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Discussione: Senescenza e disfunzione erettile

  1. #1
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    Senescenza e disfunzione erettile

    senescenza e disfunzione erettile



    La disfunzione erettile, da non confondere con l’impotenza sessuale, è l’incapacità di raggiungere o mantenere un’erezione sufficiente durante il rapporto sessuale. Invece l’impotenza è la completa incapacità di avere l’erezione.

    Anche se la disfunzione erettile può insorgere ad ogni età, diventa più frequente con l’aumentare degli anni. Se gradi minori di disfunzione erettile sono presenti nel 20% della popolazione maschile fra i 50 ed i 54 anni, la percentuale sale, fino a raggiungere il 50% negli uomini fra i 70 ed i 78 anni d’età.
    A noi uomini piace “fidarci” del nostro pene, pensare che “non ci tradirà” mai. Per tutta la vita ne monitoriamo in un certo senso la capacità erettiva, la prontezza dell’eccitazione, identificandola con la nostra potenza di maschi.

    Cosa succede quando con l’avanzare dell’età ci accorgiamo che la capacità erettiva vien meno, è meno pronta, meno valida, meno completa?
    Non è importante infatti solo l’erezione ma anche e soprattutto il suo mantenimento, tanto che i sessuologi distinguono all’interno dei disturbi erettivi, quelli da insufficiente erezione da quelli di “mantenimento” dell’erezione, ambedue fonte di costante preoccupazione del maschio “sensibilizzato” a queste problematiche.
    Si ricorre al Viagra, al Cialis e a prodotti similari, ma i disturbi possono avere origine organica oppure psicogena (che spesso si uniscono nel mantenere la problematica).

    Molti uomini, di fronte al nascere dei primi problemi si chiudono, hanno cadute di autostima e immagine di sé, si vergognano a parlarne con un medico o un sessuologo.

    Comunque durante il coito l’afflosciamento è frustrante per l’uomo e per la donna.

    Nell’ambito della coppia se c’è una buona relazione, questa può superare il limite adattando il proprio modo di fare l’amore ai cambiamenti sopravvenuti.

    Voi che ne pensate ?

  2. #2
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    Il mio precedente post è incentrato sulla disfunzione erettile dipendente dall’età non dall’ansia da prestazione. Esistono rimedi?

    C’è chi sceglie il viaggio a Lourdes per chiedere la “grazia”; ci sono altri cattolici praticanti che economicamente non possono permettersi viaggi verso i santuari e cercano paganamente ed illusoriamente la soluzione “pro domo sua” ricorrendo alle fasi della “lectio divina”.

    Nella liturgia cristiana la lectio divina (lettura divina) è un modo tradizionale di pregare ed implorare la volontà del “Signore”. Il credente legge alcuni versetti della Bibbia riguardanti la sessualità nella convinzione che Dio voglia istruirlo tramite il breve brano.

    Tale modo di pregare si suddivide in:

    scrutatio: scelta di uno o più passi biblici inerenti uno specifico argomento;

    lectio: attenta lettura del passo biblico riguardante la sessualità;

    meditatio: riflessione su di esso; in questa “tappa” si riflette sul testo scelto;

    oratio: preghiera per chiedere la grazia;

    contemplatio: silente contemplazione nell’intimità con Dio o il santo intercessore.


    Il processo dinamico della lectio divina comprende altre quattro fasi:


    consolatio: la consolazione (in greco “paraklesis), il conforto (=paramytion), inducono la gioia;

    discretio: discernimento di ciò che è conforme al testo sacro;

    deliberatio: decisione che motiva all’azione, per esempio alla castità o alla sola contemplazione delle bellezza corporea, eliminando in tal modo le frustrazioni derivanti dagli amplessi;

    actio: azione ispirata dalla lettura del brano biblico.

