Da "Messaggi Scelti" (vol. III):

Tutti quelli che esaltano e venerano il falso giorno di riposo, come fosse un idolo, il giorno che Dio non ha benedetto, aiutano il diavolo e i suoi angeli con le capacità che Dio ha donato loro e che hanno pervertito, facendone un cattivo uso. Ispirati da un altro spirito, che acceca il loro discernimento, non si rendono conto che l’esaltazione della domenica è totalmente un’istituzione della Chiesa Cattolica. {MS3 343.7}
Il Sabato è la questione che divide il mondo {MS3 343.8}
Il Signore del cielo permette che il mondo scelga chi vuole avere come governante. Leggete tutti con attenzione il tredicesimo capitolo dell’Apocalisse, perché riguarda ogni essere umano, grande o piccolo. Ogni essere umano deve decidere: o per il Dio vivente, che ha dato al mondo il memoriale commemorativo della creazione, il sabato o settimo giorno; o per un falso giorno di riposo, istituito da uomini che si sono esaltati al di sopra di tutto quello che si chiama Dio o che si adora, che hanno preso su di sé gli attributi di Satana per opprimere i leali e fedeli, che osservano i comandamenti di Dio. Questo potere persecutore renderà obbligatorio il culto alla bestia, insistendo sull’osservanza del giorno di riposo che lui ha istituito. Così bestemmierà contro Dio, sedendosi nel tempio: {MS3 343.9}
“L’avversario, colui che s’innalza sopra tutto ciò che è chiamato Dio od oggetto di culto, fino al punto da porsi a sedere nel tempio di Dio, mostrando se stesso e proclamandosi Dio”. 2 Tessalonicesi 2:4 {MS3 344.1}
I 144.000 liberi da ogni inganno {MS3 344.2}
Una delle caratteristiche notevoli nella presentazione dei 144.000 è che: “nella loro bocca non è stata trovata la menzogna”. (Apocalisse 14:5). Il Signore ha detto: “Beato è l’uomo… nel cui spirito non c’è inganno”. (Salmo 32:2). Essi professano d’essere figli di Dio e sono presentati mentre seguono l’Agnello, dovunque Egli vada. Appaiono davanti a noi stando in piedi sul monte Sion, cinti di santo servizio, vestiti di lino bianco, che è la giustizia dei santi. Ma tutti coloro che seguono l’Agnello in cielo, lo avranno seguito prima sulla terra con un’ubbidienza fiduciosa, amorevole e ben disposta; l’hanno seguito non in modo sgradevole e capriccioso, ma con fede, lealmente, come il gregge segue il pastore… {MS3 344.3}

Scene di enorme interesse ci sovrastano e queste cose saranno indicazioni sicure della presenza di Colui che ha fermato ogni movimento aggressivo, che ha accompagnato il progresso della sua causa attraverso tutti i secoli e che misericordiosamente ha promesso di stare col suo popolo, in tutti i suoi conflitti fino alla fine del mondo. Lui difenderà e farà trionfare la sua Verità. Lui è pronto a fornire ai suoi fedeli i motivi e lo scopo, ispirando in loro speranza, coraggio nella crescente attività, quando il tempo sarà molto vicino. {MS3 345.5}

Ogni imperfezione in noi sarà tolta {MS3 346.4}
Quando le nostre fatiche terrene saranno finite e Cristo verrà per i Suoi figli fedeli, risplenderemo come il sole nel regno del Padre nostro. Ma prima che venga questo tempo, tutto ciò che è imperfetto in noi sarà tolto. Ogni invidia, ogni gelosia, ogni malvagio sospetto e ogni piano egoista verranno eliminati dalla vita.

