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Discussione: Le perle di Pirlon

  1. #61
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    ma dove le vedi queste prime difficoltà così decisive ? sembra tu viva su un giornaletto di gossip, con gli attori e i cantanti che collezionano matrimoni;
    per la gente normale una separazione è comunque drammatica, anche quando è voluta;
    forse non hai presente quanto costano gli avvocati, trovare una casa, fare a meno di un reddito, a parte la decisione stessa di interrompere un rapporto, di per sé traumatica;
    guarda, io non mi permetto di giudicare le predilezioni altrui, di chi crede nel matrimonio indissolubile, ecc...
    ma, almeno per buona creanza, pur perseverando nel pensare questa solenne sciocchezza delle prime difficoltà, potresti considerare che scrivere una cosa del genere quando ti legge chi ha divorziato - come, per esempio, Magiostrina - è gratuitamente offensivo, come uno che bestemmi in una tavolata di amici in trattoria, incurante dell'eventualità di poter offendere qualcuno che non condivide quella leggerezza nell'intercalare;

    tra il farlo consapevolmente e il non rendersene conto non so cosa sia peggio.
    Dove le vedo? E' materia del nostro volontariato pomeridiano, Axe e Pazza: Abbiamo a che fare con casi realmente surreali, credetemi. Non serve a niente alla discussione se ci limitiamo ai casi personali, individuali, di ciascuno. Lo so, lo so benissimo che spesso la decisione di separarsi arriva al termine di lunghi processi e dolorose sofferenze: Ci mancherebbe! E' che oggi, purtroppo, la scappatoia del divorzio e del divorzio breve ha preso campo in modo decisamente abnorme. Spazio per la mediazione, per il dialogo, per cercare di salvare e ricucire l'Unione (e la salute psicologica dei Figli) ce n'è sempre meno.
    Prendete questa statistica del Telefono Azzurro (del 2012!!!) e moltiplicatela per due....

    Quante sono le separazioni e i divorzi in Italia?
    Il fenomeno delle separazioni e dei divorzi è in progressivo aumento ed è spesso caratterizzato dal coinvolgimento di bambini e adolescenti che, a seguito di questo evento, possono attraversare momenti di difficoltà e necessitare di attenzioni e cure particolari.

    Secondo i più recenti dati ISTAT, nel 2012 le separazioni nel nostro paese sono state 88.288 e i divorzi 51.319. Sebbene in lieve calo rispetto al 2011 (rispettivamente -0,6% e -4,6%), entrambi i fenomeni sono notevolmente aumentati nell’arco degli ultimi decenni: se nel 1995 per ogni 1.000 matrimoni erano 158 le separazioni e 80 i divorzi, nel 2012 si arriva a 311 separazioni e 174 divorzi.

    Sul territorio italiano sono presenti delle differenze a livello regionale: il livello massimo viene osservato nelle regioni del Nord-Ovest (371,9 separazioni su 1.000 matrimoni), mentre il minimo nel Sud Italia (245,8 separazioni su1000 matrimoni).

    Nel 2012 il l 73,3% delle separazioni e il 66,2% dei divorzi hanno riguardato coppie con figli avuti durante il matrimonio. Il numero di figli coinvolti è stato 65.064 nelle separazioni e 22.653 nei divorzi. Poco meno della metà (48,7%) delle separazioni e un terzo (33,1%) dei divorzi riguardano matrimoni con almeno un figlio minore di 18 anni, mentre in più della metà (54,5%) delle separazioni e nel 32,1% dei divorzi, i figli coinvolti avevano meno di 11 anni.

