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Discussione: Siti antibufale

  1. #61
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    no. allora le holding articolate in scatole cinesi sono legali finché rispettano la legge, che ovviamente si "presume" violata se fai una società che controlla altre società che controllano altre società che sono intestate a prestanome e non hanno capitale.
    non è questo il caso, ovviamente;

    no. c'è sempre la politica. la politica controlla le banche e decide come investire i soldi. e questo perché i capitali delle aziende di risparmio vengono messi a disposizione dalla politica. sono cioè soldi pubblici. allora si dice: come tu banca campi coi soldi pubblici, allora devi ottemperare alle richieste della politica, se no vai a puttane.
    la politica, in UE, ha ancora qualche titolo su determinati istituti di credito legati al territorio, ma non erto sulle banche ordinarie di credito; ma si tratta comunque di un'interazione disciplinata dalla legge, quella delle "fondazioni"; un caso speciale, non la regola del mercato creditizio;

    ti ricordo che i principali settori economici nazionali erano a quel tempo "pubblici", cioè gestiti da enti pubblici. ciò ovviamente favoriva costi bassi e qualità scarsa dei prodotti. ma ovviamente incentivava i consumi perché essendo un monopolio i prezzi erano contenuti e uguali per tutti. stessa cosa anche oggi a seguito delle privatizzazioni, solo in quantità e qualità maggiori.
    non erano affatto costi bassi, ma occulti, differiti; infatti li paghi tu, oggi, coi tagli, in conseguenza del debito;
    quando constati che vicino a casa tua le strade sono rotte, chiudono gli ambulatori, all'università non hai avuto un tutor giovane che ti seguisse e aiutasse a finire gli esami, dovresti realizzare che i soldi che mancano sono quelli buttati nel cesso per l'italianità di Alitalia e della Fiat, per garantire un certo tenore di vita alle generazioni più anziane, a cui sono stati regalati posti sussidiati, a spese tue;
    e così per Turbo e la monnezza e le buche che ha in strada, ecc...
    è drammatico che persone con istruzione superiore non si rendano conto del nesso;

    si. se ci fosse una società francese, come ti dicevo, i costi di viaggio sarebbero a prezzi di mercato, e allora nessuno viaggerebbe più in aereo. perché? perché la massa monetaria in francia è quantitativamente differente dalla nostra in italia.
    ma che minchia dici ??? la moneta è la stessa, senza frontiere; come fa a rilevare ?
    ma ti basta il raffronto del servizio e del prezzo, anche se tu non viaggi; quando vado in Olanda in aereo, confronto le offerte di Air France/KLM e Alitalia, e ci sono pochi euro di differenza, perché quello è il prezzo di mercato per il volo; è talmente naturale che vige ancora l'accordo, per cui spessissimo il volo è operato indifferentemente da KLM o Alitalia; nel senso che tu compri il biglietto alla KLM, e il volo è operato da Alitalia, perché hanno un accordo per ottimizzare i posti sulle tratte;
    solo che a me KLM non mi costa nulla; mentre ad Alitalia pago comunque attraverso la spesa pubblica; e paghi anche tu; se non con le tasse, in termini di meno servizi; per cosa ? per avere la bandierina, che avremmo comunque sugli aerei, anche se avessimo venduto per soldi ottimi 15 anni fa ad Air France/KLM... follia pura;

    mi cambia che se un italiano va in romania deve sottostare a delle regole non fatte da lui. stessa cosa in germania o francia. perché il contrario no? e soprattutto perché vuoi ridurre tutto a una questione di soldi quando invece si tratta di identità nazionale?
    le regole sono le stesse; prova a citarmene una in cui non sei tutelato in Germania o Francia; peraltro, se vai a Bolzano, in Sicilia o in Sardegna, allora davvero hai limitazioni; prova a candidarti a vigile urbano a Sassari, senza essere residente in Sardegna, o a Bolzano senza sapere il tedesco...

    si. ecco quella che citi è la patologia dell'ue. cioè la speculazione selvaggia sull'economia reale, cioè la colonizzazione economica, perché a quello si arriva.
    ma quando mai...
    boh, per me puoi credere quello che ti pare; mi dispiace perché sei tra le prime vittime di questo giochino all'affabulazione; ti hanno tolto davvero tutto, persno la percezione del tuo reale interesse, al punto che ti sembra una partita della nazionale, fatta di bandierine e simboli, con identità fittizie; ti senti "italiano", ma a quello che sta a Varese non gliene può fregare di meno, e se arriva uno che gli dice: teniamo i soldi a Varese e in Lombardia, te la prendi nel posteriore, alla faccia dell'italianità...
    c'� del lardo in Garfagnana

  2. #62
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    non è questo il caso, ovviamente;
    e me ne rallegro...

