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Discussione: Il piano dell'essere.

  1. #226
    Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
    E' evidente che l'idea umana di Dio sia trascendente.
    Il ragionamento logico è: Dio essendo Dio Creatore evidentemente era inizialmente fuori della creazione .
    e qui siamo tutti d'accordo: Dio (ponendo esista) é trascendente. E il nostro piccolo dibattiro é nato quando hai scritto (post 196)che "Io non sto parlando di trascendenza. Parlo di un Dio che è logico etc etc"....continuando parlando dell'uomo etcetc e tutto il resto. Mi sono certamente perso qualcosa, ma per la mia modestissima logica (o presunta tale),il ragionamento non fila molto. E' vero che (da non-credente...libero pensatore, se vogliamo) le acrobazie tra trascendente e realtà mi sono piuttosto ostiche e dure da ...."digerire". Poco male: la vita é (per fortuna) effimera e prima o poi avro' l'opportunità di verificare di persona.

  2. #227
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    Citazione Originariamente Scritto da Arcobaleno Visualizza Messaggio
    Ovviamente Cono e Vega continueranno per tutta la loro vita a discutere sull'origine del male. Essendo Vega atea, pretende solo dimostrazioni scientifiche di tutto ciò che viene postato. Qualunque spiegazione verbale viene respinta al mittente come ininfluente.
    Lo stesso Cono, essendo 100% cattolico praticante, non recepisce questi messaggi, perché non sono encicliche del Papa. Conosci la sua visione da ferramenta della religione: Gesù diede le chiavi a Pietro.
    Da qui partono tutti i sofismi della Chiesa Cattolica:
    1) Gesù fondò la sua chiesa su Pietro, non sulle sue parole (di Gesù).
    2) I successori di Pietro hanno ereditato il primato religioso (= Me sono il padrone).
    3) I Papi, essendo scelti dallo Spirito Santo, diventano infallibili quando parlano di dottrina religiosa.

    Quand'anche Gesù avesse dato a Pietro la guida della primitiva chiesa cristiana, per i successori è tutta un'altra storia, tant'è che diventarono perfino stragisti e torturatori. Per non parlare di tutte le altre loro abominazioni, che si trovano sui libri di storia e sotto i nostri occhi.

    Gesù, come già spiegai, diede le chiavi a tutti i credenti: se il credente diffonde la Parola, apre le porte del Regno al prossimo; se il credente non diffonde la Parola, impedisce al prossimo l'ingresso nel Regno.

    Quanto al legare e sciogliere venne dato pure ai non credenti: qualunque cosa scioglierete sulla Terra, sarà sciolta anche in Cielo e qualunque cosa legherete sulla Terra, sarà legata anche in Cielo.
    Ossia: se perdonerete sulla Terra, sarà perdonato anche in Cielo; se non perdonerete sulla Terra, non sarà perdonato neppure in Cielo.

    Sappiamo benissimo dalla storia che i Papi non furono scelti dallo Spirito Santo, ma da opportunismi politici e altri opportunismi. Es. L'ultimo Papa ha regnato solo pochi anni, eleggiamone uno giovane. L'ultimo Papa ha regnato molti anni, eleggiamone uno anziano. La tal famiglia può fare molto a favore della Chiesa, eleggiamo un suo membro. Il re di Francia ci è utile come alleato, eleggiamo un francese. Ecc.

    Quindi, quand'anche Gesù abbia nominato guida Pietro, i successori non c'entrano nulla.
    Tutti i sofismi (= gioco forza) portano a conclusioni totalmente assurde e false.

    Io, poi, ho pure postato un brano bahà'ì dove Dio dice che non affiderebbe nulla del suo Regno agli uomini. Perché Cono continua a menarla con questa storia dei Papi plenipotenziari di Dio in Terra?
    Perché continua a menarla con la Trinità, se Dio nel Corano non vuole che si parli di Trinità, ma di un Dio unico?
    Tutto ciò per la serie: Chi vuol esser sordo, sordo sia!

