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Discussione: Il piano dell'essere.

  1. #196
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Citazione Originariamente Scritto da restodelcarlino Visualizza Messaggio
    questo sarebbe un giudizio dato vivendo "l'apparente realtà immediata". Un po' "miope", se vogliamo....dato che si parla di trascendenza .
    Io non sto parlando di trascendenza.
    Parlo di un Dio che è logico perché, nonostante qualcuno dia segni di non esserlo, l'uomo per sua natura è logico e necessitante, cioè fa prima ciò che gli è utile, poi quello che gli serve, possibilmente con il minimo sforzo.
    Sto dicendo che l'esempio di axe non è un esempio oggettivo, e neanche pertinente poiché axe è un tipo logico.
    Che cosa ci guadagnerebbe lui a picchiare senza motivo: questo è il quesito, non è un quesito per chi prende sfortunatamente le botte; è chi le dà che ha dei problemini mentali.
    Questo per dire che l'esempio non è pertinente ed è un'interpretazione errata del libero arbitrio o del destino. C'è un limite, oltre il quale lo stesso essere umano si sente impedito di essere libero.
    Strano che questi esempi li faccia axeUgene.
    Se esistesse un Dio degli umani dovrebbe insegnare a picchiare chi se lo merita non chi non c'entra niente, se non per uno schiribizzo altrui.
    Se poi cominciamo con i se ed i ma, potrei suggerirti un detto delle mie parti: "Se mio nonno avesse le ruote sarebbe una carriola".
    I se ed i ma sono simili ad i numeri, uno tira l'altro e non finiscono mai, è un modo per uscire non per entrare nel problema..

  2. #197
    Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
    Io non sto parlando di trascendenza.
    Parlo di un Dio
    Ma Dio non é trascendente?
    ....oltre a essere ignorante, non capisco nulla. OK.

  3. #198
    Opinionista L'avatar di LadyHawke
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    eh, ma hai una bella pretesa:
    quando un argomento è così complesso, si ricorre per forza quelli che chiami "paroloni", che altro non sono che espressioni sintetiche di concetti che non si possono riepilogare ogni volta, altrimenti ogni post sarebbe un'enciclopedia; se ti interessa l'argomento si suppone che tu faccia un minimo sforzo per capire di che si parla;

    pure in cucina, visto che ti piace la metafora: vai sul forum di cucina e trovi paroloni come brasare, stufare, risottare; se vuoi fare un risotto devi sapere che si mette prima il riso a biscottare a secco e poi si aggiunge il brodo, e non lo si butta nell'acqua bollente come la pasta;

    farai anche tu un lavoro, in cui ci sono espressioni tecniche che indicano concetti complessi, no ? se arriva uno che si lamenta di non capire, che gli puoi dire ?
    Scusami ma io preferisco non sforzarmi, a mio parere, magari sbagliato, si può comunicare e informare anche usando termini più semplici, sempre che si voglia farsi capire da tutti.
    Veramente "risottare" è la prima volta che lo sento, non è un termine che uso, eppure per cucinare un buon risotto con la tecnica che hai descritto tu non mi serve conoscere e usare quel termine, uso dire aggiungere acqua poco per volta mano a mano che asciuga, fino a termine cottura, e lo capiscono tutti.

    Ho solo colto l'occasione per far notare la cosa visto che non sono la sola ad avere difficoltà, ma non è un problema, se non comprendo faccio anche a meno di leggere e seguire.

  4. #199
    Opinionista L'avatar di LadyHawke
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    Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
    In sostanza, come ha detto Gesù nel suo piano dell'essere ai farisei ipocriti: "Prima curate bene l'interno del piatto, dove andrà il cibo, poi potete pulire anche l'esterno", anche una bella regola di galateo per chi vuole troppo apparire.
    Questo pensi LadyHawke?
    Veramente io guardo alla sostanza del piatto, il contenuto, non la decorazione esterna ovvero l'apparenza con cui si presenta decorando con foglioline, abbellimenti, ghirigori. L'apparenza, cioè il modo in cui si presenta un piatto (inteso come pietanza) può far sembrare una piatto banale come qualcosa di più "importante" , quindi più appetitoso, di quello che realmente è. Tutto qui.
    Non so se è la stessa cosa che intendi con la citazione.