    Delle diverse fasi a me interessa la contemplazione, che può essere estatica ed estetica, ma argomenterò su tale tema in un prossimo post.
    Ultima modifica di doxa; 26-07-2019 alle 21:40

  3. #3
    Citazione Originariamente Scritto da doxa Visualizza Messaggio
    senescenza e disfunzione erettile

    Voi che ne pensate ?
    Io penso che il viagra abbia risolto questo problema, o no?
    Bambol utente of the decade

  4. #4
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    Smile

    Ciao Bumble, da quanto mi dicono e leggo sui giornali non sempre Viagra e Cialis offrono ciò che promettono…

    Comunque il mio primo post è stato solo un pretesto per constatare le numerose “visite” che ha ricevuto, senza risposte, perché argomento considerato “scabroso” ma reale.

    Come vedi, dal mio secondo post comincio ad allontanarmi dal tema, per poi dedicarmi alla contemplazione della bellezza corporea dopo la rinuncia alla sessualità per evitare frustrazioni.

    Lo so, dal prossimo post sarò off topic, perciò la nostra lady potrà chiuderlo, spostarlo o coraggiosamente lasciarlo “in loco”.
    Ma perché "dama in nero" ? Sei sempre vestita con abiti neri e borchiati, make up pesante e piercing ?

    Una ricerca pubblicata su "Lancet Psychiatry" ha sondato 3.700 giovani che si identificano come "dark" o "gotici". Questi, secondo gli studiosi, sono più soggetti alla depressione e l'autolesionismo.

    Come nick è meglio "My fair lady", titolo di un vecchio film con Audrey Hepburn in splendida forma nel ruolo di Eliza Doolittle.
    Ultima modifica di doxa; 26-07-2019 alle 21:13

  5. #5
    Eufonista L'avatar di BiO-dEiStA
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    Comunque il mio primo post è stato solo un pretesto per constatare le numerose “visite” che ha ricevuto, senza risposte, perché argomento considerato “scabroso” ma reale.
    Buon per te, perché io non sono ancora arrivato ai 50, ma personalmente fra le cause del fenomeno darei molto meno peso all'età che ad altre cause tipo noia, stress o semplice incompatibilità fisiologica, ma anche caratteriale. Una donna molto attraente non mancava mai di raccontarmi tutte le mancanze e stronzate che subiva dal "suo uomo" e probabilmente contribuiva a favorire, dato che non poteva fare a meno di accompagnarvisi pur non avendo in comune né matrimonio, né figli, né casa. Ciononostante con lei avevo raggiunto una certa intesa, finché all'ennesima sciorinata non ce l'ho fatta proprio più.
    Il bello è che io non mi vergognavo affatto per la mia prestazione mancata, anzi le ridevo in faccia di gusto, e lei per tutta risposta si è mostrata molto più comprensiva che delusa, magari anche perché il mio menefreghismo era lampante. Poi mi ha cercato ancora, ma quella è stata l'ultima volta in cui ci siamo visti. Nel frattempo però il mio gingillo è rinsavito con qualcun'altra, cosa di cui non ho mai avuto dubbi. Il mio sospetto è che a fronte di un'emotività femminile preponderante anche nel sesso, si tenda a considerare l'uomo come quello a cui basta solo trovare un buco per svuotarsi le palle. Spiacente ma non è così: da parte di entrambi ci può essere coinvolgimento e recita, e non solo nei porno.
    Sono OT? È probabile, ma questo è il miglior contributo che sono in grado di offrire a questa discussione.
    Citazione Originariamente Scritto da Careful with that Visualizza Messaggio
    i miei post in media sono di una dozzina di righe, al più;
    Citazione Originariamente Scritto da Ned Flanders Visualizza Messaggio
    Sono stato tanto...ma tanto Laurina, lontano dal Signore: Ne ho combinate di cotte e di crude. Ti basti sapere soltanto questo....

  6. #6
    No Excuses L'avatar di Jerda
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    Bisogna vedere anche se i problemi di erezione, che possono avere origine psicogena o organica, senz'altro, siano tali, nella dialettica sull'argomento entrano in merito spesso aneddotiche delle donne e anche statistiche vere e proprie, condotte tramite questionari per le donne rispetto alle prestazioni dei loro compagni. E' verosimile che la statistica gonfi, scusate il pessimo gioco di parole, i casi di impotenza, perché in quel caso spesso è che a bubu non è passata la fame, ma la voglia dei soliti croccantini.

