perequato, perché gli immobili mutuati e di proprietà sono in grande misura garanzie per le banche; in soldoni, a te imprenditore danno il fido perché hai un appartamento, 2, 3 o 300 come garanzia; la banca li contabilizza per un certo valore, e quindi da questo si determina la sua solidità di creditore; se il mercato fosse più fluido, perché lo stato costruisce, rileva e assegna case popolari o equivalenti, improvvisamente il valore degli immobili privati crollerebbe a domino, e con quello le banche e tutto il sistema; e non perché le banche facciano qualcosa di cattivo; semplicemente, non sarebbero più in regola col patrimonio e dovrebbero contrarre il credito, uccidendo le imprese: se il tuo patrimonio è valutato 100, tu puoi prestare 70, o anche più; a volte molto di più; ma se quel patrimonio diventa 30, tu sarai vincolato a prestare 20, o 15...

    vedi a che serve studiare l'economia ?

    La sanità fa acqua da tutte le parti nonostante la paghiamo,
    la paghiamo è una parola grossa, la paga chi paga tante tasse, un 10% della popolazione; gli altri pagano davvero poco o nulla; parla con un americano medio su quanto spende di assicurazione sanitaria, per un servizio che vale davvero pochino, ricchi esclusi;
    anni di attesa per un'analisi, chiudono gli ospedali, manca il personale medico e paramedico ecc..
    certo, in Italia; perché abbiamo deciso di non riformare la spesa pubblica, e quindi c'è questa erosione; tra i deboli, al sud; perché se vivi più a nord di Roma le cose sono ancora abbastanza diverse;

    Chiudono medie e piccole imprese, negozi, artigianato in ginocchio,
    certo; frutto di scelte fatte 40, 50 anni fa e mai riformate; sempre per ottenere consenso, la politica assecondava tutte le pretese sbagliate dell'elettorato; per esempio, fino ai primi anni 90, il sistema bancario era pubblico; cioè, i vertici e cda erano nominati dai partiti, banche piccole e grandi; che comportava questo ? che il piccolo imprenditore di provincia, azienda famigliare - il 95% delle nostre imprese - poteva lavorare male e aveva sempre un amico o patronato bancario a soccorrerlo; quindi, si permetteva di fallire e ricominciare, piazzare il figlio sfaticato e inetto, invece di assumere un figlio del popolo che aveva studiato da manager; sia mai ! il piccolo industriale di provincia non investiva quasi mai nell'impresa; comprava immobili per potersi assicurare una rendita;

    poi, modernizzare le imprese, costringerle ad ingrandirsi, consorziarsi, implicava modernizzare tutta la società, la scuola, offrire opportunità di mobilità sociale ai meno abbienti, alle donne; e la società italiana era troppo retrograda e conservatrice;
    per cui si è scelto di vendere le attività avanzate, fare cassa e continuare coi prodotti maturi, a basso valore aggiunto e scarso rischio; peccato che poi sino arrivati i cinesi, con un costo del lavoro che è quasi un settimo del nostro, ma capaci i fare gli stessi prodotti;
    grandi aziende di una volta in mano agli stranieri che fanno il comodo loro e mandano a casa (cose magistralmente descritte nell'ultimo libro di Mario Giordano) perché usano schiavi a basso costo nei paesi poveri...
    appunto; ma questo non succede dove si è investito in innovazione, alto valore aggiunto, ricerca; dove si fanno funzionare giustizia e fisco; perché un imprenditore dovrebbe lavorare qui, restare o investire, quando se hai una vertenza civile devi aspettare una dozzina d'anni e hai centinaia di adempimenti fiscali vessatori ? peccato che in parlamento tra avvocati e commercialisti fino a qualche anno fa erano la metà; come fai a riformare giustizia e fisco ? per il loro consenso, sputtani il paese, già mezzo fottuto da altro; qui ci pieghiamo davanti ai tassisti, agli operatori balneari che pagano le concessioni due spicci; di fronte alle villette abusive in posti come Ischia, che altrove sarebbero patrimonio nazionale;
    ma la colpa è dell'Europa, dei teteski kattifi, di Soros...