  5. #200
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da LadyHawke Visualizza Messaggio
    Scusami ma io preferisco non sforzarmi, a mio parere, magari sbagliato, si può comunicare e informare anche usando termini più semplici, sempre che si voglia farsi capire da tutti.
    se l'argomento è semplice, sì; in questo caso no; il problema del linguaggio generico e semplificato è che il più delle volte in ambiti in cui sono necessari precisione e rigore induce in confusione, più che far comprendere; mi rendo conto che possa essere noioso, come lo è imparare i simboli e i relativi concetti della matematica per chi non li conosca, tipo la radice quadrata o il logaritmo;

    Veramente "risottare" è la prima volta che lo sento, non è un termine che uso, eppure per cucinare un buon risotto con la tecnica che hai descritto tu non mi serve conoscere e usare quel termine, uso dire aggiungere acqua poco per volta mano a mano che asciuga, fino a termine cottura, e lo capiscono tutti.
    infatti, quel termine è nato dall'esigenza di indicare una cottura analoga della pasta;
    col che, se tu che sai come si fa un risotto leggi "risottare", e capisci subito, senza che chi comunica abbia dovuto descrive il procedimento e il senso di quello, cioè far assorbire il brodo e gli aromi, ecc...
    già se parlassimo di stufato, brasato, arrosto, si intenderebbero procedure diverse e più complesse;

    Ho solo colto l'occasione per far notare la cosa visto che non sono la sola ad avere difficoltà, ma non è un problema, se non comprendo faccio anche a meno di leggere e seguire.
    nel caso di resto, la sua è una non comprensione retorica, visto che cita il più importante filosofo del linguaggio del secolo scorso, e anche per una frase circostanziata, non a caso.
    c'� del lardo in Garfagnana

  6. #201
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    Citazione Originariamente Scritto da restodelcarlino Visualizza Messaggio
    Ma Dio non é trascendente?
    ....oltre a essere ignorante, non capisco nulla. OK.
    Dio è Dio, non ha bisogno della nostra idea di Dio; è la nostra idea di Dio che è trascendente, cioè vorrebbe trascendere il creato; infatti noi esseri umani siamo immanenti, del creato, e desideriamo trascendere, a coronamento della nostra esistenza.
    Come ho detto un paio di mesi fa, prendendo a prestito un pensiero che condivido e nello stesso tempo cerco di capire a fondo: La fede è lo stato di esperienza di un valore assoluto: la dinamica della fede è la dinamica del supremo interesse dell’uomo.
    Se sbatti la testa contro il muro è peggio.....e soprattutto non piangere
    Ultima modifica di crepuscolo; 07-07-2019 alle 18:58

  7. #202
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Citazione Originariamente Scritto da LadyHawke Visualizza Messaggio
    Veramente io guardo alla sostanza del piatto, il contenuto, non la decorazione esterna ovvero l'apparenza con cui si presenta decorando con foglioline, abbellimenti, ghirigori. L'apparenza, cioè il modo in cui si presenta un piatto (inteso come pietanza) può far sembrare una piatto banale come qualcosa di più "importante" , quindi più appetitoso, di quello che realmente è. Tutto qui.
    Non so se è la stessa cosa che intendi con la citazione.
    E' l'abitudine e l'educazione che ci ha forgiati a rispettare le regole affinché sia chiaro subito che sono i diversi, ignoranti e maleducati, ad essere , a priori, di fatto emarginati (ecco a che cosa servivano le numerosissime regole del mondo ebraico, Dio era diventato una scusa per rispettare, o meglio far rispettare, ciecamente le regole dell'esteriorità, cioè esterno, discriminato, visto come esteriorità discriminante saldata su precise regole di comportamento).
    Secondo me anche Gesù discriminava, ma all'opposto visto che dai discriminatori ufficiali era considerato un beone e frequentatore di pubblicani e prostitute....una bella compagnia

