Crocifiggere il Crocifisso?

[Arcobaleno]

E per la cronaca, tra le regole c'è anche che di religione si parla in religioni, non fuori. Quindi sposto questa discussione nella sezione appropriata.

Adesso ho capito perché questa discussione mi era sfuggita.

[conogelato]

Ora dall'osannazione della chiesa, dai papi ricevuti in tutti il mondo e dai milioni di credenti, sei passato a due gatti sparuti e alla chiesa che è al pari del circolo di burraco!!
Sei uno spasso!

Lumen gentium! Lo sai un po' di latino? In una stanza buia (il mondo attuale) basta una fiammella (la Chiesa) per illuminarla. In un minestrone (la società) basta un pizzico di sale (la Chiesa) per dargli sapore.

[conogelato]

Adesso ho capito perché questa discussione mi era sfuggita.

Non stupirtene, amico Arcobaleno: Periodicamente, a intervalli regolari, qualche laico "progressista" "illuminato" e "moderno" si prende la briga di risollevare la questione. La vista di quelle 2 braccia stese sulla Croce per Amore, gli è proprio insopportabile.

[conogelato]

senza contare che se è esistito è morto e basta (e qua potrei postare molto materiale), ma molto probabilmente non è nemmeno esistito, sono coincidenze di nomi...

Però a loro piace...

Ci pensi Tiberio, hanno diviso la Storia dell'Umanità in due, partendo dalla data di nascita di Gesù Cristo....e poi manco è esistito veramente. Tutto quel che ti circonda (reperti storici, libri, enciclopedie, opere d'arte, vie, piazze, stadi, ospedali, carceri, perfino i documenti d'identità che porti in tasca) sono un bluff clamoroso. Come riesci a sopportarlo?

[conogelato]

Secondo me l'accanimento contro i simboli cristiani avviene perchè la fede dei cristiani non è sufficientemente forte da difendere ciò che ama.Il cristianesimo,colpa proprio di una chiesa che si è giocata i valori fondamentali delle sue origini.ha perso quella forza sufficiente che è necessaria a vincere la freddezza,l'indolenza,il menefreghismo.Quando andiamo nei Paesi musulmani non entriamo in moschea se non siamo scalzi e ben coperti,;al muro del pianto non si accede con simboli cristiani; non vedo perchè qui da noi si debba eliminare il simbolo che è caro a molti cristiani.Dovrebbe essere lo straniero ad adeguarsi alle nostre usanze.Anche se sono convinta che un simbolo non fa la fede(anzi a volte la porta ad estremismi pericolosi) ribadisco che i cristiani dovrebbero dimostrarsi più fermi nel proteggere i propri valori di fede.

Dolce Rachele ciao, buongiorno! I simboli religiosi non fanno la Fede, dici benissimo. Fanno parte però dell'identità di una Nazione. Delle sue Radici...della sua Storia...della sua Memoria! guai, se un popolo o una Nazione perdesse Memoria, Storia e Radici. Guai!

[Turbociclo]

Lumen gentium! Lo sai un po' di latino? In una stanza buia (il mondo attuale) basta una fiammella (la Chiesa) per illuminarla. In un minestrone (la società) basta un pizzico di sale (la Chiesa) per dargli sapore.

Non occorre indossare una qualsiasi divisa religiosa o politica. Bisogna invece possedere amore per l'umanità e retta conoscenza. Quelli con le divise di male ne hanno sempre fatto tantissimo, inutile ricordarlo. E pure quelli con l'abito talare o la tiara in testa.

[axeUgene]

Secondo me l'accanimento contro i simboli cristiani avviene perchè la fede dei cristiani non è sufficientemente forte da difendere ciò che ama.

Rachele, non confondere l'accanimento contro i simboli cristiani con l'opportunità che questi vengano esibiti in luoghi dove si esercita il ruolo imparziale e la funzione unificatrice dello stato, dove tutti devono essere rappresentati alla pari;

ho fatto l'esempio dello sport, se la questione della legge non fosse abbastanza chiara:
io sono tifoso del Milan, ma non gradirei che sulla casacca dell'arbitro di una partita della mia squadra campeggiasse il suo stemma, anziché quello della federazione; lo considererei un oltraggio allo stesso valore sportivo, in caso di vittoria;
non è difficile da capire;

analogamente, è impensabile che in un tribunale, dove possono confrontarsi persone e entità di fede diversa, che dovrebbero essere uguali davanti alla legge, campeggi il simbolo di una;
e che dovrebbe pensare il credente cattolico del crocifisso esposto in una sala operatoria dove la legge consente l'aborto, un'aula giudiziaria dove si sancisce un divorzio o altro contrari al Magistero ? non dovrebbe vederla come una beffa ?