    Sarebbe importante che padre e madre mantenessero il proprio ruolo di genitori, ricordando che la rottura del legame di coppia non deve corrispondere alla rottura del legame genitore-figlio.
    https://www.azzurro.it/it/informazio...ni-e-i-divorzi
    Ultima modifica di conogelato; 28-03-2019 alle 01:41
    amate i vostri nemici

  2. #62
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Dove le vedo? E' materia del nostro volontariato pomeridiano, Axe e Pazza: Abbiamo a che fare con casi realmente surreali, credetemi. Non serve a niente alla discussione se ci limitiamo ai casi personali, individuali, di ciascuno.
    beh, il tuo volontariato è un'esperienza personale, limitata ad un ambiente che fa riferimento alla parrocchia; se la nozione culturale di riferimento di quelle persone quanto a idea di sessualità e matrimonio è quella della Chiesa, non ho difficoltà ad immaginare che si producano anche circostanze surreali, dato che ho una certa esperienza dell'ambiente e della disfunzionalità psicologica che spesso attrae quella modalità;

    Lo so, lo so benissimo che spesso la decisione di separarsi arriva al termine di lunghi processi e dolorose sofferenze: Ci mancherebbe! E' che oggi, purtroppo, la scappatoia del divorzio e del divorzio breve ha preso campo in modo decisamente abnorme. Spazio per la mediazione, per il dialogo, per cercare di salvare e ricucire l'Unione (e la salute psicologica dei Figli) ce n'è sempre meno.
    Prendete questa statistica del Telefono Azzurro (del 2012!!!) e moltiplicatela per due....
    come al solito, confondi gli effetti con le cause, perché vuoi rimuovere queste ultime;
    il divorzio, soprattutto quello "breve" e semplificato serve solo a sostituire quello che è mancato prima, e cioè una formazione adeguata delle persone alla coppia, ai sentimenti e alla sessualità;

    ora, io - come ho scritto diverse volte - non ho nulla in contrario se alcune persone coltivano una certa idea di matrimonio, indissolubile, preceduto da castità, ecc...
    ma, come scrivi candidamente, si tratta proprio di una scommessa, un azzardo, giocato sulla rimozione delle pulsioni prevedibili, e aggravato dalla mancata esperienza;
    se si sposano due persone che non hanno mai convissuto, non hanno fatto esperienza di loro stesse, delle proprie pulsioni - anche con le "storielle" - della propria stabilità caratteriale, che non hanno un'identità sociale autonoma, ma, anzi, costruiscono quella sullo status di coppia o matrimoniale come conformità, senza il quale sarebbero amputati, è inevitabile che quella famiglia si avviti prima o poi in una nevrosi;

    quei divorzi brevi a te sembrano surreali perché hai rimosso l'equivoco su cui sono stati fondati e sanciti quei matrimoni; se ti manca quella percezione, o la rimuovi, è ovvio che ti sembra tutto assurdo;

    se una persona, di 20 o 30 anni è incompleta nella sua maturazione, perché non ha una stabilità lavorativa, un'identità sociale e culturale, manca di esperienze emotive e di appagamento del desiderio, e cerca di risolvere queste carenze in modo improprio, azzardando un matrimonio, scommettendo, è praticamente certo che tutto ciò che ha messo da parte e non risolto prima verrà a galla, sconvolgendo tutti i valori e i rapporti di quell'unione equivoca;
    il più delle volte, il matrimonio è come dare una Ferrari a dei neo-patentati perché facciano la panoramica BO-FI; ha'voglia te a consigliare prudenza; la metà si schianta, molti si fermano e chiamano qualcuno, e chi esce vivo lo fa a prezzo di un esaurimento e non tornerà mai più su quella strada; se non sai superare un TIR in curva, non prevedi che quello in discesa uscirà in sorpasso per risparmiare i freni, non ti accorgi che in discesa prendi velocità o non sei freddo quando gli altri ti si piazzano a mezzo metro dal culo, ti schianti per forza; è questione d'un attimo;

    ora, tu puoi anche perorare la volontà di tenere in piedi tutto, ma ogni psicologo vero, quelli che avrebbero titolo per fare da consulenti di coppia, ti dirà che le conseguenze sulla salute mentale e pure fisica delle persone coinvolte, figli inclusi, sono devastanti; il che ti spiega la ritrosia di quei figli ad emulare i genitori;

