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Discussione: Eremiti

  1. #1

    Eremiti

    Eremiti. (ode alla solitudine)

    Gli eremiti sono fari. Per quanto piccola e umile sia la fiammella che tengono accesa con la loro ostinata testimonianza, è la stessa solitudine che la amplifica nel buio. Un fiammifero si perde nella moltitudine dei bagliori di un fuoco, ma non può passare inosservato di notte nel deserto. C'è dunque un esibizionismo implicito nell'atto del nascondersi; non voluto, certo, eppure concreto - almeno per chi lo guarda dall'esterno. Gli antichi stiliti (gli eremiti orientali che si appollaiavano scomodamente per anni e anni sopra una colonna) dimostravano all'evidenza tale contraddizione: colmavano si, col loro esercizio strano, una sete di estrema penitenza, ma davano nel medesimo tempo soddisfazione allo spettacolo di quanti accorrevano a vederli. Più si scappa e più si genera curiosità, colui che fugge, sovente, viene inseguito; e anzi la corsa aumenta l'appetito di conoscere la preda.Chi gioca a nascondino presuppone la suspense di un cercatore instancabile; altrimenti che divertimento è?
    So bene che tale non è la prospettiva degli eremiti: per i quali funziona piuttosto il solus ad solum del colloquio diretto ed esclusivo con un Assoluto che non potrebbe patire nessun'altra concorrenza; la loro ardua vocazione ha subito inoltre un crogiolo di ostacoli che avrebbero stroncato ogni secondo fine d'ambizione mondana, qualunque velleità di raggiungere- seppur attraverso una strada più lunga e appartata- un pubblico riconoscimento, una "fama" purchessia. Ma per l'appunto tale è invece la prospettiva da cui partiamo noi, che non possiamo fare a meno di guardarli ed interrogarci sull'intensità della loro fiamma.
    Gli eremiti hanno un fascino crescente, infatti. E tanto più in una società "di massa" che celebra i suoi riti in oceaniche Kermesse, esalta la geografia giovanile del branco, festeggia il mito del gruppo o anche soltanto quello della coppia.
    Chi sta ostinatamente da solo, oggi,è già un punto interrogativo permanente e fastidioso per i più, nella sedicente società della comunicazione, gli eremiti fanno problema e attirano, attirano e fanno problema.
    Oppure potremmo dire che il rinascente eremitismo sia il riscatto (la nemesi) dei troppi isolamenti cui siamo ovunque costretti?
    Cioè l'unica, o quasi, reductio ad unum davvero liberamente abbracciata, e soprattutto per un corpo a corpo più alto e appagante?
    Non c'è dubbio che l'eremita contemporaneo si formi con la condivisione di solitudini cercate ma disperanti.
    Nella seduzione che la vita eremitica esercita comunque sull'oggi, non si può inoltre fare a meno di computare il fascino residuo di una lontananza ormai divenuta- in questo mondo globale dove le distanze più non esistono- un obiettivo ambito, almeno temporaneamente, o un lusso di pochi. L'ascetica ed elitaria fuga mundi rivive sotto le mutate spoglie di buen retiro da intellettuale, nel "riposo del guerriero" reduce delle faticose battaglie della finanza, nella liturgia del week-end "fuori da", nel ribaltamento del "cambio di vita" di quarantenni (o giù di lì) insoddisfatti\e o semplicemente nel semestre tropicale del cercatore alla rincorsa di un presunto tempo perduto.
    Sarebbe arduo convincere il profano dell'assoluta distanza tra tali ripieghi assolutamente affetti dal virus "borghese" e la vera scelta autentica dell'essere eremita.
    Il tarlo che si tratti di misantropia, nell'interpretare qualunque, rimane; perchè la radicalità sembra inspiegabile, destando ammirata incredulità il coraggio che abbisogna a tanto distacco. Sempre visto da fuori l'eremita non pare distanziarsi poi molto dal altri drastici tagli esistenziali, dal proprio tempo o dal proprio luogo.
    No, ancora non ci siamo, l'eremita inorridirebbe giustamente a sentirsi tanto frainteso, nell'esibizione della propria unicità, nella sua contestazione ideologica al collettivismo consumista, e neppure nel rivoluzionario rifiuto di ogni automatico incasellamento sociale.
    Ma ecco il punto: perchè ode alla solitudine, ode all'essere eremiti? chi si fa eremita per ripicca, per paura, per fuga o fallimento, per vanità, per anarchia, per rovesciata ambizione d'eccellenza. L'eremo reclama donne e uomini, maturi, sereni, richiede una conquista paziente e dovizia d'intenti che non si arrende a nessun ostacolo, anche se non si esime da dubbi e da ripensamenti angosciosi, marcia per vie tortuose , a volte incomprensibili ai protagonisti stessi.
    A parte ogni cosa, l'eremita vive un'avventura a suo modo privilegiata sebbene rappresenti un paradosso. Un faro con una piccola e umile fiamma che ostenta la sua solitudine nel buio.

