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Discussione: Crocifiggere il Crocifisso?

  1. #31
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da ReginaAutunno Visualizza Messaggio
    Secondo me ogni buon cristiano se è in buona fede come dici tu, deve decidere lui stesso se mettere o non mettere un Crocifisso in luoghi extra-religiosi, sia che ci creda veramente nella fede cattolica o no.
    beh, se è un buon cristiano, cattolico o no, si suppone che creda, no ?

    ma il punto è che se non è una capra, ed è in buona fede, capisce perfettamente che il simbolo della sua fede in un luogo improprio, non destinato alla devozione, come una scuola o un tribunale, è blasfemia, bestemmia;
    perché quel simbolo, anziché oggetto di genuina devozione, diventa altro, un simbolo "culturale" identitario, usato come succedaneo di una bandiera, nazionale, culturale o altro; insomma, una retrocessione, blasfema;
    capisco che forse non è una questione facile per chi non sia abituato a ragionare di queste cose, ma un minimo di comprensione di certi concetti fondamentali è essenziale.
    c'� del lardo in Garfagnana

  2. #32
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da Turbociclo Visualizza Messaggio
    E' necessario ricordare che la polemica sul crocifisso è partita anni fa dalle proteste di alcuni fanatici musulmani che non tolleravano di vederlo esposto in luoghi pubblici come ospedali e scuole. Da lì spesso e volentieri si è chinato il capo e tolta l'immagine scandalosa dai muri. La questione è quindi riportabile in senso lato alla tendenza tutta italica di mettersi a 90 gradi verso lo straniero, tendenza fortunatamente oggi messa in discussione non solo da destra. Ora occorre ricordare che perfino al 90% degli islamici presenti in Italia il crocifisso non crea problemi, seppure la loro religione vieti l'esposizione dell'immagine umana e divina. Occorre ricordare che in ogni caso nessuno può fare il padrone in casa nostra imponendoci cosa fare e cosa non fare, ma...zitto buono e in riga altrimenti te ne torni da dove sei venuto.
    perfettamente d'accordo; infatti, questo è uno stato laico, aconfessionale, e l'esposizione impropria di certi simboli è il retaggio di un'anomalia politica, che in effetti contrasta con lo spirito della legge, anche se, come in altri casi - vedi diritto di famiglia e connessi - c'è il tentativo di rallentare la presa d'atto, al contrario di quanto avviene in tutte le democrazie;
    ti sfugge che il non cattolico, musulmano, protestante, ebreo o non credente, può essere italiano e padrone a casa sua, e pretendere a buon diritto che nelle sedi istituzionali non figurino simboli di qualcosa che è un fatto assolutamente privato; e questo lo potrebbe e dovrebbe pretendere con ottime ragioni - le stesse dei protestanti - lo stesso cattolico, proprio perché quel simbolo in contesto improprio è una bestemmia
    perché altrimenti sarebbe come tollerare che sulla casacca di un arbitro di calcio figuri lo stemma della Juventus; eh, che vuoi, è la squadra più tifata d'Italia... darebbe fastidio anche ad uno juventino sportivo e leale;

    Parlando poi in generale dell'opportunità di esporre o meno immagini sacre compreso il crocifisso, penso che debba prevalere un sano principio di libertà in chi è preposto. Altrimenti togliamo pure le immagini del presidente della repubblica, del capo del governo da certi uffici pubblici. Per rispetto verso gli anarchici che rigettano ogni forma di potere. E quelli sono pure nostrani...
    no; la Costituzione e la legge stabiliscono i simboli dell'unità nazionale, di tutti senza discriminazione alcuna; e quelli devono figurare nei luoghi istituzionali, perché di questi si tratta;
    la libertà riguarda i luoghi privati; in quelli esponi quello che ti pare, il poster di Totti, se vuoi; ma non in commissariato; perché se fermano l'ultrà della Lazio e quello vede che il commissario è romanista la situazione non è istituzionalmente corretta.