  8. #203
    Dio è Dio, non ha bisogno della nostra idea di Dio: e qui non ci piove,oserei dire (da ignorante.e da materialista ignorante) che é una ovvietà(il fatto che Dio non abbia bisogno di niente e nessuno)
    è la nostra idea di Dio che è trascendente, cioè vorrebbe trascendere il creato; infatti noi esseri umani siamo immanenti, del creato, e desideriamo trascendere, a coronamento della nostra esistenza.: dunque, l'uomo che vuole trascendere (etc etc etc), ha un'idea di Dio. Idea che é trascendente. Seguendo il ragionamente (ammesso si possa definire tale, data la scarsezza dei miei mezzi),l'oggetto di questa idea mi sembrerebbe trascendente anch'essa. O no? Se cosi' non fosse, avrei un'idea trascendente di un'entità che trascendente non é. E che é?. Dio é Dio. Trascendente, immanente....tutto. Atto di fede. Anzi, di Fede.Respect. Resta comunque difficile (per i materialisti ignoranti come me) comprendere (non avendo una
    una fede granitica) come una tale Entità possa essere creditata dai suoi fedeli credenti, di comportamenti strettamente "umani".
    La Fede é Fede, quindi. Come non detto.
    e soprattutto non piangere Hai ragione, ed ubbisco.

  9. #204
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    Citazione Originariamente Scritto da esterno Visualizza Messaggio
    E' bene fare un po' di chiarezza.
    Quello che hai postato NON è del tutto completo !

    Ora in "quel tempo" il patto di Alleanza stipulato tra l' insignificante (!) Israele e i suoi vicini era piu' che altro un trattato di "vassallaggio". Lo schema "formale" ricalcava quello degli Hittiti _ ove prevedeva:

    - 1 ) l' enunciazione dei pomposi titoli del sovrano regnante,
    - 2 ) si elencavano le condizioni di vassallaggio da rispettare "alla lettera",
    - 3 ) si prescriveva che una copia del patto fosse collocato in un tempio (a mo' di archivio della Stato),

    - 4 ) si richiamavano gli dei protettori (e/o altri testimoni (!),
    - 5 ) si enunciavano le penali in caso di inosservanza
    del patto sottoscritto..

    Leggendo con "attenzione" i vari passi di Esodo + Deuteronomio + Giosuè.. si riscontrano diverse clausole di quanto sopra.. ovvero:

    - i favolosi titoli all' iddioEtnico (e suoi straordinari prodigi)
    - le sue precise ed assolute richieste (i suoi terrificanti comandi !)
    - le frequenti esortazioni di Non tradire la mitica Alleanza perchè terribili sarebbero state le sue conseguenze / le terribili maledizioni _ cosi' come generosissima fosse la sua benevolenza + protezione divina SE il popolo Primogenito (proverbiale per la sua perdurante "dura cervice) avesse osservato e praticato la sua divina volonta' (vedere anche la famosa teologia del Resto di Isaia !) ...eccc...eccc....

    Cosi' quanto postato è per gli studiosi "storici" di assirologia (che citero' in seguito) e che "combaciano" con i commenti delle note a margine.. che tu stessa puoi riscontrare.

    Ordunque.. ricordo bene che avevi postato di possedere una bibbia della CEI (copertina verde..) - ebbene a commento di quei passi (versione della Cei _ che possiedo ) riportano le stesse (!) argomentazioni che ho trascritto dagli storici _ ovvero:

    Deuteronomio cap. 10 (Cei pag. 349) + cap. 28 (Cei pag. 375) + Esodo (cap. 24)..

    Inoltre diverse erano le tradizioni riguardanti la presentazione di questo fatidico Patto tra l' iddioTribale e il popolo (che gli stessi ispirati/illuminati autori auto-beatificava come: l' eletto + primogenito + esclusiva proprieta' del "loro" iddio.

    Dunque abbiamo:

    - la tradizione jawista (quella che prospettava l' Alleanza con l' inconoscibile entita' divina _ con un succulento-prelibato "PASTO" - attuando cosi' una Com-Unione tra il credente e l' iddio-israelita!

    - la tradizione elohista _ che invece presentava la doverosa e necessaria mattanza di animali sacrificali.. e da qui l' aspersione del loro SANGUE.. sia sul sacro altare (atto alla macellazione e alla sezione delle carni) che sugli adoranti devoti / e cio' per sugellare l' inscibile Patto con il "suo" popolo.
    Ed è quanto hai postato --

    MA MA MA...


    esisteva Anche un' altra tradizione "Jawista" - ed è quella che riportano questi storici !
    Ovvero quello dello schema degli Hittiti / e che in estrema sintesa.. ho elencato nei 5 punti !
    Ora proprio questa ulteriore tradizione jawista è presente nel capitolo 34 di Esodo _ che è completamente diversa dalla precedente Esodo cap. 24 !!) --
    Vedi il relativo commento /

    Nell'altra Bibbia (Pasquero-Castoldi della Paoline ) non fa che confermare la versione storica evidenziata dagli storici (NON allineati _ succubi del dogma) ….


