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Discussione: I morti che respirano.

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  1. #1
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
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    I morti che respirano.

    Nello “Srimad Bhagavatam” (3):

    23:56 Chiunque non sia guidato dalle sue azioni a volgersi verso la religione,
    chiunque non sia portato dalle sue pratiche religiose rituali a scegliere
    la rinuncia, o la cui rinuncia non sfoci nel servizio di devozione offerto
    al Signore Supremo, dev’essere considerato morto anche se respira.
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  2. #2
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    quoto al 100%. teh...

    Nello “Srimad Bhagavatam” (3):

    23:56 Chiunque non sia guidato dalle sue azioni a volgersi verso la religione,
    chiunque non sia portato dalle sue pratiche religiose rituali a scegliere
    la rinuncia, o la cui rinuncia non sfoci nel servizio di devozione offerto
    al Signore Supremo, dev’essere considerato morto anche se respira.

  3. #3
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
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    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    quoto al 100%. teh...
    Gesù disse: - Lasciate che i morti seppelliscano i loro morti. -
    Mi pare un parallelismo corretto.
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  4. #4
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Gesù disse: - Lasciate che i morti seppelliscano i loro morti. -
    Mi pare un parallelismo corretto.
    In effetti Gesù considerava morti quelli che trovavano scuse per non seguirlo.

  5. #5
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da Arcobaleno Visualizza Messaggio
    Gesù disse: - Lasciate che i morti seppelliscano i loro morti. -
    Mi pare un parallelismo corretto.
    Infatti. Lo è. Si è spiritualmente morti quando abdichiamo alla Speranza nell'Eternità, all'Etica, ai dettami della nostra Coscienza....
    Fisicamente continuiamo a vivere, ma dentro siamo morti. Smettiamo di amare. Gli Altri, il Prossimo, Dio. Concentràti unicamente su noi stessi.
    amate i vostri nemici

  6. #6
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Infatti. Lo è. Si è spiritualmente morti quando abdichiamo alla Speranza nell'Eternità, all'Etica, ai dettami della nostra Coscienza....
    Fisicamente continuiamo a vivere, ma dentro siamo morti. Smettiamo di amare. Gli Altri, il Prossimo, Dio. Concentràti unicamente su noi stessi.
    "Arco".

    Li rivedremo i nostri morti? Dove sono ora le anime dei nostri morti? Ci parli dell'anima?

  7. #7
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
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    Citazione Originariamente Scritto da Lilia Visualizza Messaggio
    "Arco".

    Li rivedremo i nostri morti? Dove sono ora le anime dei nostri morti? Ci parli dell'anima?
    Ti posso riproporre una discussione postata tempo fa: "Il corpo, l’anima e lo spirito."
    Da "La saggezza di 'Abdu’l-bahá - L'evoluzione della materia e lo sviluppo dell'anima", testo bahà'ì:

    Dio, nella Sua benevolenza, ce ne ha dato una idea in
    questo mondo; ci ha fornito prove della differenza che esiste
    fra il corpo, l'anima e lo spirito. Noi vediamo che il freddo, il
    caldo e le sofferenze eccitano e toccano soltanto il corpo e
    non hanno influenza sullo spirito. Quanto spesso vediamo un
    uomo povero, ammalato, miseramente vestito senza nessun
    mezzo per vivere, ma forte spiritualmente. Per quanto il suo
    corpo sia sofferente, il suo spirito è libero e sano! E d'altra
    parte quanto spesso vediamo un uomo ricco, fisicamente forte
    e sano, ma con un'anima ammalata al punto di morire.
    Appare assolutamente chiaro ad una mente aperta che lo
    spirito dell'uomo è una cosa totalmente diversa dal suo corpo.
    Lo spirito è invariabile e indistruttibile. Il progresso e lo
    sviluppo dell'anima, la gioia e il dolore dell'anima sono
    indipendenti dal corpo. Se un amico ci dà una gioia o un
    dolore, o se un amore si rivela vero o falso, è l'anima che
    viene impressionata. Se i nostri cari sono lontani, è l'anima
    che soffre e il dolore dell'anima può reagire sul corpo.
    Così, quando lo spirito è alimentato dalle sacre virtù, il
    corpo è felice; se l'anima cade nel peccato, il corpo è in
    angoscia!
    Quando troviamo la verità, la costanza, l'amore e la fedeltà
    siamo felici; ma quando incontriamo la menzogna, la perfidia
    e l'inganno, siamo infelici. Queste sono tutte sensazioni
    dell'anima, e non sono malattie del corpo. Così è chiaro che
    l'anima, come il corpo, ha la sua propria individualità. E per
    quanto il corpo subisca un cambiamento, non è necessario che
    lo spirito ne sia toccato. Quando si rompe uno specchio sul
    quale il sole brilla, lo specchio è rotto ma il sole continua a
    brillare. Se un lume si rompe, la fiamma può continuare a
    brillare. Gli stessi esempi valgono per lo spirito dell'uomo;
    benché la morte distrugga il corpo dell'uomo, essa non ha
    alcun potere sopra il suo spirito; lo spirito è eterno, non nasce
    e non muore.
    Quanto all'anima dell'uomo dopo la morte, essa rimane nel
    grado di purezza raggiunto durante la vita del corpo, e dopo
    liberata dal corpo, essa rimane immersa nell'oceano della
    misericordia di Dio. Dal momento che l'anima lascia il corpo
    e arriva nel mondo celeste, la sua evoluzione è spirituale e
    questa evoluzione è l'Avvicinamento a Dio.


    Comunque, sì rivedremo i nostri morti. Quando si muore l'anima raggiunge l'aldilà e può certamente rivedere le anime dei propri cari, a meno che una si sia comportata bene e l'altra male, perché allora credo che ci sia già una separazione nell'aldilà.
    Comunque, di certo le rivedremo al termine del periodo di paradiso e inferno, quando ci sarà la riunificazione di tutti. Nel testo zoroastriano “Bundahishn” leggiamo:

    “Allora tutti gli uomini si riuniranno nella più grande gioia, padre e figlio, fratelli e tutti gli amici. E un uomo domanderà all’altro: - Che cosa ha fatto la tua anima durante tutti questi anni? Fosti salvato o fosti dannato?”
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  8. #8
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
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    Citazione Originariamente Scritto da Lilia Visualizza Messaggio
    "Arco".

    Li rivedremo i nostri morti? Dove sono ora le anime dei nostri morti? Ci parli dell'anima?
    Se non ti è bastata la risposta precedente, posso anticipare una nuova discussione. Ciò che dice fece smettere di piangere dei genitori sulla morte del figlioletto.

    Piangere i defunti?

    Nello “Srimad Bhagavatam” (6):

    16:1 Sri Sukadeva Gosvami disse: Caro re Pariksit, col suo potere
    mistico il grande saggio Narada rese visibile il bambino morto agli
    occhi di tutti i parenti che piangevano, e poi parlò cosi.
    2 Sri Narada Muni disse: - O essere vivente, buona fortuna a te.
    Guarda tuo padre e tua madre. Tutti i tuoi amici e parenti sono
    sopraffatti dal dolore per la tua scomparsa.
    3 A causa della tua morte precoce, una parte della durata della tua
    vita è ancora rimasta. Perciò puoi rientrare nel tuo corpo e godere
    della vita che ti resta, attorniato da amici e parenti. Accetta il
    trono reale e tutte le opulenze che tuo padre ti offre. -
    4 Grazie al potere mistico di Narada Muni, l’anima rientrò nel suo
    corpo per breve tempo e rispose alla richiesta del saggio.
    Egli disse: - Secondo i frutti delle mie attività interessate, io, essere
    vivente, trasmigro da un corpo all’altro, talvolta tra le specie di
    esseri celesti, talvolta tra le specie di animali inferiori, talvolta tra
    i vegetali e talvolta tra le specie umane. Perciò, nel corso di quale
    vita queste persone erano mio padre e mia madre? Nessuno in
    realtà è mio padre e mia madre. Come posso accettare queste due
    persone come miei genitori?