    nella legge la forma è sostanza; se una costituzione statuisce l'uguaglianza e la non discriminazione per motivi religiosi, non è concepibile che in un aula di tribunale in cui si confrontino, poniamo, un ente religioso e un fornitore d'opera musulmano, sopra la testa di chi deve giudicare da terzo e imparziale figuri il simbolo di una delle due parti in causa;
    si può fare dell'ostruzionismo, ma il destino della questione è segnato
    c'� del lardo in Garfagnana

  3. #33
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    carissima, il discorso è ovviamente molto delicato e complesso. ti dico subito che quella delle persecuzioni, in larga parte e per quanto riguarda il cristianesimo, è una questione che concerne una serie di scelte "politiche" le quali, in quanto tali, non possono essere obliterate, soprattutto quando l'autorità religiosa attiene ad un territorio nel quale la legge "civile" o "penale" si fonda sui testi sacri. così hai un lungo medioevo caratterizzato da una quasi esclusiva presenza di ordinamenti lato sensu "ecclesiastici", in tutta europa. e una età "contemporanea", cioè da inizio ottocento in poi, anche essa caratterizzata in definitiva, da una forte componente cristiana, il cui potere fu assai poco scalfito dalla c.d. "primavera dei popoli", dal risorgimento e dai velleitari tentativi, restando alla penisola, di assoggettare il potere ecclesiastico alle leggi dello stato, attraverso la conquista, che fu tale solo "nominalmente", dei territori "vaticani" da parte del fragile stato italiano. ti ricordo che anche i regimi che, nella storia dell'occidente, si sono dichiarati "atei" hanno compiuto scelte, riguardo alle persecuzioni, non diverse, negli obiettivi, da quelle che sarebbero derivate da una matrice o un fondamento religiosi.




    a quanto ho modo di capire la persecuzione, quando è "religiosa", non è altro che l'applicazione, a livello politico, delle sanzioni che la stessa religione in questione prevede quando le prescrizioni dei testi sacri sono violate. se sono persecuzioni le sanzioni religiosamente qualificate, allora lo sono anche le carceri per i criminali che violano le leggi statali. insomma i criminali sono criminali. non solo per lo stato "laico" secondo i propri parametri, ma anche per la chiesa cattolica secondo i propri.




    si parla, almeno al giorno d'oggi, di vittime riguardo a coloro che, innocenti sul piano civile e religioso, sono essi si, resi oggetto di persecuzioni sulla sola base dell'appartenere ad una religione piuttosto che ad un'altra.




    ah questo si. l'uomo è sempre quello. non è che col tempo le cose cambino. ma non puoi attribuire la colpa di tutti i mali del mondo alle religioni. solo questo.



    si. questo si. come quasi tutti. a parte l'altissimo, che pure è stato svergognato da coloro che ne hanno cantato i pregi e i difetti nei testi sacri. abbi pazienza.
    Già avevo premesso che tutto il mondo è paese.

    Nel caso della Chiesa, se facciamo la conta, diverse sono state le censure e le repressioni, anche violente, di diverse forme di pensiero e di credo, vedi eresie o il pensiero scientifico.
    Anche se messe per iscritto, certe disposizioni sono quello che sono, forme di persecuzione e castrazione di persone e idee. Lo strumento politico e legislativo al servizio del mantenimento del proprio potere e dei privilegi.
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