    chi voglia davvero la famiglia, se in buona fede, dovrebbe ispirarsi ai sistemi sociali dove questa è forte e capire perché funziona meglio: per esempio, in Francia o Germania, dove non si fanno i discorsi tuoi, ma si tutelano le carriere delle donne coi permessi, dove a 25/26 anni si lavora e si ha generalmente un reddito e una prospettiva; dove si divorzia, anche in tempi brevissimi, ma l'impatto sulle vite delle persone è molto attenuato da queste tutele e non produce le stesse devastazioni, perché non si finisce nella miseria e nell'abbandono, non ci si avvita nel rancore e nelle dipendenze allo stesso modo;

    questa idea di attribuire ad un decadimento morale un fenomeno di massa è sciocchina, e soprattutto sbagliata: il comportamento "immorale", che legittimamente dovrebbe ispirare una censura come la tua, per definizione è limitatissimo, come quello contromano in autostrada, chi commetta reati, ecc... una frazione, deviante;
    quando, al contrario, i numeri sono quelli che posti sui divorzi, vuol dire che è l'istituto, la regola, l'impianto, ad essere difettoso, non la morale;
    è come le autostrade a due corsie, fatte per le 600, le 1100 e i telonati degli anni 50, ovviamente inadatte agli autoarticolati, i SUV e le berline larghe e veloci; non puoi chiedere alle persone di guidare a 80 kmh in corsia di marcia, come la famigliola in 600 che andava al mare negli anni 60; devi fare la terza e la quarta corsia.
    c'� del lardo in Garfagnana

  3. #63
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    Per prima cosa ti dico che i nostri Centri di Ascolto si, sono svolti in ambito parrocchiale, ma aperti a tutti! Ci credi se ti dico che la percentuale dei lontani (ogni fine-mese facciamo un feedback specifico che inviamo al Vescovo) supera quella dei vicini? Si rivolgono a noi persone che da anni non vengono in chiesa, per i motivi più disparati. Però sanno che lì possono essere ascoltati. Possono parlare. Senza dover pagare nessuna notula o parcella. Il dramma grosso che caratterizza quasi tutte le coppie in crisi, è infatti proprio l'incomunicabilità. Il non parlarsi più, Axe. Il non capirsi più. Da noi imparano...ricominciano a farlo. Poi magari si separano egualmente. Ma almeno ci provano, a salvare il loro rapporto.
    Per il resto, condivido certamente quello che dici a proposito dell'impreparazione, di molte coppie, al Matrimonio. Di recente ne ha parlato lo stesso Santo Padre, suggerendo la riscoperta del valore immenso del Fidanzamento, periodo fondamentale per conoscersi e poi scegliersi per sempre.

    “Il fidanzamento mette a fuoco la volontà di custodire insieme qualcosa che mai dovrà essere comprato o venduto, tradito o abbandonato, per quanto allettante possa essere l’offerta”. Da Piazza San Pietro, nell’udienza generale di questa mattina, papa Bergoglio spiega il fidanzamento. “Certamente è una cosa bella che oggi i giovani possano scegliere di sposarsi sulla base di un amore reciproco. Ma proprio la libertà del legame richiede una consapevole armonia della decisione, non solo una semplice intesa dell’attrazione o del sentimento, di un momento, di un tempo breve. Richiede un cammino”.
    Papa Francesco ha poi invitato a riflettere sulla “distinzione tra l’essere fidanzati e l’essere sposi”.
    Poi, l’importanza dei corsi prematrimoniali: “Noi vediamo tante coppie che magari arrivano al corso un po’ controvoglia” ma poi “sono contente e ringraziano, perché in effetti hanno trovato lì l’occasione – spesso l’unica! – per riflettere sulla loro esperienza in termini non banali. Sì, molte coppie stanno insieme tanto tempo, magari anche nell’intimità, a volte convivendo, ma non si conoscono veramente. Sembra strano, ma l’esperienza dimostra che è così”.

