Mai letto niente di Camilleri, prendo nota dei titoli suggeriti, grazie.
Mai letto niente di Camilleri, prendo nota dei titoli suggeriti, grazie.
Mai sopportato Montalbano... (sono).
Noi non parliamo così... i sardi parlano così.
Mi dispiace comunque.
Bambol utente of the decade
I libri citati dalla signora Pazza mi mancano; comunque anch'io non sono un'amante di Montalbano.
Ho parecchi suoi libri, tra cui molto bella la Biografia dell'uomo cambiato, un romanzo sulla vita di Pirandello.
Riposi in pace.
Rivolgo un pensiero ad un grande intellettuale.
Riposi in pace.
Non ho mai letto una sola riga di ciò che ha scritto, non comincerò certo adesso, e non apprezzo nemmeno che alla sua morte sia dedicato mezzo telegiornale, però è stato senz'altro un gran personaggio. Probabilmente sarebbe il primo a ridere di tutto questo can can.
Diciamo che sono di centro-sinistra, ad esempio non mi sognerei mai di chiamare qualcuno compagno/a, sebbene sia profondamente antifascista.
Bio davvero non so: molti in questi giorni, anche di sinistra, mi hanno confessato di non aver letto nulla di Camilleri e quindi non credo si tratti di una scelta politica.
Ti giro la domanda: perché dovrei leggerlo, se non mi ha mai attirato?
Signora Lilium, mi conceda questo Valium. Leggi Camilleri perché è (era) di sinistra? Nessun problema: io invece leggo qualcuno perché mi piace, o quantomeno mi incuriosisce.
La sfinge non si disturba, figurati. Per quanto ne sai tu potrei perfino essere un compagno (che dalle mie parti, opportunamente tradotto, significa proprio uguale). In ogni caso mi accontento di non essere il tuo.
Intervengo ancora io, dato che posso permettermi di rispondere direttamente anche quando vengo tirato in ballo indirettamente.
Chi starei contestando, e in che modo, solo per aver detto che non sono un lettore di Camilleri?
Se proprio vuoi saperlo non te ne faccio mistero: non ho mai avuto una maglietta di Che Guevara, però ho letto Marx quanto basta a capire che diceva cose molto diverse da quelle che sono state fatte in suo nome (ma non per suo conto). Il 99% dei sinistroidi lo ignora, oltre agli altri, e non c'è da stupirsi che siano tutti ingranaggi dello stesso meccanismo.
E non serve nemmeno che ti scaldi al punto da dimenticare la grammatica, se avessi voluto farti incazzare di proposito l'avrei già fatto.
Ottima deduzione, Watson. Ti dirò, già non amo il genere poliziesco, poi guardo con sospetto qualunque cosa si trasformi da libro in televisione, o che sia comunque troppo acclamato dalle masse, infine trovo davvero furbesca l'operazione di ingrandire i caratteri e rimpicciolire le pagine per far sembrare più lunghi i romanzi brevi, e farli pagare allo stesso prezzo di quelli. Una moda rilanciata in tempi moderni da tal Roberto Calasso (che certamente non è di sinistra) coi tascabili Adelphi, che però hanno a volte il merito di pescare autori dimenticati, semisconosciuti e spesso morti da un bel pezzo.
@ Follemente.
Cara Silena, che c'è di male nel chiamare una persona compagno? Si chiamano così pure i massoni :
apprendista
compagno e
maestro, poi c'è tutta la scala iniziatica fin0 al grado 33, di Sacro Rito Scozzese.
Se uno è antifascista, lo possono pure pestare a morte, muore antifascista.
No, leggo di tutto, mica solo Camilleri. Non lessi Il povero De Crescenzo,
un'amica mi diede tempo fa: Così parlà Bellavista.... dopo 3 pagine non potei
andare avanti, mai visto un libro scritto più male di quello, allora lo passai a mio
fratello che ebbe la stessa impressione.
Riposi in pace, anche lui.
Adelphi ha libri rari e carini. Ricordai che cercai per molti mesi il libro
di un Nobel che era vissuto in Palestina, sotto le bombe di tutti, un tale Ashon, ma vinsero
in 2, figuriamoci per un ebreo dare metà malloppo a un'altra ( era una donna), e un giorno
lo trovai in una libreria, io avevo solo il bancomat ma loro non si erano ancora attrezzati,
e così lo comprarono altri. Lo devo ordinare.
Per una ragione semplicissima, perché ha scritto dei bei libri.
Nemmeno io leggo la serie di Montalbano; quanto alle scelte editoriali ti dirò che io sono attratta dalla brevità dei testi, mica dalla lunghezza come te.
Sul successo dei singoli autori e la loro attrattiva potremmo aprire un altro thread.
Ci sono tanti autori molto meno noti di lui che hanno scritto dei bei libri, non mi basterà una vita intera a leggere tutti quelli che vorrei e la fama non è il mio primo criterio di scelta, soprattutto se immediata. Se fra cent'anni si leggerà ancora Camilleri, allora vorrà dire che avrò avuto torto.
Non mi pare di aver mai scritto qualcosa del genere, ciò che mi hai quotato ha un significato completamente diverso.quanto alle scelte editoriali ti dirò che io sono attratta dalla brevità dei testi, mica dalla lunghezza come te.
Insomma, sei attratto dagli autori poco noti?
Io non molto: mi piace condividere con altri le mie letture e nessuno si interessa a scrittori e poeti sconosciuti. Già così è difficile intrigare il prossimo con le nostre letture. Però questo non significa che non scelga autori che mi piacciono, eh, anche se recentemente sono stata delusa da molti.