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Risultati da 16 a 30 di 53

Discussione: Evoluzione e genetica

  1. #16
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da Jerda Visualizza Messaggio
    Credo che non sia passato il messaggio. Io parlo del problema della riproduzione di soggetti malati che moltiplicano i problemi genetici delle generazioni avvenire come oggi succede in diversi campi.
    nella procreazione umana non succede questo, guarda caso perché la dominanza e la recessività dei caratteri sono distribuite; infatti, l'esogamia è statisticamente premiante; stai tranquilla, che tra 500 anni avranno tutti la pelle più scuretta, non trasparente;

    ti resta da definire chi sia "malato" e in relazione a quali circostanze ambientali e tecnologiche; è malato un miope che deve portare gli occhiali ? chi è figlio di genitori con l'alzheimer e ha probabilità di incorrervi o trasmetterlo per familiarità, chi ha casi di tumore in famiglia, dovrebbe evitare di procreare ? e chi ha un temperamento irascibile per motivi ormonali, con punte di antisocialità ?
    siamo tutti "malati", a seconda del criterio di definizione, che è arbitrario;

    Non fare roghi di malati ma pensarci bene a procreare creature che vorranno a loro volta procreare finché non avremo la pelle trasparente e il sistema immunitario sarà qualcosa di appartenente al passato, che è ciò che succederà.
    Soluzioni o opinioni non ne ho date, ma rinunciare alla procreazione quando si hanno malattie rare o tare che già oggi si moltiplicano, lo trovo molto ammirabile e coraggioso. Posso?
    ha'voglia te... e se quello non rinuncia perché non condivide la tua nozione di patologico ?
    E spesso la colpa è nostra, ambientale, ma anche dalla riproduzione di soggetti che in natura non avrebbero chance, da qui malattie, intolleranze alimentari, celiachia, malattie neurodegenerative, poliallergie, un cervello di 300 cm cubi in meno ai nostri antenati e così via.
    ma quale natura ? rispetto alle mani nude, è artificio anche la lancia del Neanderthal

    il bambino col cancro in natura non avrebbe chances; se fai questo discorso, lo devi lasciar morire; e, per coerenza, non dovresti ricorrere ad alcun artifizio della medicina che modifichi il naturale decorso di una malattia; se guarisci coi tuoi soli mezzi genetici, bene; altrimenti, crepi; altrimenti, dovresti spiegare con quale criterio scegli chi possa essere curato e chi no, e dire il perché; sono caxxi, da' retta ...

    Se solo pensare al problema deve far inorridire perché la testa entra in loop tra un problema che vogliamo ignorare perché le soluzioni non le accettiamo deve scatenare i peggiori istinti ok, ma non ho proposto castrazioni di massa. Ma anche non agire è una scelta.
    certo; in Toscana, c'è un modo di dire: mangassi l'ovo 'n culo; mangiare l'uovo quando è ancora nel culo della gallina per dire, anticipare in modo sgradevole gli eventi;
    tu vorresti eliminare coloro che eventualmente la natura eliminerebbe, per paura di quella futura eliminazione; che senso avrebbe ?

    Secondo me l'eugenetica sarebbe l'unica soluzione, figurati, sebbene non risvegli bei ricordi, non deve essere necessariamente utilizzata al peggio, e poi con le conoscenze genetiche per scatenare guerre batteriologiche o le armi nucleari oggi disponibili a migliaia, credo che correggere le tare che permettere a persone che hanno deficit genetici in modo da non far diventare tra due generazioni un'umanità con la consistenza del semolino e pluriammalati, per salvare vite e dare la possibilità di procreare, con i rischi connessi da un uso sbagliato certo, ma di alternative praticabili si deve parlare, giusto?
    si può parlare di tutto; ma qualsiasi tesi, per essere considerata, dovrebbe essere formulata in modo corretto, scientificamente, intendo; l'umanità dalla consistenza di semolino è una bufala, proprio in senso biologico;

    Strano ma umano che la presa di coscienza di un problema che pone già nella formulazione un dilemma morale getti su chi osa farlo notare la paternità di soluzioni mai nominate.
    infatti, basterebbe nominare le soluzioni: si dovrebbe fare - d'autorità, ovviamente, altrimenti non è normazione - questo, questo e quest'altro;
    prima definisci cosa sia patologico, chi sia malato; poi quello che si dovrebbe fare, e poi annamo a discute'... vediamo se l'idea ha un senso coerente, una qualche utilità sociale che la può far ritenere di pregio, a quali costi.
    c'� del lardo in Garfagnana