  2. #2
    Sovrana di Bellezza L'avatar di ReginaD'Autunno
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    Molti santi sono eremiti, perchè è nel silenzio con sè stessi che si comunica meglio con Dio, e se qualcuno sceglie questa strada è un esempio non solo di fede ma anche di coraggio, e si fa anche desiderare perchè l'eremita ha il fascino della solitudine.
    Corteggiata da l'aure e dagli amori, siede sul trono de la siepe ombrosa, bella regina dè fioriti odori, in colorita maestà la rosa CLAUDIO ACHILLINI

  3. #3
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    Angry kanyu

    Vorremmo tutti essere eremiti, cerchiamo vallette amene deserte,
    portixeddu sperduti nel mare cristallino dal cielo turchese, eremi
    non ancora bruciati dal grande turismo di massa e ci sentiamo
    traditi quando posti poco conosciuti un tempo, e solo da noi, diven-
    tano oggetto dello sguardo superficiale dei viandanti e dei turisti.
    Mi accadde con Camaldoli, quando la scopersi molti anni fa vi erano
    i bravi ragazzi della FUCI, vescovi come mons.Riboldi che combattevano
    contro la camorra, e una serie di candidi ( chissà) prelati, che la sera,
    dopo cena, facendola passeggiatina lungo la strada che portava all'eremo
    e vedendo tante lucciole ci dicevano, guardate come brillano, tipica
    frase da prete, ma faceva chic. Nei lugli infuocati trascorsi,la frescura
    camaldolese era un vero ristoro per il nostro fisico affaticato e stanco.
    C'erano varie pievi da visitare nei dintorni, tutte col simbolo solare col disco
    e un punto al centro, poi il castello di Poppi e tutto il Casentino, dove si
    sentiva risuonare ancora la battaglia di Anghiari." L'Archian rubesto" nasceva
    accanto alla foresteria, e riportava alla mente invettive dantesche. Si era poi
    consapevoli di essere pochi, c'era la benedizone dell'abate la sera, dopo
    il nunc dimittis, e le giornate scorrevano pregne di consapevolezza di essere
    esclusivi. Poca gente, gente chic e abbastanza colta. Poi le cose comincia
    rono a cambiare, ci fu un'invasione di massa di Camaldoli, l'abate invitò persino
    una pornostar per indirizzarla sul retto sentiero, e io non ci andai più.
    Vogliamo posti solitari ed esclusivi ma quando diventano troppo freuentati
    ci urtiamo e non torniamo più.

  4. #4
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    sotto una quercia nana in zona Porta Genova
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    Citazione Originariamente Scritto da Lilia Visualizza Messaggio
    Vorremmo tutti essere eremiti, cerchiamo vallette amene deserte,
    portixeddu sperduti nel mare cristallino dal cielo turchese, eremi
    non ancora bruciati dal grande turismo di massa...
    mi sa che confondi gli eremiti, con gli emiri, dotati di yacht, che stazionano davanti la Maddalena e Budelli
    c'� del lardo in Garfagnana

  5. #5
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
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    Vorremmo tutti essere eremiti, cerchiamo vallette amene deserte...
    Sì, eremiti con la compagnia di vallette amene dei programmi televisivi, deserte da fidanzati…
    Questo eremitaggio piacerebbe anche a me...
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  6. #6
    whatever.. L'avatar di Misterikx
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    Citazione Originariamente Scritto da Arcobaleno Visualizza Messaggio
    Sì, eremiti con la compagnia di vallette amene dei programmi televisivi, deserte da fidanzati…
    Questo eremitaggio piacerebbe anche a me...
    prima accertati che non ci siano orsi nei dintorni...

    https://www.vanillamagazine.it/timot...-con-gli-orsi/
    " Non siamo in un salotto borbonico col mignolo sollevato e l'inchino obbligatorio. Qui siamo tutti uguali. Non ti aspettare in un forum cose difficili da trovare pure tra amici e parenti." Nahui

  7. #7
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Donne e uomini che scelgono questa via non sono in fuga, ma in viaggio. La loro strada è quella di una ricerca continua che non può adeguarsi a nulla che non sia assoluto, che non può scendere a compromessi, e che fa di queste persone dei grandi avventurieri.
    (Espedita Fisher)
    amate i vostri nemici

  8. #8
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Donne e uomini che scelgono questa via non sono in fuga, ma in viaggio. La loro strada è quella di una ricerca continua che non può adeguarsi a nulla che non sia assoluto, che non può scendere a compromessi, e che fa di queste persone dei grandi avventurieri.
    (Espedita Fisher)

  9. #9
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    @ Conogelato.
    Boh.
    La mia natura è raminga, come quella dei
    poeti, non so se sono in fuga o in viaggio,
    io scendo a compromessi, sì sì, dipende da
    quanto mi pagano...

