Risultati da 1 a 4 di 4

Discussione: Estetica: le bolle di sapone

  1. #1
    Opinionista
    Data Registrazione
    30/04/19
    Messaggi
    1,505

    Estetica: le bolle di sapone

    Estetica: le bolle di sapone.

    Gino Boccasile: manifesto pubblicitario del 1937

    Le bolle di sapone: fragili ed effimere, labili essenze nate da un soffio leggero, tonde meraviglie trasparenti e iridescenti che volteggiano nell'aria in balia del refolo, come nel racconto di Italo Calvino, “Fumo, vento e bolle di sapone”, quando Marcovaldo è l’unico preoccupato nel vederne migliaia, mentre gli altri operai “che andavano al lavoro si fermavano allegri a guardare questo spettacolo pieno di colori”.

    A volte le bolle di sapone si uniscono tra loro con leggiadria e quando cadono a terra: “pof” !, si rompono e scompaiono. Nei pochi secondi di “vita” offrono iridescenze, apparenze estetiche.

    Esse sono considerate simbolo e metafora della caducità della vita, della nostra natura transeunte: “Homo bulla est”, scrisse Erasmo da Rotterdam, che prese la mesta riflessione dallo scrittore latino Marco Terenzio Varrone (116 a. C. – 27 a. C.), il quale affermò: “quod, ut dicitur, si est homo bulla, eo magis senex” (= "per sé, come si dice, l’uomo è una bolla, tanto più se è vecchio").
    Ultima modifica di doxa; 11-06-2019 alle 07:48

  2. #2
    Opinionista
    Data Registrazione
    30/04/19
    Messaggi
    1,505

    Jean-Baptiste Siméon Chardin, “Soap bubbles”, olio su tela, 1734 circa, National Gallery of Art Washington.

    Guardando il quadro si vede sulla sinistra il bicchiere, con dentro la schiuma di sapone, poggiato sul davanzale della finestra.

    Al centro del dipinto c’è il ragazzo che ha gli avambracci sul parapetto, le mani incrociate; nella mano destra ha la cannuccia nella quale soffia per formare la grande ed effimera bolla di sapone dalla bellezza evanescente.

    Sul fianco sinistro del giovane si vede la testa di un bambino che ha sul capo un cappello piumato. Guarda meravigliato la bolla di sapone che aumenta di volume.

    Dal punto di vista simbolico il giovane rappresenta la metafora della “vanitas”, diffuso monito nella storia dell’arte con il quale si ricorda la precarietà delle cose terrene.
    Ultima modifica di doxa; 10-06-2019 alle 22:39

  3. #3
    Sovrana di Bellezza L'avatar di ReginaD'Autunno
    Data Registrazione
    01/05/19
    Località
    In un incantevole paese della regione dei trulli
    Messaggi
    10,193
    Charles-Chaplin-The-Soap-Bubbles.jpg

    "Le Bolle di sapone" di Charles Chaplin, in quest'opera per me bellissima viene rappresentata una ragazza che le fa, e a me personalmente mi hanno sempre affascinato sin da quando ero piccola che le facevo anche con i rocchetti di filo di mia madre che puntualmente si arrabbiava!
    Ultima modifica di ReginaD'Autunno; 13-06-2019 alle 10:44
    Corteggiata da l'aure e dagli amori, siede sul trono de la siepe ombrosa, bella regina dè fioriti odori, in colorita maestà la rosa CLAUDIO ACHILLINI

  4. #4
    Opinionista
    Data Registrazione
    30/04/19
    Messaggi
    1,505
    Nell’ambito della geometria la bolla di sapone è una sfera, e questa è il simbolo della perfezione, della regolarità assoluta.

    Il filosofo Immanuel Kant nella “Critica del Giudizio” definì la bellezza della natura “sublime”, che è una categoria dell’ estetica, il settore della filosofia che si occupa della conoscenza del bello naturale o artistico.

    Nel racconto “L’ultimo ponte di Einstein-Rosen”, di Rudy Rucker, un bambino trova in un campo una sfera brillante grande come una pallina da albero di Natale; osservandola vede in essa un’immagine che inizialmente interpreta come il suo riflesso, guardandola meglio vede una figura aliena, un essere di un altro mondo, e dietro essa altre figure, un campo, un cielo, dimensioni infinite all’interno della piccola sfera di dimensioni finite, ipotetico “ponte di Einstein-Rosen”, il tunnel spazio-temporale che permette di poter viaggiare da un punto all’altro dello stesso universo a velocità maggiori della luce o anche di poter viaggiare attraverso universi paralleli.
    La contrazione dello spazio-tempo fu rappresentato graficamente dall’artista olandese Maurits Cornelis Escher (1898 – 1972).


    Maurits Cornelis Escher, Mano con sfera riflettente, litografia, 1935
    Ultima modifica di doxa; 13-06-2019 alle 17:47

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
  • Il codice BBAttivato
  • Le faccine sono Attivato
  • Il codice [IMG]Attivato
  • Il codice [VIDEO]Attivato
  • Il codice HTML � Disattivato