  4. #34
    رباني L'avatar di King Kong
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    Citazione Originariamente Scritto da Turbociclo Visualizza Messaggio
    E' necessario ricordare che la polemica sul crocifisso è partita anni fa dalle proteste di alcuni fanatici musulmani che non tolleravano di vederlo esposto in luoghi pubblici come ospedali e scuole. Da lì spesso e volentieri si è chinato il capo e tolta l'immagine scandalosa dai muri. La questione è quindi riportabile in senso lato alla tendenza tutta italica di mettersi a 90 gradi verso lo straniero, tendenza fortunatamente oggi messa in discussione non solo da destra. Ora occorre ricordare che perfino al 90% degli islamici presenti in Italia il crocifisso non crea problemi, seppure la loro religione vieti l'esposizione dell'immagine umana e divina. Occorre ricordare che in ogni caso nessuno può fare il padrone in casa nostra imponendoci cosa fare e cosa non fare, ma...zitto buono e in riga altrimenti te ne torni da dove sei venuto.
    Parlando poi in generale dell'opportunità di esporre o meno immagini sacre compreso il crocifisso, penso che debba prevalere un sano principio di libertà in chi è preposto. Altrimenti togliamo pure le immagini del presidente della repubblica, del capo del governo da certi uffici pubblici. Per rispetto verso gli anarchici che rigettano ogni forma di potere. E quelli sono pure nostrani...
    Veramente i casi piú eclatanti e "storici" contro il crocefisso nelle aule pubbliche, sono stati quelli della signora Soile Tuulikki Lautsi, di origini finlandesi che, con il sostegno della UAAR, intentó una causa fino alla corte europea per i diritti dell'uomo che le diede ragione nella prima istanza e torto nella seconda.
    L'altra causa storica é stata quella del giudice Luigi Tosti che si rifiutava di emettere sentenze in aule del tribunale con il crocefisso.
    Nessuno dei due era musulmano, entrambi spinti da ragioni "laiche".
    Aut hic aut nullubi

  5. #35
    Opinionista L'avatar di Turbociclo
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    Il caso più lontano nel tempo che si ricordi, a proposito della contestata esibizione del crocifisso, riguarda il signor Adel Smith, che a "Porta a Porta" lo dileggiò parlandone come dell'oscena esibizione di un cadaverino. Eravamo nel 2002. Questo signore era presidente dell'Unione musulmani d'Italia, organizzazione minoritaria estremistica. Questo diede l'avvio ad una lunga polemica, della quale furono protagonisti atei ed agnostici (UAAR, appunto), cui si unirono alcuni solerti presidi per non offendere le minoranze (musulmane, zingare, testoni di Geova ecc.). Tempo dopo fu dato grande risalto, anche eccessivo, al lancio dalla finestra di un ospedale di un crocifisso, da parte di un musulmano parente di una ricoverata. Ora non si capisce da un lato come mai una raffigurazione da sempre tranquillamente esposta abbia all'improvviso iniziato a dare fastidio, dall'altro dovrebbe risultare chiaro che la figura di Cristo travalica il cattolicesimo che il Cristo stesso ha tradito spesso e volentieri. Alla fine allora togliamo di mezzo tutte le statue che raffigurano la Passione di Cristo, Santi e Madonne, si trovano nei Musei che sono luoghi pubblici, che caxxo ci stanno a fare? Mah...

  6. #36
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    perfettamente d'accordo; infatti, questo è uno stato laico, aconfessionale, e l'esposizione impropria di certi simboli è il retaggio di un'anomalia politica, che in effetti contrasta con lo spirito della legge, anche se, come in altri casi - vedi diritto di famiglia e connessi - c'è il tentativo di rallentare la presa d'atto, al contrario di quanto avviene in tutte le democrazie;
    ti sfugge che il non cattolico, musulmano, protestante, ebreo o non credente, può essere italiano e padrone a casa sua, e pretendere a buon diritto che nelle sedi istituzionali non figurino simboli di qualcosa che è un fatto assolutamente privato; e questo lo potrebbe e dovrebbe pretendere con ottime ragioni - le stesse dei protestanti - lo stesso cattolico, proprio perché quel simbolo in contesto improprio è una bestemmia
    perché altrimenti sarebbe come tollerare che sulla casacca di un arbitro di calcio figuri lo stemma della Juventus; eh, che vuoi, è la squadra più tifata d'Italia... darebbe fastidio anche ad uno juventino sportivo e leale;


    no; la Costituzione e la legge stabiliscono i simboli dell'unità nazionale, di tutti senza discriminazione alcuna; e quelli devono figurare nei luoghi istituzionali, perché di questi si tratta;
    la libertà riguarda i luoghi privati; in quelli esponi quello che ti pare, il poster di Totti, se vuoi; ma non in commissariato; perché se fermano l'ultrà della Lazio e quello vede che il commissario è romanista la situazione non è istituzionalmente corretta.

    nella legge la forma è sostanza; se una costituzione statuisce l'uguaglianza e la non discriminazione per motivi religiosi, non è concepibile che in un aula di tribunale in cui si confrontino, poniamo, un ente religioso e un fornitore d'opera musulmano, sopra la testa di chi deve giudicare da terzo e imparziale figuri il simbolo di una delle due parti in causa;
    si può fare dell'ostruzionismo, ma il destino della questione è segnato
    @ Axe.

