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Risultati da 46 a 60 di 156

Discussione: la Samaritana

  1. #46
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    oltretutto, nel sistema cristiano questo significherebbe negare l'errore umano nel momento dato, ossia il credente che, pur credendo, cede al peccato, ma potrebbe ancora pentirsi;
    Beh se tu pensi che il credere sia superficiale ti perdi nell'infinità dei credere, ma se pensi per un attimo che credere sia una cosa seria allora dovresti sapere che non è facile affatto, soprattutto mantenersi continuamente credente, come suggerisce anche S. Paolo.
    Non è una corrente alternata, è una corrente continua.

    Buon pomeriggio.

  2. #47
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Non sono un giudice altrui, ognuno può pensare a ciò che vuole;
    mah... questo che è se non giudicare gli altri ?
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    Io invece le rilascio le patenti di credente, eccome!
    Io non posso credere ad uno che predica la castità in pubblico e poi viene colto in fragrante...
    prendo solo le mie distanze, io sono giudice di me stesso.
    Cioè io giudico ciò che io posso prendere e ciò che posso lasciare altrimenti starei sempre a segnare il passo.
    Ti ricordo che sono pacifico.
    tu sarai anche pacifico, ma il tuo sembra il discorsetto dei commentatori sportivi quando ci sono gli incidenti alle partite: questi non sono veri tifosi !
    la realtà è che uno può essere uno sportivo civile ed educato, ma questo non cambia il fatto che il pubblico del calcio è fazioso e intollerante proprio perché è nella natura del tifo; poi, nel mucchio qualcuno che si spinge alle coltellate o peggio, esce fuori, nonostante ci siano anche gli sportivi pacifici;
    infatti, una compagni di CC in assetto antisommossa c'è sempre, a volte pure un battaglione; i blocchi ai caselli, le volanti che controllano che quelli in trasferta non devastino gli autogrill, ecc...

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    Beh se tu pensi che il credere sia superficiale ti perdi nell'infinità dei credere
    e perché dovrei dar retta a te su quanto e come credono gli altri ? io posso credere a te su quello che mi dici di te, e gli altri su loro stessi; oppure a nessuno; ma se devo dare una definizione di credente, posso solo fidarmi di quello che dice ognuno, nonostante le incoerenze;

    certo che se mi dici che il kamikaze suicida non è un credente, la vedo difficile.
    c'� del lardo in Garfagnana

  3. #48
    رباني L'avatar di King Kong
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    Va bene, proviamo a fare un'equazione:
    Il jihadista si fa saltare nella pizzeria = il testo sacro non é scientifico abbastanza per escludere questa interpretazione.
    Il tifoso esce il coltello = la regola del fuori gioco non é scientifica abbastanza per escludere la reazione del tifoso.

    O non ho capito bene?
    Aut hic aut nullubi

  4. #49
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Va bene, proviamo a fare un'equazione:
    Il jihadista si fa saltare nella pizzeria = il testo sacro non é scientifico abbastanza per escludere questa interpretazione.
    Il tifoso esce il coltello = la regola del fuori gioco non é scientifica abbastanza per escludere la reazione del tifoso.

    O non ho capito bene?
    no; non è la regola del fuorigioco, né la "scientificità di un testo", ma il combinato disposto di due circostanze:

    a) un assoluto indiscutibile e inconfutabile in cui il soggetto si identifica: questo è il Bene, non discutibile poiché proviene da Dio;
    b) un testo che, evidentemente, non si presta a letture esclusive, impositive, come, che so, il codice della strada;
    chi passi col rosso e venga sanzionato può cercare scuse, ma non mette in discussione il precetto;