    Cinque milioni di poveri, imprenditori che si suicidano a centinaia, giovani senza un futuro, crollo verticale delle nascite, che ci manca, la bomba atomica? Mi fermo qui ma potrei continuare all'infinito. La catastrofe cominciò quando il mortadella e altri geniacci come lui ci impose l'euro
    vedi, il problema per me è discutere con una brava persona come te, ma infarcita di bufale, falsi materiali, che vedresti smentiti sui manuali di storia o su Wikipedia, se solo ti prendessi la brig di consultarli;
    ma, siccome vuoi vedere la Madonna, ti ripetono cento volte sta cosa di Prodi e te la bevi; mica vai a controllare... te la bevi e la diffondi, come il verbo, a chi h al stessa propensione a credere alla cieca, e attribuire le responsabilità alle persone sbagliate;

    dunque, l'euro non ci è stato imposto: il 95% degli italiani era favorevole ed entusiasta; e, soprattutto, non è stata opera di Prodi; il trattato di Maastricht, 1992, è stato firmato dal governo di pentapartito di un certo Giulio Andreotti; Prodi - 1996 - ha solo negoziato il cambio, peraltro sentendo tutte le associazioni di categoria, confindustria, confcommercio, sindacati, ecc... con l'accordo ed il plauso di tutti;

    e ce lo fece pure pagare con una tassazione. Appena arrivato, il singolo euro fu adattato per gli acquisti alle vecchie mille lire. Penso che ricorderai... Non so perché ma mi riuscirono subito sulle balle quei fogliacci che mi ricordavano tanto le banconote del monopoli...Subodorai immediatamente odore di fregatura, nonostante allora fossi ancora di (tiepida) sinistra.
    forse perché quando ci fu il change-over - 1° gennaio 2002 - il governo responsabile di impedire speculazioni era presieduto da un certo Silvio Berlusconi; la mancata vigilanza sui prezzi fu un grande regalo di quel governo agli autonomi e al commercio, un'immensa redistribuzione di ricchezza i danni del reddito fisso, dipendenti e pensionati; ma la colpa è di Prodi, naturalmente...

    Continueremo il discorso se vuoi, ma dovrei informarmi meglio dai miei amici, che la pensano come me però ne sanno assai di più, non ho problemi a dirlo...
    spero che i tuoi amici non la pensino come te sulla base delle stesse bufale, e magari imparerò qualcosa da loro, tramite te.
    c'� del lardo in Garfagnana

  5. #20
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    la popolazione UE ammonta al 7% di quella mondiale; con un PIL del 27%; ma spende il 52% di tutta la spesa in welfare del pianeta, ossia aiuti ai più poveri, cassa integrazione, case popolari, servizi sociali, sanità pubblica, ecc...
    ti pare il demonio
    ?
    scusa. faccio finta che ti rivolgessi a me. allora, se i governi europei spendono "in totale" quello che dici per spesa pubblica ecc., è perché da un lato se lo possono permettere, dall'altro c'hanno abbastanza soldi "in più" da reimpiegare. questo vuol dire che, anziché escludere "dalla società", insomma dalla c.d. "cittadinanza attiva" quelli che non reggono il passo, si decide invece di "aiutarli", nell'ottica di una tradizione che ha anche se vuoi, conosciuto la logica dell'esclusione e che l'ha "rifiutata" in nome di una serie di principi decisi ovviamente "al vertice" a suo tempo, ma che nella sostanza sono quelli più "civili" al momento. ovviamente questo tipo di organizzazione ha i suoi "costi" ma finché sono costi economici e non "umani", beh allora il mondo migliore possibile è questo...

  6. #21
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    Turbo, questo diagramma è impietoso: mostra l'andamento del PIL comparato dal 95, negli USA, nell'area euro e in Italia;

    difficile attribuire all'euro l'impoverimento italiano...

    c'� del lardo in Garfagnana

  7. #22
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    c'� del lardo in Garfagnana

  8. #23
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    E' anche, alla fine, una questione di principio. Un Paese senza sovranità monetaria può essere già considerato colonia. Cosa fin dall'inizio ben compresa dai furbi inglesi che si sono tenuti stretti la loro sterlina. E che ora con la Brexit lasciano definitivamente l'Europa dominata dai soliti colossi tedeschi e francesi.
    " L' uomo ha una tale passione per il sistema
    e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
    per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
    pur di legittimare la propria logica."

    Dostoevskij.

  9. #24
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    E' anche, alla fine, una questione di principio. Un Paese senza sovranità monetaria può essere già considerato colonia.
    ma ce l'hai la sovranità monetaria, assieme a tutti gli altri, con tutti i vantaggi dello standard che hanno fatto grandi gli USA;

    quel grafico mostra impietosamente che non è colpa dell'euro la crisi italiana; che te ne fai della sovranità monetaria in un paese senza materie prime, che trasforma semilavorati e li esporta ?
    la tua moneta vale quanto il controvalore di ricchezza che garantisci; se per produrre devi importare, tutto, a partire dall'energia, la tua moneta svalutata significa solo che i poveri sono ancora più poveri, perché la componente importata c'è su tutto, a partire dai costi di trasporto;
    mentre i ricchi, hanno valuta pregiata all'estero; a loro farebbe comodo: vivrebbero a saldo permanente; se io ho 20 o 50 mln di euro, li tengo all'estero; mica a disposizione di chi vuole convertirmeli in lire nel fine settimana;
    poniamo si esca dall'euro, io continuo ad avere euro, ma tu esci; io mi compro l'immobile pagandolo un 30, 40 % in meno, in moneta svalutata; tu stringi la cinghia, perché tutto quello che puoi comprare costa di più;