  10. #10
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    Angry Arcobaleno.

    Citazione Originariamente Scritto da Arcobaleno Visualizza Messaggio
    Sì, eremiti con la compagnia di vallette amene dei programmi televisivi, deserte da fidanzati…
    Questo eremitaggio piacerebbe anche a me...
    @
    Arco.
    Ma come mai vi è così familiare questa citazione da Ariosto? ( valletta amena),
    io non vedo TV,
    solo DVD, tipo Il giorno più lungo, ogni 6 giugno alla sera dopo la parca cena,
    ma che in TV si parla di Ariosto? Davvero? La valletta amena tipo quella des-
    critta da Steinbeck del suo "Al Dio sconosciuto", oh. Ah certo parli delle vallette
    da schianto, e che non le hai trovate là da quelle parti dove ti trasferisci a vivere talvolta?
    certo, voi uomini state sempre a pensare là...

  11. #11
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    mi sa che confondi gli eremiti, con gli emiri, dotati di yacht, che stazionano davanti la Maddalena e Budelli
    @
    Axe.

    Siete i soliti voi uomini, io non pensavo a ciò
    quando scrivevo, pensavo solo ai mirti che
    scoscendono tra gli scogli e voi a fare pensieri cattivi, oh.
    Ma ti pare che io in Sardegna me ne vado a Budelli o alla Maddalena?
    Una solitaria come me, raminga, in cerca di posti sconosciuti?
    Ultimamente avevo scoperto il Sulcis, con le miniere rasenti la
    scogliera a picco sul mare, e si erano poche persone, certo che mi sceglievo il
    portixeddu isolato per spogliarmi nuda in pace e prendere il sole, ovvio stazionavano
    barche all'orizzonte, ma chi vuoi che mi vedesse. Ma c'ra il padrone del baretto che mi
    conosceva e i medici non possono stare in pace manco al mare. Allora un giorrno molto
    caldo dei ragazzotti mi vengono a cercare e mi dicono, dottoressa quello del bar ( Gavino,
    che novità) la vuole, c'è una che si sente male, ambulanza prima di un'ora non arriva,
    non vuole essere portata in macchina, uffa, ( pure i capricci), e allora mi rivesto e salgo,
    dico, che succede? Era una ragazzina sui 14 anni un po' cicciotta, se una è cicciotta a 14 anni
    è tutto dire... La madre mi dice che la parrucchiera ( la cerusica) le aveva dato delle
    pillole del tutto innocue per dimagrire alle erbe...,le dava a tutte le clienti, doveva essere la
    parrucchiera delle ciccione, ma ora la figlia stava male, mi dà il flacone delle pillole e vedo che
    ognuna contiene una quantità spaventosa dsi ormoni tiroidei, era una crisi tireotossica, manco
    con la macchina arrivavano in tempo, ho sempre con me uno zainetto con ghiaccio, bibite, panino e farmaci
    pure sfignomanometro per ogni occasione. Intanto il polso mi dava 190 bpm, era bollente
    pressione mi dava 220- 140 la riempio di beta bloccanti e antipertensivi, aspirina no che aumente
    il legame degli ormoni tiroidei con le proteine plasmatiche, ho del paracetamolo, e la faccio bere tanto,
    temperetura 42,
    e io ero sola, questo è un mestiere brutto, si guadagna ma a volte ti trovi solo a gestire le emergenze.
    Dopo 10 ' frequenza scende e anche pressione, le dico di bere, di bere, da 42 arriva a 38, migliora, io sudavo freddo,
    tutti questi stupid i là che avevano studiato cose inutili, legge, economia, come la salvi una vita con la legge?
    Insomma si è ripresa
    e arrivata ambulanza ho scritto che avevo dato e sono tornata al portixeddu, cosa non si fa per la bellezza...