    nella diramazione Dio unico ---> pluralità di Dii unici, monoteismi scaturiti da alcuni testi comuni ---> pluralità di confessioni o versioni/dottrine diverse nell'ambito di una stessa religione, si determina una circostanza di sostanziale anarchia, che può essere anche vista come "libertà", ma di soggetti potenzialmente non disposti a recedere dal proprio assoluto;
    un po' come la giustizia fai da te di cittadini armati, a sostituire le istituzioni, l'interpretazione autentica della legge, il monopolio della forza;

    in effetti, di questo si tratta, dato che quella divina è tradizionalmente La Legge, e non a caso, visto che i testi sacri non parlano dell'alimentazione dei purosangue o della fitness per a prova costume, ma si dettano regole morali, intese come obbligatorie, con tanto di sanzioni in caso di inottemperanza;
    a te risulta diversamente ?
    c'� del lardo in Garfagnana

  5. #50
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    mah... questo che è se non giudicare gli altri ?


    no, non è giudicare gli altri ma è giudicare le cose che ho fatto e che faccio, in quanto il mio giudicare è riflessivo ed è rivolto in me per capire come funzionino le cose affinché io le faccia bene.

  6. #51
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    tu sarai anche pacifico, ma il tuo sembra il discorsetto dei commentatori sportivi quando ci sono gli incidenti alle partite: questi non sono veri tifosi !
    Non sapevo di essere così.
    Farò meno discorsetti, e se proprio dovrò farli cercherò di andare a Bergamo per portare sfiga all'Atalanta, visto che tifo per il Toro.

  7. #52
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    no, non è giudicare gli altri ma è giudicare le cose che ho fatto e che faccio, in quanto il mio giudicare è riflessivo ed è rivolto in me per capire come funzionino le cose affinché io le faccia bene.
    a me questo pare giudicare gli altri:
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    Io invece le rilascio le patenti di credente, eccome!
    Io non posso credere ad uno che predica la castità in pubblico e poi viene colto in fragrante...
    ma non sei mica il solo; il problema è proprio che è pieno il mondo di gente chela sa lunga e giudica, ispirata da cose sacre e indiscutibili, in virtù delle quali si permette di ficcare il naso nelle faccende altrui che la legge ritiene lecite; e ti devi coprire col velo, e non puoi divorziare, e la contraccezione è peccato mortale...

    che va bene, per carità, se ti metti alla pari con le opinioni altrui; ma quando pretendi che siano superiori, perché divine, comincia a diventa' pesante la faccenda.
    c'� del lardo in Garfagnana

  8. #53
    رباني L'avatar di King Kong
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    no; non è la regola del fuorigioco, né la "scientificità di un testo", ma il combinato disposto di due circostanze:

    a) un assoluto indiscutibile e inconfutabile in cui il soggetto si identifica: questo è il Bene, non discutibile poiché proviene da Dio;
    b) un testo che, evidentemente, non si presta a letture esclusive, impositive, come, che so, il codice della strada;
    chi passi col rosso e venga sanzionato può cercare scuse, ma non mette in discussione il precetto;

    nella diramazione Dio unico ---> pluralità di Dii unici, monoteismi scaturiti da alcuni testi comuni ---> pluralità di confessioni o versioni/dottrine diverse nell'ambito di una stessa religione, si determina una circostanza di sostanziale anarchia, che può essere anche vista come "libertà", ma di soggetti potenzialmente non disposti a recedere dal proprio assoluto;
    un po' come la giustizia fai da te di cittadini armati, a sostituire le istituzioni, l'interpretazione autentica della legge, il monopolio della forza;

