Da Messaggi Scelti (vol. II):

Ogni invio di corrispondenza è composto da cento a duecento pagine scritte da me, e la maggior parte di esse sono state scritte mentre ero costretta a letto, appoggiata sui cuscini e metà sdraiata, oppure su una sedia assai scomoda. La posizione seduta mi provoca molti dolori al fianco e alla parte inferiore della colonna vertebrale. Se in Australia fosse possibile trovare delle sedie come ne abbiamo nei nostri sanatori, sarei pronta ad acquistarne una, anche se costa trenta dollari... Con grande difficoltà posso rimanere eretta e tenere ritta la testa. Devo appoggiarmi contro lo schienale della sedia, leggermente reclinata e appoggiata sopra dei cuscini piegati a metà. Questa è la mia condizione attuale. {MS2 142.3}
Tuttavia, non mi sento per niente scoraggiata. Sento di essere sostenuta ogni giorno. Nelle lunghe ore notturne, quando mi è impossibile dormire, dedico il mio tempo alla preghiera; e quando ogni nervo sembra gridare di dolore, quando nel momento in cui penso di perdere la calma, la pace di Cristo inonda il mio cuore a tal punto che mi sento piena di gratitudine e riconoscenza. Io so che Gesù mi ama ed io amo Gesù. Certe notti sono riuscita a dormire solo tre ore, altre volte quattro ore, ma la maggior parte delle volte riesco a dormire solo due ore. Eppure, durante queste lunghe notti australiane, nonostante le profonde tenebre, tutto sembra essere illuminato intorno a me e gioisco di una dolce comunione con Dio. {MS2 142.4}
Quando per la prima volta mi sono trovata in una condizione d’impotenza, mi sono subito pentita d’aver attraversato le profonde acque dell’oceano. Perché non sono rimasta negli Stati Uniti? Perché mi trovo in questo paese? Più volte ho nascosto il viso tra i cuscini e ho pianto tantissimo. Ben presto mi accorsi che non potevo assecondare lo sfogo superfluo cagionato dalle lacrime. {MS2 142.5}
Mi sono detta: Ellen G. White, che cosa vuoi dire con questo? Non sei forse venuta in Australia perché era tuo dovere venire qua, dove la Chiesa ha bisogno di te? Non è forse tuo dovere farlo? {MS2 142.6}
- Dissi, “Si!” {MS2 142.7}
- Allora perché ti senti così abbandonata e scoraggiata? Non è questa l’opera del nemico? {MS2 142.8}
E io dissi: {MS2 142.9}
- Credo che lo è! {MS2 142.10}
Ho asciugato le lacrime il più rapidamente possibile e dissi: {MS2 142.11}
- Basta così, non voglio più vedere il lato oscuro della vita, sia che viva o muoia, raccomando la mia anima a Colui che morì per me”. {MS2 142.12}
In quel momento credetti alla bontà del Signore e in questi otto mesi di sconforto non ho avuto più nessuno scoraggiamento e dubbio. Ora considero questo evento come una parte del piano del Signore per il bene del Suo popolo qui in questo paese, in America e naturalmente per il mio stesso bene. Non so spiegare come e perché, ma credo fermamente in questo. E ora sono felice nella mia afflizione, perché posso confidare nel mio Padre celeste. Non voglio dubitare mai più del Suo amore. Accanto a me c’è un guardiano che vigila giorno e notte, ed io lodo il Signore per la Sua bontà. Il mio cuore è colmo di gratitudine. {MS2 142.13}

21maggio1892. {MS2 143.1}
La notte insonne stava per terminare. Ieri pomeriggio, il pastore A.G. Daniells e sua moglie, il pastore G.C. Tenney e sua moglie, i fratelli Stockton e Smith vennero a casa nostra, su mia richiesta, per pregare insieme il Signore per la mia guarigione. Abbiamo avuto una riunione di preghiera molto fervente e fummo molto benedetti. Mi sentii sollevata, ma la mia salute non fu ristabilita. Ho fatto tutto il possibile per seguire le istruzioni della Bibbia, credendo che Lui mi guarirà quando lo riterrà opportuno. La mia fede è ferma in questa promessa: Chiedete e vi sarà dato. (Giovanni 16:24) {MS2 143.2}
Sono convinta che il Signore ascolti le nostre preghiere. Speravo d’essere liberata immediatamente dalla prigionia della mia malattia e nel mio giudizio finito pensavo che in questo modo Dio sarebbe stato glorificato. Durante le nostre preghiere sentivo una grande benedizione scendere su di me e in breve la promessa mi è stata data: “Io sono il tuo Redentore, sarai guarita”
Manoscritto 19, 1892. {MS2 143.3}

Quando prego per la mia guarigione e mi sembra che il Signore non risponda, il mio spirito si strugge dentro di me. È proprio allora che il mio amato Salvatore mi ricorda la Sua presenza. Egli mi dice: “Non hai fiducia in Me, io che ho dato il mio sangue per te, Io che ti porto scolpita sulle palme delle mie mani”? Allora la mia anima si nutre della presenza divina. Sento come se fossi trasportata fuori di me alla presenza di Dio.
Manoscritto 19, 1892 {MS2 146.4}

14 Luglio 1892 {MS2 146.5}
Quando sopravvenne la malattia che ho patito per tutti questi mesi, rimasi sorpresa di non essere stata guarita in seguito alle mie preghiere. Ma nel mio caso si è compiuta questa promessa: La mia grazia ti basta. (2 Corinzi 12:9). {MS2 146.6}

Questa mancanza di rassegnazione per la mia sorte fu l’inizio delle mie sofferenze e impotenza, ma non passò molto tempo finché sentii che la mia afflizione faceva parte del piano di Dio. Scoprii che stando a metà distesa e a metà seduta, potevo collocarmi in una posizione nella quale potevo utilizzare le mie mani danneggiate e benché soffrissi molto dolore potei scrivere abbastanza. Da quando sono arrivata in questo paese ho scritto 1.600 pagine di questo volume. {MS2 147.2}

Vi dico come qualcuno che sa: che la luce tornerà, che gioiremo e che la nebbia e le nuvole scompariranno. Passeremo dal potere oppressivo delle ombre e delle tenebre al sole brillante della Sua presenza. {MS2 148.4}


Vedete bene, però, che una cosa è la rivelazione divina con tutta la sua luce e altra cosa è la salute fisica, tant’è che sorella White continuava a soffrire, nonostante ricevesse rivelazioni divine. Tutto ciò, comunque, è comune ad altri inviati di Dio: lo stesso Paolo, che chiedeva di essere sanato da un malanno, ricevette risposta che non sarebbe guarito, perché altrimenti avrebbe potuto inorgoglirsi, probabilmente sentendosi “onnipotente”, seppure in seguito a preghiere. Continuando a leggere questa antologia, pare proprio che Dio non concesse la guarigione a sorella White, altrimenti si leggerebbe un ringraziamento. Questo spiace molto, ma Dio sa ciò che fa o non fa e perché.