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Risultati da 106 a 120 di 273

Discussione: Le perle di Pirlon

  1. #106
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Noooo, questa è una mia battaglia personale, mi manda il sangue alla testa Questo cliché, che il vero amore è solo quello eterno, è una balla mielosa: i sentimenti si misurano in intensità, non in durata.
    secondo me, se due riescono ad usare lo stesso bagno per sei mesi più un giorno senza finire a duello rusticano coi coltelli da bistecca è vero amore
    c'� del lardo in Garfagnana

  2. #107
    Astensionista L'avatar di nahui
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    secondo me, se due riescono ad usare lo stesso bagno per sei mesi più un giorno senza finire a duello rusticano coi coltelli da bistecca è vero amore
    Ma scusa Magdo, è una cosa semplicissima: basta areare il locale dopo l'atto grosso, usare l'apposito spazzolone per rimuovere i residui particolarmente ostici, non farla fuori dal vaso, spremere il tubetto del dentifricio dal fondo e richiuderlo, non appallottolare le asciugamani, cambiare il rotolo di carta igienica quando lo si finisce... Aspetta... Stai prendendo appunti ?

  3. #108
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Ma scusa Magdo, è una cosa semplicissima: basta areare il locale dopo l'atto grosso, usare l'apposito spazzolone per rimuovere i residui particolarmente ostici, non farla fuori dal vaso, spremere il tubetto del dentifricio dal fondo e richiuderlo, non appallottolare le asciugamani, cambiare il rotolo di carta igienica quando lo si finisce... Aspetta... Stai prendendo appunti ?
    questa è la versione liberal di Furia, cavalla del West...

    manca il set di orari: l'evacuazione durerà... diciamo tra 3 minuti e i 3 minuti e 20 secondi... facciamo 40 se proprio vogliamo aggiungere un margine di indeterminatezza; per i denti non più di 120 secondi; e sennò si sfalsa tutta la sincronia mattutina;

    eppoi, vogliamo rispettare un minimo di simmetria sul piano delle bottigliette ? sulla destra quelle più alte, via via degradando...
    non lo sai l'elevato rischio di astigmatismo, anche per antonmiao e antonbau, nel malaugurato caso dovessero soffermarsi nei pressi del lavandino per più di, diciamo, 50-60 secondi ?
    e dopo tanti anni dovresti aver capito che la carta igienica deve srotolarsi verso l'esterno, mai vero l'interno ! e al massimo può sporgere un solo stacco;
    ecco, lo vedi ? siamo in perfetta sintonia e la cosa è reciproca
    c'� del lardo in Garfagnana

  4. #109
    Citazione Originariamente Scritto da nahui Visualizza Messaggio
    Ma scusa Magdo, è una cosa semplicissima: basta areare il locale dopo l'atto grosso, usare l'apposito spazzolone per rimuovere i residui particolarmente ostici, non farla fuori dal vaso, spremere il tubetto del dentifricio dal fondo e richiuderlo, non appallottolare le asciugamani, cambiare il rotolo di carta igienica quando lo si finisce... Aspetta... Stai prendendo appunti ?
    Magda, tu mi ami... lo vedi che la cosa è reciproca?

    Poi pero mi spiegate, voi femminucce, come fate a pretendere che dopo che si usa il lavandino, questo sia esente da gocce d'acqua residue!!!!
    Bambol utente of the decade

  5. #110
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    Citazione Originariamente Scritto da bumble-bee Visualizza Messaggio
    Magda, tu mi ami... lo vedi che la cosa è reciproca?

    Poi pero mi spiegate, voi femminucce, come fate a pretendere che dopo che si usa il lavandino, questo sia esente da gocce d'acqua residue!!!!
    Conosco gente che passa la spugnetta dopo ogni utilizzo, per esempio mia sorella
    No, sono molto più rustica, forse perché lavoro anche fuori casa.

  6. #111
    Citazione Originariamente Scritto da nahui Visualizza Messaggio
    Conosco gente che passa la spugnetta dopo ogni utilizzo, per esempio mia sorella
    No, sono molto più rustica, forse perché lavoro anche fuori casa.
    Perchè mia moglie no? E mia zia... ?? Una volta sono stato suo ospite a Lugano... va a letto per ultima perché prima di addormentarsi i bagni devono essere puliti!!!