    9 L'essere vivente è eterno e indistruttibile perché non ha inizio e
    non ha fine: non nasce e non muore. È il principio fondamentale di
    tutte le forme corporee, eppure non appartiene ad alcuna
    categoria corporea. L'essere vivente è cosi sublime che è
    qualitativamente uguale al Signore Supremo. Ciò nonostante,
    essendo estremamente piccolo, è incline a cadere sotto l’influsso
    dell’illusione propria dell’energia esterna; egli si crea cosi varie
    forme di corpi che corrispondono ai suoi differenti desideri.
    10 Per questo essere vivente, nessuno è caro, nessuno è sfavorevole.
    L’essere vivente non fa distinzioni tra ciò che è suo e ciò che
    appartiene ad altri. Egli è uno senza secondi; in altre parole, non
    è turbato da amici o nemici, da benefattori o persone malevole.
    Egli è soltanto un osservatore, un testimone delle differenti nature
    degli uomini. -

    12 Sri Sukadeva Gosvami continuò: Quando l’anima condizionata
    [Jiva], nella forma del figlio di Maharaja Citraketu, ebbe parlato in
    questo modo e fu partito, il re Citraketu e gli altri parenti del figlio
    morto restarono attoniti. Così essi tagliarono le catene dell’affetto
    che era dovuto alla loro relazione con lui e cessarono i loro pianti.
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  9. #9
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    si. salvo "risuscitarne" qualcuno. per esempio lazzaro. direi che questa è "incoerenza". ma evidentemente anche l'incoerenza "serve". almeno finché è capace di "vincere la morte". altro non so. e abbi pazienza...

  10. #10
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
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    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    si. salvo "risuscitarne" qualcuno. per esempio lazzaro. direi che questa è "incoerenza". ma evidentemente anche l'incoerenza "serve". almeno finché è capace di "vincere la morte". altro non so. e abbi pazienza...
    Perché incoerenza? Non siamo mica tutti uguali. Se Gesù era amico di Lazzaro e delle sue sorelle, Marta e Maria, ci sarà stato un motivo. Evidentemente erano persone di fede e cercavano di comportarsi bene. Quindi non erano spiritualmente morte. Così Gesù poté operare quel miracolo su una persona amica, spiritualmente viva.
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  11. #11
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    Citazione Originariamente Scritto da Arcobaleno Visualizza Messaggio
    Perché incoerenza? Non siamo mica tutti uguali. Se Gesù era amico di Lazzaro e delle sue sorelle, Marta e Maria, ci sarà stato un motivo. Evidentemente erano persone di fede e cercavano di comportarsi bene. Quindi non erano spiritualmente morte. Così Gesù poté operare quel miracolo su una persona amica, spiritualmente viva.
    si. quindi lazzaro era raccomandato. da ciò si deduce che neanche da morti siamo tutti uguali...abbi pazienza.

  12. #12
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    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    si. quindi lazzaro era raccomandato. da ciò si deduce che neanche da morti siamo tutti uguali...abbi pazienza.
    Ma quale raccomandato? Ti ho detto che Lazzaro aveva accolto Gesù, era suo amico, aveva fede e cercava di comportarsi bene. Tutto ciò ha reso possibile la realizzazione del miracolo da parte di Gesù.
    Mi pare che tu voglia sostenere che qualunque cosa facciamo o pensiamo siamo tutti uguali: Hitler = S. Francesco; Grillo = Berlusconi; Trump = Padre Pio; Stalin = Madre Teresa; ecc.
    Ti dà fastidio che ci comportiamo in modo diverso? Chi bene e chi male. E ti dà fastidio che a chi si comporti bene venga concesso un miracolo?
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  13. #13
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    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    - si deduce che neanche da morti siamo tutti uguali… --

    Ma cio' sarebbe successo Anche nel guidaismo...