  2. #17
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Non lo so se non lo hai fatto apposta o volutamente. Comunque sia di fondo ci sono sempre gli errori per quanto riguarda la poca conoscenza della biologia come appunto la genetica e l'evoluzione tirate in ballo. Non esiste una natura che pilota gli esseri viventi verso un fine di perfezione, l'evoluzione non è in questo senso che va.
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

  3. #18
    No Excuses L'avatar di Jerda
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    Non lo so se non lo hai fatto apposta o volutamente. Comunque sia di fondo ci sono sempre gli errori per quanto riguarda la poca conoscenza della biologia come appunto la genetica e l'evoluzione tirate in ballo. Non esiste una natura che pilota gli esseri viventi verso un fine di perfezione, l'evoluzione non è in questo senso che va.
    Fatto cosa non so, ma hai frainteso ed ho conoscenze genetiche adeguate: non c'è bisogno di scomodare una personalizzazione o peggio deizzazione della natura: le variazioni genetiche di generazione in generazione portano la prole ad essere più o meno adatta a sopravvivere. Dei miei due figli, quello alto e che corre più veloce sopravviverà meglio in una savana, avrà più probabilità di raggiungere una preda, sopravvivere e portare geni più adatti alla sopravvivenza alla prole, quello più basso avrà più probabilità di morire e le nuove generazioni saranno sempre più alte, salvo cambiamenti ambientali. A meno che non viva in una foresta intricata, dove le dimensioni minori aiutano. Per questo ad esempio i watussi vivono nelle praterie ed i pigmei in boschi intricati. La perfezione è un concetto che non tirerei fuori, piuttosto la maggiore adattabilità ad un determinato ambiente, in un certo periodo.
    Nessun bisogno di scomodare progettualità o valori assoluti: è un processo che non richiede un operatore. Chiaro che una persona allettata perché ha un difetto genetico ai reni, non sopravviverebbe in natura. Oggi si, e può riprodursi. Questo non può che moltiplicare, per esempio, il numero di persone che sono poliallergiche alla maggior parte dei pollini, molto diffuse oggigiorno.
    Da qui estrapolare il decadimento genetico rispetto non a dio o alla morale, ma alla capacità di sopravvivere in un dato ambiente dovendo fare sempre più ricorso a cure per evitare accidenti ematici, epatici, polmonari ed il loro sommarsi col tempo è un attimo

    E' un problema posto, si vuole ignorarlo perché pone soluzioni non considerate moralmente accettabili, anche da me che però non sento il bisogno di esorcizzare la questione negando il problema.
    Ultima modifica di Jerda; 28-04-2019 alle 17:01

  4. #19
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    allora, sinceramente cara jerda tu non me la conti giusta...è con le chiacchiere che cerchi di uscire da questa situazione?

  5. #20
    No Excuses L'avatar di Jerda
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    Volevo appunto mettermi l'avatar di Samuel L Jackson, ma mi dice non sono abilitato

  6. #21
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    è chiaro: c'è il copyright...
    ma sei uomo o donna?

  7. #22
    No Excuses L'avatar di Jerda
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    Un po' e un po', hommo ma di misura.

  8. #23
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    Citazione Originariamente Scritto da Jerda Visualizza Messaggio
    Fatto cosa non so, ma hai frainteso ed ho conoscenze genetiche adeguate: non c'è bisogno di scomodare una personalizzazione o peggio deizzazione della natura: le variazioni genetiche di generazione in generazione portano la prole ad essere più o meno adatta a sopravvivere. Dei miei due figli, quello alto e che corre più veloce sopravviverà meglio in una savana, avrà più probabilità di raggiungere una preda, sopravvivere e portare geni più adatti alla sopravvivenza alla prole, quello più basso avrà più probabilità di morire e le nuove generazioni saranno sempre più alte, salvo cambiamenti ambientali.
    ...
    E' un problema posto, si vuole ignorarlo perché pone soluzioni non considerate moralmente accettabili, anche da me che però non sento il bisogno di esorcizzare la questione negando il problema.
    eh, certo; oggi se non catturi una lepre selvatica non sei nessuno
    magari quello basso, che ha studiato ed è meno pieno di sé, non si fida di una cooperativa edilizia e non perde i suoi risparmi; voglio vedere il cacciatore alto sotto un ponte come procrea bene, con tutte quelle femmine desiderose di giacere con lui sui cartoni, accanto a fuochi improvvisati, così romantico

    e meno male che hai conoscenze adeguate
    c'� del lardo in Garfagnana

  9. #24
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    Citazione Originariamente Scritto da Jerda Visualizza Messaggio
    Un po' e un po', hommo ma di misura.
    e gli attributi? ce li hai, te li hanno messi o te li hanno "tolti"? cmq l'infibulazione è dal 2006 che è vietata. la circoncisione no...