    Tu non vedi cose nuovissime in quel post? Io le vedo. Rispetto alla Bibbia vedo un bel ampliamento del discorso e molte spiegazioni. E spiega benissimo perché Dio non schiaccia Satana come un moscerino. Faresti bene a rileggerti con calma tutto il post. Non so poi quanti misteri rimarrebbero sull'origine del male. Secondo me, nessuno.

  3. #228
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    @ Arcobaleno.

    Come sarebbe a dire che Gesù ha dato le chiavi per sciogliere
    ipeccati a tutti, che ti vai a confessare dall'ortolano? Non ti
    capisco a volte, e poi il Corano dice che Dio è uno, lo sappiamo,
    perchè Cono insiste co la Trinità? Ma tu non puoi pretendere il
    Sincretismo dagli spiriti semplici, così cono è stato educato,
    per il Battesimo ci dissero da piccoli che se un bambino era in punto di
    morte chiunque poteva battezzare, ma serviva un po' d'acqua, bastava
    la saliva, ora che B16 ha eliminato il LImbo , possiamo evitare di battezzare
    i neonati in pericolo se non si trova un prete.
    Non puoi deviare dalla dottrina cattolica con Cono, certo.
    Rileggerò cio' che scrive sorella White ma non sono cose nuove per me, ma che cre
    di che è facile risolvere il problema del male? Arriva sorella White e lo risolve? E magarti.
    Poi ti faccio sapere.

  4. #229
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    Citazione Originariamente Scritto da Lilia Visualizza Messaggio
    @ Arcobaleno.

    Come sarebbe a dire che Gesù ha dato le chiavi per sciogliere
    ipeccati a tutti, che ti vai a confessare dall'ortolano? Non ti
    capisco a volte
    Io qui non sto parlando di peccati, ma di colpe commesse contro qualcuno, credente o ateo che sia. Chi ha subito un torto, chiunque esso sia, può perdonare o meno il torto subito.

    Mt 18,18 In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo.

    Ti pare che questo versetto sia riferito solo a Pietro? Ti pare che sia riferito solo a ecclesiastici? No, è riferito a tutti, credenti e atei.

    Quanto alla confessione, purtroppo sei nuova del forum e non hai letto i miei post precedenti sull'argomento.
    Visto che non sei capace di raggiungere le pag. anteriori del forum di "religioni e spiritualità", te le copio e incollo qui, scusandomi con chi ha già letto queste discussioni.

    Confessare o non confessare le proprie colpe?

    Ellen White ci ricorda tre passi della Bibbia nei suoi manoscritti. Da Messaggi Scelti (vol. I):

    Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto per rimetterci i peccati e purgarci da ogni iniquità.
    1 Giovanni 1:9 {MS 270.6}
    “Chi copre i suoi misfatti non prospererà, ma chi li confessa e li lascia otterrà misericordia”.
    Proverbi 28:13 {MS 271.1}
    Non nascondete niente a Dio e non trascurate la confessione dei vostri difetti ai vostri fratelli. {MS 271.2}
    “Confessate i falli gli uni agli altri ed orate gli uni per gli altri, affinché siate sanati; molto può l’orazione del giusto, fatta con efficacia”.
    Giacomo 5:16 {MS 271.3}

    Nella discussione “Liete novelle”, testo bahà'ì, pubblicai il seguente testo:

    “La nona Lieta Novella
    Il peccatore, quando si sente completamente distaccato
    e libero da tutto fuorché Dio, deve implorare la Sua
    indulgenza e il Suo perdono. La confessione di peccati e
    colpe davanti a creature umane non è permessa, perché ciò
    non ha mai comportato, né mai comporterà il perdono di
    Dio. Inoltre la confessione innanzi a un uomo è motivo di
    mortificazione e umiliazione e Dio - sia esaltata la Sua gloria -
    non desidera l'umiliazione dei Suoi servi.”