Avremo una natura superiore {MS3 346.8}
Quando Cristo tornerà, Lui prenderà quelli che hanno purificato le loro anime per mezzo dell’ubbidienza alla Verità. Questo corpo mortale sarà rivestito d’immortalità e i corpi corruttibili, soggetti alle malattie, saranno trasformati da mortali in immortali. Allora riceveremo il dono di una natura superiore. I corpi di tutti quelli che purificano le loro anime, ubbidendo alla verità, saranno glorificati. Essi avranno ricevuto e creduto in Gesù Cristo. Manoscritto 36, 1906. {MS3 346.9}

Una visione vivida di eventi futuri {MS3 346.10}
Venerdì notte 18 gennaio 1884 alcuni mi udirono esclamare: “Guarda, guarda”! Non saprei dire se ero in visione o se stavo solamente sognando. Io dormivo sola. Il tempo d’angoscia era su di noi. Vidi il nostro popolo in grande angoscia mentre piangeva e pregava, supplicando il sicuro compimento delle promesse di Dio, mentre i malvagi ci circondavano da tutte le parti, deridendoci e minacciando di ucciderci... Ridicolizzavano la nostra debolezza, si burlavano della piccolezza del nostro numero e ci diffamavano con parole calcolate per ferire profondamente. Ci accusavano di prendere una posizione indipendente dal resto del mondo. Bloccarono le nostre risorse in modo che non potevamo né comprare né vendere, si riferivano alla nostra smisurata povertà e alla nostra condizione disgraziata. Loro non comprendevano come mai riuscivamo a vivere senza il mondo. Eravamo dipendenti dal mondo e dovevamo cedere ai costumi, alle pratiche e alle leggi del mondo, in caso contrario dovevamo uscire da esso. Se noi eravamo l’unico popolo al mondo che il Signore favoriva, le apparenze erano terribilmente contrarie a noi. {MS3 346.11}
Essi dichiaravano d’avere la verità, che tra loro accadevano i miracoli, che gli angeli del cielo parlavano e camminavano con loro, che tra loro si facevano grandi segni e prodigi, e che questo era il millennio temporale che stavano aspettando da tanto tempo. Il mondo intero era convertito e in armonia con la legge della domenica, mentre questo piccolo e debole popolo stava sfidando le leggi della nazione e la legge di Dio, e si vantava di essere l’unico giusto che vi era sulla terra…{MS3 347.1}
“Guardate in alto! Guardate in alto!” {MS3 347.2}
Mentre l’angoscia dominava i leali e i fedeli che non volevano adorare la bestia e la sua immagine, né accettare o riverire il giorno di riposo convertito in idolo, il Signore disse: “Guardate in alto! Guardate in alto!” Allora tutti alzarono lo sguardo e i cieli sembrarono aprirsi come una pergamena che si arrotola, e così come Stefano guardò i cieli così anche noi guardammo i cieli. Gli schernitori ci stavano diffamando e denigrando, vantandosi di quello che avrebbero fatto di noi, se ci ostinavamo, continuando a rimanere fermi e fedeli nella nostra fede. Ma noi non potevamo ascoltarli, perché eravamo concentrati ad osservare una scena che sorpassava qualunque cosa. {MS3 347.3}
Vedemmo il trono di Dio, e intorno ad esso si trovavano migliaia e migliaia di martiri, e tra loro vidi proprio quelli che erano in estrema povertà, che il mondo non conosceva, odiava e disprezzava. E la voce disse: {MS3 347.4}
“Gesù, che siede sul trono, ha tanto amato l’uomo che ha dato la Sua vita come sacrificio, per redimerlo dal potere di Satana e per innalzarlo al Suo trono. Colui che è al di sopra di ogni potenza, Colui che ha la più grande influenza sia in cielo che in terra, Colui al quale ogni anima è debitrice per tutti i favori ricevuti, che fu mansueto e umile di cuore, santo, innocente e immacolato durante tutta la Sua vita.{MS3 347.5}
“Egli fu obbediente a tutti i comandamenti del Padre Suo”. La malvagità ha riempito la terra ed essa è contaminata dai suoi abitanti. Le posizioni elevate dei potenti della terra sono piene di corruzione e vile idolatria, ma è arrivato il tempo che i giusti ricevano la palma della vittoria e il trionfo. Coloro che sono stati considerati dal mondo deboli e indegni, quelli che erano indifesi contro la crudeltà degli uomini saranno coronati come conquistatori e più che vincitori. {MS3 347.6}