    Io ho visto in TV dei processi nell'Islam e vi sono attaccati al muro
    la mezzaluna e la stella rossa (loro simboli), che apparvero dopo la
    vittoria di Manzicerta. ( 19 agosto 1071).Da allora inizio' la fine
    dell'impero bizantino, infatti il sultano Alp Arslan sconfisse con i suoi
    selciucidi l'impero d Bisanzio.
    Ho visto il processo ad Eichmann in TV in Israele e il tribunale era
    sormontato da una menorah, e pure quello è uno stato laico,
    e poi, come ho detto , i 4 ospedali israelitici di Roma sono pieni di
    stelle di Davide in ogni stanza e di Menoreh, vengono ricoverati anche
    i cristiani e arabi là,
    ma nessuno si azzarda a dire, togliete questa paccottiglia...
    In realtà è difficile strappare dalla mente delle persone l'idea di Dio,
    che poi è sempre uno e lo stesso per tutto il Multiverso.

  7. #37
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da Turbociclo Visualizza Messaggio
    . Alla fine allora togliamo di mezzo tutte le statue che raffigurano la Passione di Cristo, Santi e Madonne, si trovano nei Musei che sono luoghi pubblici, che caxxo ci stanno a fare? Mah...
    vedi, alla fine continui a confondere "luoghi pubblici" con "luoghi istituzionali", laddove i secondi sono quelli in cui si esercitano precipuamente funzioni necessarie disposte dalla legge, che nel nostro caso è esplicitamente aconfessionale;

    in queste faccende serve un rigoroso ordine concettuale, altrimenti si manca sempre il punto, come accade anche a Lilia:

    Citazione Originariamente Scritto da Lilia Visualizza Messaggio
    @ Axe.

    Io ho visto in TV dei processi nell'Islam e vi sono attaccati al muro
    la mezzaluna e la stella rossa (loro simboli)
    e allora ? evidentemente quegli stati di cui hai osservato i procedimenti non sono laici, né ugualitari;
    Ho visto il processo ad Eichmann in TV in Israele e il tribunale era
    sormontato da una menorah, e pure quello è uno stato laico,
    e poi, come ho detto , i 4 ospedali israelitici di Roma sono pieni di
    stelle di Davide in ogni stanza e di Menoreh, vengono ricoverati anche
    i cristiani e arabi là,
    ma nessuno si azzarda a dire, togliete questa paccottiglia...
    l'ospedale è un luogo privato, non istituzionale, seppure forse convenzionato; non c'è quel legame di necessità che avresti col tribunale, che non puoi scegliere, una circostanza obbligatoria, come la scuola, la leva militare, le tasse...

    quanto a Israele, quello non è un simbolo propriamente religioso in quel contesto, bensì un identificativo della nazione, per cui è "ebreo" anche chi non sia religioso, ma discenda da ebrei secondo le leggi rabbiniche; ma è proprio la nozione di ius sanguinis ad essere questionabile in termini democratici;

    non è che noi facciamo qualcosa si molto diverso, se pensi che un ottuagenario di Rio de la Plata ha diritto di voto e di passaporto italiano, può stabilirsi qui e in tutta l'UE, senza particolari formalità, perché ha un nonno di Sampierdarena o Lucca, mentre chi è nato qui da genitori stranieri che lavorano e pagano le tasse non ha gli stessi diritti;
    In realtà è difficile strappare dalla mente delle persone l'idea di Dio,
    non c'è nulla da strappare;
    si tratta di distinguere le questioni, capire cosa sia lo stato e che se - e solo se - lo stato è aconfessionale, Dio è un fatto privato di ognuno; e capire che il Dio testamentario non ammette l'abuso del suo nome/simbolo, in contesti diversi dalla devozione;

