Nello “Srimad Bhagavatam” (3):

23:56 Chiunque non sia guidato dalle sue azioni a volgersi verso la religione,
chiunque non sia portato dalle sue pratiche religiose rituali a scegliere
la rinuncia, o la cui rinuncia non sfoci nel servizio di devozione offerto
al Signore Supremo, dev’essere considerato morto anche se respira.