    Qui pare sconfessato il precetto cattolico della confessione a sacerdoti dei propri peccati e colpe.
    Nel testo è anche presente una preghiera per chiedere perdono a Dio, ma forse, per non ripetere in continuazione le stesse parole, sarebbe meglio che ciascuno si rivolgesse a Dio come è capace. Per conoscere quella preghiera, si può leggere il testo di Liete Novelle nelle Tavole.
    Vorrei aggiungere, però, che confessare una colpa a chi ne è stato danneggiato, chiedergli perdono e cercare di rimediare al danno, è ottima cosa. D’altra parte, se il danneggiato scioglie sulla terra, Dio scioglierà in cielo.

    Allora, che fare?
    Evitare il rito cattolico della confessione a sacerdoti e monaci, riconoscere con Dio i propri errori e procedere come avevo detto subito sopra.

    La conferma che è un errore confessarsi con sacerdoti e monaci.

    Da "Il Gran Conflitto", testo avventista:

    La pretesa della chiesa di avere il diritto di perdonare è per molti un incentivo a peccare. La confessione, senza la quale essa non accorda il perdono, tende ad autorizzare il male. Chi si inginocchia davanti a un uomo peccatore e, mediante la confessione, gli rivela i pensieri e le fantasie del suo cuore, degrada la propria dignità e avvilisce gli impulsi più nobili del proprio spirito. Rivelando i peccati della sua vita al sacerdote, che è un essere mortale fallibile, esposto anch’egli al peccato, forse dedito al vino e alla sregolatezza, l’uomo abdica alla propria dignità morale e si degrada. Poiché il sacerdote è per lui il rappresentante di Dio, egli finisce con l’abbassare il concetto della divinità a quello dell’umanità caduta. Questa confessione degradante da uomo a uomo è la molla segreta che ha provocato gran parte dei mali, che affliggono il mondo e che preparano l’umanità per la sua distruzione finale. Eppure, per chi ama seguire le proprie inclinazioni, è più piacevole confessarsi con un proprio simile piuttosto che aprire il suo animo a Dio. È tipico della natura umana preferire una penitenza piuttosto che abbandonare il peccato; è più facile affliggere il corpo con il cilicio e con altre mortificazioni che “crocifiggere” le proprie passioni. L’uomo carnale preferisce portare gioghi pesanti piuttosto che piegarsi a quello del Cristo. {GC 443.2}

    La conferma su come confessare le proprie colpe.

    Nella discussione “Confessare o non confessare le proprie colpe?” scrivevo:

    Vorrei aggiungere, però, che confessare una colpa a chi ne è stato danneggiato, chiedergli perdono e cercare di rimediare al danno, è ottima cosa. D’altra parte, se il danneggiato scioglie sulla terra, Dio scioglierà in cielo.

    Allora, che fare?
    Evitare il rito cattolico della confessione a sacerdoti e monaci, riconoscere con Dio i propri errori e procedere come avevo detto subito sopra.

    La conferma ne “La via migliore” di sorella White:

    Confessate a Dio i vostri peccati, le vostre colpe e i torti commessi nei confronti degli altri, perché solo lui vi può perdonare. Se avete offeso un amico o il vostro prossimo, dovete riconoscere i vostri errori così come, d’altra parte, colui che è stato offeso ha il dovere di perdonarvi con generosità. Soltanto allora potrete cercare il perdono del Signore, perché colui che avete disprezzato è un figlio di Dio e, comportandovi male nei suoi confronti, avete peccato contro il suo Creatore e Redentore. {VM 38.2}
    La vera confessione non è mai generica, essa riconosce peccati talmente precisi che in certi casi possono essere presentati solo a Dio. Quegli errori che invece sono stati commessi nei confronti di altri devono essere confessati a coloro che ne hanno subito il danno, e quelli che sono stati commessi verso un gruppo di persone saranno presentati pubblicamente. In ogni caso, la confessione deve essere un preciso riconoscimento dei peccati di cui ci si è resi colpevoli. {VM 39.1}


    Ti tapperai anche tu le orecchie come fa Cono?
    Ultima modifica di Arcobaleno; 08-07-2019 alle 20:03
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  5. #230
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    Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
    -- Dio essendo Dio Creatore evidentemente era inizialmente fuori della creazione..