  10. #25
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    eh, certo; oggi se non catturi una lepre selvatica non sei nessuno
    magari quello basso, che ha studiato ed è meno pieno di sé, non si fida di una cooperativa edilizia e non perde i suoi risparmi; voglio vedere il cacciatore alto sotto un ponte come procrea bene, con tutte quelle femmine desiderose di giacere con lui sui cartoni, accanto a fuochi improvvisati, così romantico

    la caccia alla lepre è un po' la sublimazione del desiderio di cibo...l'attesa aumenta la fame, ma anche volontà e ingegno...
    la cooperativa edilizia, beh, che se lo vada a prendere in quel posto...
    sotto i ponti qualcuno vedeva bob gray con in mano tanti palloncini colorati...bello. se non altro. e alto anche lui...


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    e meno male che hai conoscenze adeguate
    questo non è avere conoscenze. è plagio. voglio il copyright...

  11. #26
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    Fatto cosa non so, ma hai frainteso ed ho conoscenze genetiche adeguate: non c'è bisogno di scomodare una personalizzazione o peggio deizzazione della natura: le variazioni genetiche di generazione in generazione portano la prole ad essere più o meno adatta a sopravvivere. Dei miei due figli, quello alto e che corre più veloce sopravviverà meglio in una savana, avrà più probabilità di raggiungere una preda, sopravvivere e portare geni più adatti alla sopravvivenza alla prole, quello più basso avrà più probabilità di morire e le nuove generazioni saranno sempre più alte, salvo cambiamenti ambientali. A meno che non viva in una foresta intricata, dove le dimensioni minori aiutano. Per questo ad esempio i watussi vivono nelle praterie ed i pigmei in boschi intricati. La perfezione è un concetto che non tirerei fuori, piuttosto la maggiore adattabilità ad un determinato ambiente, in un certo periodo.
    Nessun bisogno di scomodare progettualità o valori assoluti: è un processo che non richiede un operatore. Chiaro che una persona allettata perché ha un difetto genetico ai reni, non sopravviverebbe in natura. Oggi si, e può riprodursi. Questo non può che moltiplicare, per esempio, il numero di persone che sono poliallergiche alla maggior parte dei pollini, molto diffuse oggigiorno.
    Da qui estrapolare il decadimento genetico rispetto non a dio o alla morale, ma alla capacità di sopravvivere in un dato ambiente dovendo fare sempre più ricorso a cure per evitare accidenti ematici, epatici, polmonari ed il loro sommarsi col tempo è un attimo

    E' un problema posto, si vuole ignorarlo perché pone soluzioni non considerate moralmente accettabili, anche da me che però non sento il bisogno di esorcizzare la questione negando il problema.
    Adeguate non mi sembra e nemmeno la comprensione di selezione, adattamento ed evoluzione sono azzeccate.
    Non ho nemmeno ben capito a chi ti riferisco di preciso con soggetti non adatti alla riproduzione, che la natura non farebbe riprodurre e a quali malattie fai riferimento.
    Secondo me c'è un po' di mitologia sull'uomo perfetto e la salute perfetta oltre ignoranza sull'argomento.
    Tutto questo non esiste in quanto il corpo è soggetto a cambiamenti, decadimento. Ogni essere vivente può ammalarsi di qualcosa, venire attaccato da microrganismi.
    Se prima c'erano malattie più frequenti e morivamo per malattie infettive ad esempio, oggi più per tumori o malattie cardiocircolatorie. Non che prima non ci fossero quest'ultime ma dati altri tipi di condizioni, igieniche in particolare, ci falciavano altre malattie oppure carenze nutritive.
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  12. #27
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

  13. #28
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    dark sei straordinaria, una gran donna. sei speciale...

  14. #29
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    nella procreazione umana non succede questo, guarda caso perché la dominanza e la recessività dei caratteri sono distribuite; infatti, l'esogamia è statisticamente premiante; stai tranquilla, che tra 500 anni avranno tutti la pelle più scuretta, non trasparente;

    si. l'esogamia è premiante nella stessa misura in cui l'unione tra spagnoli e indigeni cubani ha dato luogo a dei meticci più selvaggi degli stessi autoctoni di prima, cui, va detto, credo, qualcuno ha messo in mano una pistola con la quale si sono sparati a vicenda fino all'instaurazione della dittatura, che quanto meno ha garantito e garantisce una pace interna, ma attraverso il recupero degli atteggiamenti mentali e d'abitudine di prima di colombo. per quanto fosse umanamente possibile.
    mi risulta come ti dicevo - e non è per fare sempre gli stessi discorsi - che il mondo tradizionale premiava l'endogamia e non il suo contrario. la variabilità dei caratteri genetici è un male. puoi avere raramente un individuo migliore. più spesso va a finire che partorisci uno spartaco dalla pelle color latte e caffé con una pistola in mano. che spara anche. questo per quanto riguarda cuba...