    Cosa fin dall'inizio ben compresa dai furbi inglesi che si sono tenuti stretti la loro sterlina. E che ora con la Brexit lasciano definitivamente l'Europa dominata dai soliti colossi tedeschi e francesi.
    eh, furbissimi gli inglesi... ma li leggi i giornali ?
    dal referendum hanno perso svariati punti di PIL; la sterlina è crollata, praticamente agganciata all'euro; e stanno regalando a tedeschi e francesi il mercato finanziario che li mandava avanti, con le imprese della city che emigrano in continente o in Irlanda pur di non perdere il passaporto per lavorare con mezzo miliardo di clienti;
    proprio furbi;
    ma non vedi che nemmeno riescono a farla 'sta Brexit, tano si sono incasinati la vita ?
    questa sarà ricordata per un secolo come l'idiozia politica più ridicola della storia; tranne che per loro, per cui sarà una tragedia.
    c'� del lardo in Garfagnana

  10. #25
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    A me sembra logico che un accordo dove siano presenti economie più fiorenti, Paesi più ricchi rappresenti una specie di patto leonino dove il più debole resterà svantaggiato. La Grecia infatti è stata economicamente distrutta nonostante Tsipras all'inizio volesse mostrarsi con il volto dell'armi, per poi volgere le terga ai sopraffattori...Il debito pubblico? Il Giappone è il Paese più indebitato al mondo in rapporto al PIL (220% contro il 130% dell'Italia) però non se la passa tanto male. Anche in virtù del risparmio privato, che pure in Italia era (in parte ancora è) piuttosto rilevante.
    Immagino che, per un Paese che decide di uscire dal capestro dell'euro, non possa essere tutto rosa e fiori fin dall'inizio. Ci sarà necessariamente bisogno di un periodo di assestamento per regolare e stabilizzare nuovi rapporti economici. Ma nulla può sostituire l'indipendenza economica. In quanto al Regno Unito avevo notizie anche diverse, approfondirò. Il panorama sta cambiando da quelle parti, la May è ormai al lumicino...
    Ultima modifica di Turbociclo; 09-07-2019 alle 20:09
    " L' uomo ha una tale passione per il sistema
    e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
    per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
    pur di legittimare la propria logica."

    Dostoevskij.

  11. #26
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    A me sembra logico che un accordo dove siano presenti economie più fiorenti, Paesi più ricchi rappresenti una specie di patto leonino dove il più debole resterà svantaggiato. La Grecia infatti è stata economicamente distrutta nonostante Tsipras all'inizio volesse mostrarsi con il volto dell'armi, per poi volgere le terga ai sopraffattori...
    perché hanno capito che col disastro che si sono procurati - loro, truccando i conti - era comunque più conveniente restare; ed è un paese piccolo;

    Il debito pubblico? Il Giappone è il Paese più indebitato al mondo in rapporto al PIL (220% contro il 130% dell'Italia) però non se la passa tanto male.
    vedi, dopo tre auto francesi, per caso ho comprato una Mazda, sempre usata, come le altre; un altro pianeta; le Peugeot erano ottime, ma prima o poi si rompeva qualcosa, plastiche, ventola e altro; soldi...
    la Mazda ha quasi 15 anni, un carro armato; è per questo che i giappo possono permettersi quel debito...

    Anche in virtù del risparmio privato, che pure in Italia era (in parte ancora è) piuttosto rilevante.
    molto sopravvalutato; mettici le case al paese, che non hanno mercato ma contano per quei 50mila pro-capite; così è facile gonfiare i valori;

    ma tu te la vedi in Giappone la monnezza di Roma, gli abusi edilizi su coste che sarebbero un tesoro, le tante altre magagne nostre, tutte nostre ? la miseria è questa; e pare che noi, da soli, non siamo capaci di cambiare;
    per questo chi ama davvero l'Italia preferirebbe fosse governata in un quadro più ampio di sovranità; magari ci avesse governati la Merkel...

    anche perché da 27 anni a questa parte siamo in effetti una sola grande nazione: il cittadino UE può risiedere e lavorare dove vuole, fare impresa, portare i capitali, comprare case; l'unico vincolo sono alcuni impieghi pubblici, non tutti; ma prova a fare il vigile urbano a Palermo o a Bolzano, se non sei residente...
    c'� del lardo in Garfagnana