    in effetti, di questo si tratta, dato che quella divina è tradizionalmente La Legge, e non a caso, visto che i testi sacri non parlano dell'alimentazione dei purosangue o della fitness per a prova costume, ma si dettano regole morali, intese come obbligatorie, con tanto di sanzioni in caso di inottemperanza;
    a te risulta diversamente ?
    Sí.
    Non so da cosa derivi questo tuo accanimento.
    Se leggessi con più serenità le scritture, scopriresti che la stessa legge mosaica viene spesso interpretata in maniera piú tollerante, oggi diremmo, applicando le circostanze attenuanti o anche promuovendo il perdono. Ad esempio Gesú che salva l'adultera dalla lapidazione o che raccomanda di perdonare sette volte sette o il Corano che addirittura introduce il risarcimento che annulla la pena, anche nel caso di reati capitali come l'omicidio e che in ultima istanza raccomanda ai credenti il perdono che anche in questo caso annulla la pena.
    Al califfo Omar venne portato un ladro colto in flagrante e la legge prevede in questo caso il taglio della mano. Omar mandò alcuni dei suoi uomini a casa del ladro con la raccomandazione di controllare che questi avesse provviste per sfamare la famiglia per quaranta giorni. Tornati dal califfo, questi riferirono che la famiglia era povera e non aveva il necessario per arrivare a sera. Omar ordinò di dare al poveruomo il necessario (per quaranta giorni) e lo rilasciò.
    Per dire che le norme morali e le sanzioni sono oltremodo trattabili e sindacabili, né più né meno di quanto non lo siano nella giurisprudenza ordinaria.
    L'esempio del semaforo rosso é ridicolo in quanto non si tratta di legge morale ma di una norma della circolazione.
    Anche la giurisprudenza ordinaria offre il fianco a più interpretazioni, altrimenti non ci sarebbe bisogno di una pubblica accusa, di avvocati difensori, giurie e giudici.
    La pretesa di una rigorosa base scientifica che legittimi le Scritture é altrettanto fondamentalista quanto lo é la pretesa di alcuni gruppi minoritari di voler regolare con rigidità la vita sociale secondo un'interpretazione letterale (e arbitraria) delle stesse.
    Aut hic aut nullubi

  9. #54
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    Sí.
    Non so da cosa derivi questo tuo accanimento.
    è solo cautela verso un argomento che da millenni genera violenze, o ne è pretesto;
    nessuno entra in un circolo bocciofilo col mitra e le bombe; ma questo avviene negli edifici di culto e per millenni la fede delle persone è stata movente di violenze, anche di massa; e tutt'ora è fondamento di comportamenti che la nostra cultura giudica criminali, come giustiziare i gay, o condannare avvocatesse dei diritti civili per aver esortato alla trasgressione di un precetto religioso; ma tu parli del mio preteso accanimento...

    Se leggessi con più serenità le scritture, scopriresti che la stessa legge mosaica viene spesso interpretata in maniera piú tollerante, oggi diremmo, applicando le circostanze attenuanti o anche promuovendo il perdono. Ad esempio Gesú che salva l'adultera dalla lapidazione o che raccomanda di perdonare sette volte sette o il Corano che addirittura introduce il risarcimento che annulla la pena, anche nel caso di reati capitali come l'omicidio e che in ultima istanza raccomanda ai credenti il perdono che anche in questo caso annulla la pena.
    ...
    Per dire che le norme morali e le sanzioni sono oltremodo trattabili e sindacabili, né più né meno di quanto non lo siano nella giurisprudenza ordinaria.
    L'esempio del semaforo rosso é ridicolo in quanto non si tratta di legge morale ma di una norma della circolazione.
    appare ridicolo a chi non conosce la legge - come dimostri in seguito - e a chi guarda il dito e non la luna;

    nel mio esempio, ciò che rileva è l'attitudine strutturale ed ermeneutica di un testo/norma/precetto ad atteggiarsi come tale nel contesto di corpus normativo; cioè a porsi inequivocabilmente come disciplina nel quadro di un sistema coerente, tale che nessuna altra norma smentisca o renda equivoca quella in oggetto;
    cosa che è da escludere per i testi sacri, proprio perché questi non hanno la forza strutturale autonoma per "difendersi" dalle interpretazioni;
    così non fosse, non si spiegherebbero le frammentazioni confessionali sulla base dei medesimi testi, e le stesse diatribe infra-confessionali;