    se, al contrario, ci si trova in una teocrazia, in cui quella devozione è un elemento esplicitamente fondativo della comunità, o altrimenti esclusivo, cambia tutto, proprio in termini concettuali e funzionali, perché c'è identificazione statutaria tra fede e nazione;
    ma non è il nostro caso;
    se nella Costituzione fosse scritto che la condizione di cittadino italiano è vincolata alla fede cattolica, allora il marcatore religioso sarebbe costitutivo, seppure in modo discutibile sotto lo stesso profilo dottrinario; e allora avrebbe un senso che nei luoghi istituzionali figuri un crocifisso, visto che quello è un elemento cotitutivo della cittadinanza, necessario;
    non so se è chiara la distinzione...
    Ultima modifica di axeUgene; 25-06-2019 alle 00:30
    c'� del lardo in Garfagnana

  8. #38
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da LadyHawke Visualizza Messaggio
    Può essere come dici tu ma più terra terra potrebbe anche essere soltanto un modo di orientare (o manipolare) l'opinione pubblica, attaccandosi ora a una cosa, ora al crocefisso, come in questo caso, da parte di politicanti e per riempire pagine web o spazi televisivi che altrimenti non si saprebbe come riempire.
    A proposito...la giornalista "incriminata" lo indossava anche oggi al tg2, e non è neanche la prima volta che è oggetto di polemica per la stessa cosa, è accaduto anche in passato, eppure continua ad indossare quello che le pare come è giusto che sia.

    Pensa che non l'avrei manco notato, come in passato, se non avessi letto il post.
    Fa benissimo! I politici che lo brandiscono e lo strumentalizzano invece no, fanno malissimo. E nel caso di Salvini (che ha divorzi e separazioni alle spalle e che respinge i poveracci) si rendono assolutamente ridicoli.
    amate i vostri nemici

  9. #39
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da Turbociclo Visualizza Messaggio
    Questioni che oltrepassano di gran lunga il ridicolo. E' la sinistra in pieno delirio da sconfitta. Anni fa nessuno si scandalizzò quando centinaia di musulmani si radunarono per pregare accucciati in piazza del Duomo a Milano. Furono sventati atti terroristici presso il duomo di san Petronio a Bologna, perché vi si trova un dipinto di Giovanni da Modena che ritrae Maometto all'Inferno torturato dai diavoli. Quando arrivano dignitari musulmani in visita a Roma vengono ricoperte le statue antiche che raffigurano dei nudi... Ci vergogniamo di noi stessi, della nostra storia millenaria, abbiamo paura di non essere abbastanza "accoglienti", di non calarci sufficientemente le braghe... Un silenzio assordante risponde da parte della Chiesa ai massacri di cristiani in varie parti del mondo... Tutto questo mi sorprende, da non cristiano, fino a un certo punto. Ogni civiltà in crisi si ritira su se stessa, si sottomette allo straniero, diviene incapace di atti di orgoglio e non tende neanche ad autoconservarsi. Accettiamo tutto con cristiana rassegnazione, Cono?
    «PIÙ MARTIRI OGGI CHE UN TEMPO, MA NON SE NE PARLA»
    Lo ha detto il Papa durante l'omelia della Messa mattutina. «Senza memoria non c'è speranza», ha precisato Jorge Mario Bergoglio: «La più grande forza della Chiesa oggi è nelle piccole comunità, con poca gente, perseguitate, con i loro vescovi in carcere. Questa è la nostra gloria».

    E' un insaguinato ritorno all'epoca apostolica, quella degli inizi. «Oggi ci sono più martiri che nei primi secoli», ma «i media non lo dicono» perché non fa notizia. Nell’omelia della Messa celebrata oggi a Santa Marta papa Francesco ritorna sulla tragedia dei cristiani perseguitati e ricorda che «senza memoria non c’è speranza», invocando - in particolare - la necessità della «memoria dei martiri», «quelli che hanno sofferto e dato la vita come Gesù», che «furono lapidati, torturati», «uccisi di spada». La Chiesa è «questo popolo di Dio, peccatore ma docile, che fa grandi cose e anche dà testimonianza di Gesù Cristo fino al martirio», spiega Francesco, gagiungendo che «i martiri sono quelli che portano avanti la Chiesa, sono quelli che sostengono la Chiesa, che l’hanno sostenuta e la sostengono oggi. E oggi ce ne sono più dei primi secoli».

