Pagina 5 di 5 PrimaPrima 1 2 3 4 5
Risultati da 61 a 62 di 62

Discussione: Commissione Europea: habemus Pap-essam

  1. #61
    Opinionista L'avatar di Turbociclo
    Data Registrazione
    28/04/19
    Località
    Roma
    Messaggi
    5,572
    Il ruolo di Prodi nell'affermazione dell'euro per l'Italia? Interessante ed esauriente l'excursus storico di questo sito, piuttosto equilibrato politicamente:
    "l’Ulivo fa dell’Europa il tema centrale della propria proposta politica: l’Ue rappresenta, agli occhi della coalizione di centro-sinistra e del suo leader Prodi un interesse nazionale primario. A sostenere questa determinazione europea è il laboratorio intellettuale bolognese del Mulino: la casa editrice pubblica libri dai forti connotati europeisti[15], la rivista in questo periodo esce con un supplemento, dal titolo “il Mulino Europa”, appositamente dedicato all’Europa[16] e organizza il 15 marzo 1996 un convegno di alto profilo dal titolo L’Italia in Europa, sul ruolo italiano all’interno della Ue, in cui autorevoli figure vicine al Professore – a partire dall’allora vicedirettore della Banca d’Italia, Tommaso Padoa-Schioppa – esortano l’Ulivo a investire sulla dimensione europea[17].

    Prodi può d’altronde contare su un sostegno ampiamente maggioritario nell’opinione pubblica italiana che, come testimoniano i dati di Eurobarometro, è la più europeista sul Vecchio continente: l’85% degli italiani dichiara di sostenere il processo d’integrazione europeo (i contrari sono l’8%, mentre la media europea è al 69%), mentre il 75% è favorevole all’appartenenza del proprio paese all’Ue (i contrari sono il 4% a fronte di una media europea al 48%)[18]. L’Europa appare ancora in questo frangente come un veicolo di legittimazione politica e di consenso politico e elettorale". E più avanti:
    "Su questo terreno la strada pare in salita su tutti i criteri principali: il deficit di bilancio deve essere inferiore al 3% e l’Italia nella primavera del 1996 è al 6,7%, il debito pubblico non deve oltrepassare il 60% del Pil e l’Italia è al 124%; l’inflazione deve essere controllata e invece il tasso è di tre volte superiore a quello dei paesi più virtuosi dell’Ue[21]. Il nostro Paese deve infine essere riammesso nello SME, da cui è escluso dal 1992.

    Sul piano interno il governo Prodi è determinato a utilizzare l’europeismo dell’opinione pubblica come leva di condizionamento politico di una coalizione composita ed eterogenea, all’interno della quale Rifondazione comunista, che ha conquistato un ragguardevole 8,6% alle elezioni, non nasconde il proprio scetticismo nei confronti del Trattato e avvia sin dalla primavera del 1996 un atteggiamento di “sostegno critico” al governo. Nonostante queste articolazioni di vedute Prodi riesce a fare dell’adesione all’Unione monetaria il riferimento politico e il cemento identitario di una coalizione altrimenti divisa su questioni di prim’ordine sul terreno istituzionale, sociale e internazionale".
    Al di là delle difficoltà dovute all'allora già grave deficit di bilancio, è chiaro il ruolo prioritario di Prodi nell'avvento dell'euro. Ma è necessario andare a vedere a questo punto da cosa fu causato il disastro relativo alla stabilizzazione dell'euro stesso come valore assoluto...tutti i mali derivano da lì. https://www.officinadellastoria.eu/i...pea-1995-1998/
    " L' uomo ha una tale passione per il sistema
    e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
    per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
    pur di legittimare la propria logica."

    Dostoevskij.

  2. #62
    Opinionista L'avatar di axeUgene
    Data Registrazione
    17/04/10
    Località
    sotto una quercia nana in zona Porta Genova
    Messaggi
    20,805
    Citazione Originariamente Scritto da Turbociclo Visualizza Messaggio
    Il ruolo di Prodi nell'affermazione dell'euro per l'Italia? Interessante ed esauriente l'excursus storico di questo sito, piuttosto equilibrato politicamente:
    "l’Ulivo fa dell’Europa il tema centrale della propria proposta politica: l’Ue rappresenta, agli occhi della coalizione di centro-sinistra e del suo leader Prodi un interesse nazionale primario. A sostenere questa determinazione europea è il laboratorio intellettuale bolognese del Mulino: la casa editrice pubblica libri dai forti connotati europeisti[15], la rivista in questo periodo esce con un supplemento, dal titolo “il Mulino Europa”, appositamente dedicato all’Europa[16] e organizza il 15 marzo 1996 un convegno di alto profilo dal titolo L’Italia in Europa, sul ruolo italiano all’interno della Ue, in cui autorevoli figure vicine al Professore – a partire dall’allora vicedirettore della Banca d’Italia, Tommaso Padoa-Schioppa – esortano l’Ulivo a investire sulla dimensione europea[17]...
    appunto: basterebbe la diligenza ordinaria di un buon padre di famiglia per valutare che l'euro era già stato deciso 4 anni prima, dal governo di pentapartito - senza la sinistra - guidato da Giulio Andreotti, quando Prodi non era in politica;

    al contrario, la narrazione propagandistica, senza pagare pegno per il falso reiterato, attribuisce la scelta a Prodi, e tutti se la bevono; perché quando uno strilla, anche chi non è d'accordo ma non ha gli strumenti minimi per smentire - cioè l'avvedutezza di consultare un calendario e vedere chi governava nel giugno 92, non un nobel per l'economia - fa pippa; solo che questo ha un prezzo;