    Siete marziane... c'è poco da fare!!!

    ps : fatte le dovute eccezioni
    Bambol utente of the decade

  7. #112
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    Esperienza che è tua soltanto e che non ti dà certo la patente del giusto assoluto né per orientare la vita delle altre persone. È una bella presunzione e fissazione questa della propria esperienza, della testimonianza, come piace chiamarla, ma che è giocare a fare dio, giocare con la vita altrui senza titoli e competenze.

    A che età vuoi far provare il sesso, a 30-40 anni? Via cono, si fa esperienza di tutto nella vita e tutto serve.
    Se calibri il mondo come sempre sui casi che vengono lì a farsi strizzare il cervello da voi, è ovvio che ti sembrano tutti depressi e insoddisfatti.
    E stai tranquillo che i verginelli di una certa età, che tu auspichi, qualche problemino di coppia poi lo tirano fuori, non solo inesperienza ma anche tabù e pressioni della morale religiosa.
    La Sessualità non è una merce! Non è una cosa "da provare" come un vestito o una macchina. Dalla Sessualità, da come la consideriamo e la viviamo, dipendono un sacco di cose, Laura.
    Essa è Dono di Dio, fonte di comunicazione e di dialogo profondo fra le 2 Persone. Svilirlo così, abbassarlo e appiattirlo così, fa veramente cadere le braccia.
    amate i vostri nemici

  8. #113
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da Magiostrina Visualizza Messaggio
    Ma non tutti e non sempre. In effetti ha ragione Axe, si è sempre fatto, anzi forse prima era pure peggio altrimenti i cristiani non avrebbero avuto bisogno di inventarsi il Cristianesimo.
    E cmq c'è anche chi promette amore eterno solo per portarti a letto
    Ma viene sgamato e sbugiardato presto....
    No, io parlo di una promessa seria Mag. Responsabile, soppesata. Il Cristianesimo, in questo senso, non inventa niente: Procede direttamente dalle Parole del Suo Divino Fondatore...

    «Dall’inizio della creazione Dio li fece maschio e femmina. Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una sola carne. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto» (Marco 10,6-9). Questo passo, già commentato nella versione di Matteo, lo riproponiamo nella forma originaria marciana per la sua rilevanza nella definizione della struttura cristiana profonda del matrimonio e della famiglia, disegnata all’interno dell’amore umano dallo stesso Creatore.
    Gesù, infatti, rimanda al «principio», cioè al pensiero originario di Dio nella creazione della coppia, e le sue parole sono le stesse del Libro della Genesi (2,24)

    L'unione intima degli Sposi dunque, è molto più che solo fisica....solo corporale....
    amate i vostri nemici

  9. #114
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    esatto: molti usano il coniuge come uno strumento per il soddisfacimento del loro personale desiderio; e quando quello non è più d'accordo lo prendono a martellate o gli danno fuoco, oppure gli rendono la libertà di autodeterminarsi carissima e desiderano porre ostacoli;


    questo è sempre avvenuto, da millenni, ed è esattamente quello che perori: chi usa i sentimenti delle persone è proprio chi propugna la loro abnegazione in nome di qualcosa che spaccia come Bene comune, ma è solo il bene di una parte che si impone a scapito dell'idea di bene dell'altra;

    se ti chiedessi di citarmi una società del passato più "altruista" di quella del nostro vivere civile di oggi, né tu, né il papa sareste in grado di indicarne una; il che significa che si tratta di una solenne cazzata,
    mi piacerebbe chiedere al Santo Padre: ma Lei, Santità, mi saprebbe indicare una società complessivamente migliore, rispetto alla quale noi saremmo retrocessi ?
    non saprebbe rispondere, come in effetti nessuno, nemmeno il più incosciente.
    L'Europa delle origini, Axe: Che aveva profonde radici cristiane e che recentemente ha abiurato e rinnegato.
    L'Umanesimo, che fece nascere prepotente la speranza di intere masse di Persone, mettendo l'accento sulla capacità dell'uomo di agire nella vita civile e politica partendo dalla sua Etica e dalla sua Morale. Non dai soldi che ha in banca. Non dal libero mercato, Axe, che sempre più stritola i più poveri e i più indifesi.