    «I media non lo dicono perché non fa notizia – denuncia – ma tanti cristiani nel mondo oggi sono beati perché perseguitati, insultati, carcerati. Ce ne sono tanti in carcere, soltanto per portare una croce o per confessare Gesù Cristo! Questa è la gloria della Chiesa e il nostro sostegno e anche la nostra umiliazione. Noi che abbiamo tutto, tutto sembra facile per noi e se ci manca qualcosa ci lamentiamo… Ma pensiamo a questi fratelli e sorelle che oggi, in numero più grande dei primi secoli, soffrono il martirio!».

    «Non posso dimenticare», prosegue Bergoglio, «la testimonianza di quel sacerdote e quella suora nella cattedrale di Tirana: anni e anni di carcere, lavori forzati, umiliazioni. Noi siamo soddisfatti quando vediamo un atto ecclesiale grande, che ha avuto un gran successo, e questo è bello. Questa è forza. Sì, è forza. Ma la più grande forza della Chiesa oggi è nelle piccole Chiese, piccoline, con poca gente, perseguitati, con i loro vescovi in carcere. Questa è la nostra gloria oggi, questa è la nostra gloria e la nostra forza oggi». Perché, puntualizza il Papa, «una Chiesa senza martiri è una chiesa senza Gesù». L'invito a pregare « “per i nostri martiri che soffrono tanto, per quelle Chiese che non sono libere di esprimersi», chiude l'omeila : «Loro sono la nostra speranza»

    http://www.famigliacristiana.it/arti...-ne-parla.aspx
    amate i vostri nemici

  10. #40
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Fa benissimo! I politici che lo brandiscono e lo strumentalizzano invece no, fanno malissimo. E nel caso di Salvini (che ha divorzi e separazioni alle spalle e che respinge i poveracci) si rendono assolutamente ridicoli.
    la giornalista fa benissimo; purché poi nessuno abbia alcunché da obiettare se un giorno si presenta una giornalista col velo e nessuno abbia da ridire su altre mise islamiche in pubblico.
    c'� del lardo in Garfagnana

  11. #41
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    dunque:

    a) il crocifisso, per i cristiani -tutti - è un simbolo religioso;

    b) le chiese cristiane - tutte - concepiscono il Cristianesimo come universalista, ossia privo di connotati specifici, nazionali, etnici, statuali, altrimenti identitari diversi dalla fede cristiana; peraltro, volendo parlare di realtà locale "cattolico" vuol dire esattamente "universale";

    c) il secondo comandamento, osservato dai cristiani - tutti - vieta di nominare Dio invano, ove il precetto si intende esteso al generale abuso della divinità per intendimenti diversi da quelli religiosi di ciascuna dottrina;

    pertanto, la collocazione del crocifisso in contesti extra-religiosi, istituzionali o meno, a marcare territori identitari diversi da quelli della effettiva condivisione religiosa quali chiese ed edifici correlati al culto, è tecnicamente blasfemia, una bestemmia, che i cristiani - tutti - dovrebbero rigettare, se in buona fede;

    tutto questo, senza nemmeno scomodare il profilo di laicità dello stato.
    In nome della laicità, dovresti togliere oltre ai Crocifissi anche tutte le chiese, rinominare gli Ospedali, gli stadi, le vie, le piazze. Asportare le Opere d'Arte Cristiana e riconteggiare la Storia. Magari datando un rudere o un reperto...chennesò, da 450 A.C. a 450 A.G. (avanti Giasone). Riscrivere le carte di identità partendo...vediamo un po'....invece che dalla nascita di Cristo... da quella di Topolino: Interessante. Propònilo!
    amate i vostri nemici

  12. #42
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    la giornalista fa benissimo; purché poi nessuno abbia alcunché da obiettare se un giorno si presenta una giornalista col velo e nessuno abbia da ridire su altre mise islamiche in pubblico.
    Te hai da ridire? Io no. Ho da ridire se tolgono il simbolo della mia Fede, le mie Radici, Axe. Se mi impediscono di andare a Messa, se vietano alle scuole dei miei figli di fare il Presepe. Questo si.
    amate i vostri nemici