Dopo queste cose guardai e vidi una folla immensa che nessuno poteva contare, proveniente da tutte le nazioni, tribù, popoli e lingue, che stava in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello, vestiti di bianche vesti e con delle palme in mano. E gridavano a gran voce, dicendo: La salvezza appartiene al nostro Dio, che siede sul trono, e all’Agnello. E tutti gli angeli erano in piedi intorno al trono, agli anziani e alle quattro creature viventi; essi si prostrarono con la faccia a terra davanti al trono e adorarono Dio, dicendo: Amen! Al nostro Dio la lode, la gloria, la sapienza, il ringraziamento, l’onore, la potenza e la forza, nei secoli dei secoli! Amen. Poi uno degli anziani mi rivolse la parola, dicendomi: Chi sono queste persone vestite di bianco e da dove sono venute? Io gli risposi: Signor mio, tu lo sai. Ed egli mi disse: Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione. Essi hanno lavato le loro vesti e le hanno imbiancate nel sangue dell’Agnello. Perciò sono davanti al trono di Dio e lo servono giorno e notte nel suo tempio; e colui che siede sul trono stenderà la sua tenda su di loro. Non avranno più fame e non avranno più sete, non li colpirà più il sole né alcuna arsura; perché l’Agnello, che è in mezzo al trono, li pascerà e li guiderà alle sorgenti delle acque della vita; e Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi. Apocalisse 7:9-17 {MS3 348.1}
Essi si trovano davanti al trono per godere i brillanti splendori del giorno eterno, non come un gruppo debole e disprezzato per soffrire a causa delle passioni sataniche di un mondo ribelle, che esprime i sentimenti, le dottrine e i consigli dei demoni. {MS3 348.2}
Ora i Santi non hanno più nulla da temere {MS3 348.3}
Forti e terribili sono diventati i signori dell’iniquità sotto il controllo di Satana, ma più forte è il Signore Iddio che giudica Babilonia. I giusti non hanno nulla da temere dal nemico, finché rimarranno fedeli e leali. Qualcuno più potente di uomini forti e armati agirà in loro difesa. Ogni potere, ogni grandezza e perfezione di carattere saranno dati a coloro che hanno creduto e agito con fermezza in difesa delle leggi di Dio.
Un altro essere celeste esclamò con una voce dolce e musicale: {MS3 348.4}
“Essi sono usciti dalla grande tribolazione. Hanno camminato nell’ardente fornace del mondo, riscaldata intensamente dalle passioni e dai capricci degli uomini, che avrebbero voluto obbligarli a sottomettersi al culto della bestia e alla sua immagine, inducendoli ad essere sleali verso il Dio del cielo.{MS3 348.5}
Sono venuti dalle montagne, dalle rocce, dalle caverne e dalle grotte della terra, dalle prigioni, da riunioni segrete, dalle camere di tortura, dai tuguri e dalle soffitte”. Essi sono passati attraverso le afflizioni, profonde abnegazioni e amari scoraggiamenti. Essi non devono continuare ad essere il bersaglio ridicolo di uomini malvagi. Non saranno più considerati vili e infelici da quelli che li disprezzano. {MS3 348.6}
“Toglietegli i vestiti sporchi con cui gli uomini malvagi si sono dilettati a rivestirli, dategli nuovi abiti, le vesti bianche della giustizia, e ponete una mitra pura sulle loro teste”. {MS3 349.1}
Essi saranno vincitori nel grande conflitto {MS3 349.2}
Essi furono rivestiti con delle vesti più ricche di quelle che qualche volta hanno usato esseri terreni. Furono incoronati con diademi di gloria che mai occhi mortali hanno contemplato. I giorni della sofferenza, dei rimproveri, della fame e della necessità sono passati. Il pianto non esisterà più. Allora proruppero in canti di gioia, chiari, forti e melodiosi. Ondeggiarono le palme della vittoria, esclamando: “La salvezza appartiene al nostro Dio, che siede sul trono, e all’Agnello”. (Apocalisse 7:10) {MS3 349.3}
Oh, che il Signore possa investirci col Suo Santo Spirito per renderci forti nella Sua forza. In questo grande giorno di trionfo supremo e finale, si vedrà che i giusti erano forti, e che la malvagità, in tutte le sue forme e con tutto il suo orgoglio, era un fallimento e una sconfitta debole e miserabile. Aggrappiamoci quindi a Gesù con fiducia e cerchiamo la Sua grazia e salvezza. Nascondiamoci in Cristo, poiché Lui è il nostro nascondiglio nella tempesta, è un aiuto presente nel tempo d’angoscia...