    nella struttura di un testo rileva la ridondanza, tale che ogni significato - nel nostro caso, precetti, venga rafforzato dall'insieme del corpo del testo, e che quindi un precetto non possa essere equivocato, contraddetto; questo avviene nelle leggi, nei corpi legislativi, ma non nei testi sacri;

    la tua osservazione successiva è del tutto peregrina:
    Anche la giurisprudenza ordinaria offre il fianco a più interpretazioni, altrimenti non ci sarebbe bisogno di una pubblica accusa, di avvocati difensori, giurie e giudici.
    questo non è "interpretare" - attività in cui margini sono, eventualmente, ristrettissimi e tassativi, e che spetta al giudice - ma il normale operare di contrappesi, nell'ambito di uno stato di diritto che, evidentemente, fraintendi;
    La pretesa di una rigorosa base scientifica che legittimi le Scritture é altrettanto fondamentalista quanto lo é la pretesa di alcuni gruppi minoritari di voler regolare con rigidità la vita sociale secondo un'interpretazione letterale (e arbitraria) delle stesse.
    io non ho affatto questa pretesa; questa è una tua fantasia;

    se un credente accettasse la "poeticità" e il senso moralmente lasco di un testo sacro, a me starebbe benissimo; ma, nel momento in cui il credente presenta il suo testo di riferimento come una legge coerente, da cui desumere una volontà divina su cui si fonda un giudizio, anche su di me e sui miei comportamenti, io faccio semplicemente notare che quel testo è incongruente;

    in soldoni, vista la facilità di fraintendimento, se un cattolico mi cassa la contraccezione e il divorzio come peccati, cioè addita pubblicamente i miei comportamenti come riprovevoli - poiché i peccati lo sono - mi sta aggredendo;
    io, invece di aggredire lui, gli faccio notare che il fondamento della sua critica è inefficace, un testo normativamente insignificante, dal momento che produce una dottrina interpretativa opposta per una quota pari di credenti, come i riformati e gli ortodossi;
    tu lo vedi come accanimento; a me sembra una condotta pacifica ed educata di fronte ad un'aggressione;

    io mi rendo conto che per i cultori di una o più religioni la circostanza risulti sgradevole da prendere in considerazione, ma gli assoluti morali postulati dalle religioni hanno in sé una tendenza totalitaria, che si manifesta al momento di tradursi in norma concreta, da far valere nella società, e quindi sono suscettibili di far scattare il noto paradosso dell'intolleranza di Popper, per cui il pluralismo deve difendersi dagli intolleranti, che non deve tollerare, pena l'essere annichilito;

    e nota che io non ho alcuna ostilità per la fede in sé, visto che sono contribuente di una chiesa; la mia è solo prudenza filosofica e civica.
    c'� del lardo in Garfagnana

  10. #55
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    All'anima! La tua prudenza filosofica e civica ti ha permesso di equiparare la Dottrina Morale della Chiesa ai talebani e ai kamikaze!!! I miei più vivi complimenti
    amate i vostri nemici

  11. #56
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    All'anima! La tua prudenza filosofica e civica ti ha permesso di equiparare la Dottrina Morale della Chiesa ai talebani e ai kamikaze!!! I miei più vivi complimenti
    commento sciocchino, che non sa di nulla, perché non hai capito il punto, per malevolenza o disordine mentale, scarsa abitudine a ragionare razionalmente sulle idee; ma, a questo punto, ci vorrebbero i disegnini;
    prima di tutto, io non ho equiparato al Dottrina morale della Chiesa - né "il Corano" o "la Bibbia" - ai kamikaze o ai talebani, perché si tratta di due categorie diverse: la prima attiene alle ideologie, sistemi di idee, più o meno coerenti; la seconda riguarda le persone; ci sei ?