    Quindi un "ente" estraneo-staccato dalla realta' / alla "Natura" !

    Domanda: Chi, per primo, ipotizzo' questo assunto ?

    Ti chiedo "Crep" _ hai avuto occasione di leggere Feuerbach (e piu' precisamente: L'essenza della religione) ?

    In questo suo testo (ben diverso dal suo gemello (essenza del cristianesimo) l' autore tratta proprio questa "estraneita'" dell' entita' divina (ma essendo figlio di un pastore pretestante _ alludeva proprio al diomonoteista).

    Non vado oltre.. per ora. Dimmi il tuo parere...

    ciaoo

  6. #231
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    Citazione Originariamente Scritto da Arcobaleno Visualizza Messaggio
    Io qui non sto parlando di peccati, ma di colpe commesse contro qualcuno, credente o ateo che sia. Chi ha subito un torto, chiunque esso sia, può perdonare o meno il torto subito.

    Mt 18,18 In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo.

    Ti pare che questo versetto sia riferito solo a Pietro? Ti pare che sia riferito solo a ecclesiastici? No, è riferito a tutti, credenti e atei.

    Quanto alla confessione, purtroppo sei nuova del forum e non hai letto i miei post precedenti sull'argomento.
    Visto che non sei capace di raggiungere le pag. anteriori del forum di "religioni e spiritualità", te le copio e incollo qui, scusandomi con chi ha già letto queste discussioni.

    Confessare o non confessare le proprie colpe?

    Ellen White ci ricorda tre passi della Bibbia nei suoi manoscritti. Da Messaggi Scelti (vol. I):

    Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto per rimetterci i peccati e purgarci da ogni iniquità.
    1 Giovanni 1:9 {MS 270.6}
    “Chi copre i suoi misfatti non prospererà, ma chi li confessa e li lascia otterrà misericordia”.
    Proverbi 28:13 {MS 271.1}
    Non nascondete niente a Dio e non trascurate la confessione dei vostri difetti ai vostri fratelli. {MS 271.2}
    “Confessate i falli gli uni agli altri ed orate gli uni per gli altri, affinché siate sanati; molto può l’orazione del giusto, fatta con efficacia”.
    Giacomo 5:16 {MS 271.3}

    Nella discussione “Liete novelle”, testo bahà'ì, pubblicai il seguente testo:

    “La nona Lieta Novella
    Il peccatore, quando si sente completamente distaccato
    e libero da tutto fuorché Dio, deve implorare la Sua
    indulgenza e il Suo perdono. La confessione di peccati e
    colpe davanti a creature umane non è permessa, perché ciò
    non ha mai comportato, né mai comporterà il perdono di
    Dio. Inoltre la confessione innanzi a un uomo è motivo di
    mortificazione e umiliazione e Dio - sia esaltata la Sua gloria -
    non desidera l'umiliazione dei Suoi servi.”

    Qui pare sconfessato il precetto cattolico della confessione a sacerdoti dei propri peccati e colpe.
    Nel testo è anche presente una preghiera per chiedere perdono a Dio, ma forse, per non ripetere in continuazione le stesse parole, sarebbe meglio che ciascuno si rivolgesse a Dio come è capace. Per conoscere quella preghiera, si può leggere il testo di Liete Novelle nelle Tavole.
    Vorrei aggiungere, però, che confessare una colpa a chi ne è stato danneggiato, chiedergli perdono e cercare di rimediare al danno, è ottima cosa. D’altra parte, se il danneggiato scioglie sulla terra, Dio scioglierà in cielo.