    Lo stesso test, condotto sugli stessi uomini ma riferito da donne sulla ventina che ci parlano, ricevono avances, ci vanno a letto, porterebbe a un 200% di uomini: un 100% impotente, e un 100% erotomane.
    Citazione Originariamente Scritto da BiO-dEiStA Visualizza Messaggio
    Questa sì che è vita, altro che la marea di boiate pseudoscientifiche con cui una mandria di dilettanti pagati a peso d'oro continua a riempirci la testa e a mandare a puttane il paese.
    Ben ritrovati.

  7. #7
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    Nel secondo post ho scritto che la lectio divina comprende anche la “contemplatio”, la preghiera contemplativa, che è silenziosa orazione rivolta a Dio, senza esprimere foneticamente le parole.

    Nell’ultimo rigo del secondo post ho anche scritto che la contemplazione può anche essere estatica ed estetica.

    Per quanto riguarda la contemplazione estatica cristiana, questa non è contemplazione fine a se stessa, ma tende alla comunione mistica con Dio. Infatti l’estasi è uno stato psichico che a volte viene percepito come estraniazione dal corpo ("uscire fuori di sé") ed innalzamento alla contemplazione del divino.

    Di solito l’estasi produce uno stato di beatitudine e di benessere interiore.

    Tutt’altra cosa è la contemplazione estetica, sulla quale argomenterò nel prossimo post.

  8. #8
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    La disfunzione erettile suscita frustrazione nella coppia, che può giungere alla comune decisione d’interrompere l’attività sessuale, più accettabile se si è anziani, confortati nell’eventuale dubbio dall’aforisma di Luciano De Crescenzo che afferma: “Non conviene fare sesso. Dura poco, si fa una gran fatica e la posizione è ridicola”.

    La cosiddetta “pace dei sensi” non significa per l’uomo anziano anche la rinuncia alla contemplazione estetica della bellezza femminile.

    La contemplazione è il risultato finale del processo interpretativo delle proprietà estetiche specifiche della persona guardata.

    L’uomo, quando deve valutare la bellezza di una donna, giudica in base a criteri oggettivi a carattere fortemente sessuale (lato B, tette), invece le donne valutano la bellezza maschile secondo l’armoniosità complessiva della forma.

    In generale, la donna compie una valutazione slegata da specifiche parti del corpo con componente sessuale.

    Per le donne definire un uomo bello e attraente è soggettivo, può piacere di più ad alcune donne e meno ad altre.
    Inoltre, per le donne, definire un uomo bello non equivale a voler far sesso con lui. Invece per gli uomini la bellezza dell’aspetto fisico significa attrazione sessuale.

  9. #9
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    L’attrazione fisica è collegata con la bellezza, che è indefinibile. Siamo capaci di riconoscerla ma abbiamo difficoltà nel descriverla. E’ una qualità che attribuiamo all'aspetto fisico di un individuo, all’arte, alla natura, ad un animale, o un oggetto. Non ha immutabili canoni di riferimento, non ha rigorose regole universali che stabiliscono quali elementi considerare per esprimere con competenza il proprio giudizio estetico, non ha criteri oggettivi riconosciuti validi da tutti.

    Lo psicologo Marco Costa nel volume titolato “Psicologia della bellezza”, dice che le persone generalmente concordano nel giudizio sulla bellezza di volti e corpi. La concordanza persiste anche nel giudizio verso persone di etnia diversa o di diversa età. Quindi il criterio per definire la bellezza non è completamente soggettivo.

    Anche il professor Stefano Zecchi nel suo libro “Le promesse della bellezza” dice che le persone sanno riconoscere la bellezza nella minoranza degli esseri umani che possiedono qualità estetiche indiscutibili e concordano nel giudizio, anche se c’è chi preferisce i capelli corti invece che lunghi, gli occhi chiari anziché scuri, ma la questione è se una persona sia bella o brutta indipendentemente dai gusti di chi l’osserva.

