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Discussione: La crisi di governo dichiarata da Salvini é determinata da due motivi?

  1. #46
    Opinionista L'avatar di Turbociclo
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    Quando c'è una crisi al governo se la crisi stessa non si risolve si va al voto e punto. Non si creano ammucchiate e pateracchi indecorosi e incoerenti, o governi fintamente "tecnici" non voluti dagli italiani. . E allora tu dirai che la stessa accoppiata Lega - 5 stelle era indecorosa e incoerente in partenza, non seguendo le direttive abituali dei partiti stessi e soprattutto andando contro la volontà degli elettori. Vero, ma è pur vero che fu negato ogni tentativo di creare una maggioranza assai più omogenea di centro destra...Ma penso che tu avresti comunque visto bene un Draghi risolvere la situazione prono ai voleri UE...
    Ora non so se Salvini abbia fatto una mossa sbagliata a creare la crisi (del resto inevitabile prima o poi) per poi almeno in parte fare marcia indietro. I prossimi giorni ce lo diranno. Sono convinto che dietro le quinte, le apparenze strombazzate da giornali e telegiornali si muovano tensioni e interessi nascosti al popolino, per cui noi esseri comuni vediamo le conseguenze senza poter conoscere le vere cause. Io almeno cerco di mantenere un po' di buonsenso per limitarmi a delle supposizioni. Di certo i nostri politici tutti, destra e sinistra, non possono muoversi liberi da condizionamenti esterni, come fai capire anche tu.
    " L' uomo ha una tale passione per il sistema
    e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
    per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
    pur di legittimare la propria logica."

    Dostoevskij.

  2. #47
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    Quando c'è una crisi al governo se la crisi stessa non si risolve si va al voto e punto.
    no, ecco, questo è nella tua fantasia, non nella Costituzione della Repubblica;

    quando c'è una crisi di governo - secondo le leggi di questo paese, che dovresti conoscere, visto che sarebbe pure il tuo - il PdR convoca i capi dei gruppi politici per le consultazioni allo scopo di vagliare ipotesi di maggioranze governo;
    solo quando, esperiti questi tentativi, si giunge ad un nulla di fatto, il Presidente scioglie le camere e indice le elezioni; no perché così pare a questo o quel leader, soprattutto se quest'ultimo non ha le carte per bloccare ogni ipotesi d maggioranza;

    Non si creano ammucchiate e pateracchi indecorosi e incoerenti, o governi fintamente "tecnici" non voluti dagli italiani.
    infatti, un governo tecnico è sempre politico, perché deve comunque ESSERE VOTATO DAGLI ELETTI DAGLI ITALIANI, cioè i parlamentari;

    . E allora tu dirai che la stessa accoppiata Lega - 5 stelle era indecorosa e incoerente in partenza, non seguendo le direttive abituali dei partiti stessi e soprattutto andando contro la volontà degli elettori. Vero, ma è pur vero che fu negato ogni tentativo di creare una maggioranza assai più omogenea di centro destra...
    e che volevi tentare ? non avevano i numeri; guarda che il diritto costituzionale non si fa con la fantasia o i desideri;

    ad ogni modo, per prima cosa dovresti renderti conto che, bocciato il referendum Renzi, siamo tornati per esplicita volontà del popolo italiano ad un sistema proporzionalista; se, col maggioritario, si era avviata una forma non di vero e proprio premierato, ma comunque di indicazione pre-elettorale di un premier e relativa maggioranze, ed era lecito il tuo ragionamento del tornare automaticamente al voto, e gridare al ribaltone, ora non più; e tantomeno dovrebbe farlo chi abbia votato No alla riforma, che rafforzava quel meccanismo col premio di maggioranza;
    se dovessero fare un governo 5S-PD e altri, devi ringraziare quel 60% di italiani che ha votato No;

    Ma penso che tu avresti comunque visto bene un Draghi risolvere la situazione prono ai voleri UE...
    quello che può piacere a me, è irrilevante; io discuto solo delle circostanze di fatto, sulle quali si può effettivamente discutere;