    “Dietro ogni attività c’è una persona umana. L’attuale centralità dell’attività finanziaria rispetto all’economia reale non è casuale: dietro a ciò c’è la scelta di qualcuno che pensa, sbagliando, che i soldi si fanno con i soldi. I soldi, quelli veri, si fanno con il lavoro. E’ il lavoro che conferisce la dignità all’uomo, non il denaro”. E’ quanto afferma Papa Francesco in una intervista esclusiva al quotidiano economico e finanziario Il Sole24Ore dove il Pontefice ribadisce il messaggio globale della sua pastorale economica e sociale. “La disoccupazione che interessa diversi Paesi europei è la conseguenza di un sistema economico che non è più capace di creare lavoro, perché ha messo al centro un idolo, che si chiama denaro”, dice Bergoglio. “La distribuzione e la partecipazione alla ricchezza prodotta, l’inserimento dell’azienda in un territorio, la responsabilità sociale, il welfare aziendale, la parità di trattamento salariale tra uomo e donna, la coniugazione tra i tempi di lavoro e i tempi di vita, il rispetto dell’ambiente, il riconoscimento dell’importanza dell’uomo rispetto alla macchina e il riconoscimento del giusto salario, la capacità di innovazione sono elementi importanti che tengono viva la dimensione comunitaria di un’azienda”, sottolinea il Pontefice. “Credo sia importante lavorare insieme per costruire il bene comune ed un nuovo umanesimo del lavoro, promuovere un lavoro rispettoso della dignità della persona che non guarda solo al profitto o alle esigenze produttive ma promuove una vita degna sapendo che il bene delle persone e il bene dell’azienda vanno di pari passo”, sottolinea. In questo quadro quali sono i giusti limiti del profitto? “Tenere unite azioni e responsabilità, giustizia e profitto, produzione di ricchezza e la sua ridistribuzione, operatività e rispetto dell’ambiente diventano elementi che nel tempo garantiscono la vita dell’azienda. Da questo punto di vista il significato dell’azienda si allarga e fa comprendere che il solo perseguimento del profitto non garantisce più la vita dell’azienda”, risponde Papa Francesco che afferma: “abbiamo bisogno di coraggio e di geniale creatività”. “La persona che mantiene se stessa e la sua famiglia con il proprio lavoro sviluppa la sua dignità; il lavoro crea dignità, i sussidi, quando non legati al preciso obiettivo di ridare lavoro e occupazione, creano dipendenza e deresponsabilizzano”. E le imprese “possono dare un forte contributo affinché il lavoro conservi la sua dignità riconoscendo che l’uomo è la risorsa più importante di ogni azienda, operando alla costruzione del bene comune, avendo attenzione ai poveri”, conclude il Pontefice.

    http://www.askanews.it/economia/2018...0180907_00020/
    amate i vostri nemici

  10. #115
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Noooo, questa è una mia battaglia personale, mi manda il sangue alla testa Questo cliché, che il vero amore è solo quello eterno, è una balla mielosa: i sentimenti si misurano in intensità, non in durata.
    Le due cose sono correlate, Barbara. Dipendono l'una dall'altra. Specie quando alla base dell'intensità ci sono valori condivisi.
    amate i vostri nemici

  11. #116
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    La Sessualità non è una merce! Non è una cosa "da provare" come un vestito o una macchina. Dalla Sessualità, da come la consideriamo e la viviamo, dipendono un sacco di cose, Laura.
    Essa è Dono di Dio, fonte di comunicazione e di dialogo profondo fra le 2 Persone. Svilirlo così, abbassarlo e appiattirlo così, fa veramente cadere le braccia.
    Anche il sesso fa parte delle esperienze della vita, senza scomodare il concetto di merce (di cui non ho parlato).
    È merce quello che racconti tu sul dono o l'etica del sesso e maternità a livello della tua religione o delle perle di pillon.
    È lo sfruttamento della donna e del sesso in altra chiave, meno evidente della prostituzione ad esempio.
    Ultima modifica di Vega; 04-04-2019 alle 07:09
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