    Allora, che fare?
    Evitare il rito cattolico della confessione a sacerdoti e monaci, riconoscere con Dio i propri errori e procedere come avevo detto subito sopra.

    La conferma che è un errore confessarsi con sacerdoti e monaci.

    Da "Il Gran Conflitto", testo avventista:

    La pretesa della chiesa di avere il diritto di perdonare è per molti un incentivo a peccare. La confessione, senza la quale essa non accorda il perdono, tende ad autorizzare il male. Chi si inginocchia davanti a un uomo peccatore e, mediante la confessione, gli rivela i pensieri e le fantasie del suo cuore, degrada la propria dignità e avvilisce gli impulsi più nobili del proprio spirito. Rivelando i peccati della sua vita al sacerdote, che è un essere mortale fallibile, esposto anch’egli al peccato, forse dedito al vino e alla sregolatezza, l’uomo abdica alla propria dignità morale e si degrada. Poiché il sacerdote è per lui il rappresentante di Dio, egli finisce con l’abbassare il concetto della divinità a quello dell’umanità caduta. Questa confessione degradante da uomo a uomo è la molla segreta che ha provocato gran parte dei mali, che affliggono il mondo e che preparano l’umanità per la sua distruzione finale. Eppure, per chi ama seguire le proprie inclinazioni, è più piacevole confessarsi con un proprio simile piuttosto che aprire il suo animo a Dio. È tipico della natura umana preferire una penitenza piuttosto che abbandonare il peccato; è più facile affliggere il corpo con il cilicio e con altre mortificazioni che “crocifiggere” le proprie passioni. L’uomo carnale preferisce portare gioghi pesanti piuttosto che piegarsi a quello del Cristo. {GC 443.2}

    La conferma su come confessare le proprie colpe.

    Nella discussione “Confessare o non confessare le proprie colpe?” scrivevo:

    Vorrei aggiungere, però, che confessare una colpa a chi ne è stato danneggiato, chiedergli perdono e cercare di rimediare al danno, è ottima cosa. D’altra parte, se il danneggiato scioglie sulla terra, Dio scioglierà in cielo.

    Allora, che fare?
    Evitare il rito cattolico della confessione a sacerdoti e monaci, riconoscere con Dio i propri errori e procedere come avevo detto subito sopra.

    La conferma ne “La via migliore” di sorella White:

    Confessate a Dio i vostri peccati, le vostre colpe e i torti commessi nei confronti degli altri, perché solo lui vi può perdonare. Se avete offeso un amico o il vostro prossimo, dovete riconoscere i vostri errori così come, d’altra parte, colui che è stato offeso ha il dovere di perdonarvi con generosità. Soltanto allora potrete cercare il perdono del Signore, perché colui che avete disprezzato è un figlio di Dio e, comportandovi male nei suoi confronti, avete peccato contro il suo Creatore e Redentore. {VM 38.2}
    La vera confessione non è mai generica, essa riconosce peccati talmente precisi che in certi casi possono essere presentati solo a Dio. Quegli errori che invece sono stati commessi nei confronti di altri devono essere confessati a coloro che ne hanno subito il danno, e quelli che sono stati commessi verso un gruppo di persone saranno presentati pubblicamente. In ogni caso, la confessione deve essere un preciso riconoscimento dei peccati di cui ci si è resi colpevoli. {VM 39.1}


    Ti tapperai anche tu le orecchie come fa Cono?

  7. #232
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    @ Arcobaleno.