    Ora non so se Salvini abbia fatto una mossa sbagliata a creare la crisi (del resto inevitabile prima o poi) per poi almeno in parte fare marcia indietro. I prossimi giorni ce lo diranno. Sono convinto che dietro le quinte, le apparenze strombazzate da giornali e telegiornali si muovano tensioni e interessi nascosti al popolino, per cui noi esseri comuni vediamo le conseguenze senza poter conoscere le vere cause. Io almeno cerco di mantenere un po' di buonsenso per limitarmi a delle supposizioni. Di certo i nostri politici tutti, destra e sinistra, non possono muoversi liberi da condizionamenti esterni, come fai capire anche tu.
    la vere cause le vedi se le vuoi vedere, perché sono sotto gli occhi di tutti; sono i soldi; di questo si parla;
    i condizionamenti sono quelli di sempre, ovunque; e cioè che la gente non vuole perdere i propri risparmi, vuole continuare a lavorare se lo fa, e sperare di poterlo fare se è disoccupata; vuole tranquillità e benessere, servizi, garanzie, le solite cose che vogliono tutti;

    non ci sono condizionamenti "esterni", perché non c'è un esterno in un sistema economico interdipendente; se fai lo stronzo coi soldi, la sfiducia è di tutti: se tu hai 50mila in titoli di stato, ci conti per la vecchiaia e vedi il rischio che diventino carta straccia perché uno si mette in testa di rompere le reni a Bruxelles, li converti in titoli tedeschi, visto che puoi farlo in una frazione del tempo che spendi a scrivere un post qui, come farebbe chiunque;

    se la tua piccola attività si basa su fido in banca e quella banca rischia, tu chiedi che lo stato la salvi, e con lei salvi pure te;
    se vivi a Treviso e hai una figlia laureata in lettere e precaria o disoccupata, e arriva uno che ti dice: facciamo le graduatorie regionali, così tua figlia passa davanti al palermitano che insegna italiano al liceo, tu gli dai retta;
    questi, e tanti altri, sono i condizionamenti della politica...
    c'� del lardo in Garfagnana

  3. #48
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    Ho tempo solo di rispondere al primo punto, poi vado a nanna...Certo che si vagliano le varie ipotesi prima di arrivare al voto, non ho mica detto di no, ho detto "se la crisi non si risolve"...Il fatto è che non è mica detto che il Parlamento voti IN LINEA con il mandato degli elettori, interessi di poltrona, inciuci vari possono creare una maggioranza spuria e truffaldina, come del resto è accaduto più volte negli ultimi anni...La democrazia ci insegna che in certi casi la parola deve passare al popolo, soltanto al popolo. Non sono così ingenuo da ritenere che quelli che eleggiamo come nostri rappresentanti seguano lealmente le promesse a cui ci siamo affidati. Non mi fido neanche di Salvini, che pure ho votato. Tocca vedere poi alla prova dei fatti...
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  4. #49
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    Ho tempo solo di rispondere al primo punto, poi vado a nanna...Certo che si vagliano le varie ipotesi prima di arrivare al voto, non ho mica detto di no, ho detto "se la crisi non si risolve"...Il fatto è che non è mica detto che il Parlamento voti IN LINEA con il mandato degli elettori, interessi di poltrona, inciuci vari possono creare una maggioranza spuria e truffaldina, come del resto è accaduto più volte negli ultimi anni...
    come quella Lega-5S, che si erano presentate come opposti; governare coi 5S non era certo IN LINEA col mandato degli elettori della Lega, e viceversa; che fai, ti lamenti solo quando la regola funziona al contrario ? così so bòni tutti, l'italianuzzi; siamo alle solite: Pulcinella, Arlecchino...

    continua a sfuggirti il dato che se hai scelto il proporzionale bocciando la riforma, questo è il sistema che hai voluto; ci dovevi pensa' prima; volevi punire Renzi ? bene, queste sono le conseguenze;

