Originariamente Scritto da
axeUgene
semmai, è il contrario, come da Kant:
non ci può essere vera virtù in chi creda davvero di essere giudicato da un Onnipotente; sarebbe come l'onestà dell'impiegato della banca, che non si appropria dei valori perché sa di essere controllatissimo;
che è il prodotto del luteranesimo e del servo arbitrio, fino alla predestinazione, ambiente in cui è cresciuto Kant;
cioè, escludere che si possa "negoziare" con Dio la salvezza tramite le opere per imperativo ipotetico, condizionato, interessato; contrapposto a quello categorico, assoluto e incondizionato, ciò che si farebbe a prescindere da qualsiasi giudizio o in assenza di giudizio; e corrisponde al sentimento di fede luterano, per cui si opera il bene in gratitudine, per la salvezza già ricevuta con Cristo e la grazia della fede, ricevuta, senza alcun merito, come in Paolo;
la nozione catto-popolare, quella cui crede la maggior parte dei fedeli mediterranei, al contrario, è ancora intrisa di paganesimo: se sarò obbediente, avrò in cambio, come per gli dei pagani, coi sacrifici, le formalità, ecc...