    Ma che dici che non sono capace di sfogliare le altre pagine del topic?
    Questo sincretismo è interessante, io assimilo tutto, ma mi tengo ben
    distante da ciò che leggo da qualunque parte venga.
    Se io do un cazzotto all'occhio a qualcuno devo andare a chiedergli scusa
    non solo, ma è scritto, prima di fare un sacrificio, se tuo fratello ( tuo fratello, non io)
    ha qualcosa contro di te vai prima a riappacificarti con tuo fratello. Poi il cattolicesimo
    dice che devi andare dal prete ( che discende dagli apostoli tramite i vescovi, ecc, ecc)
    a confessarti. Sappiamo che tutti sti preti sono appena usciti dal letto di una fanciulla o di un fanciullo
    ma non si possono far vedere che si confessano ( la gente malignerebbe) e allora dicono la messa e confessano,
    poi si cercheranno un confessore da un'altra pare della città, anche quelli buoni buoni in fila a far la Comunione se sono
    vecchiotti puo' darsi che non abbiano peccato, se sono baldi giovani sicuramente hanno peccato ma se per tanti
    motivi non possono farsi vedere che non fanno la comunione, la devono fare, e poi cercarsi subito il
    confessore. Gli Italiani sono esperti di corruzione e di commedie in genere, i protestanti, schifati, si confessano
    direttamente a Dio, e così ovviamente gli Ebrei il giorno di Yom Kippur.
    Io sono più d'accordo con i protestanti di confessarsi direttamente a Dio, essendo i preti una massa di mascalzoni,
    ma c'è scritto che solo i sacerdoti hanno il potere di rimettere i peccati, però avrebbero anche dovuto guarire i
    malati ( lo fanno i medici) e resuscitare i morti ( non lo fa nessuno). Insomma fanno una cosa che non si puo' dimostrare,
    rime
    ttere i peccati.
    Ciao.

  8. #233
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Citazione Originariamente Scritto da restodelcarlino Visualizza Messaggio
    e qui siamo tutti d'accordo: Dio (ponendo esista) é trascendente. E il nostro piccolo dibattiro é nato quando hai scritto (post 196)che "Io non sto parlando di trascendenza. Parlo di un Dio che è logico etc etc"....continuando parlando dell'uomo etcetc e tutto il resto. Mi sono certamente perso qualcosa, ma per la mia modestissima logica (o presunta tale),il ragionamento non fila molto. E' vero che (da non-credente...libero pensatore, se vogliamo) le acrobazie tra trascendente e realtà mi sono piuttosto ostiche e dure da ...."digerire". Poco male: la vita é (per fortuna) effimera e prima o poi avro' l'opportunità di verificare di persona.
    Trascendente vuol dire per l'uomo tutto ciò che non è reale, supposto che il reale sia materiale. Poiché il mondo del trascendente sarebbe popolato da creature divine e spirituali invisibili che possono rendersi visibile all'uomo come messaggeri del volere divino. Un Dio Re senza corte secondo la teologia umana o la filosofia non può essere un Re. Tutto questo dal punto di vista umano dove i pensieri dei veggenti o santi, che si presume comunichino con il Dio introvabile che si fa però trovare da chi ha le giuste caratteristiche , come i profeti del V. T.; ma insieme ai profeti, i santi, ci sono da considerare le credenze dell'epoca, diavoli, angeli, lari, ecc.
    Io però credo che questo sistema non approfondisca il contatto con Dio, se può esistere, ma permanga in superficie con la stessa proporzione di quanto i tempi si allontanino da noi.
    In sostanza una eventuale ricerca su Gesù dovrebbe portare con se una domanda del genere: " Come sarebbe Gesù oggi?
    Io parlo in questi termini perché considero Gesù come l'incomprensibile che si è fatto umanamente comprensibile attraverso la sua comunanza umana con noi.
    E' una specie di dare ed avere tra Dio e noi: Dio conosce la creature e la creatura può conoscere Dio.
    Ultima modifica di crepuscolo; 08-07-2019 alle 22:44