e, il crocifisso frainteso non come oggetto di adorazione in sede propria del credente genuino, ma come emblema di identità culturale, contro quell'universalità che è dottrina della Chiesa, appunto cattolica, non è palesemente un sacrilegio, una bestemmia ?

preciso, a scanso di equivoci, che non si discute dei luoghi pubblici, delle edicole mariane nelle strade, delle chiese o dell'arte o arredo, ma di luoghi istituzionali, ove si esercitano le prerogative sovrane di uno stato la cui costituzione esplicitamente sancisce l'uguaglianza di tutti i cittadini, senza distinzione di fede.

[Pazza_di_Acerra]

Rachele, non confondere l'accanimento contro i simboli cristiani con l'opportunità che questi vengano esibiti in luoghi dove si esercita il ruolo imparziale e la funzione unificatrice dello stato, dove tutti devono essere rappresentati alla pari;

ho fatto l'esempio dello sport, se la questione della legge non fosse abbastanza chiara:
io sono tifoso del Milan, ma non gradirei che sulla casacca dell'arbitro di una partita della mia squadra campeggiasse il suo stemma, anziché quello della federazione; lo considererei un oltraggio allo stesso valore sportivo, in caso di vittoria;
non è difficile da capire;

analogamente, è impensabile che in un tribunale, dove possono confrontarsi persone e entità di fede diversa, che dovrebbero essere uguali davanti alla legge, campeggi il simbolo di una;
e che dovrebbe pensare il credente cattolico del crocifisso esposto in una sala operatoria dove la legge consente l'aborto, un'aula giudiziaria dove si sancisce un divorzio o altro contrari al Magistero ? non dovrebbe vederla come una beffa ?

e, il crocifisso frainteso non come oggetto di adorazione in sede propria del credente genuino, ma come emblema di identità culturale, contro quell'universalità che è dottrina della Chiesa, appunto cattolica, non è palesemente un sacrilegio, una bestemmia ?

preciso, a scanso di equivoci, che non si discute dei luoghi pubblici, delle edicole mariane nelle strade, delle chiese o dell'arte o arredo, ma di luoghi istituzionali, ove si esercitano le prerogative sovrane di uno stato la cui costituzione esplicitamente sancisce l'uguaglianza di tutti i cittadini, senza distinzione di fede.

Ma quante volte glielo dovrai spiegare ancora?
Come ha scritto Dave Barry, le persone che vogliono condividere le loro opinioni religiose con te quasi mai vogliono condividere le tue opinioni con loro.

[Vega]

Lumen gentium! Lo sai un po' di latino? In una stanza buia (il mondo attuale) basta una fiammella (la Chiesa) per illuminarla. In un minestrone (la società) basta un pizzico di sale (la Chiesa) per dargli sapore.

Abbi un po' di onestà e dignità, via!!
Ti rimangi di continuo le parole.
Prima osanni, poi minimizzi, poi di nuovo il contrario.
Idem con i credenti. Prima milioni, poi c'è più apostasia che altro, poi di nuovo tanti credenti e così via.

[Tiberio]

Ci pensi Tiberio, hanno diviso la Storia dell'Umanità in due, partendo dalla data di nascita di Gesù Cristo....e poi manco è esistito veramente. Tutto quel che ti circonda (reperti storici, libri, enciclopedie, opere d'arte, vie, piazze, stadi, ospedali, carceri, perfino i documenti d'identità che porti in tasca) sono un bluff clamoroso. Come riesci a sopportarlo?

Ma per me cambia poco comunque

[conogelato]

Non occorre indossare una qualsiasi divisa religiosa o politica. Bisogna invece possedere amore per l'umanità e retta conoscenza. Quelli con le divise di male ne hanno sempre fatto tantissimo, inutile ricordarlo. E pure quelli con l'abito talare o la tiara in testa.

E' l'Uomo, che è così, amico Turbociclo: Nella Società, come nella Chiesa, troverai Angeli e Demoni. Mele buone e mele marce. Rilèggiti la parabola della zizzania.