    Una bella donna d’oggi sarebbe stata giudicata bella anche nei secoli scorsi.

    Le donne forse usano di più la seduzione non finalizzata. Per loro la percezione di essere desiderabili e desiderate è molto piacevole, rappresenta uno scopo in sé, autoreferenziale, rispetto al quale l'uomo ed il suo desiderio assumono una funzione strumentale.

    Connessa alla seduzione è la vanità, una delle caratteristiche femminili usata per attrarre. A tal fine la donna sceglie l’abbigliamento ed il trucco, perché sa che l’estetica è una forma di comunicazione verso gli altri.

    Esprimere la propria sensualità ed il proprio fascino, a prescindere dalla bellezza, è motivo di vanto e di benessere.

    La nostra capacità di attrazione fisica e sociale dipende in misura elevata dalla bellezza del volto.

  10. #10
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    Una bella donna d’oggi sarebbe stata giudicata bella anche nei secoli scorsi.
    Non sono troppo d'accordo su questa affermazione.
    I canoni di bellezza non sono sempre gli stessi e cambiano nel tempo come anche nelle differenti culture.
    Non ci si basa solo sulle fattezze del viso per definire bella una donna, senza contare che oggi la "bellezza naturale" delle forme ed espressioni è sempre più rara, certe "imperfezioni" che caratterizzano la nostra unicità oggi sono appiattite e uniformate, attraverso la chirurgia estetica e altre pratiche a degli standar che fanno le fanno assomigliare tutte.
    Basta anche guardare foto e video di repertorio proposti dalla Rai, di modelle e ballerine anni 50-60 con quelle di oggi, per fare un esempio i seni naturali di varie forme e quelli di oggi...fatti con lo "stampino".

  11. #11
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    Citazione Originariamente Scritto da doxa Visualizza Messaggio
    senescenza e disfunzione erettile



    La disfunzione erettile, da non confondere con l’impotenza sessuale, è l’incapacità di raggiungere o mantenere un’erezione sufficiente durante il rapporto sessuale. Invece l’impotenza è la completa incapacità di avere l’erezione.

    Anche se la disfunzione erettile può insorgere ad ogni età, diventa più frequente con l’aumentare degli anni. Se gradi minori di disfunzione erettile sono presenti nel 20% della popolazione maschile fra i 50 ed i 54 anni, la percentuale sale, fino a raggiungere il 50% negli uomini fra i 70 ed i 78 anni d’età.
    A noi uomini piace “fidarci” del nostro pene, pensare che “non ci tradirà” mai. Per tutta la vita ne monitoriamo in un certo senso la capacità erettiva, la prontezza dell’eccitazione, identificandola con la nostra potenza di maschi.

    Cosa succede quando con l’avanzare dell’età ci accorgiamo che la capacità erettiva vien meno, è meno pronta, meno valida, meno completa?
    Non è importante infatti solo l’erezione ma anche e soprattutto il suo mantenimento, tanto che i sessuologi distinguono all’interno dei disturbi erettivi, quelli da insufficiente erezione da quelli di “mantenimento” dell’erezione, ambedue fonte di costante preoccupazione del maschio “sensibilizzato” a queste problematiche.
    Si ricorre al Viagra, al Cialis e a prodotti similari, ma i disturbi possono avere origine organica oppure psicogena (che spesso si uniscono nel mantenere la problematica).

    Molti uomini, di fronte al nascere dei primi problemi si chiudono, hanno cadute di autostima e immagine di sé, si vergognano a parlarne con un medico o un sessuologo.

    Comunque durante il coito l’afflosciamento è frustrante per l’uomo e per la donna.

    Nell’ambito della coppia se c’è una buona relazione, questa può superare il limite adattando il proprio modo di fare l’amore ai cambiamenti sopravvenuti.