  12. #27
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    Immagino che, per un Paese che decide di uscire dal capestro dell'euro, non possa essere tutto rosa e fiori fin dall'inizio. Ci sarà necessariamente bisogno di un periodo di assestamento per regolare e stabilizzare nuovi rapporti economici. Ma nulla può sostituire l'indipendenza economica. In quanto al Regno Unito avevo notizie anche diverse, approfondirò. Il panorama sta cambiando da quelle parti, la May è ormai al lumicino...
    l'indipendenza economica non te la può dare una moneta sovrana, se non hai forza economica tua;
    guarda, ti faccio un esempio: sai dove si produce circa un terzo di una BMW, auto "tedesca", B sta per Bayerische, bavarese ?
    in provincia di Vicenza; freni guarnizioni, differenziali, guida...
    ogni mattina, da Thiene, Schio, ecc... partono TIR diretti in Baviera, senza frontiera, scartoffie, costi di cambio; tu pensi che i nostri industriali, e i loro lavoratori, che lavorano oramai di decenni nella catena di valore "tedesca" - tra virgolette, perché se tu o io avessimo i soldi la BMW potrebbe essere nostra, così come con un click possiamo comprarne le azioni - vorrebbero accollarsi ingenti costi di cambio, scartoffie burocratiche, controlli di conformità, ritardi, code al Brennero, col rischio di perdere quelle commesse a favore di fabbriche slovene o cèche ?

    e per cosa ? per stampare una moneta debole e pagare con le loro tasse per tutte le disfunzioni del resto d'Italia ? già vogliono sostanzialmente la secessione fiscale ora... se si dovesse produrre una crisi dell'euro, quelli da Bologna in su chiederebbero direttamente l'annessione alla Germania, altroché...

    guarda, io di secondo lavoro - ormai primo - commercio in dischi in vinile da collezione; data la tua età e avatar forse l'oggetto non ti è ignoto
    ho girato il mondo, da prima dell'euro, e ho fatto questo lavoro con volumi e cifre, diciamo, importanti, pagando corrieri, bollini, tasse varie; andavo molto negli USA, e ogni mese in UK; poi in Germania, Olanda, ecc...

    mi ricordo bene il casino prima dell'euro, i costi, a comprare sterline, fiorini, marchi... con l'euro, te lo accettavano alla pari anche a Londra, quasi tutti; e sia mai che per arrivare in Olanda col furgone carico fossi passato dalla Svizzera ! un incubo, coi doganieri che ti chiedevano una lista delle migliaia di titoli, anche se eri solo in transito, perché se ne avessi ipoteticamente venduto uno sul loro territorio saresti stato un evasore

    oggi non ha più senso ragionare in termini di "Italia", come a fine Ottocento non avrebbe avuto senso pensarsi Regno delle Due Sicilie o Stato pontificio; i supermercati "francesi" Panorama o Auchan hanno punti vendita ovunque, in cui impiegano manodopera italiana, comprano prodotti italiani, che portano anche in Francia, pagano le tasse e i contributi qui; e tu e io potremmo esserne azionisti o proprietari di pacchetti importanti, come lo potrebbe un cittadino greco o portoghese; quanto ha senso parlare di impresa "francese" ?

    quella sovranità di cui parli, e che vorresti recuperare, in effetti è solo l'agibilità indisturbata di quelle stesse nostre vecchie classi dirigenti che ci hanno portato al disastro, e che vogliono arginare la concorrenza di classi dirigenti migliori, come sempre.
    c'� del lardo in Garfagnana

  13. #28
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    A questo punto mi vengono in mente mille cose, collegate a un certo discorso non strettamente economico, ma decisamente OT (già ci siamo). Se ci riesco apro un thread...
    " L' uomo ha una tale passione per il sistema
    e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
    per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
    pur di legittimare la propria logica."

    Dostoevskij.

  14. #29
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    Citazione Originariamente Scritto da Pazza_di_Acerra Visualizza Messaggio
    Aspetta il decreto Pillon e poi ne riparliamo.
    Gravito da quelle parti politicamente per tanti motivi (giustizia, emigrazione, politica economica, atteggiamento verso l'UE ecc.). Ma disapprovo decisamente l'atteggiamento bigotto di una parte consistente della Lega compreso lo stesso rosariomunito Salvini; diritti che ci sono costati lacrime e sangue come il divorzio e l'aborto non devono essere toccati se non per migliorare le leggi in vigore. Sono poi lontanissimo da santaromanachiesa sia quella buonista accogliona sinistrata Franceschina di oggi sia quella bacchettona conogelataia di prima...
    " L' uomo ha una tale passione per il sistema
    e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
    per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
    pur di legittimare la propria logica."

    Dostoevskij.

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