[conogelato]

Rachele, non confondere l'accanimento contro i simboli cristiani con l'opportunità che questi vengano esibiti in luoghi dove si esercita il ruolo imparziale e la funzione unificatrice dello stato, dove tutti devono essere rappresentati alla pari;

ho fatto l'esempio dello sport, se la questione della legge non fosse abbastanza chiara:
io sono tifoso del Milan, ma non gradirei che sulla casacca dell'arbitro di una partita della mia squadra campeggiasse il suo stemma, anziché quello della federazione; lo considererei un oltraggio allo stesso valore sportivo, in caso di vittoria;
non è difficile da capire;

analogamente, è impensabile che in un tribunale, dove possono confrontarsi persone e entità di fede diversa, che dovrebbero essere uguali davanti alla legge, campeggi il simbolo di una;
e che dovrebbe pensare il credente cattolico del crocifisso esposto in una sala operatoria dove la legge consente l'aborto, un'aula giudiziaria dove si sancisce un divorzio o altro contrari al Magistero ? non dovrebbe vederla come una beffa ?

e, il crocifisso frainteso non come oggetto di adorazione in sede propria del credente genuino, ma come emblema di identità culturale, contro quell'universalità che è dottrina della Chiesa, appunto cattolica, non è palesemente un sacrilegio, una bestemmia ?

preciso, a scanso di equivoci, che non si discute dei luoghi pubblici, delle edicole mariane nelle strade, delle chiese o dell'arte o arredo, ma di luoghi istituzionali, ove si esercitano le prerogative sovrane di uno stato la cui costituzione esplicitamente sancisce l'uguaglianza di tutti i cittadini, senza distinzione di fede.

...e su quello non ci piove!!! Ma lo Stato Italiano si identifica Axe: Con la sua Legge, coi princìpi che la ispirano e con la sua Storia, della quale il Cristianesimo è parte integrante.

[conogelato]

Abbi un po' di onestà e dignità, via!!
Ti rimangi di continuo le parole.
Prima osanni, poi minimizzi, poi di nuovo il contrario.
Idem con i credenti. Prima milioni, poi c'è più apostasia che altro, poi di nuovo tanti credenti e così via.

Io non ci riesco. Vediamo se il Santo Padre in persona le può chiarire il concetto, Madame:

Papa Francesco: «Per salvarsi l'Europa ritrovi le sue radici»

Un po' di tempo fa, in Vaticano, mentre riceveva il Premio Carlo Magno, Bergoglio si lasciò scappare un sogno. Quello di «vedere una Europa giovane, capace di essere ancora madre. Che si prende cura del bambino, che soccorre come un fratello il povero e chi arriva in cerca di accoglienza e chiede riparo».
E invece, la fotografia che si vede, in Italia come all'Est, è di una Europa vecchia, stanca, senza più ricordi. «Che cosa ti è successo, Europa terra di poeti, filosofi, artisti, musicisti, letterati? Che cosa ti è successo, Europa madre di popoli e nazioni, madre di grandi uomini e donne che hanno saputo difendere e dare la vita per la dignità dei loro fratelli?»

https://www.ilmessaggero.it/vaticano...a-4472098.html

[Vega]

Seeeeeeeee, bona ugoooooooo!!

[axeUgene]

...e su quello non ci piove!!! Ma lo Stato Italiano si identifica Axe: Con la sua Legge, coi princìpi che la ispirano

quelli che legittimano aborto, divorzio, unioni omosessuali, prossimamente credo libera scelta sul fine vita ?
tu confondi quello che è un complemento d'arredo, voluto da una legge fascista e non questionato per tipica ipocrisia italiota, con un principio;

e con la sua Storia, della quale il Cristianesimo è parte integrante.

se è per questo, anche il Fascismo è parte integrante della storia italiana; anzi, è l'unica ideologia originale che abbiamo espresso negli ultimi 5 secoli, da quando la Controriforma ha soffocato tutto;
e a me non danno nemmeno fastidio le poche vestigia fasciste che si trovano in giro; sono storia; ma a te piacerebbe il busto del duce a scuola o in tribunale ?

guarda che il parallelo con l'arbitro dovrebbe essere chiarificatore: chi esercita istituzionalmente una funzione super partes non può esibire simboli di una parte sola; non è difficile da capire; lo capirebbe anche un bambino;
purché non sia uno di quelli che pretendono di vincere, perché il pallone è mio, e se non mi fate vincere me ne vado.