  9. #234
    Opinionista L'avatar di Turbociclo
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    Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
    Non è un paragone razionale poiché la tua botta in testa non ha senso, è un atto insensato, mentre Dio dovrebbe essere un essere razionale al massimo.
    Non si muove foglia che Dio non voglia. Tutto è improntato su un principio di azione-reazione, con radici che possono risalire a chissà quando, dato che l'essere è eterno (dicono e io ci credo). Nulla accade "a caso", fosse così non varrebbe la pena di vivere. La vita non sarebbe altro che un libro che un po' per volta si impara a leggere. Ogni evento che ci accade è una lezione per noi, solo per noi.
    Ah, qualcuno parlava di "perdono". Ritengo che la nozione di "perdono" sia del tutto puerile. Se nulla può accadere a caso, cosa mai ci sarebbe da perdonare? L'evento necessario per capire?
    Ultima modifica di Turbociclo; 08-07-2019 alle 22:47
    " L' uomo ha una tale passione per il sistema
    e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
    per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
    pur di legittimare la propria logica."

    Dostoevskij.

  10. #235
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
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    Citazione Originariamente Scritto da Lilia Visualizza Messaggio
    @Arcobaleno.
    Poi leggerò sul sito avventista.
    Grazie.
    Se sul sito avventista ti muoverai come qui, non so cosa riuscirai a leggere.
    L'indirizzo è cambiato:

    https://egwwritings.org/?module=writings

    Se ci andrai, ti consiglio di cliccare in alto sulla bandiera italiana, così scegli la lingua italiana.
    Sulla sinistra clicca su Biblioteca. Sotto clicca su Libri. A quel punto compare l'elenco di tutti i libri in italiano. Li fai scorrere e scegli quel che ti pare. Poi ci clicchi sopra.

    Se li vuoi scaricare in PDF, la procedura è diversa. Sopra le bandiere ci sono dei pulsanti. Clicchi su eBooks, si apre la tendina e clicchi su PDF. Sulla sinistra clicchi su Storia della Bibbia. A destra compare l'elenco dei libri disponibili. Il primo è Il Gran Conflitto. Clicchi e si apre una finestra. Sulla destra, sotto Downloads, compare File PDF. Clicchi e dovrebbe partire lo scarico del testo.
    Complicato? Sì. Ma se segui le istruzioni passo passo ci puoi riuscire.
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  11. #236
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Citazione Originariamente Scritto da esterno Visualizza Messaggio
    Quindi un "ente" estraneo-staccato dalla realta' / alla "Natura" !

    Domanda: Chi, per primo, ipotizzo' questo assunto ?

    Ti chiedo "Crep" _ hai avuto occasione di leggere Feuerbach (e piu' precisamente: L'essenza della religione) ?

    In questo suo testo (ben diverso dal suo gemello (essenza del cristianesimo) l' autore tratta proprio questa "estraneita'" dell' entita' divina (ma essendo figlio di un pastore pretestante _ alludeva proprio al diomonoteista).

    Non vado oltre.. per ora. Dimmi il tuo parere...

    ciaoo
    A dir la verità è una mia idea maturata negli anni, subendo le influenze di studi ma è soprattutto un'idea maturata dall'esperienza ( anche introspezione) e dal ragionamento logico, spesso mettendomi nei panni altrui; Feuerbach l'avevo studiato al liceo ma non me lo ricordo, proverò a leggere qualcosa.
    Grazie.

  12. #237
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Citazione Originariamente Scritto da Turbociclo Visualizza Messaggio
    Non si muove foglia che Dio non voglia. Tutto è improntato su un principio di azione-reazione, con radici che possono risalire a chissà quando, dato che l'essere è eterno (dicono e io ci credo). Nulla accade "a caso", fosse così non varrebbe la pena di vivere. La vita non sarebbe altro che un libro che un po' per volta si impara a leggere. Ogni evento che ci accade è una lezione per noi, solo per noi.
    Ah, qualcuno parlava di "perdono". Ritengo che la nozione di "perdono" sia del tutto puerile. Se nulla può accadere a caso, cosa mai ci sarebbe da perdonare? L'evento necessario per capire?
    Io penso che il perdono riguardi soprattutto quello verso se stesso per acquisire una pace interiore. ma per me è importante anche il perdono verso gli altri quando si accorgono di aver sbagliato. E' bello il tuo riferimento al libro che si scrive da solo strada facendo, ed è un'idea anche Biblica, ma è anche vero che ognuno ha il suo libro, tipo "La storia infinita".
    "Nulla può avvenire a caso" come tu pensi, è incompatibile con la nostra libertà di agire.
    Io credo, come ho detto in precedenza, che Dio sia la causa prima, e gli effetti possano prendere strade diverse, ma come il "telefono senza fili" che si giocava da bambini, la causa iniziale, o la parola nel gioco, deve rimanere abbastanza simile non completamente diversa, se non opposta.
    Ultima modifica di crepuscolo; 08-07-2019 alle 23:04

