Originariamente Scritto da
Lilia
@ Kanyu
E' un argomento di cui si parla spesso: illusioni e speranze.
Troviamo in letteratura le illusioni, ad es quelle del grande Don Chisciotte
della Mancha, che lui stesso si crea per cercare di sopravvivere all'insignificanza
dell'esistenza, legge tutti i libri di cavalleria, si traveste da cavaliere
errante, prende un suo domestico e lo fa suo scudiero, Sancho Panza, e, lui su
un destriero, Ronzinante, e Sancho su un mulo, cominciano il viaggio, dedicandolo
alla soavissima Dulcinea del Toboso ( era in uso presso i cavalieri erranti dedicare le gesta
a una donna amata di alto lignaggio) che era in realtà una rozza contadinotta
ma che nella mente di Don Chisciotte diiventò una bellissima fanciulla per la quale credere
e combattere. Gli disse un giorno Sancho Panza che lui non conosceva codesta
Dulcinea, e Don Chisciotte rispose, che fede sarebbe allora?
E partirono così bardati mentre i parenti e il curato gettavano dalla finestra
tutti i libri di cavalleria di Don Chisciotte, cui erano rimasti solo quelli per soprvvivere,
era un hidalgo 50 enne e sentiva appropinquarsi la fine. Ecco che recita tutto il copione
del cavaliere errante, va in una taverna e si fa ordinare cavaliere dall'oste, inginocchiandosi
davanti a lui, ecco che vede dei briganti vicino alle pale di un mulino a vento ma lui decide
che sono dei mostri contro cui deve combattere e vanno. Anche Leopardi userà le illusioni
per sopravvivere in questo mondo che non dava niente e che solo la solidarietà laica uma-
na poteva rendere sopportabile.
La Speranza è una delle tre virtù teologali, la sorella più piccola, dicono, ma non è così, è
lei che tiene per mano sia la Fede che la Carità, senza la Speranza queste ultime due svanirebbero.
Ciao.