In realtà qui sono in pochi ad intervenire, quindi qualsiasi nuovo interlocutore dovrebbe essere ben accetto. Alcuni ripetono le stesse cose da anni come dischi rotti. Avere nuove idee e contributi dovrebbe rappresentare un arricchimento.
Se di un tema si è già discusso ampiamente, ti si può rimandare alla discussione corrispondente.
Fate l'amore, non la guerra.
Lavorare tutti, lavorare meno.
ti stupisci ?
è la cosa più probabile che accada, se pensi ad un contesto in cui il pensiero di ognuno si atteggia a imperativo morale, migliore di quelli degli altri, come è - in modo implicito o esplicito - nella natura dei postulati religiosi;
se tu "costruisci" in un modo diverso da un altro, per quello stai distruggendo, perché occupi uno spazio che lui destinerebbe ad altro, costruito in altro modo;
è da tre millenni che le idee religiose causano litigi, guerre, sterminii, ecc... un motivo ci sarà, no ?
c'� del lardo in Garfagnana
Quello che non vuoi capire è che io non costruisco per altri ma costruisco per me; invece di pensare da solo penso con altri, magari altri interessati ai miei stessi problemi, a chi non interessa può passare oltre; ti disturba sentire le idee altrui su un eventuale Dio, idee che non sono oggettivabili poiché soggettive; se non si può dire quello che si pensa di Dio in "religioni e spiritualità" di che cosa parliamo, delle zebre a pois o delle equazioni di Turing sulla pelle dei leopardi?
Ma di quale imperativo morale sto parlando?
Quali postulati religiosi impongo?
Se il mio pensiero è diverso da quello altrui e viceversa ben venga per qualsiasi discussione, te lo immagini un mondo dove tutti la pensano allo stesso modo; il mio pensiero su Dio non è un pensiero religioso che impongo, è un mio pensiero e basta, e non mi ci vedo ad indurre guerre e stermini.
Se tu ci vedi tutto quello beh, mi dispiace dirlo, ma non è una cosa normale.
A questo punto mi viene il sospetto che ciò che rimproveri, a mio avviso senza motivo, agli altri del sito, sia un fuocherello che ti brucia dentro.
Detto questo non mi stupisco più di niente.
Ultima modifica di crepuscolo; 21-05-2019 alle 13:52
@crepuscolo @conogelato @arcobaleno
grazie dell'accoglienza
...che non dobbiate pentirvene....
Io invece preferisco la sincerità, qualunque essa sia, alla polemica del pensiero inconcludente, poiché quest'ultima è dannosa ai fini di discorsi costruttivi in quanto chi se ne serve vuole solo distruggere i buoni propositi altrui, con qualsiasi mezzo e non arretra mai, mentre la prima essendo sincera è facile che chi la esprime possa fare facilmente retromarcia riallineandosi.
Riprendendo il concetto di Tillich:
"La fede è lo stato di esperienza di un valore assoluto: la dinamica della fede è la dinamica del supremo interesse dell’uomo",
il mio valore assoluto è l'amore di Dio e la dinamica della mia fede che è il mio supremo interesse è come riuscire ad attuarlo, restanto il sottinteso che per attualo bisogna capirlo e per capirlo bisogna provarlo attraverso l'esperienza che la vita ci offre.
Ultima modifica di crepuscolo; 21-05-2019 alle 12:13
Che vuoi cantare se non c'è la musica.Scherzo.
Voglio solo dire che la vita vissuta mi ha forgiato raffinandomi quella religiosità di cui ti ho parlato, quindi quando devo decidere o quando agisco so già se faccio bene o faccio male; se faccio bene sono soddisfatto e se faccio male sono insoddisfatto e cerco di correggermi. Per me ormai è semplice, come se avessi un catalizzatore costante che mi rivela se sono acido o basico.
ma questa che descrivi non è religiosità, perché in nulla si distinguerebbe da qualsiasi etica individuale; non è che basta agganciarla al nome di un soggetto religioso;
per essere religiosità è necessario un comune denominatore convenzionale con altre persone, tale che quelle confidino nei tuoi valori come tu nei loro, e che questo insieme di persone includa voi, ma escluda altri in modo manifesto, per dichiarazione esplicita di appartenenza.
c'� del lardo in Garfagnana
Infatti il comune denominatore con altri è Gesù.
E' inutile negarlo ogni cristiano adatta il suo credere a Gesù con sfumature diverse e personali; vedi il credere di cono, il mio e di tanti altri che in quella figura credono.
Non siamo tutti uguali, siamo tutti diversi e le sfumature sono tante ( i talenti), ma quello che ci unisce è credere proprio in Gesù, e quello è il nostro valore assoluto.
Corteggiata da l'aure e dagli amori, siede sul trono de la siepe ombrosa, bella regina dè fioriti odori, in colorita maestà la rosa CLAUDIO ACHILLINI
se "Gesù" vi dice cose diverse, l'unico comune denominatore è il nome, come per Dio; ma il significato di quello che ci mettete dentro non è comune, ma diverso;
il kamikaze islamista potrebbe dire che ha in Dio il comune denominatore con te, oppure potrebbe farlo il mafioso devoto; ma non credo tu saresti d'accordo...
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