    Quanto allo straordinario pasto tra l' iddioEtnico e i suoi servi su quel favoloso pavimento di zaffiro...eccc.ecc... è una storiella che andava bene per "quei tempi"..

    Quindi le diverse storielle valgono piu' che altro come racconti "poetici" al pari di Enea, Paride, Anchise, Barbablu..ecc..ecccc..(ovviamente validissimi - come verita' divina - per chi ci crede) -



    - Jean Bottero _ La storia di Dio /chi è il dio della bibbia - Mondadori
    - G. Pettinato _ Babilonia - editor Rusconi
    - Federico A. Mella _ l' impero persiano - editor Mursi
    - Henri Charles Puech _ l' ebraismo - Laterza

    ciaoooo
    @ Esterno.

    Anch'io ho fatto un sunto, come dice a volte Axe che
    preferisce non mettere troppa carne al fuoco. Sì, dopo in
    Es 34 c'è un'altra tradizione, jawista, ma parlarne è cosa dura.
    La Bibbia delle ed.Paoline color verde scuro se l'è fregata
    mio fratello anche se è appassionato di storia ed è un avvocato,
    sai che gli importa della Bibbia. Qui è rimasta una Bibbia che mio
    padre prese in 3 volumi e poi ci sono 2 Bibbie di Jerusalem perchè
    un giorno stavo studiando un brano e la BJ era aperta e anche
    la Bibbia ebraica, uscii per passeggiare un'ora, il cielo era terso,
    ma arrivo' un uragano improvviso, e la finestra non era chiusa e
    si bagnarono alcune pagine delle Bibbie, era aperto anche il libro
    di Patologia Chirurgica, che prese acqua. Me cretina, corsi a ricomprare la BJ
    però ero abituata alla mia tutta consunta, e quindi non la usai, poi stirai
    la Bibbia Ebraica, pure quella italiana ma niente da fare, da allora chiudo
    a doppia mandata.
    A presto. Mamma mi chiama.

  10. #205
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    Citazione Originariamente Scritto da Arcobaleno Visualizza Messaggio
    Vedo che insisti sulla questione del mistero del male. Hai letto le discussioni che ti ho invitato a leggere a pag. 11 di questo forum di religioni? Se non sei capace di cliccare su quella pag., dillo. Posso copiarle e inviartele privatamente o anche qui, all'interno di un'altra discussione, tanto…
    Se non le vuoi leggere, dillo. Ne prenderò atto. Se dopo averle lette, dirai che ne sai quanto prima, ne prenderò atto. Quello che mi disturba è che si insista su una convinzione senza nemmeno guardare ciò che di nuovo viene rivelato sull'argomento.
    Il credente cristiano dovrebbe far riferimento alle parole di Gesù, non alle tradizioni umane/religiose.
    Cosa disse Gesù?:

    Lc 12,2 Non c'è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. (Lc 8,17 Mc 4,22 Mt 10,26)

    Ti invito ancora una volta a leggere le discussioni: "L'origine del male", "I tre tempi del conflitto tra Dio e Satana" e "La bontà di Dio e la trappola per Satana".
    @ Arcobaleno.

    Sono tornata a leggere la pag 11, ma l'avevo già letta,
    mi dici cosa non ho capito sul mistero del male?
    Grazie