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    la politica, in UE, ha ancora qualche titolo su determinati istituti di credito legati al territorio, ma non erto sulle banche ordinarie di credito; ma si tratta comunque di un'interazione disciplinata dalla legge, quella delle "fondazioni"; un caso speciale, non la regola del mercato creditizio;
    ma guarda. ti posso assicurare che in italia, soprattutto al sud, le banche "di credito cooperativo", le banche "popolari", le banche "del lavoro" sono la maggioranza. poi non so tu cosa intenda per "banche ordinarie di credito". e le fondazioni sono tecnicamente "enti" patrimoniali finalizzati ad uno scopo non lucrativo, quindi ovviamente non sono delle banche.


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    non erano affatto costi bassi, ma occulti, differiti; infatti li paghi tu, oggi, coi tagli, in conseguenza del debito;
    quando constati che vicino a casa tua le strade sono rotte, chiudono gli ambulatori, all'università non hai avuto un tutor giovane che ti seguisse e aiutasse a finire gli esami, dovresti realizzare che i soldi che mancano sono quelli buttati nel cesso per l'italianità di Alitalia e della Fiat, per garantire un certo tenore di vita alle generazioni più anziane, a cui sono stati regalati posti sussidiati, a spese tue;
    e così per Turbo e la monnezza e le buche che ha in strada, ecc...
    è drammatico che persone con istruzione superiore non si rendano conto del nesso;

    si. allora un po' d'ordine. gli enti economici come iri, eni, sme ecc. erano parte dell'apparato pubblico, cioè non venivano finanziati a debito ma più semplicemente attraverso i prelievi fiscali. insomma erano uguali in sostanza a entità pubbliche come sanità, scuola, giustizia, forze armate. non vedo il problema. poi i servizi di cui parli funzionano male perché ovviamente se avessimo tutto che funziona non ci sarebbe possibilità di creare consenso attraverso la politica. cioè a dire, ed è difficile crederlo, l'uomo comune "deve" essere lasciato libero di "criticare", perché se no l'autostima e i pregiudizi inevitabili vengono destabilizzati, e questo porterebbe a conseguenze nefaste per tanti. insomma il mondo perfetto non si adatta alla realtà delle cose.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    ma che minchia dici ??? la moneta è la stessa, senza frontiere; come fa a rilevare ?
    ma ti basta il raffronto del servizio e del prezzo, anche se tu non viaggi; quando vado in Olanda in aereo, confronto le offerte di Air France/KLM e Alitalia, e ci sono pochi euro di differenza, perché quello è il prezzo di mercato per il volo; è talmente naturale che vige ancora l'accordo, per cui spessissimo il volo è operato indifferentemente da KLM o Alitalia; nel senso che tu compri il biglietto alla KLM, e il volo è operato da Alitalia, perché hanno un accordo per ottimizzare i posti sulle tratte;
    si. con la differenza che alitalia mantiene quei prezzi perché foraggiata a perdere. klm o air france possono proporre gli stessi prezzi perché premiate dal mercato. la differenza mi pare evidente.

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    solo che a me KLM non mi costa nulla; mentre ad Alitalia pago comunque attraverso la spesa pubblica; e paghi anche tu; se non con le tasse, in termini di meno servizi; per cosa ? per avere la bandierina, che avremmo comunque sugli aerei, anche se avessimo venduto per soldi ottimi 15 anni fa ad Air France/KLM... follia pura;
    si esattamente.