  12. #117
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    La Sessualità non è una merce! Non è una cosa "da provare" come un vestito o una macchina. Dalla Sessualità, da come la consideriamo e la viviamo, dipendono un sacco di cose, Laura.
    Essa è Dono di Dio, fonte di comunicazione e di dialogo profondo fra le 2 Persone. Svilirlo così, abbassarlo e appiattirlo così, fa veramente cadere le braccia.
    vedi, il punto è che logicamente la sessualità diventa merce proprio nell'istituto del matrimonio, dove viene disciplinata in forma contrattuale e reificata; si parla di "doveri coniugali", proprio perché la sessualità nel matrimonio è concepita come qualcosa di disponibile e avulso dal sentimento; altrimenti non avrebbe alcun senso l'espressione "dovere";

    la stessa nozione dell'illibatezza stabilisce gerarchie di pregio, valore, desiderabilità, di prezzo, fino a pochi decenni fa, la giovane non più illibata, se non proprio disprezzata o oltraggiata - caso frequente negli ambienti provinciali e bigotti - doveva comunque "accontentarsi", e il commento era: è stata comunque fortunata a trovare un uomo che la sposasse perché il suo "valore di mercato" era sminuito, come una cosa usata;

    come al solito, nel ripetere slogan non ti accorgi degli impliciti logici e concettuali di questi: quello "svilire" di cui parli ha un senso proprio ed esclusivamente in un sistema materialista e reificante di gradienti, in cui la sessualità è un accessorio, distinto e disponibile, e non la manifestazione libera della personalità;

    è paradossale parlare di mercificazione quando è assolutamente ovvio che tutto il modello di sessualità e famiglia a cui fai riferimento è esattamente il portato di una società delle merci, e nel tuo caso rurale e maturo-industriale; poi, vai in crisi perché nel capitalismo avanzato quel modello viene messo in discussione dalla necessità di mobilitare persone libere e autonome anziché alienati obbedienti.
    c'� del lardo in Garfagnana

  13. #118
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    L'Europa delle origini, Axe: Che aveva profonde radici cristiane e che recentemente ha abiurato e rinnegato.
    L'Umanesimo, che fece nascere prepotente la speranza di intere masse di Persone, mettendo l'accento sulla capacità dell'uomo di agire nella vita civile e politica partendo dalla sua Etica e dalla sua Morale. Non dai soldi che ha in banca. Non dal libero mercato, Axe, che sempre più stritola i più poveri e i più indifesi.
    spero tu non ti riferisca all'Europa anteguerra, perché sarebbe da dementi;

    se, come sembrerebbe, tu ti riferisci a quella comunitaria, ti riepilogo alcuni fatti:
    a) l'UE, prima CEE, Comunità Economica Europea, poi Comunità Europea e, infine, Unione, nasce proprio da una chiave di mercato, intesa a diluire e depotenziare i nazionalismi identitari;

    b) a tutt'oggi, con solo il 7% della popolazione, di fronte all'assalto di veri e propri mostri di capitalismo selvaggio, l'UE spende oltre il 50% delle risorse mondiali per i più deboli e indifesi; ma tu insisti a lagnarti e vedere il bicchiere mezzo vuoto, da irresponsabile;

    parli di profonde radici cristiane, e di abiura di queste; nella tua consueta avulsione dalla realtà, non ti spieghi il perché se queste radici erano così profonde come sia possibile una loro abiura di massa; ancora una volta, esponi una logica infantile per cui sarebbe arrivato un diavoletto libertino a corrompere le masse con idee estranee, laddove dovrebbe essere evidente il dato di fatto che il liberalismo civico e antropocentrico si è affermato proprio nelle società cristiane, proprio come compimento di quell'Umanesimo che evochi, che è esattamente antropocentrismo, esaltazione dell'individuo che si autodetermina in libertà;