    La democrazia ci insegna che in certi casi la parola deve passare al popolo, soltanto al popolo. Non sono così ingenuo da ritenere che quelli che eleggiamo come nostri rappresentanti seguano lealmente le promesse a cui ci siamo affidati. Non mi fido neanche di Salvini, che pure ho votato. Tocca vedere poi alla prova dei fatti...
    ci sono le leggi, per dare ordine alla democrazia; si tengono elezioni politiche per il Legislativo; poi si tengono elezioni europee, in cui tradizionalmente il voto è diverso - vedi Renzi al 41% - perché si dà un segnale, che non necessariamente corrisponde a come effettivamente il corpo elettorale voterebbe per i propri rappresentanti in palamento; nel giro di qualche mese, quel 41 può diventare 18, come è stato;
    e così avviene nei municipi con le liste civiche e il voto disgiunto;
    se si ragionasse secondo la tua logica, ad ogni elezione si dovrebbe far cadere il governo e andare ad elezioni politiche, con la frequenza delle partite di campionato, coi turni infrasettimanali; stamo freschi...

    io ero più che favorevole ad un maggioritario a doppio turno - lo sono da 35 anni, allievo di Fisichella, già senatore AN - perché al primo gli italioti possano esprimere un voto identitario "confessionale" come piace a loro, ma al secondo fare il conto della serva e scegliere in concreto il meno distante; anche perché nel quadro normativo UE e coi poteri locali, un governo nazionale impastoiato diventa irrilevante, inutile;

    allora, tanto meglio avere due schieramenti definiti su programmi vincolanti: fisco, autonomie, ecc... si decidono prima; poi, chi le vota se le piglia, con tutte le conseguenze, e impara da quelle, sempre che abbia un'occasione per cambiare il corso, vedi Brexit; adesso ti potrai godere lo spettacolo dagli spalti, coi britannici che si battono tra di loro come i gladiatori: ce l'hanno con te e con me, ma si sono chiusi nell'arena e devono scannarsi tra loro, con le belve pronte a festeggiare ai margini, se qualcuno scappa.
    c'� del lardo in Garfagnana

  5. #50
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    sulla durata dei governi. per 50 anni circa abbiamo avuto governi della durata di qualche mese o al massimo di un paio d'anni. il più lungo prima dell'era berlusconiana era stato quello di craxi, dall' '83 all' '87 con rimpasto. purtroppo l'italia non è la patria della "governabilità", e per più motivi. primo perché come dice bene axe, il sistema elettorale favoriva la frammentazione e gli accordi post/elettorali, una prassi politica simile a quella dei "governi di coalizione" tedeschi di alcuni frangenti storici, ma ovviamente considerati dai loro stessi fautori come dovuti a situazioni politiche "eccezionali". noi abbiamo invece per tanto tempo reso l'"eccezionalità" una prassi invalsa di governo, sulla base dell'assunto che un po' "dobbiamo campare tutti quanti". questo ha portato alla formazione di una mentalità "collettiva" cioè da parte della "cittadinanza attiva", cioè di quella che campava con la politica, fortemente suscettibile alla commissione neanche troppo velata di reati, e sto parlando di "corruzione, concussione, peculato, frode ai danni dello stato, finanziamenti illeciti o non dichiarati ai partiti" ecc. quando axe cita come esempio il rapporto tra nord e istituzioni in contrapposizione a quello del sud, non fa che dimenticare o volutamente sottacere che proprio il nord del nostro paese, con le relative (poche) grandi industrie e attività imprenditoriali capaci di creare indotto (penso alla fiat o a berlusconi) è stato per decine di anni "foraggiato a perdere" dallo stato, salvo venderlo a privati che lo hanno (fiat) rivenduto all'estero, con grande profitto di pochi a scapito dei molti. con berlusconi il discorso ovviamente non è diverso, penso al decreto mancuso e alla successiva e "tempestiva" legge mammì. insomma se andiamo a guardare tutta la storia politica dall'unità in poi, abbiamo che il "nord" ha sempre tenuto banco. non è una realtà dell'altro ieri. quindi ovviamente giocando sulla scarsa memoria "voluta o no" del nostro popolo, salvini può minacciare la caduta del governo perché non vengono prese decisioni che, nella normalità dei casi, anche nel passato, avrebbero favorito enormemente il nord a scapito dell'altra metà del paese. insomma fare dei favori alla fiat sottobanco era un conto. ma proprio "dichiarare" a bocca larga che il nord viene prima, mi pare uno schiaffo alla miseria. e anche in definitiva alla cristiana coscienza. che, mi rendo conto, è ad oggi patrimonio di pochi...che dio ci guardi...