  11. #206
    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    nel caso di resto, la sua è una non comprensione retorica, visto che cita il più importante filosofo del linguaggio del secolo scorso, e anche per una frase circostanziata, non a caso.
    Direi "provocatoria", se proprio vogliamo. Ed apro un breve OT (uno più o uno meno, ormai).Si puo' partecipare ad un forum per numerosi, svariati motivi. Dai più sordidi ai più nobili. Io ipotizzo che siamo qui per "comunicare". In questa parola é implicito il significato di "scambio", di passaggio di "informazione". Per di più, questa "comunicazione" non avviene in forma di "comunicato", ma in forma di "dialogo".Quindi, in principio, partecipando si ha l'intenzione che qualcuno ascolti, comprenda e reagisca. Comunicando anche lui. Non mi cimento nella filosofia del linguaggio (campo nel quale sono incompetente e ignorante.....come ovunque, d'altronde): mi limito a osservare che la chiarezza e la semplicità espositiva sono gli elementi fondamentali affinche la comunicazione avvenga senza perdita di informazione o stravolgimento di significato."Chiarezza e semplicità' espositiva" non sono concetti /caratteristiche assolute, ma relative all'ambiente ed alle circostanze. Penrose e Hawking parlando tra loro o a un congresso di astrofisici usavano linguaggi differenti da quando scrivevano "Universo in un guscio di noce" e "Il grande, il piccolo e la mente umana" o "La natura dello spazio e del tempo" e "Numeri teoremi e minotauri". E questo in quanto il loro scopo era di "Comunicare". Farsi comprendere, per il trionfo delle loro tesi, naturalmente o per vendere libri. In ogni caso era prioritario che "il messaggio passasse".
    Certo é indiscutibile (ed interessantissimo:é la ricchezza del forum) che partecipino al forum persone di altissimo livello culturale, con conoscenze vaste e profonde nelle materie trattate.
    Il punto é se il forum sia un circolo ristretto di esperti/addetti ai lavori o meno. Se é in caso, scusatemi tutti e tutte, non ritiro in ballo il povero Wittqualcosa e me vado perché ho sbagliato posto.
    Se invece il forum é un tavolo di scambio culturale dove si puo' apprendere qualcosa da chi ne sa più noi....bé, allora, per piacere, cercate di esprimervi in maniera meno accademica "professionale", affinché possiamo comprendervi meglio tutti. Diciamo, IO vi possa comprendere più facilmente. E non parlo di "termini" (un bosone é un bosone e stop), ma di "forma".Se il tema é difficile e complesso, non aggiungete nebbia. Piuttosto, accendete i fari. La cultura e le conoscenze che avete ve lo permettono facilmente. E ne guadagneremo tutti.
    Spero di essermi spiegato, di non aver offeso la suscettibilità di nessuno/a . Se é stato il caso, é stato involontario e mi scuso. E la chiudo qui.
    Fine (ennesimo) OT
    Ultima modifica di restodelcarlino; 07-07-2019 alle 20:44

  12. #207
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    Citazione Originariamente Scritto da restodelcarlino Visualizza Messaggio
    - Ma Dio non é trascendente ? oltre a essere ignorante, non capisco nulla -

    Chiediti piuttosto:

    - Come è nata l' idea di "un" dio ?
    - in quale "stadio del bipede umano" sorse quel "sentimento religioso" ?
    - Perchè l' impellente necessita' di "un qualcuno ( o qualcosa) " ...???

  13. #208
    Citazione Originariamente Scritto da esterno Visualizza Messaggio
    Chiediti piuttosto:

    - Come è nata l' idea di "un" dio ?
    - in quale "stadio del bipede umano" sorse quel "sentimento religioso" ?
    - Perchè l' impellente necessita' di "un qualcuno ( o qualcosa) " ...???
    La mia domanda é da interpretarsi nel suo contesto, in riferimento ad un altro post. Quindi, sono domande che non mi interessa pormi. Grazie comunque del suggerimento.

  14. #209
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
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    Citazione Originariamente Scritto da Lilia Visualizza Messaggio
    @ Arcobaleno.

    Sono tornata a leggere la pag 11, ma l'avevo già letta,
    mi dici cosa non ho capito sul mistero del male?
    Grazie
    Per me non è un mistero. Sono state date delle spiegazioni. Per te rimane un mistero. Evidentemente quelle spiegazioni per te sono insufficienti. Io non ho il desiderio di saperne di più sull'argomento, tu invece sì. Sono due posizioni diverse le nostre.
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  15. #210
    Opinionista L'avatar di LadyHawke
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    eh, ma hai una bella pretesa:
    quando un argomento è così complesso, si ricorre per forza quelli che chiami "paroloni", che altro non sono che espressioni sintetiche di concetti che non si possono riepilogare ogni volta, altrimenti ogni post sarebbe un'enciclopedia; se ti interessa l'argomento si suppone che tu faccia un minimo sforzo per capire di che si parla;

