Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
appunto: finché non mi dici di che si tratta, è solo un nome, vuoto; se mi dici che è una cosa personale, è come la tua pizza preferita: moralmente irrilevante;

perché sia qualcosa di notevole dovresti dirmi cosa il tuo dio precetta e perché la cosa dovrebbe avere un valore morale rilevante, non indifferente anche per gli altri, e non per un motivo di mero benessere individuale, ma morale, di giustizia;
poi vediamo di che si tratta;

bene; in tal caso, non stai parlando di quello che avrebbe detto di porgere l'altra guancia, amare i nemici, ecc...

e torniamo al punto, per cui questi testi si prestano a sostenere quasi tutto e il suo contrario, a seconda delle predilezioni di chi li legga;
e la cosa mi sta benissimo;
il punto è che se ci metti dietro "Dio", lo metti dietro le tue predilezioni, per forza sopra quelle altrui, perché è "Dio"; prepari la guerra, anche se non te ne rendi conto, fino al momento di trovarti di fronte ad un altro, che prepara la guerra pure lui, e pure lui in nome di "Dio".
Allora, supposto che non sono Gesù, se ne parlo spesso è perché mi rifaccio a lui che evidentemente rappresenta il mio modello, se non lo avessi capito.
Quindi valutando che era Ebreo e che credeva nel Dio d'Israele anch'io ci credo facendo mio il grande comandamento: " Amerai il Signore Dio tuo, con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua forza " (Deut. 6,5).
Se poi riesco a mettere in pratica quello stile di vita sono contento poiché sento la sua forza agire in me, se non ci riesco me ne rammarico cercando di migliorami.
Non è una cosa complicata da capire, e non sono il solo ad agire così perché è un modo di agire che accomuna tutti i cristiani indipendentemente dalle loro personalità.