  6. #51
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    L'atteggiamento di Salvini è sembrato sinceramente schizofrenico. Proclamare una sfiducia per poi tornare sui suoi passi ha dato l'idea di un certo cedimento psicologico alle tante tensioni accumulate, dovute anche alle numerose minacce di morte. Di certo sembravano ingenui gli inviti che gli venivano rivolti da tanti a lui vicini a capitalizzare i consensi crescenti e testimoniati in maniera inequivocabile dai risultati delle europee. Infatti il risultato probabile di una crisi provocata sarebbe stato - come è nei fatti - un pateracchio insopportabile PD - 5 stelle benedetto da Mattarello e forse appoggiato perfino da Forza Italia. Tutto questo Salvini lo sapeva benissimo, e fino all'ultimo ha tergiversato per portare avanti quel matrimonio impossibile che lo ha reso potente ma nello stesso tempo esposto a mille ostacoli. Ha sbagliato tempo e modi? Poteva proseguire coi pentastellati fino allo sfinimento? Oppure ha agito con in testa un piano preciso che francamente mi sfugge? Martedì sarà veramente interessante vedere cosa accadrà in Parlamento e cosa dirà Conte, bravo avvocato travolto da un insolito destino nei panni di una grigia presidenza.
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  7. #52
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    L'atteggiamento di Salvini è sembrato sinceramente schizofrenico...

    Tutto questo Salvini lo sapeva benissimo, e fino all'ultimo ha tergiversato per portare avanti quel matrimonio impossibile che lo ha reso potente ma nello stesso tempo esposto a mille ostacoli. Ha sbagliato tempo e modi? Poteva proseguire coi pentastellati fino allo sfinimento? Oppure ha agito con in testa un piano preciso che francamente mi sfugge?
    ti sfugge perché non fai i conti;
    hanno bluffato, improvvisato un programma spendaccione non preventivato politicamente prima delle elezioni, perché il governo spurio è stato improvvisato;
    cioè, non c'era vero consenso delle rispettive basi di consenso, ma solo l'entusiasmo estemporaneo di essere al governo e sbandierare qualcosa;

    fare certe cose davvero avrebbe comportato una rotta di collisione dura con Bruxelles e qui è cascato l'asino, perché nessuna delle due parti in realtà ha un mandato in quel senso, né un vero piano, e tantomeno un'idea praticabile;
    cioè, come prevedibilissimo, alla fine la quasi totalità dell'opinione pubblica si stanca presto della politica urlata e vuole stare tranquilla, fare affidamento su quello che ha e che prevede ragionevolmente di avere; e manda segnali, che arrivano; non da Mattarella, ma dai corpi sociali intermedi;
    arrivato al dunque, Salvini avrebbe potuto capitalizzare, ma per fare che, e con chi ?

    una volta alienati i 5S, resta Berlusconi, che diventa indispensabile e lo riporta all'ordinario europeismo del PPE; la Meloni non conta una cippa, e se pure piglia voti sono di gente che non glieli dà per appoggiare le autonomie; e senza la garanzia di governare davvero, o farlo facendo il Salvini;
    il prezzo dell'inconsistenza politica;
    però, a Salvini resta pur sempre il piano B, che secondo me è stato sempre quello A; e cioè avere tanti voti e usarli per il nord, che è l'obiettivo storico della sua gente, peraltro condiviso da buona parte dei berluscones e pure da una parte di elettorato PD, che piangerebbe co' 'n'occhio solo; è un obbiettivo grosso, tanti soldi e qualità della vita, capacità di risolvere localmente tanti problemi.
    c'� del lardo in Garfagnana

  8. #53
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Comunque a me fa venire la nausea tutto quello che sta succedendo in questi giorni ai piani alti. Come ogni volta, del resto, la politica italiana si rivela un'immensa delusione.
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