    pure in cucina, visto che ti piace la metafora: vai sul forum di cucina e trovi paroloni come brasare, stufare, risottare; se vuoi fare un risotto devi sapere che si mette prima il riso a biscottare a secco e poi si aggiunge il brodo, e non lo si butta nell'acqua bollente come la pasta;

    farai anche tu un lavoro, in cui ci sono espressioni tecniche che indicano concetti complessi, no ? se arriva uno che si lamenta di non capire, che gli puoi dire ?
    Non mi pare di pretendere troppo e ti spiego perchè usando una delle tue risposte ad una mia semplice domanda:
    “era un discorso generale, sulla necessità di quel raziocinio antropomorfo di qualsiasi attribuzione di senso, implicita in un qualsiasi discorso religioso;

    cioè, se dobbiamo concludere che un eventuale dio non risponda alla nostre logiche, sia incomprensibile e misterioso, stiamo negando qualsiasi struttura razionale delle relative filosofie morali, gerarchie di pregio, ecc... e allora, di che stiamo parlando ?

    una spiritualità moralmente non prescrittiva avrebbe un solo senso eventuale e non categorico, di suggerire prassi per il benessere personale, sganciate da qualsiasi doverosità morale; torturare altri esseri umani produce un effetto catartico, ti fa star bene ? perché no ?

    questo è il vero snodo di crisi di tutti i discorsi spiritual-religiosi:
    cioè, postulare una creazione intelligente si può: chi ti smentisce davvero ?

    ma poi devi spiegare e dimostrare il senso di quella cosmogonia, se vuoi darle una traduzione immanente, nel mondo, tale da discriminare tra un bene e un male, definire un perché che attribuisci ad un'entità divina che in qualche modo indichi una gerarchia di valore;

    in soldoni, se vuoi parlare di Dio, o di un dio, e postulare o alludere ad un sistema di valori, mi devi anche rappresentare un costrutto coerente dal quale si evinca che quell'entità esprime coerentemente, a partire dalle fonti che citi, quella "legge";

    chi, di fronte alla difficoltà di organizzare un tale sistema, ricorra al puro soggettivismo del recipiente, o all'incomprensibilità divina, si comporta come il famoso piccione sulla scacchiera, che butta giù i pezzi, e distrugge il senso di quelli e la ratio delle mosse, la partita stessa e il senso di giocarla, la stessa parola "scacchi", che diventano pezzi di legno di forme diverse; usi la statuina del cavallo come orecchino, in assoluta avulsione dalla funzione del pezzo.”
    Scusami non per polemizzare ma per chiarezza:
    Prendiamo questa tua risposta per esempio, che era in risposta ad una mia semplicissima domanda (da confusa) cioè se la precedente risposta di questo dialogare era rivolta a me o no.

    L’unica cosa che ho compreso di tutto questo discorso è che era un discorso generale, quindi non era rivolta specificamente a me.
    Bastava semplicemente dire, “no, stavo facendo un discorso generale” senza aggiungere di più di quello che veniva richiesto che ha generato ulteriore confusione e per cercar di capire discorsi per me scritti in “arabo” per cui occorre rivolgersi ad un “traduttore”

    Penso che voglia dire ( dopo essere ricorsa a “traduttore”) che:
    o il "dio" che immagini non é antropomorfo, ma misterioso ed inconoscibile ed allora, che perdi tempo a immaginargli tutta un'attività "umana" etc
    o lo immagini che ci sia un creatore "intelligente" ma a questo punto difficile spiegare come legare a questa "intelligenza" tutto quello che gli si attribuisce come etica etc.


    Direttamente al succo, esprimere un contenuto in modo più chiaro e semplice si può.
    Sono del parere che se si vuol realmente comunicare qualcosa si possono dire le stesse cose in base a chi si ha davanti come platea, cioè se parli con qualcuno che non ha le conoscenze teologiche necessarie e il tuo bagaglio culturale dovresti usare un modo meno "tecnico" di quello che adotti abitualmente se discuti di un importante trattato, teoria o altro con un teologo, fisico, astrofisico per intenderci.
    La non chiarezza della forma d’espressione e difficoltà a comprendere non invoglia la discussione da parte di chi non è “addetto ai lavori” .
    È una critica la mia, spero costruttiva. Poi ognuno è comunque libero di esprimersi come vuole, intendiamoci.

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