    è ovvio che così non ti tornino i conti, visto che fraintendi il senso della cultura in cui vivi; ti sfuggono tutti i nessi, persino quelli di cui dovresti teoricamente avere più contezza; esalti il fatto che negli Stati Uniti si giuri sulla Bibbia, e ignori e non capisci che quella società nasce biblica proprio nel ripudio dello stato, dell'idea di bene comune, in favore dell'autodeterminazione del colono col fucile e la Bibbia, che produce la società dei diritti individuali che tanto ti scandalizza;

    l'Europa è intrisa di Cristianesimo proprio perché questo, scindendosi, ha prodotto l'etica laica e pluralista che informa tutto il costrutto europeistico liberale, e che per forza relega le idee confessionali a questione meramente privata;
    mentre il confessionalismo è proprio di società estranee e, per ora, ostili, proprio in nome del rifiuto del pluralismo e delle libertà;

    quell'Europa delle origini è proprio il rifiuto dello stato etico, visto che è nata sulle ceneri dell'immane tragedia generata da quella concezione; e la sua naturale evoluzione è proprio quello che ti dispiace ti fa digrignare i denti; ma, siccome non fai due più due, la cosa ti sfugge e vivi in una bolla nostalgica di illusione infantile per un ritorno agli anni 50;

    tanto per rammentarti qualche circostanza che potresti aver dimenticato, visto che parli di stritolare i più deboli e indifesi, nei favolosi anni 50 della famigliola felice che immagini, la polizia italiana sparava sugli scioperanti - operai, non casseurs dei centri sociali o autonomi armati di p-38 - facendo spesso decine di morti; gli operai erano pagati con stipendi da fame, la società era ancora insuperabilmente classista e pochissimi figli di poveri potevano studiare e migliorare la loro condizione;
    non c'era lo statuto dei lavoratori, né la sanità pubblica universale, tutta roba maturata dopo il famigerato '68, cui attribuisci tante nefandezze;

    sei un contabile ? bene; se i conti non ti tornano, e ti ritrovi in un mondo che ti sembra aver deviato dai valori che ritieni "giusti", probabilmente hai osservato male, parti da presupposti erronei; forse sai tu in contromano in autostrada, se i matti cominciano ad essere la stragrande maggioranza.
    c'� del lardo in Garfagnana

  14. #119
    Chiamatemi Margherita L'avatar di Magiostrina
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    non è questione di farsi paladini della monogamia seriale, ma di prendere atto della natura umana hardware, strutturatasi in milioni di anni di evoluzione, dal software recentissimo e in continuo aggiornamento della cultura di coppia;
    se sai che una scheda video dopo un tot di anni si rompe, oppure che è inadatta a far lavorare un software più avanzato graficamente, ti regoli di conseguenza;


    un conto è modulare la passione in forme diverse dopo una parte importante dell'esistenza in cui si sono fatte esperienze importanti e appaganti;
    altro è ritenere possibile che a 30, 40, ma pure a 50 anni sia realisticamente possibile concepire la sepoltura di emozioni importanti;

    se a 30, 35, 40 anni, tua sorella o la tua migliore amica ti dicono che dopo 3, 6 o 10 anni col marito sono più o meno come fratello e sorella, vanno d'accordo, ma fanno sesso svogliato una volta o due al mese, puoi raccontartela come ti pare, ma dentro di te sai perfettamente che è una cosa che non regge, o se regge è malata;
    io per diversi decenni ho fatto da amico-paciere ad una coppia di amici che conosco da quando eravamo poco più che bambini; stanno insieme da 40 anni, ne avevano 15 quando si sono messi insieme, al liceo, e hanno tre figlie a cui voglio bene come fossero mie;
    non ci vediamo più da anni, perché ad un certo punto, dopo decenni di rapporto nevrotico, lei mi ha raccontato che lui la picchiava; io ero perplesso; l'ho ascoltata, ma non ho parlato con lui, perché sia la cosa fosse stata vera, sia nel caso contrario, avrei forzato lui a rompere, viso che la cosa, vera o falsa, era uscita dalle mura domestiche; e parlo di persone dolcissime, ottimi genitori, professionisti e funzionari di altissimo livello, realizzati;