    Gli stessi profeti Elia + Eliseo "avrebbero" compiuto simili prodigi extra-natura !

    Almeno cosi' riportano gli ispirati autori dei Libri:
    - 1 Re cap. 17 ( la figlia della vedova )
    - 2 Re cap. 4 ( il bimbo falciato nel corso della mietitura)

    (tralasciando l' altra spettacolare _ quanto inverosimile, resurrezione di un
    "sconosciuto" cadavere.. a seguito del suo contatto con le sante relique di Eliseo: 2 Re cap. 17) --

    E che dire deglle miracolose RE-surrezioni operate ANCHE dai mitici Pietro e dello stesso eccelso di Tarso (almeno come riporta l' illuminato autore di Atti _ nei rispettivi capitoli 9 + cap. 20 ??
    Ma non è finita...

    Come Non ricordare quegli sconosciuti ex cadaveri / che "sarebbero" RI-tornati viventi.. che vagano nelle vie e piazze.. Dopo che il crocefisso pronuncio' la sua ultima giaculatoria ??
    _ almeno cosi' riporta Matteo (o chi per esso) nel cap. 27 --


    Tutti questi (seppur raccomandati) comunque sarebbe di nuovo morti (e stavolta per sempre) _ a meno che ...ecc...eccc....

    Piuttosto curioso invece (almeno questo nel sacro Tanak) che 2 personaggi _ unici in tutta la storia della terra che NON avrebbero conosciuto la morte _ ma sarebbero (?!?) stati PRE-levati dall' iddiobiblico e trasferiti / integri / oltre le mitiche Nubi:
    - ovvero il "leggendario" Enoch (Gn. cap. 5) + Elia (cap. cap. 2 ) -

    Questi si che sarebbero stati i "veri" raccomandati.....

  14. #14
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    allora. stando alle scritture lazzaro non conobbe di persona gesù da vivo. se lo conobbe dopo essere stato resuscitato non è dato sapere. poi, così ti fai due risate, io considero le differenze "fondamentali". senza credo sarebbe peggio. per ora. altro al momento non ti so dire. dimmi tu.

  15. #15
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
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    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    allora. stando alle scritture lazzaro non conobbe di persona gesù da vivo. se lo conobbe dopo essere stato resuscitato non è dato sapere. poi, così ti fai due risate, io considero le differenze "fondamentali". senza credo sarebbe peggio. per ora. altro al momento non ti so dire. dimmi tu.
    Quali scritture? Quelle di Axe, secondo il quale sicuramente i Vangeli non raccontano il Gesù storico, ammesso che sia esistito? Quelle di crep, secondo il quale non si sa bene cosa abbia detto Gesù?
    Il Vangelo di Giovanni dice così:

    1Un certo Lazzaro di Betània, il villaggio di Maria e di Marta sua sorella, era malato. 2Maria era quella che cosparse di profumo il Signore e gli asciugò i piedi con i suoi capelli; suo fratello Lazzaro era malato. 3Le sorelle mandarono dunque a dirgli: «Signore, ecco, colui che tu ami è malato».
    4All’udire questo, Gesù disse: «Questa malattia non porterà alla morte, ma è per la gloria di Dio, affinché per mezzo di essa il Figlio di Dio venga glorificato». 5Gesù amava Marta e sua sorella e Lazzaro.

    11Disse queste cose e poi soggiunse loro: «Lazzaro, il nostro amico, si è addormentato; ma io vado a svegliarlo».


    Allora, Gesù amava Marta, Maria e Lazzaro e li considerava suoi amici. Come ti viene in mente che non si conoscessero nemmeno?
    A vederti scrivere certe cose mi fai solo innervosire, altro che risate!
    Fate l'amore, non la guerra.
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