  12. #12
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Eremiti. (ode alla solitudine)

    Gli eremiti sono fari. Per quanto piccola e umile sia la fiammella che tengono accesa con la loro ostinata testimonianza, è la stessa solitudine che la amplifica nel buio. Un fiammifero si perde nella moltitudine dei bagliori di un fuoco, ma non può passare inosservato di notte nel deserto. C'è dunque un esibizionismo implicito nell'atto del nascondersi; non voluto, certo, eppure concreto - almeno per chi lo guarda dall'esterno.
    Scusa se ti interrompo a questo punto ma evidentemente il discorso mi interessa e vorrei provare ad esprimere che cosa potrebbe provare un sig. Eremita andando verso la solitudine che può essere un deserto od una grotta in cima ad un monte, ecc.; secondo me, se non soffrisse di manie persecutorie, potrebbe ritirarsi in pace dal casino del mondo moderno; dove mentalmente o fisicamente ( udito, vista, gusto) potresti essere aggredito, con varie tonalità, ad ogni momento.
    Ovviamente ciò dipende da qual'era il suo ambiente e dal carattere dell'Eremita.
    Oggi io credo che sia sufficiente rinchiudersi in casa, possibilmente in zona tranquilla, dove la notte è ancora silenziosa ed il mattino, all'imbrunire, ti rinfresca il corpo e l'udito portandoti melodie di cinguettii di uccellini adottati, forse anche extracittadini.
    Ultima modifica di crepuscolo; 13-06-2019 alle 16:51

  13. #13
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
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    Arco.
    Ma come mai vi è così familiare questa citazione da Ariosto? ( valletta amena),
    io non vedo TV,
    solo DVD, tipo Il giorno più lungo, ogni 6 giugno alla sera dopo la parca cena,
    ma che in TV si parla di Ariosto? Davvero? La valletta amena tipo quella des-
    critta da Steinbeck del suo "Al Dio sconosciuto", oh. Ah certo parli delle vallette
    da schianto, e che non le hai trovate là da quelle parti dove ti trasferisci a vivere talvolta?
    certo, voi uomini state sempre a pensare là...
    Ti do la definizione di valletta televisiva su Wikipedia:

    Il termine valletta viene usato per indicare il ruolo di assistente del conduttore di un gioco a premi, di un varietà o di un qualsiasi evento spettacolare (festival, concorso di bellezza, gara sportiva).
    Il ruolo di valletta è svolto di solito da donne di bella presenza ma non necessariamente dotate di particolari qualità sceniche o di talento nella recitazione, nel canto o nel ballo.

    Ameno ha il significato di: ridente, attraente, dilettevole. Le vallette televisive in genere sono molto giovani, oltre che belle. Successivamente possono diventare a loro volta conduttrici tv.

    Ragazze belle si trovano dappertutto, non c'è bisogno di andare là. Il problema è stabilire un rapporto affettivo con relative conseguenze.

    Noi uomini pensiamo là, ma anche voi donne pensate là e molte di voi, se nubili, vorrebbero sposarsi.
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  14. #14
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    Angry Arcobaleno

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    Arcobaleno.

    Ma ora mi stai dando la spiegazione di valletta amena tratta da wiki? E dai,
    mi prendi in giro? No, io ero convinta che parlaste della valletta amena di
    Ariosto, " giace in Arabia una valletta amena, ecc, ecc, circondata da cit-
    tade e da villagggi, ecc, ecc, invece tu parlavi davvero delle ballerine,ah
    ho capito...
    ah, il valleto che aiuta il padrone, e la valletta che aiuta il presentatore.
    Ma non credo che tutti pensino sempe lì notte e giorno, a volte sì, a volte no,
    a volte di più e a volte meno, ci sono delle prostitute a certi incroci dell'Eur
    che ogni anno che passa sono sempre più brutte, quanto sono brutte mamma mia.
    Ma non parliamo di quello.
    Non credo che tutte le nubili vogliano sposarsi ( era da tanto che non sentivo questo termine),
    se una ragazza non si è sposata tra i 23 e i 26 anni, pr me ci devono essere stati dei guai fisici,
    , per cui, alla fine, non ci hanno pensato più.
    Non credo neanche che adesso le ragazze siano molto più carine rispetto alle
    coetanee di un tempo, ad es non mi sembra che la bellissima Charlotte Casiraghi, novella sposa,
    sia più bella della stupenda nonna Grace Lkelly in " ,Mezzogiorno di fuoco".
    Vado a vedsere che c'è in TV e poi a letto, mi sento stanca.
    A presto, caro amico.

  15. #15
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
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    Siete i soliti voi uomini, io non pensavo a ciò
    quando scrivevo, pensavo solo ai mirti che
    scoscendono tra gli scogli e voi a fare pensieri cattivi, oh.
    Lilia, non riuscirai a far sentire colpevole nessuno per l'attrazione uomo-donna, per il semplice motivo che costoro hanno come fine umano la fusione in un unico corpo, in un unico essere, attraverso il rapporto d'amore e di sesso.
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

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