    in secondo luogo, qui non si parla "della Chiesa", che è solo uno tra tanti enti che pretende di amministrare e somministrare "Dio", e che non ha e non esercita nemmeno il monopolio di "Cristo", come circostanza di fatto, visto che circa metà dei cristiani non è cattolica, benché a te piaccia ignorarlo;

    la questione è che i religiosi giocano agli apprendisti stregoni, senza avere la capacità di controllare le conseguenze del loro agire; ti faccio un esempio:
    a) la tua chiesa dice o no che l'aborto è omicidio ? mi pare di sì;
    b) la tua chiesa attribuisce alla Bibbia l'ispirazione divina ? mi pare di sì;
    c) nella Bibbia è scritto occhio per occhio, dente per dente ?; mi pare di sì;

    ora, la dottrina della Chiesa può articolare la questione come crede, ma non garantire che un certo numero di persone non faccia due più due, e vada in un ospedale dove si praticano legalmente aborti e spari al medico o a qualcun altro, nonostante parere contrario della dottrina;

    e lo stesso avviene per altre fedi e dottrine, con la mera circostanza storica per cui il mondo cristiano dopo secoli di guerre di religione ha deciso di relegare le morali religiose a mera questione privata, le cui motivazioni sono egualitariamente equiparate a quelle dei non religiosi; ma ci sono voluti secoli e secoli di immani atrocità compiute in nome di Dio, terminate perché ad un certo punto è stata messa la mordacchia, e non per spontaneo ricredersi del clero; c'è voluto il bastone, la dura susta, i bersaglieri, ecc...

    al fondo, la questione è che gli enti religiosi, di tutte le fedi, si atteggiano a normatori morali su questioni di capitale importanza - come potrebbe fare uno stato, depositario del monopolio della forza - ma senza avere:
    a) il controllo sui fedeli; il fedele legge occhio per occhio, Parola di Dio; chi è questo papa che pretende di derogare alla parola di Dio ed impedirmi di fare giustizia ? se io non sono d'accordo, devo far prevalere la sua opinione o il precetto divino, che lo stesso papa avvalora come tale ?
    b) il controllo su testi palesemente contraddittori, inadatti a formulare precetti univoci, al contrario delle leggi civili, che sono coerenti e si impongono, prima che con il monopolio della forza, con la loro coerenza logica; chi commette un reato - a parte un selvaggio - è consapevole della violazione della legge;
    chi interpreta "male" un testo sacro no; e la prova è la pluralità di religioni e confessioni, dottrine, a partire dagli stessi testi;

    avete voglia tu e King Kong a dire che la Chiesa cattolica è "buona e pacifica", o che nel Corano ci sono precetti antitetici alla violenza, quando la realtà mostra che non c'è nessuna entità dottrinaria in grado di imporre in massa quelle modalità di interpretazione di assoluti morali messi in circolo nella società a cui si attribuisce la natura divina;
    se io facessi il discorso all'inverso, lo capireste immediatamente:
    potrei dire, senza nemmeno ricorrere a "Dio", ma solo alla cronaca: il clero è pedofilo, ma non vanno uccisi i preti; i musulmani, in quanto tali, sono potenzialmente dei terroristi, ma non vanno uccisi; giustamente, voi avreste da obiettare che si tratta di un'istigazione all'odio e, siccome le mie argomentazioni sono "laiche", confutarle e neutralizzare razionalmente il pensiero di chi voglia ispirarsi per commettere violenze;

    ma se io affermassi che Dio dice che i preti sono pedofili, o gli infedeli, eretici, apostati, musulmani, ecc... terroristi, peccatori, emissari del Demonio , non esisterebbe altro argomento razionale per confutare la mia affermazione, attribuita direttamente a Dio; se tu volessi impedire che una folla inferocita che mi crede vada a linciare i sacerdoti, o che un fondamentalista vada in una moschea col mitra e faccia una strage di "potenziali terroristi o fiancheggiatori", avresti il solo mezzo di confutare il mio dio, che è la cassaforte blindata in cui si trova l'idea che espongo;

    e guarda che non è questione di lana caprina, perché Bibbia e Vangelo, Corano, sono gli stessi da millenni, ma niente ha impedito che fossero interpretati in modo violento e prevaricatore, che continuino ad esserlo, e la constatazione che la loro neutralizzazione - dove opera - non si deve ad un moto spontaneo del corpo dei credenti, ma alla reazione d'autorità degli stati, dove essi si sono fatti laici e hanno dismesso la fede a mera questione privata.
    c'� del lardo in Garfagnana

