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Io avrei fatto quello su Bartali: Mi ritrovo in queste considerazioni....
Lo sport è sinonimo di vita. Così come ci si comporta in campo o in pista, così ci si comporta fuori, tra la gente e le strade di sempre. Gino Bartali ne è stata una prova. La sua pedalata era sincera, forte, piena di amore. Un amore che andava oltre la propria persona, oltre il proprio personaggio pubblico.
Gino era un ciclista ma era anche un credente. Un uomo che capiva la fatica, la difficoltà di arrivare alla fine di un percorso in salita, la sofferenza che andava nascosta agli occhi di chi conta su di noi.
GINO BARTALI, STORIA
Lui capiva e, di conseguenza, agiva. Nonostante quelle pedalate, quelle sudate corse per il bene di qualcun altro, avrebbero potuto costargli la vita, Gino Bartali non esitò a farsi carico di un compito così arduo. Non rinunciò a usare il suo dono per un bene comune e collettivo, per un bene più grande.
Non è proprio questa l’essenza dello sport? Non è forse il rispetto dell’altro, avversario o meno che sia, che sta alla base di ogni relazione sociale?
Purtroppo, la storia insegna che non sempre il rispetto è stato parte di questo mondo. Ciò non toglie che una sola persona può essere in grado di fare la differenza. Una sola persona può cambiare le sorti di un intero paese. Anche solo portando un po' di serenità e di spirito di unione in un momento in cui questi sentimenti sono totalmente assenti.
https://www.studenti.it/traccia-svol...rita-2019.html
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