    http://www.sanfrancescopatronoditali...0#.XJ1rDJhKgdU
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  4. #64
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Per prima cosa ti dico che i nostri Centri di Ascolto si, sono svolti in ambito parrocchiale, ma aperti a tutti! Ci credi se ti dico che la percentuale dei lontani (ogni fine-mese facciamo un feedback specifico che inviamo al Vescovo) supera quella dei vicini? Si rivolgono a noi persone che da anni non vengono in chiesa, per i motivi più disparati. Però sanno che lì possono essere ascoltati. Possono parlare. Senza dover pagare nessuna notula o parcella. Il dramma grosso che caratterizza quasi tutte le coppie in crisi, è infatti proprio l'incomunicabilità. Il non parlarsi più, Axe. Il non capirsi più. Da noi imparano...ricominciano a farlo. Poi magari si separano egualmente. Ma almeno ci provano, a salvare il loro rapporto.
    Per il resto, condivido certamente quello che dici a proposito dell'impreparazione, di molte coppie, al Matrimonio. Di recente ne ha parlato lo stesso Santo Padre, suggerendo la riscoperta del valore immenso del Fidanzamento, periodo fondamentale per conoscersi e poi scegliersi per sempre.
    io sono stato con due donne molto osservanti, e conosco bene la posizione, anche per aver frequentato famiglie e relativi ambienti;

    come ho risposto a Magiostrina, non mi permetto di giudicare il merito delle scelte di ognuno, la castità, l'indissolubilità.. perché mai ? se due persone ci credono, è perfettamente legittimo e giusto che perseguano quel fine e trovino anche assistenza ed aiuto in quel senso; è il risvolto della sacralità del diritto individuale, il loro come quello di chi pensa altrimenti;

    però, posso dubitare sull'efficacia e la sensatezza di prospettare un quadro di relazione possibile in circostanze che vistosamente dovrebbero sconsigliare certi impegni; a me è capitato diverse volte di accompagnare cari amici a corsi pre-matrimoniali, già diversi decenni fa;
    alcuni sacerdoti esordivano: so già che molti di voi si separeranno, perciò vi sconsiglierei...

    il fidanzamento cattolico è materialmente inadatto a costituire coppie solide, perché investe sull'incognita della rimozione di tutto l'emisfero pulsionale delle persone, e con tutta una serie di circostanze collegate;
    si dovrebbe tener conto che quella disciplina è stata elaborata in un'epoca in cui i matrimoni avvenivano mediamente in età appena puberale, e l'aspettativa di vita era bassissima; cioè, la castità pre-matrimoniale era una regola di buon senso destinata a prevenire la pedofilia, e il divieto di contraccezione incontrava l'esigenza di braccia in campagna a fronte di un periodo limitato di fertilità;

    attenersi oggi a quel precetto, però, produce effetti disfunzionali, perché è contro natura; dai 15, 16 anni, l'esigenza sessuale è difficilmente sopprimibile, pena gravi scompensi; per infiniti motivi sociali la possibilità di sposarsi, anche per chi scelga questa opzione, è necessariamente differita, si molti anni; spesso le persone non osservano il precetto della castità perché "convinte", ma si convincono come schermo a rimozioni della pulsione sessuale, che riescono così a gestire;

    il punto è che, anche proprio per quella comunicazione di cui fai cenno a proposito dell'incomunicabilità, l'acquisizione di una padronanza ed esperienza estesa e già appagata e consapevole del proprio emisfero pulsionale diventa essenziale per qualsiasi investimento affettivo che si voglia stabile;
    perché l'esperienza dell'intimità cambia radicalmente l'identità delle persone, soprattutto giovani, e rivela la personalità di chi si è creduto di scegliere, e si rivela diverso, perché una parte essenziale della sua personalità ha iniziato ad esprimersi;

    è anche verissimo quello che dice il papa, che anche conviventi spesso non si conoscono; ma questo è dovuto proprio ad un retroterra educativo, comune a tutti, di sovrapposizione disfunzionale tra idea di coppia e desiderio, e impegno famigliare;

    in soldoni: le pulsioni ci sono, e comunque prenderanno il loro spazio prima o poi, a meno di non metter in contro gravi sofferenze e patologie psichiche, oppure quei disinvestimenti, rotture separazioni, ecc...