    Voi che ne pensate ?
    Penso che oggi la società, con i suoi modelli, ci imponga di essere giovani e non invecchiare mai ad ogni costo, non accettando come naturale e fisiologico il cambiamento che lentamente porta alla vecchiaia.
    Così come per le donne anche per gli uomini si vorrebbe avere prestazioni di trentenni, dimenticando che la natura fa il suo corso.
    Certi problemi in una coppia matura e stabile e che abbia ancora il suo feeling e intesa non si pongono, come giustamente hai detto, il problema semmai lo diventa se ci si vuol relazionare con persone più giovani che hanno delle pretese o con conoscenze occasionali e ci si sente perciò inadeguati. Se si la cosa diventa un problema e rovina la qualità di vita credo sia giusto rivolgersi allo specialista ma poi a parte i farmaci che possono aiutare è anche una questione di testa e attrazione, i farmaci da soli non fanno miracoli, secondo me.

  12. #12
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  13. #13
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    senescenza e disfunzione erettile



    La disfunzione erettile, da non confondere con l’impotenza sessuale, è l’incapacità di raggiungere o mantenere un’erezione sufficiente durante il rapporto sessuale. Invece l’impotenza è la completa incapacità di avere l’erezione.

    Anche se la disfunzione erettile può insorgere ad ogni età, diventa più frequente con l’aumentare degli anni. Se gradi minori di disfunzione erettile sono presenti nel 20% della popolazione maschile fra i 50 ed i 54 anni, la percentuale sale, fino a raggiungere il 50% negli uomini fra i 70 ed i 78 anni d’età.
    A noi uomini piace “fidarci” del nostro pene, pensare che “non ci tradirà” mai. Per tutta la vita ne monitoriamo in un certo senso la capacità erettiva, la prontezza dell’eccitazione, identificandola con la nostra potenza di maschi.

    Cosa succede quando con l’avanzare dell’età ci accorgiamo che la capacità erettiva vien meno, è meno pronta, meno valida, meno completa?
    Non è importante infatti solo l’erezione ma anche e soprattutto il suo mantenimento, tanto che i sessuologi distinguono all’interno dei disturbi erettivi, quelli da insufficiente erezione da quelli di “mantenimento” dell’erezione, ambedue fonte di costante preoccupazione del maschio “sensibilizzato” a queste problematiche.
    Si ricorre al Viagra, al Cialis e a prodotti similari, ma i disturbi possono avere origine organica oppure psicogena (che spesso si uniscono nel mantenere la problematica).

    Molti uomini, di fronte al nascere dei primi problemi si chiudono, hanno cadute di autostima e immagine di sé, si vergognano a parlarne con un medico o un sessuologo.

    Comunque durante il coito l’afflosciamento è frustrante per l’uomo e per la donna.

    Nell’ambito della coppia se c’è una buona relazione, questa può superare il limite adattando il proprio modo di fare l’amore ai cambiamenti sopravvenuti.

    Voi che ne pensate ?
    penso che nell’ambito della coppia se c’è una buona relazione, questa può superare il limite adattando il proprio modo di fare l’amore ai cambiamenti sopravvenuti.

  14. #14
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    La disfunzione erettile suscita frustrazione nella coppia, che può giungere alla comune decisione d’interrompere l’attività sessuale, più accettabile se si è anziani, confortati nell’eventuale dubbio dall’aforisma di Luciano De Crescenzo che afferma: “Non conviene fare sesso. Dura poco, si fa una gran fatica e la posizione è ridicola”.
    era una citazione, di Winston Churchill;

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    Non sono troppo d'accordo su questa affermazione.
    I canoni di bellezza non sono sempre gli stessi e cambiano nel tempo come anche nelle differenti culture.
    Non ci si basa solo sulle fattezze del viso per definire bella una donna, senza contare che oggi la "bellezza naturale" delle forme ed espressioni è sempre più rara, certe "imperfezioni" che caratterizzano la nostra unicità oggi sono appiattite e uniformate, attraverso la chirurgia estetica e altre pratiche a degli standar che fanno le fanno assomigliare tutte.
    Basta anche guardare foto e video di repertorio proposti dalla Rai, di modelle e ballerine anni 50-60 con quelle di oggi, per fare un esempio i seni naturali di varie forme e quelli di oggi...fatti con lo "stampino".
    oltretutto, il profilo dell'oggetto del desiderio difficilmente può spiegare qualcosa, perché all'origine il desiderio stesso è modulato in modo economico, e questa è una circostanza cruciale per comprendere cosa succede il più delle volte:

    cioè, ognuno di noi ha un imprinting romantico, un tipo fisico di partner che evoca determinate caratteristiche, requisiti, aspettative, che lo rendono attraente;

    questa identificazione però, incontra prestissimo il raffronto con la percezione di sé e le proprie esperienze di accettazione/rifiuto, la propria capacità seduttiva; perciò, già in origine opera un meccanismo adattativo, che rimuove le predilezioni e attrazioni originarie, a favore di quelle adattate;

    a 15, 16 anni, la biondina corteggiatissima che piace come stereotipo ideale può essere messa da parte con motivazioni tipo volpe e uva, perché la competizione stressa, nella misura delle insicurezze; così, si punta un'altra, si sceglie un altro obiettivo, sostanzialmente accontentandosi, a prescindere dalla soddisfazione che poi può determinarsi col tempo in quel rapporto;

    siccome questo processo è fastidioso, prima di tutto perché rappresenta una ritirata, la confessione di una debolezza, e in secondo luogo perché testimonia un inganno nei confronti della persona in questione, cui non si esplicita il fatto di essere una seconda, terza o quarta scelta, la cosa viene rimossa, e genera nevrosi;

    poi, se il rapporto prosegue, ci si meraviglia dei tradimenti...
    peraltro, anche il partner verosimilmente ha, non solo vissuto un percorso analogo, della cui dinamica quindi ha percezione, più o meno cosciente, ma percepisce anche quell'adattamento rimosso nel partner, e quindi matura un'aggressività sottotraccia e motivi più o meno coscienti di rancore, che esplodono o risultano in una conflittualità permanente;
    ne ho viste tantissime di coppie così; anzi, direi che è piuttosto la regola, anche se la rimozione è talmente necessaria che è davvero difficile anche solo accorgersi di questa dinamica ovvia, senza opporre una forte resistenza;

    a volte, raramente, si ha la fortuna di sperimentare qualcosa di un po' meno nevrotico, un compromesso meno al ribasso, dove le esigenze primarie sono soddisfatte; e la cosa si "vede" e misura in termini di comunicazione, perché le coppie di questo tipo comunicano molto e in modo franco, con meno stress e timore di reazioni centrifughe.
    c'� del lardo in Garfagnana

  15. #15
    Opinionista L'avatar di LadyHawke
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    I certi canoni di bellezza sono universalmente riconosciuti, poi c'è la bellezza soggettiva che non è detto debba per forza essere un ripiego.
    Nel senso che bisognerebbe capire quali sono i meccanismi che ci fanno innamorare di una persona piuttosto che di un'altra e a noi in quel momento pare bellissima anche se non è Belen (tanto per dirne una) o una Miss Universo ma per noi è come fosse miss Universo, idem al contrario per una donna.
    Non credo ci si innamori solo della fisicità ma dell'insieme che forma quella persona, carattere, intelligenza e ci sentiamo attratti come con nessun altra e con lei o lui si pensa ad una progettualità.
    Dico forse, un uomo è più facilmente attratto fisicamente da tutte le donne "belle" che rispecchiano i suoi personali gusti e canoni di bellezza fisica, e se le tromberebbe tutte se potesse, rispetto ad una donna che non punta solo al macho man, al fisico che comunque deve piacere, ma non è tutto, può essere attratta anche da altro.
    Insomma, non è bello ciò che è bello ma ciò che piace.
    Cioè non è raro che una donna s'innamori facilmente anche del gracilino, non tanto macho o panciuto nonostante non sia mister Universo, per dire. O comunque pure panzuto, lo ama lo stesso, ma spero, presumo che anche per molti uomini sia così, cioè che non badano al rotolino in più, al naso imperfetto e continueranno ad amare la compagna anche se dopo le gravidanze non avrà più il corpo di quando aveva vent'anni.

    Perchè i cambiamenti nel tempo avvengono per entrambi non soltanto per uno dei due.

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