  13. #238
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    Citazione Originariamente Scritto da Lilia Visualizza Messaggio
    @ Arcobaleno.
    Rileggerò cio' che scrive sorella White ma non sono cose nuove per me, ma che cre
    di che è facile risolvere il problema del male? Arriva sorella White e lo risolve? E magarti.
    Poi ti faccio sapere.
    Il tuo errore è pensare che gli inviati di Dio - sorella White compresa - siano dei coglioni qualsiasi e, quindi, incapaci di portare novità e chiarimenti. Da qui discende la tua sufficienza nel leggere superficialmente le loro opere, con conseguente scarsa comprensione del testo, che invece di regola è chiaro.
    Sorella White non risolve nulla, è Dio che ha dato chiarimenti attraverso di lei. Gli estensori dei Vangeli non hanno risolto nulla, è Gesù che diede il suo messaggio.
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  14. #239
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    @ Arcobaleno.

    Ma che dici che non sono capace di sfogliare le altre pagine del topic?
    Topic dovrebbe essere la singola discussione, non il forum di Religioni e spiritualità. Se clicchi sulle pag. di una singola discussione, non troverai mai l'elenco delle discussioni. Se, invece, clicchi sulla prima pag. del forum di Religioni, sulla destra ci sono tutte le pag. di questo forum con tutte le discussioni disponibili. Le più antiche sono andate perdute a causa di un virus.
    Citazione Originariamente Scritto da Lilia Visualizza Messaggio
    ma c'è scritto che solo i sacerdoti hanno il potere di rimettere i peccati, però avrebbero anche dovuto guarire i
    malati ( lo fanno i medici) e resuscitare i morti ( non lo fa nessuno). Insomma fanno una cosa che non si puo' dimostrare, rimettere i peccati.
    Ciao.
    Dov'è scritto che solo i sacerdoti hanno il potere di rimettere i peccati? Nel catechismo cattolico, non certo nei Vangeli. Ciascuno ha il potere di rimettere i torti subiti, non quelli subiti dagli altri o da Dio stesso! Non prendiamoci in giro, Lilia! Dio può rimettere i peccati, non certo preti e monaci.
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  15. #240
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    Non si muove foglia che Dio non voglia.
    Ah, qualcuno parlava di "perdono". Ritengo che la nozione di "perdono" sia del tutto puerile. Se nulla può accadere a caso, cosa mai ci sarebbe da perdonare? L'evento necessario per capire?
    Un altro che cita un detto popolare errato come fosse Vangelo. Io ribadisco che un detto corretto sarebbe: Non si muove foglia che Dio non lo permetta.
    Ciò è confermato da alcune Scritture.
    Se tu investi qualcuno da ubriaco o drogato, chi viene ammazzato o rimane su una sedia a rotelle cosa dovrebbe capire? Tutta questa sicumera che qualsiasi evento debba aver un tornaconto positivo e quindi il mascalzone di turno faccia semplicemente la volontà divina è davvero da fuori di testa.
    Satana non fa la volontà divina e neppure i demoni e nemmeno i seguaci di costoro.
    Non c'è davvero limite allo sviamento!
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

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