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    ti resta da definire chi sia "malato" e in relazione a quali circostanze ambientali e tecnologiche; è malato un miope che deve portare gli occhiali ? chi è figlio di genitori con l'alzheimer e ha probabilità di incorrervi o trasmetterlo per familiarità, chi ha casi di tumore in famiglia, dovrebbe evitare di procreare ? e chi ha un temperamento irascibile per motivi ormonali, con punte di antisocialità ?
    siamo tutti "malati", a seconda del criterio di definizione, che è arbitrario;

    è malato chi è incapace di provvedere a sé stesso in maniera utile, a sé stesso e agli altri, direbbe qualcuno.
    io penso - se consenti l'intromissione - che malato è chi è affetto da una patologia "conclamata", cioè riconosciuta come tale in ambito medico. non credo occorra farne l'elenco. poi l'arbitrarietà dei criteri non è del mondo medico. la medicina è una scienza tendenzialmente esatta...almeno a livello di metodo e quando non è inquinata da calcoli politici.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    ha'voglia te... e se quello non rinuncia perché non condivide la tua nozione di patologico ?

    bisogna spiegargliela...possibilmente quando i sintomi sono tali da dover ricorrere al medico, e magari spiegargliela avvalendosi dell'autorità di quest'ultimo.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    ma quale natura ? rispetto alle mani nude, è artificio anche la lancia del Neanderthal

    se tralasci che il prodotto "lancia" presuppone una "naturale" dotazione di cervello senza il quale beh...non avremmo avuto né lancia né altro...

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    bambino col cancro in natura non avrebbe chances; se fai questo discorso, lo devi lasciar morire; e, per coerenza, non dovresti ricorrere ad alcun artifizio della medicina che modifichi il naturale decorso di una malattia; se guarisci coi tuoi soli mezzi genetici, bene; altrimenti, crepi; altrimenti, dovresti spiegare con quale criterio scegli chi possa essere curato e chi no, e dire il perché; sono caxxi, da' retta ...

    chi cura in qualche modo fa la volontà di dio. è sempre quest'ultimo che in definitiva decide. penso anche che però negare cure ai malati sarebbe anche abbastanza "disumano", anche per quanto riguarda le cure in senso stretto, cioè morale, spirituale, ecc. quando quelle fisiche e mediche non danno risultati...

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    certo; in Toscana, c'è un modo di dire: mangassi l'ovo 'n culo; mangiare l'uovo quando è ancora nel culo della gallina per dire, anticipare in modo sgradevole gli eventi;
    tu vorresti eliminare coloro che eventualmente la natura eliminerebbe, per paura di quella futura eliminazione; che senso avrebbe ?

    non avrebbe senso: non siamo animali. permettimi di rifarmi al detto: prevenire è meglio che curare. quelli che ci sono dagli tutte le cure possibili. ma cerca anche di evitare di perpetuare quelle situazioni nel mondo avvenire...

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    si può parlare di tutto; ma qualsiasi tesi, per essere considerata, dovrebbe essere formulata in modo corretto, scientificamente, intendo; l'umanità dalla consistenza di semolino è una bufala, proprio in senso biologico;

    l'umanità ha dei caratteri specifici. non è che scopriamo l'acqua calda. basta usare le conoscenze che si hanno in maniera umana, ma previdente e caritativa.


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    infatti, basterebbe nominare le soluzioni: si dovrebbe fare - d'autorità, ovviamente, altrimenti non è normazione - questo, questo e quest'altro;
    prima definisci cosa sia patologico, chi sia malato; poi quello che si dovrebbe fare, e poi annamo a discute'... vediamo se l'idea ha un senso coerente, una qualche utilità sociale che la può far ritenere di pregio, a quali costi.
    permettimi di arzigogolare sull'ultima parola. i costi: non si tratta di aumentarli - e non solo quelli monetari - ma di diminuirli.
    Ultima modifica di sandor; 29-04-2019 alle 18:44

  15. #30
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    se non torna axe mi butto...dico sul serio...

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