Lettera 6, 1884 {MS3 349.4}
Due colonne di angeli scortano i santi verso la Santa Città {MS3 349.5}
Il Datore della vita viene a spezzare le catene della tomba. Egli porterà con sé i prigionieri e proclamerà: “Io sono la resurrezione e la vita” (Giovanni 11:25). Lì la moltitudine dei resuscitati è in piedi. L’ultimo pensiero è stato quello della morte e della sua agonia. Gli ultimi pensieri che essi ebbero furono volti alla tomba, ma ora Gesù proclama: “O morte, dov’è la tua vittoria? O morte, dov’è il tuo dardo”? (1 Corinzi 15:55) L’angoscia della morte fu l’ultima cosa che essi sentirono… E quando essi si risvegliano, il dolore è passato. “O morte, dov’è la tua vittoria?” Qui sono in piedi, su di loro viene posto il tocco finale dell’immortalità e ascendono per incontrare il loro Signore nell’aria. Le porte della città di Dio girano sui loro cardini e le nazioni che hanno osservato la verità entrano. Due file di angeli in ambedue i lati scortano i redenti di Dio ed essi camminano tra cherubini e serafini. Cristo dà loro il benvenuto e li benedice dicendo:
“Va bene, servo buono e fedele… entra nella gioia del tuo Signore”. Quale gioia! Gesù guarda il travaglio della sua anima e ne è soddisfatto. Per questo lavoriamo. {MS3 349.6}
Davanti a noi c’è qualcuno per cui abbiamo pregato e interceduto davanti a Dio nelle ore della notte. Poi ce n’è un altro col quale abbiamo parlato sul letto di morte, la cui anima abbiamo raccomandato a Gesù. Poi c’è anche il povero ubriacone, a cui abbiamo chiesto di rivolgersi a Gesù, un Salvatore potente, l’unico che potesse condurlo alla vittoria. Lì ci sono le corone di gloria immortale, che sono state poste sulle teste dei vincitori, e poi essi stessi lanciano queste splendide corone ai piedi di Gesù, e il coro angelico intona la nota di vittoria, e gli angeli in due file continuano il canto, e la moltitudine dei redenti si unisce a loro in coro, come se stessero cantando questo inno sulla terra; e in realtà l’hanno fatto... {MS3 349.7}
Musica celestiale {MS3 350.1}
Oh, che musica! Non c’è una nota fuori luogo. Ogni voce proclama: «Degno è l’Agnello, che è stato immolato, di ricevere la potenza, le ricchezze, la sapienza, la forza, l’onore, la gloria e la lode». (Apocalisse 5:12) Lui contempla il travaglio della sua anima e ne è soddisfatto. Voi credete che qualcuno in questo luogo si prenderà il tempo per contare le prove e le terribili difficoltà che ha subito? {MS3 350.2}
“Poiché, ecco, io creo nuovi cieli e nuova terra; non ci si ricorderà più delle cose di prima; esse non torneranno più alla memoria”. Isaia 65:17 {MS3 350.3}
“Egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non ci sarà più la morte, né cordoglio, né grido, né dolore, perché le cose di prima sono passate”. Apocalisse 21:4
Manoscritto 18, 1894. {MS3 350.4}