  13. #43
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Te hai da ridire? Io no. Ho da ridire se tolgono il simbolo della mia Fede, le mie Radici, Axe. Se mi impediscono di andare a Messa, se vietano alle scuole dei miei figli di fare il Presepe. Questo si.
    non mi pare che nessuno ti impedisca nulla; posto che il simbolo della tua fede può non essere quello della mia, quindi non deve trovarsi nei luoghi istituzionali obbligatori, che in uno stato laico sono terzi, per definizione, come l'arbitro ad una partita:
    nessuno ti toglie la bandiera dell'Empoli e tu non vuoi impedire allo juventino di sventolare la sua; ma non accetteresti lo stemma della Juve sulla casacca dell'arbitro quando viene al Castellani, no ?

    quello che c'è scritto qui, produce conseguenze, direi meccanico-giuridiche:
    art. 3
    Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale
    e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione
    di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

    l'uguaglianza non implica che si debbano rimuovere le edicole o le immagini sacre, ma che i simboli religiosi non siano presenti nelle sedi istituzionali, dove si deve necessariamente rappresentare, anche formalmente, quell'uguaglianza e imparzialità, come per gli arbitri.
    c'� del lardo in Garfagnana

  14. #44
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    Già avevo premesso che tutto il mondo è paese.

    si. il mondo è paese perché fondamentalmente, ovunque tu vada, puoi trovare negli uomini dei molti paesi, gli stessi caratteri di base. che poi i difetti umani si esprimano sulla base di una ideologia oppure su quella di una qualsiasi religione, beh, credo che non faccia molta differenza. le etichette possono anche cambiare. la natura umana purtroppo no.

    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    Nel caso della Chiesa, se facciamo la conta, diverse sono state le censure e le repressioni, anche violente, di diverse forme di pensiero e di credo, vedi eresie o il pensiero scientifico.

    sulle eresie. prendiamo giordano bruno. se parli con chi di queste cose ne capisce più di me e di te, ti dice che giordano bruno fu arso sul rogo perché non volle abiurare. ora, la domanda è: perché giordano bruno non volle abiurare? e la risposta è duplice: da un lato sapeva molto bene che, anche se avesse abiurato, la sua libertà "civile" e soprattutto la sua salute ne avrebbero comunque risentito, e che quel tipo di sanzione "spirituale" che era l'abiura, lo avrebbe portato in pochi anni alla morte. d'altro lato sapeva anche che, per dare sostanza veritativa alle proprie concezioni sui mondi, sull'universo "abitato" ecc., gli occorreva subire lo stesso destino del cristo, cioè quello di morire per le proprie idee. sapeva anche che dopo il sacrificio estremo, le proprie idee, sancite in qualche modo dalla propria morte, avrebbero prevalso. ora quello che ti voglio dire è che, sebbene la chiesa durante gli anni bui del medioevo, detenesse un potere tale da poter decretare la morte di chiunque, sulla base delle sole idee, quindi opinioni, quindi libertà ecc., era però abbastanza tollerante da "sostenere e aiutare", sia a livello spirituale che materiale, coloro che fossero in uno stato di bisogno. insomma l'ignoranza delle masse e il loro sostentamento "materiale". se ci rifletti è una linea politica che, anche oggi, è largamente praticata. non solo dalla chiesa ma anche dallo stato. non solo quello italiano.



    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    Anche se messe per iscritto, certe disposizioni sono quello che sono, forme di persecuzione e castrazione di persone e idee. Lo strumento politico e legislativo al servizio del mantenimento del proprio potere e dei privilegi.
    i privilegi derivano dalla volontà dei fedeli. insomma dalle donazioni, dai lasciti, dai legati testamentari e anche da tutta una serie di scelte lato sensu "politiche" che hanno fatto storia. mi verrebbe da dire che, senza la chiesa cattolica, non vi sarebbe oggi una europa unita. ti dico anche che quando ratzinger si interrogava sulle radici cristiane dell'europa attuale, beh, a mio parere ne aveva "ben d'onde". abbi pazienza.

  15. #45
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