    ...nell’opinione pubblica italiana che, come testimoniano i dati di Eurobarometro, è la più europeista sul Vecchio continente: l’85% degli italiani dichiara di sostenere il processo d’integrazione europeo (i contrari sono l’8%, mentre la media europea è al 69%), mentre il 75% è favorevole all’appartenenza del proprio paese all’Ue (i contrari sono il 4% a fronte di una media europea al 48%)
    il falso ha un prezzo, perché svia le diagnosi e le cure:
    tu abiti in città e hai la bronchite; leggi che c'è l'inquinamento, ed è vero, come è vero che la rigidità monetaria ha costi e benefici; ma se ometti il dettaglio che ti fumi due pacchetti di Gauloises senza filtro al giorno e per curarti la bronchite svendi casa per andare a stare in campagna e continuare a fumare come prima, oltre a tenerti, la bronchite passi due ore al giorno in auto, spendi una tombola di benzina e usura del mezzo e la salute non migliora;

    oggi, al fondo c'è questa cosa di una gran massa di persone che si è identificata nella "campagna", come i vecchi britannici della Brexit, che hanno ipotecato il futuro dei giovani; finché sono due stronzi agitatori, poco male;

    quando il falso diventa lo sport nazionale e vai a sollecitare i conti pubblici, anche con tre parole in croce o col fac-simile di una moneta parallela, in un mese bruci miliardi del contribuente, rialzi i tassi del mutuo che pagano le famiglie normali e gli imprenditori normali;
    per un po' puoi ingannare in molti;
    ma poi ti sei bruciato credibilità e hai incendiato una comunità, dividendola tra chiacchieroni sparacazzate, apocalittici avventuristi che promettono soldi del monopoli, e integrati che temono per i propri risparmi;

    Fornero non ti piace ? benissimo; ma mi devi dire a chi prendi i soldi per quota 100; perché poi, se nel DEF scrivi che per sostenere il sistema pensionistico ti servono 500 nuovi lavoratori stranieri al giorno, per i prossimi 30 anni - oh, non lo ha scritto Boldrini, ma il governo - e intanto non fai nulla per governare questo processo, ma racconti che è tutta colpa degli stranieri, della sinistra, dell'UE, mentre l'industria chiede braccia qualificate che mancano, non sei un buon medico;

    tu sei convinto che il grosso degli elettori di Salvini lo voti perché quello incasini i loro risparmi, ricchezza, affari, abitudini e sicurezze, e che quelli non vedano l'ora di tassarsi per smaltire la monnezza tua, pagare lo stipendio agli sfaccendati dell'ama o dell'atac, o ai dipendenti pubblici delle regioni del sud, dove non si capisce che fine fanno i soldi ? ma li leggi i giornali di quell'area politica, il sentimento che esprimono ? credo di sì:




    ma davvero un'omo maturo come te, e nemmeno analfabeta, crede alle favole ?
    senti che ti dice uno stronzo:
    questi vivacchieranno ancora per 7, 9 mesi, facendosi la guerra in una campagna elettorale perpetua; a novembre si dovranno fare i conti, decidere chi paga, dove si taglia; dopo le elezioni emiliane, Salvini valuterà su quale linea rompere coi 5S, e sarà sicuramente una questione di soldi, perché lì è la linea di frattura tra quelli che chiedono e i suoi che se li vogliono tenere in tasca;
    dopodiché, si andrà a elezioni in primavera; in qualsiasi modo vada, Salvini e i suoi, quelli che contano e finanziano tutta la baracca, saranno soci di maggioranza - o direttamente, o appoggiando un tecnico da lacrime e sangue - e imporranno un taglio drastico alla spesa pubblica dello stato; che significa meno servizi e più disoccupazione nelle regioni già povere;

    qualche settimana fa, alla faccia della Lega nazionale e sovranista hanno riproposto la vecchia tesi bossiana delle gabbie salariali al sud: la vita costa meno, hai i parenti, reti di solidarietà ? ti pago meno !
    volevi uscire dall'euro ? eccoti servito: ti svalutano lo stipendio e la pensione, ma la spesa la paghi ancora in euro, esattamente come se avessi un cambio mobile di moneta nazionale;
    se non ci si arriva in quel modo, si fa con le autonomie, e se non si può con quelle, son la riduzione delle aliquote; come ti giri, se stai dalla parte sbagliata del paese, lo prendi in der posto;
    il punto è che non vedi l'ora e credi a quelli che ti vendono le perline;
    ma tanto, basta aspettare qualche mese; volendo anche no, perché se stai attento è già diverso tempo che litigano sui soldi e si vede chi ha il coltello dalla parte del manico; a Milano si spende per metropolitana e olimpiadi; a Roma si annega nella monnezza, e in Sicilia non riescono ad avere l'acqua e le strade; Salvini gliele ha promesse, ma non dice con quali soldi e chi le dovrebbe fare, e qualcuno si illude che i veneti che aspettano da anni di non fermare tre ore le merci verso la Slovenia e l'Est allo snodo di Trieste siano disposti a pagare loro lavori infiniti e incontrollabili a 1200 km...
    c'� del lardo in Garfagnana

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
  • Il codice BBAttivato
  • Le faccine sono Attivato
  • Il codice [IMG]Attivato
  • Il codice [VIDEO]Attivato
  • Il codice HTML � Disattivato