    se si vogliono matrimoni solidi, è bene che chi arrivi a compiere quel passo abbia fatto molta esperienza di coppia, di come funziona e come non funziona, non sia più mosso da un desiderio trattenuto, e di cui deve aver potuto fare esperienza libera, secondo un codice di rispetto dell'altro, senza dover promettere con riserva mentale;

    solo a quel punto, se ha incontrato una persona con cui starebbe volentieri a prescindere dal desiderio sessuale - appagato, non rimosso ! - diventa sensato un progetto più impegnato;
    ma se ci si sposa per un fine, tipo famiglia, figli, avendo rimosso l'emisfero pulsionale, magari perché ci si è accontentati, nella fretta di trovare qualcuno disponibile, è ovvio che, raggiunto il fine, tutto quello che si è rimosso torna a galla prepotentemente e distrugge quell'equilibrio fragile, perché quella persona smette di essere utile strumento e reclama la personalità che era rimasta occultata;

    ha' voglia dire che si può fare lo stesso; tutto o quasi si può; ma a che prezzo in termini di nevrosi, private e sociali ?
    perché tutti i tuoi discorsi evitano la questione fondamentale:

    perché mai questi figli di famiglie tradizionali non avrebbero emulato il contesto e il modello al quale sono stati educati, se questo rappresenta qualcosa di naturale e felice ? così fosse, dovrebbero farlo a qualsiasi costo;
    se, come scrivi, bastano le prime difficoltà, vuol dire che il modello è davvero debolissimo e privo di pregio, attitudine a garantire la felicità naturale che dici, sposarsi, avere figli...
    c'� del lardo in Garfagnana

  5. #65
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Che dici, consulto (si fa per dire) aggratisse, viene sì gente.

    Certo che se gli prospettate il teatrino familiare che qui ci hai esposto, nel caso troviate gente con un po' di gnegnero, col cavolo che resta insieme, soprattutto la parte femminile che subodora quel qualcosa che non va di questo modello di coppia e famiglia.

    Il fidanzamento...sì quello da chiesaioli tutto pucci pucci e giusto due bacetti pè accontettassi d'un pochino di sesso.
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  6. #66
    Lo "gnegnero" mi piace, la userò tipo spezia, al posto dello zenzero o la curcuma.
    Bambol utente of the decade

  7. #67
    Chiamatemi Margherita L'avatar di Magiostrina
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio

    il punto è che, anche proprio per quella comunicazione di cui fai cenno a proposito dell'incomunicabilità, l'acquisizione di una padronanza ed esperienza estesa e già appagata e consapevole del proprio emisfero pulsionale diventa essenziale per qualsiasi investimento affettivo che si voglia stabile;
    perché l'esperienza dell'intimità cambia radicalmente l'identità delle persone, soprattutto giovani, e rivela la personalità di chi si è creduto di scegliere, e si rivela diverso, perché una parte essenziale della sua personalità ha iniziato ad esprimersi;
    Va beh non è che uno deve prendere la patente con min. 100 ore di sesso per "acquisire padronanza, ecc. ecc.", però è vero che da come uno fa sesso si capisce se è una mozzarella egoista e noiosa oppure no
    Ma ormai scommetto che neanche Cono potrebbe consigliare la verginità fino al matrimonio, dai...vero?
    Non si ha fiducia negli altri perché essi se la meritano, ma perché merita di averla colui che la prova.

  8. #68
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    Macché, consigliabilissima!!
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  9. #69
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    Citazione Originariamente Scritto da bumble-bee Visualizza Messaggio
    Lo "gnegnero" mi piace, la userò tipo spezia, al posto dello zenzero o la curcuma.
    È un insaporitore naturale e biologico!
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  10. #70
    Chiamatemi Margherita L'avatar di Magiostrina
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    Macché, consigliabilissima!!
    Ma oggi ci si sposa a 30 anni e passa!!
    Non si ha fiducia negli altri perché essi se la meritano, ma perché merita di averla colui che la prova.