    ma mi sono esaurito, anche perché il tutto è avvenuto al culmine di alcuni anni terrificanti in cui a mia volta avevo subito perdite gravissime di ogni genere, lutti, ecc...
    la verità è che, un po' per amicizia, un po' per un mio egoismo conservatore di relazionarmi con una specie di mulino bianco, ho fatto da puntello a qualcosa che razionalmente uno psicologo di coppia avrebbe probabilmente ritenuto meglio scindere;

    un'altra osservazione, sia con loro, sia con altri amici storici di quella banda del liceo, riguarda il comportamento istintivo degli accoppiati; io per anni sono stato il single del gruppo, che con più o meno successo, ogni tanto aveva una; se era particolarmente bella, l'aggressività degli altri maschi si tagliava col coltello e si manifestava in inspiegabili, pretestuose e violente polemiche; comprensibile e umana invidia; che però non proverebbe nessuna persona innamorata o appagata;

    nell'ultimo caso, una donna molto bella e non libera, era un atteggiamento di boicottaggio quasi fisso dei maschi, mentre le donne sembravano più intenerite ma anche immalinconite; era ovvio che la circostanza sollecitava fastidiosamente le rimozioni di molti, producendo quelle reazioni;
    se qualcuno avesse filmato questi decenni di amicizia, con primi piani dei volti e del linguaggio del corpo, coi sottotitoli delle circostanze, sarebbe uscito un best seller, tra Allen e Bergman

    ]tutto questo solo per dire che la natura umana, anche di persone assolutamente stimabili, irreprensibili, è settata su necessità di appagamento che quando vengono meno producono aggressività nella cerchia intima, fino a livelli non sostenibili.
    Ma non puoi basare il tuo ragionamento su una presunta invidia da parte di coppie giovani, che magari erano contrariate per altri motivi oppure erano invidiose di qualcos'altro rispetto a quello che hai ipotizzato tu. Inoltre accorgersi di non essere innamorati della persona con cui si sta può capitare e non significa che la coppia in quanto tale sia una opzione sbagliata per tutto il genere umano. Altrimenti stai dicendo che per stare in coppia andrebbe bene chiunque, dando più importanza al legame formale che non alla relazione fra i due componenti.
    C'è una logica molto semplice hce confuta le tue convinzioni: se non fossimo fatti per stare in coppia stabilmente, con tutte le delusioni d'amore che ognuno colleziona nella vita, non ci sarebbe già più nessuno che vorrebbe ancora fare coppia con qualcuno. Non ti dice niente che comunque le persone, nonostante sofferenze di cuore, divorzi, matrimoni sbagliati, continuino a cercare l'anima gemella?

    (devo buttarmi sulle agenzie di incontri, è un settore che non vede mai crisi )

    Sull'ultima frase, no non credo sia così, proprio la storia ci mostra come in epoche passate le persone avevano desideri molto diversi. Nella nostra epoca questi sono anche pilotati dai media che riescono ad amplificarli e deformarli. C'abbiamo i grilli per la testa, per cui - che so - uno si sente insoddisfatto se non fa sesso tre volte a settimana perchè i media ci dicono che se lo fai solo due volte al mese sei malato di chissà cosa.
    Non si ha fiducia negli altri perché essi se la meritano, ma perché merita di averla colui che la prova.

  15. #120
    Chiamatemi Margherita L'avatar di Magiostrina
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    Noooo, questa è una mia battaglia personale, mi manda il sangue alla testa Questo cliché, che il vero amore è solo quello eterno, è una balla mielosa: i sentimenti si misurano in intensità, non in durata.
    Ma neanche, secondo me si misurano in trasparenza, cioè il sentimento o c'è o non c'è. Il guaio è che si può fingere, anche in buona fede, e che se uno lo prova non è detto lo provi anche il partner, per cui puoi aver amato intensamente o trasparentemente, ma la coppia finisce lo stesso.
    Non si ha fiducia negli altri perché essi se la meritano, ma perché merita di averla colui che la prova.

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