  9. #54
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    Comunque a me fa venire la nausea tutto quello che sta succedendo in questi giorni ai piani alti. Come ogni volta, del resto, la politica italiana si rivela un'immensa delusione.
    era da mettere in conto, sin da quando è stata bocciata la riforma Renzi, che avrebbe impedito questo ritorno alla Prima repubblica;

    con questo sistema ci aspetta la nascita di alcuni partiti di centro, pronti a far pesare in modo rilevantissimo la loro quota, magari piccola, su qualsiasi coalizione; e quindi frequenti cambi di direzione;
    ora, io ero per il premio di coalizione e la stabilità, basata sul bipolarismo; ho votato e perso, ed è giusto così; chi ha affossato quella riforma ora può apprezzare il risultato del suo voto.
    c'� del lardo in Garfagnana

  10. #55
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    era da mettere in conto, sin da quando è stata bocciata la riforma Renzi, che avrebbe impedito questo ritorno alla Prima repubblica;

    con questo sistema ci aspetta la nascita di alcuni partiti di centro, pronti a far pesare in modo rilevantissimo la loro quota, magari piccola, su qualsiasi coalizione; e quindi frequenti cambi di direzione;
    ora, io ero per il premio di coalizione e la stabilità, basata sul bipolarismo; ho votato e perso, ed è giusto così; chi ha affossato quella riforma ora può apprezzare il risultato del suo voto.
    Parli dell'attuale "Rosatellum" per cui è prevista una quota di sbarramento al 3% soltanto per la parte proporzionale? Che confusione, si parlava dell'ottenimento del 40% riguardo una coalizione per ottenere la maggioranza tramite il premio. Tanto è vero che l'allora centrodestra arrivò soltanto al 37% cosicché si verificarono i problemi che ancora ci portiamo appresso...
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  11. #56
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    Parli dell'attuale "Rosatellum" per cui è prevista una quota di sbarramento al 3% soltanto per la parte proporzionale? Che confusione, si parlava dell'ottenimento del 40% riguardo una coalizione per ottenere la maggioranza tramite il premio. Tanto è vero che l'allora centrodestra arrivò soltanto al 37% cosicché si verificarono i problemi che ancora ci portiamo appresso...
    il Rosatellum è il portato quasi automatico della bocciatura della riforma Renzi, con la quale la maggioranza ha bocciato l'idea di un premio di maggioranza a coalizioni fisse;
    cioè, con l'esito di quel voto non sarebbe più stata una prassi costituzionalmente ammissibile fare leggi elettorali ad impronta maggioritaria;

    adesso, i nesci, o i giovano cresciuti col maggioritario e abituati all'idea che "chi vince - tendenzialmente - governa" faranno conoscenza con la Prima repubblica, che invece tu ed io conosciamo
    cioè, non esistono vincenti e perdenti, ma le quote dei voti si moltiplicano per il cd. "potenziale di coalizione"; in sostanza, chi è al centro pesa molto di più, come preconizzavo a gattomiao dopo il referendum;

    a me non piace; ma così ha voluto la maggioranza degli elettori; questa è la democrazia, e va rispettata; nel sistema determinato dalla bocciatura del maggioritario, ogni maggioranza post-elettorale è possibile; prima è toccato al mostro che ha governato in quest'anno;

    ora ce n'è un altro, che dipende da Renzi, sempre come avevo preconizzato a gatto: il M5S governa solo se c'è il PD; il PD c'è solo se i renziani appoggiano il governo; così, Renxi, senza muoversi troppo, ha inanellato due risultati: tornato premier e segretario del PD, ma senza dover mettere la faccia su qualsiasi cosa che non gli vada, e con l'opzione di staccare la spina se qualcosa non gli va; vediamo come se la gioca...
    c'� del lardo in Garfagnana