  12. #57
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    commento sciocchino, che non sa di nulla, perché non hai capito il punto, per malevolenza o disordine mentale, scarsa abitudine a ragionare razionalmente sulle idee; ma, a questo punto, ci vorrebbero i disegnini;
    prima di tutto, io non ho equiparato al Dottrina morale della Chiesa - né "il Corano" o "la Bibbia" - ai kamikaze o ai talebani, perché si tratta di due categorie diverse: la prima attiene alle ideologie, sistemi di idee, più o meno coerenti; la seconda riguarda le persone; ci sei ?

    in secondo luogo, qui non si parla "della Chiesa", che è solo uno tra tanti enti che pretende di amministrare e somministrare "Dio", e che non ha e non esercita nemmeno il monopolio di "Cristo", come circostanza di fatto, visto che circa metà dei cristiani non è cattolica, benché a te piaccia ignorarlo;

    la questione è che i religiosi giocano agli apprendisti stregoni, senza avere la capacità di controllare le conseguenze del loro agire; ti faccio un esempio:
    a) la tua chiesa dice o no che l'aborto è omicidio ? mi pare di sì;
    b) la tua chiesa attribuisce alla Bibbia l'ispirazione divina ? mi pare di sì;
    c) nella Bibbia è scritto occhio per occhio, dente per dente ?; mi pare di sì;

    ora, la dottrina della Chiesa può articolare la questione come crede, ma non garantire che un certo numero di persone non faccia due più due, e vada in un ospedale dove si praticano legalmente aborti e spari al medico o a qualcun altro, nonostante parere contrario della dottrina;

    e lo stesso avviene per altre fedi e dottrine, con la mera circostanza storica per cui il mondo cristiano dopo secoli di guerre di religione ha deciso di relegare le morali religiose a mera questione privata, le cui motivazioni sono egualitariamente equiparate a quelle dei non religiosi; ma ci sono voluti secoli e secoli di immani atrocità compiute in nome di Dio, terminate perché ad un certo punto è stata messa la mordacchia, e non per spontaneo ricredersi del clero; c'è voluto il bastone, la dura susta, i bersaglieri, ecc...

    al fondo, la questione è che gli enti religiosi, di tutte le fedi, si atteggiano a normatori morali su questioni di capitale importanza - come potrebbe fare uno stato, depositario del monopolio della forza - ma senza avere:
    a) il controllo sui fedeli; il fedele legge occhio per occhio, Parola di Dio; chi è questo papa che pretende di derogare alla parola di Dio ed impedirmi di fare giustizia ? se io non sono d'accordo, devo far prevalere la sua opinione o il precetto divino, che lo stesso papa avvalora come tale ?
    b) il controllo su testi palesemente contraddittori, inadatti a formulare precetti univoci, al contrario delle leggi civili, che sono coerenti e si impongono, prima che con il monopolio della forza, con la loro coerenza logica; chi commette un reato - a parte un selvaggio - è consapevole della violazione della legge;
    chi interpreta "male" un testo sacro no; e la prova è la pluralità di religioni e confessioni, dottrine, a partire dagli stessi testi;