  11. #71
    Opinionista L'avatar di Vega
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    È uguale!
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  12. #72
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da Magiostrina Visualizza Messaggio
    Va beh non è che uno deve prendere la patente con min. 100 ore di sesso per "acquisire padronanza, ecc. ecc.", però è vero che da come uno fa sesso si capisce se è una mozzarella egoista e noiosa oppure no
    per chi è capace ed esperto, e sa distinguere imbarazzi e blocchi dal mozzarellismo di fondo, sì;

    ma pensa a due persone altrettanto inesperte e anche inibite, a partire dalla nozione astratta di quello che si può fare, e guarda che è cosa frequentissima:
    il sesso è semplicissimo, se sai già farlo, come nuotare, andare in bici o guidare;

    ma quando uno che non sa guidare deve insegnare ad un altro, ugualmente incapace, come cambiare marcia, e quello ha la mente impegnata e ha paura se sente che l'auto si muove, è un bel guaio; difficile che le prime volte funzioni; ma è anche facile che chi è mentalmente preoccupato dal farlo si appaghi della circostanza meccanica, e se si assesta su quello standard è un problema; lei non è soddisfatta, ma non chiede per non urtarlo; lui se ne accorge, ma nessuno gli ha spiegato che non è che premi il bottone o stantuffi e basta quello; perciò si accontenta ed evita a sua volta, ma si sente frustrato...

    perché se ti fai penetrare ma hai una ritrosia per la fisicità, gli umori, la spontaneità poco asettica - succede anche a persone che fanno cosette più estreme, non solo agli imbranati - è un guaio;

    la padronanza che intendo è quella emotiva del non vergognarsi e del fare il vuoto nella testa; ma se hai una sovrastruttura di tira e molla pregressi o di idee e inibizioni, persino nel linguaggio, è ancora un problema;

    quella è una circostanza troppo delicata e, nel lungo , determinante per prenderla sottogamba; può capitare che con la persona amata ci sia un qualcosa che non va, persino proprio dovuta all'ansia sentimentale che inibisce, come può capitare che in un'avventuretta ci si innamori perché si sperimenta per la prima volta una condizione di relax e abbandono reciproco che innescano una carica perpetua, o molto duratura; basta pochissimo per l'una o l'altra cosa, un'impressione, un fraintendimento, la sensazione di sottaciuto...
    bisogna averne esperienza per non perdersi in queste cose, rimuovendole; e questo davvero non è semplicissimo, soprattutto se non ne hanno entrambi le capacità;
    per questo, di solito, le persone più mature se la cavano meglio anche sul piano relazionale conseguente;

    alla fine, sono le questioni "tecniche" implicite in tutto il discorso della sessualità libera da giovanissimi che a te sembra confuso;

    [/quote]Ma ormai scommetto che neanche Cono potrebbe consigliare la verginità fino al matrimonio, dai...vero? [/QUOTE]
    beh, credo solo nella misura in cui qualche gerarca desse via libera; ma penso di no, altrimenti si esporrebbe in modo esplicito.
    c'� del lardo in Garfagnana

  13. #73
    Chiamatemi Margherita L'avatar di Magiostrina
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    per chi è capace ed esperto, e sa distinguere imbarazzi e blocchi dal mozzarellismo di fondo, sì;

    ma pensa a due persone altrettanto inesperte e anche inibite, a partire dalla nozione astratta di quello che si può fare, e guarda che è cosa frequentissima:
    il sesso è semplicissimo, se sai già farlo, come nuotare, andare in bici o guidare;

    ma quando uno che non sa guidare deve insegnare ad un altro, ugualmente incapace, come cambiare marcia, e quello ha la mente impegnata e ha paura se sente che l'auto si muove, è un bel guaio; difficile che le prime volte funzioni; ma è anche facile che chi è mentalmente preoccupato dal farlo si appaghi della circostanza meccanica, e se si assesta su quello standard è un problema; lei non è soddisfatta, ma non chiede per non urtarlo; lui se ne accorge, ma nessuno gli ha spiegato che non è che premi il bottone o stantuffi e basta quello; perciò si accontenta ed evita a sua volta, ma si sente frustrato...

