Citazione Originariamente Scritto da LadyHawke Visualizza Messaggio
La mia riflessione su quell'affermarmazione?

Che siamo pecore ogni volta che ci accontentiamo di ciò che leggiamo, che ci viene proposto in rete, senza andare ad approfondire, cercare, come questa frase attribuita a Monti e non si va a cercare riscontro da più fonti, magari trovando l'intervista completa (c'è anche scaricabile in pdf) e farsi poi un'idea personale e non una frase come quella in alto che sembra essere l'interpretazione di qualche giornalista o di qualcuno che ha estrapolato dal contesto di un discorso più ampio, e interpretato a modo proprio una frase diversa da quella del post iniziale.Naturalmente qualunque informazione giornalistica è di parte, rispecchia l'ideologia politica del sito, perchè un'informazione corretta dovrebbe essere il più possibile neutra, riportare solo l'intervista, le reali parole espresse e non condirle con impressioni, opinioni personali, ma sappiamo che questo è impossibile, per questo occorrerebbe sentire più campane e soprattutto leggere il testo integrale.
I siti come Bufale. net o Butac fanno in certi casi un buon lavoro perchè altrimenti continuerebbe a diffondersi sul web un sacco di notizie false o bufale o informazioni non corrette, peccato che da un po' invece di essere "neutri", ci mettono del loro e diventando di "parte" a proprie ideologie.

Cercare e approfondire certe "informazioni" richiede tempo e voglia, c'è meno sbattimento ad accontentarsi di ciò che ci viene proposto, farsi condurre dal "pastore" di turno.
Naturalmente tutto ciò secondo il mio modesto parere.
carissime, se permettete rispondo a entrambe: il pastore come "concetto", non so perché ma suscita sempre fastidio e indignazione, mentre invece dovrebbe essere diciamo quanto meno "rispettato" per la funzione che svolge, sia in senso "oggettivo" con riferimento ai pastori veri e propri; sia in senso lato, cioè con riferimento ad esempio ai parlamentari o a persone dalle cui decisioni derivano conseguenze rilevanti per altre persone. poi essere cittadini consapevoli, con le loro idee e convinzioni è un bene. ma dato che purtroppo la gran parte della gente grazie a dio ha un "lavoro", allora diventa inevitabile che non abbia quanto meno "tempo" sufficiente a dedicarsi a quelle attività "di informazione, decisione e ragionamento" alle quali invece possono dedicarsi a tempo pieno i parlamentari, ad esempio. questi ultimi però non è che possono fare come "cavolo gli pare" perché devono rispondere bene o male delle loro decisioni alla gente comune, che volendo può "mandarli a casa" negandogli il voto. in definitiva mi viene da pensare che "lamentarsi e contestare il potere" è un nostro atavico vizio di popolo, mentre invece bisognerebbe quanto meno "rispettare" chi lo esercita, perché ovviamente c'è una costituzione che dice che il potere in definitiva appartiene "al popolo". insomma mi verrebbe da dire che "lo stato in definitiva siamo noi".