  12. #57
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    Mah...ricordo bene che un tempo i governi, per paradosso, cadevano assai spesso ma esisteva una grande stabilità al tempo stesso. Ed era tutto sommato una stabilità AL CENTRO, giacché DC, PSDI, PRI, PLI erano, seppure con alcune sfumature, partiti di centro. In seguito si aggiunse il PSI, però ormai ben distinto dal PCI. Ora mi pare ci sia un dibattito sulla necessità di stabilire degli accordi fra i partiti PRIMA del voto, per facilitare in tal modo la creazione di un governo. Questo sarebbe sempre possibile, senonché la litigiosità impera ed è questo, mi pare, il motivo principale per cui diviene tutto più difficile. Questa frammentazione, questa diversità di vedute che oggi impera pare anche paradossale, in un momento storico in cui si dice (si dice!) che le ideologie sono definitivamente tramontate...Resta solo l'assalto alle poltrone?
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  13. #58
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    Mah...ricordo bene che un tempo i governi, per paradosso, cadevano assai spesso ma esisteva una grande stabilità al tempo stesso. Ed era tutto sommato una stabilità AL CENTRO, giacché DC, PSDI, PRI, PLI erano, seppure con alcune sfumature, partiti di centro.
    beh, certo; il PCI era escluso - e auto-escluso - per motivi internazionali;

    Ora mi pare ci sia un dibattito sulla necessità di stabilire degli accordi fra i partiti PRIMA del voto, per facilitare in tal modo la creazione di un governo. Questo sarebbe sempre possibile, senonché la litigiosità impera ed è questo, mi pare, il motivo principale per cui diviene tutto più difficile. Questa frammentazione, questa diversità di vedute che oggi impera pare anche paradossale, in un momento storico in cui si dice (si dice!) che le ideologie sono definitivamente tramontate...Resta solo l'assalto alle poltrone?
    beh, è il sistema elettorale-istituzionale che tende a - non determina il - a configurare il quadro politico;
    se il sistema è maggioritario, per coalizioni o già bipartitico in origine, hai comunque una tendenza - che abbiamo visto in questi ultimi 25 anni - al csx e cdx, perché l'elettorato di estrema sceglie in meno distante, se proprio non gli fa schifo; in politologia, si dice che favorisce le mezze ali;

    col doppio turno hai una possibilità in più, di votare al primo in modo identitario, e al secondo per il meno distante; chiaramente, il doppio turno impone un premio, se si tratta di premierato; quello francese è particolare, perché il presidente è eletto direttamente ed è lui il capo dell'esecutivo e nomina il premier; però può trovarsi a coabitare con una maggioranza parlamentare diversa e opposta;

    col proporzionale ti puoi aspettare un po' di tutto, ma in genere è un sistema che difficilmente consente alla politica di incidere molto, e favorisce la conservazione di quello che c'è, la mediazione e il sotto-governo;
    è adottato dove ci sono grandi differenze culturali e sociali, minoranze o regionalismi che chiedono una rappresentanza identitaria definita;

    la litigiosità è il prodotto di interessi diversi, di solito economici; per questo il governo si è sfasciato, prima della finanziaria, come prevedibile; mo' bisogna vedere se questi altri trovano una quadra, perché il problema si è solo spostato; può darsi che il PD riesca ad ottenere più manica larga a Bruxelles e quindi possa spendere di più, ma la vedo dura comunque ed è difficile prevedere quanto dureranno, sempre che la cosa si faccia.
    c'� del lardo in Garfagnana

  14. #59
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da dark lady Visualizza Messaggio
    Comunque a me fa venire la nausea tutto quello che sta succedendo in questi giorni ai piani alti. Come ogni volta, del resto, la politica italiana si rivela un'immensa delusione.
    qua devo dar ragione ad Axe: siamo noi che mandiamo in Parlamento certi personaggi. Figure semi-caricaturali, improbabili, quasi comiche....fumettistiche.....Cosa ti aspetti ne venga fuori?
    Aldilà dei sistemi elettorali, dei Rosatellum e dei Porcellum, sono venuti clamorosamente a mancare politici di spessore, aventi a cuore il Bene Comune e non quello personale. Il Bene dell'Italia e non quello di Partito.
    amate i vostri nemici

  15. #60
    Opinionista L'avatar di Breakthru
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    Pensate a Mentana, se il nostro fosse un paese normale sarebbe in astinenza di maratone

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