    perché se ti fai penetrare ma hai una ritrosia per la fisicità, gli umori, la spontaneità poco asettica - succede anche a persone che fanno cosette più estreme, non solo agli imbranati - è un guaio;

    la padronanza che intendo è quella emotiva del non vergognarsi e del fare il vuoto nella testa; ma se hai una sovrastruttura di tira e molla pregressi o di idee e inibizioni, persino nel linguaggio, è ancora un problema;

    quella è una circostanza troppo delicata e, nel lungo , determinante per prenderla sottogamba; può capitare che con la persona amata ci sia un qualcosa che non va, persino proprio dovuta all'ansia sentimentale che inibisce, come può capitare che in un'avventuretta ci si innamori perché si sperimenta per la prima volta una condizione di relax e abbandono reciproco che innescano una carica perpetua, o molto duratura; basta pochissimo per l'una o l'altra cosa, un'impressione, un fraintendimento, la sensazione di sottaciuto...
    bisogna averne esperienza per non perdersi in queste cose, rimuovendole; e questo davvero non è semplicissimo, soprattutto se non ne hanno entrambi le capacità;
    per questo, di solito, le persone più mature se la cavano meglio anche sul piano relazionale conseguente;

    alla fine, sono le questioni "tecniche" implicite in tutto il discorso della sessualità libera da giovanissimi che a te sembra confuso;
    Ma ormai scommetto che neanche Cono potrebbe consigliare la verginità fino al matrimonio, dai...vero? [/QUOTE]
    beh, credo solo nella misura in cui qualche gerarca desse via libera; ma penso di no, altrimenti si esporrebbe in modo esplicito.[/QUOTE]

    L'inesperienza del sesso dà problemi solo se i problemi stanno già anche in testa, eventualmente inoculati da insegnamenti bigotti e repressivi, che finiscono per avvolgere la sessualità in una gigantesca fetta di prosciutto para-emozioni che fa deviare i pensieri e i desideri della persona in questione verso lidi di imprevedibile perversione.
    Se gli adulti non guastano le menti dei ragazzi, l'inesperienza si risolve in 4 o 5 sedute di letto
    Non si ha fiducia negli altri perché essi se la meritano, ma perché merita di averla colui che la prova.

  14. #74
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    È uguale!
    Dici?
    Il mio tempo limite è 3 mesi, dopo di che inizia lo sclero
    Non si ha fiducia negli altri perché essi se la meritano, ma perché merita di averla colui che la prova.

  15. #75
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    L'inesperienza del sesso dà problemi solo se i problemi stanno già anche in testa, eventualmente inoculati da insegnamenti bigotti e repressivi, che finiscono per avvolgere la sessualità in una gigantesca fetta di prosciutto para-emozioni che fa deviare i pensieri e i desideri della persona in questione verso lidi di imprevedibile perversione.
    Se gli adulti non guastano le menti dei ragazzi, l'inesperienza si risolve in 4 o 5 sedute di letto
    i problemi in testa ci sono sempre, perché una persona giovane misura la propria identità sul riscontro che ottiene o che teme di non ottenere, e su un incastro di circostanze stratificate molto complesse;

    le ideologie sentimental-sessuali, più o meno bigotte, possono incasinare ancora di più la situazione; ma i genitori incidono in modi potenti e pesanti anche inconsapevolmente, per il tipo di sicurezza affettiva ed erotica - nel senso di comunicare un gradimento fisico e sensuale dei figli, che incide sulla sicurezza, e per sentimenti di ambivalenza, anche invidia, nel caso di genitori poco appagati;

    la questione non è di meccanica dell'accoppiamento, ma di qualità di questo e, conseguentemente, della vita di coppia, intesa come capacità di sentirsi liberi di avere pulsioni, anche aggressive, perché nel sesso ci deve essere naturalmente anche una componente aggressiva, non violenta o sopraffattrice, beninteso; se manca del tutto, vuol dire che c'è qualcosa di mediato che blocca;

    guarda che è un bel casino essere presenti a se stessi quando si vive una circostanza se non si ha una notevole esperienza, emotiva, non libresca o educativa, che pure servirebbe molto; altro che l'impegno...
    c'� del lardo in Garfagnana

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