guarda che il primo a non capire il senso ultimo di quella lettera sei proprio tu, avvinghiato in quella favoletta catechistica del
mistero del male; la sentenza di Norimberga, tu volessi solo fare uno sforzo di comprensione, parlerebbe chiaro, perché ricorre esattamente alla formulazione paolina - su cui si fonda tutta la Riforma, proprio a negare il Magistero e l'autorità papale - non a quella di una legge/magistero sostenuta dalla tua chiesa:
“ essi dimostrano che quanto la legge
comanda è scritto nei loro cuori,
perché la loro coscienza ne rende testimonianza e i loro pensieri
si accusano o anche si scusano a vicenda” (Romani 2: 14-15).
la loro coscienza, non questo o quel magistero mediato da un clero, capito ?
Paolo ha fondato tutto su questa postulazione per svellere l'autorità della legge ebraica, alla quale ne voleva sostituire un'altra; ma, introiettando e facendo proprio il suo costrutto, la Chiesa si è inoculata questo stesso virus di autodistruzione, che ha operato nel tempo in un meccanismo a ruoli invertiti, producendo un pluralismo di leggi, cioè
nessuna legge;
a me non quadra ???
abbi pazienza, ma questo insistere sulla polemica con me è proprio stupido: è come se un obeso che si ingozzi di nutella rimproverasse dicesse al dietologo che gliela sconsigli una personale avversione alla Ferrero, magnificando la
mirabile sintesi della nutella col cacao magro - cioè, senza il fattore di pregio del cioccolato - ma sempre con metà olio di palma;
io credo che tu intuisca in qualche modo il punto, ma non vedi i passaggi razionali della questione, perché ti intestardisci sugli slogan da curva sagrestia, quando io ti sto solo facendo presente i meccanismi di un fallimento, che tu constati con quella che tu stesso vedi e denunci qui come apostasia;
vediamo se così ci arrivi e la smetti di prendertela con me, che sto solo riepilogando cose ovvie:
quando la Chiesa - o l'aspirante papa universale e sincretico Arcobaleno - afferma il libero arbitrio, il sottinteso è che la ragione induca a conformarsi alla legge eteronoma, che nel caso della Chiesa si traduce nel Magistero: tu sei libero, sì; ma devi usare questa libertà per conformarti al precetto di Dio quale io, vicario, autorità, ti enuncio e traduco, a prescindere da quanto tu effettivamente senta come giusto o ingiusto;
quando Paolo, l'inventore della nuova chiesa, scrive:
“Infatti, quando gli stranieri, che non hanno legge, adempiono
per natura le cose richieste dalla
legge, essi, che non hanno legge, sono legge a se stessi; (Romani 2: 14-15)."
il senso di questa cosa è che - secondo Paolo - noi siamo creati - evidentemente, direttamente da Dio; da chi, altrimenti ? - già con una legge morale iscritta nella nostra coscienza; ed è quella, coi pensieri che si scusano o accusano, ad esser giudizio, perché quel giudizio è opera stessa di Dio in noi;
forse tu non ti rendi conto dell'enormità di questa idea a fronte di tutto l'umano fallibile delle dottrine, del farisaismo, dell'
uomo per il Sabato; che valore assoluto, primato, possono avere Scritture, dottrine, catechismi, precetti, di fronte alla coscienza e alla storia individuale che direttamente Dio avrebbe determinato e iscritto in ognuno, nel momento in cui sono la buona o la mala fede ad accusarsi o scusarsi ?
tu ne fai una questione personale con me, che sarei, in quanto "esterno",
superbo, presuntuoso, provocatorio, nel farti notare l'ovvio; dici che non sarei credibile;
ma poi ti scorni nella realtà quotidiana coi tuoi fratelli di fede, molto
interni; ti fai latore di un magistero - che si atteggia a legge, formulata dall'autorità ispirata, cui si deve obbedire - che bolla come peccato il sesso fuori dal matrimonio, il concubinato, la contraccezione, il divorzio, le unioni tra persone dello stesso sesso e tanto altro...
ed entri in conflitto con le coscienze, sovrapponi il giudizio umano a quello divino che è già il sentimento di giustizia, la buona fede delle persone;
pretendi di contestare a crep ciò che lui sente come giusto e pacifico;
ti devi confrontare con una persona come Dark, che frequenta la parrocchia, fa volontariato, non è affatto ostile alla Chiesa, ma nella sua buona fede si ritiene inadatta alla maternità o al matrimonio; valuta come genuino l'amore di una sua amica con un'altra donna, perché quella è
ictu oculi la natura buona e sincera in cui quelle persone sono state create, e non un comportamento peccaminoso;
non riconosce quei
carismi di genere postulati dalla tua dottrina; e in questo non c'è, evidentemente, un briciolo di malafede, egoismo, opportunismo, quel degrado apostata che denunci;
ti scandalizzi per quel genitore 1 e 2, quando nel tuo mondo reale c'è il un genitore 1 che adotta la bimba down, rifiutata da tanti mamma & papà uniti nel sacramento, che piacciono ad Adinolfi e Gandolfini;
postuli
carismi di genere in un mondo assediato dall'intolleranza tradizionalista, è in cui la condizione di genere è presupposto dell'omicidio quotidiano; ficchi il naso nelle sensibilità private altrui, detti la morale;
e poi ti ritrovi di fronte al muro delle coscienze, non di Axe, che è
esterno, ma del tuo stesso gregge, che vedi apostata, mentre sei tu ad aver imboccato l'autostrada contromano, e devi continuamente dribblare quelli che ti vengono incontro, mandando loro accidenti e accuse di essere in errore;
glorifichi l'epopea di
un certo Gesù, come lo chiama crep, contro la legge farisaica di Caifa, il dio incarnato che pone l'uomo al centro, e in cosa si traduce il tutto ? nel nuovo che si mette le vesti di quel sacerdote e pretende di ripristinare la stessa cosa che è stata delegittimata in via di principio, cioè l'autorità che si sostituisce alla coscienza;
e citi pure Paolo, senza comprenderne il senso; ma dai la colpa a me se ti faccio notare la realtà di una resa incondizionata di quella
mirabile sintesi; ma io non sarei credibile...
mica mi illudo; so benissimo che continuerai ad attribuire la realtà alle provocazioni del superbo esterno Axe... poco male; com'è che è scritto ?
Dio accieca coloro che vuol perdere; se non è predestinazione questa...