    avete voglia tu e King Kong a dire che la Chiesa cattolica è "buona e pacifica", o che nel Corano ci sono precetti antitetici alla violenza, quando la realtà mostra che non c'è nessuna entità dottrinaria in grado di imporre in massa quelle modalità di interpretazione di assoluti morali messi in circolo nella società a cui si attribuisce la natura divina;
    se io facessi il discorso all'inverso, lo capireste immediatamente:
    potrei dire, senza nemmeno ricorrere a "Dio", ma solo alla cronaca: il clero è pedofilo, ma non vanno uccisi i preti; i musulmani, in quanto tali, sono potenzialmente dei terroristi, ma non vanno uccisi; giustamente, voi avreste da obiettare che si tratta di un'istigazione all'odio e, siccome le mie argomentazioni sono "laiche", confutarle e neutralizzare razionalmente il pensiero di chi voglia ispirarsi per commettere violenze;

    ma se io affermassi che Dio dice che i preti sono pedofili, o gli infedeli, eretici, apostati, musulmani, ecc... terroristi, peccatori, emissari del Demonio , non esisterebbe altro argomento razionale per confutare la mia affermazione, attribuita direttamente a Dio; se tu volessi impedire che una folla inferocita che mi crede vada a linciare i sacerdoti, o che un fondamentalista vada in una moschea col mitra e faccia una strage di "potenziali terroristi o fiancheggiatori", avresti il solo mezzo di confutare il mio dio, che è la cassaforte blindata in cui si trova l'idea che espongo;

    e guarda che non è questione di lana caprina, perché Bibbia e Vangelo, Corano, sono gli stessi da millenni, ma niente ha impedito che fossero interpretati in modo violento e prevaricatore, che continuino ad esserlo, e la constatazione che la loro neutralizzazione - dove opera - non si deve ad un moto spontaneo del corpo dei credenti, ma alla reazione d'autorità degli stati, dove essi si sono fatti laici e hanno dismesso la fede a mera questione privata.

  13. #58
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    Scusa, Axe-Ugene, potresti essere più conciso nei tuoi interventi? Sennò non ce la facciamoa leggere.
    Dici ad es che nella nostra Bibbia è scritto, occhio per occhio e dente per dente, ma questo è il Levitico, è per popolazioni appena uscite dall'età del bronzo, certo Dio parla in modo diverso al suo popolo, in modo che possa capirlo, a seconda dell'era in cui si trovavano.
    Grazie.

  14. #59
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    Scusa, Axe-Ugene, potresti essere più conciso nei tuoi interventi? Sennò non ce la facciamo a leggere.
    Dici ad es che nella nostra Bibbia è scritto, occhio per occhio e dente per dente, ma questo è il Levitico, è per popolazioni appena uscite dall'età del bronzo, certo Dio parla in modo diverso al suo popolo, in modo che possa capirlo, a seconda dell'era in cui si trovavano.
    Grazie.

    PS. Direi che devi essere più selettivo sugli argomenti che porgi, altrimenti su mezza pagina in ogni rigo c'è da versare tonnellate di inchiostro.

  15. #60
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da Lilia Visualizza Messaggio
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    Scusa, Axe-Ugene, potresti essere più conciso nei tuoi interventi? Sennò non ce la facciamo a leggere.
    Dici ad es che nella nostra Bibbia è scritto, occhio per occhio e dente per dente, ma questo è il Levitico, è per popolazioni appena uscite dall'età del bronzo, certo Dio parla in modo diverso al suo popolo, in modo che possa capirlo, a seconda dell'era in cui si trovavano.
    questa è una tua opinione, rispettabile; ma pur sempre l'opinione di una persona; a chi legga la Bibbia è stato detto che quella è Parola di Dio, ed è parecchio probabile che se il suo sentimento è quello, ritenga di preferire quella al tuo commento, oppure, come da Genesi 9; 26,27, di sostenere la segregazione razziale; o altro...
    tu sei in grado di controllare o convincere a credere altrimenti ?

    sono stato abbastanza sintetico ?
    c'� del lardo in Garfagnana

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