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    le regole sono le stesse; prova a citarmene una in cui non sei tutelato in Germania o Francia; peraltro, se vai a Bolzano, in Sicilia o in Sardegna, allora davvero hai limitazioni; prova a candidarti a vigile urbano a Sassari, senza essere residente in Sardegna, o a Bolzano senza sapere il tedesco...
    ecco. se le limitazioni ce le hai anche in patria, figurati all'estero...


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    ma quando mai...
    boh, per me puoi credere quello che ti pare; mi dispiace perché sei tra le prime vittime di questo giochino all'affabulazione; ti hanno tolto davvero tutto, persno la percezione del tuo reale interesse, al punto che ti sembra una partita della nazionale, fatta di bandierine e simboli, con identità fittizie; ti senti "italiano", ma a quello che sta a Varese non gliene può fregare di meno, e se arriva uno che gli dice: teniamo i soldi a Varese e in Lombardia, te la prendi nel posteriore, alla faccia dell'italianità...
    si. se non riusciamo a far quadrare i conti qui da noi immagina fuori confine.

  3. #63
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    ti posso assicurare che in italia, soprattutto al sud, le banche "di credito cooperativo", le banche "popolari", le banche "del lavoro" sono la maggioranza.
    non conta il numero, ma il volume di capitale; possono essere mille, ma Unicredit magari ha un volume dieci volte superiore a tutte messe assieme;
    poi non so tu cosa intenda per "banche ordinarie di credito".
    non sono io che intendo, ma la definizione tecnico legale: istituti ordinari di credito a fine di lucro, la "banca" per antonomasia, come i grandi gruppi. Intesa, Unicredit, ecc... cui fanno capo tante piccole banche che conservano ancora la loro denominazione; per esempio, BNL è proprietà della francese Paribas, ecc...
    e le fondazioni sono tecnicamente "enti" patrimoniali finalizzati ad uno scopo non lucrativo, quindi ovviamente non sono delle banche.
    quello che non sai è che gli azionisti di maggioranza di quelle banche popolari, di credito cooperativo, ecc... che citi sono, appunto, fondazioni; per questo quelle banche hanno statuti speciali e vincoli operativi, anche se per molti aspetti lavorano come banche ordinarie;
    in Germania sono potentissime, e sono anche un gran problema, perché indebitate, ma sottratte - come tutte, incluse le nostre - agli stress test, che sono test periodici di simulazione di crisi di insolvenza che le autorità commissionano per tutto il sistema bancario, e volti a determinare lo stato di salute di quegli istituti e il relativo impatto sullo stato dell'economia;

    si. allora un po' d'ordine. gli enti economici come iri, eni, sme ecc. erano parte dell'apparato pubblico, cioè non venivano finanziati a debito ma più semplicemente attraverso i prelievi fiscali.
    è uguale, una partita di giro; se impieghi le entrate fiscali per quel fine, ma poi fai debito per gli altri fini tipici della PA, che cambia ?
    insomma erano uguali in sostanza a entità pubbliche come sanità, scuola, giustizia, forze armate. non vedo il problema.
    il problema è l'inefficienza, che è un costo per il contribuente; cioè, non si capisce perché lo stato debba provvedere con burocrazie rigide a produrre le merendine comprando la Buitoni, con un costo maggiorato del servizio per il cittadino;
    lo stato dovrebbe controllare che il mercato funzioni e che non si determinino distorsioni o minacce strategiche; in alcuni casi, tipicamente quelli di monopolio naturale, come le reti, deve necessariamente operare un controllo aggravato, per motivi strategici;
    ma, in via generale, lo stato non dovrebbe produrre beni che il mercato può offrire a meno e senza oneri per il cittadino, ma offrire servizi, laddove il mercato non potrebbe; es. un trasporto o una sanità locale in perdita, ma necessari, ecc...

    si. con la differenza che alitalia mantiene quei prezzi perché foraggiata a perdere. klm o air france possono proporre gli stessi prezzi perché premiate dal mercato. la differenza mi pare evidente.
    appunto; ma perché dovremmo foraggiarla noi, coprendo le chiappe a Lotito - se ci mette i soldi e va in perdita, chi glieli restituisce, secondo te ? - quando 15 anni fa si sarebbe potuta accorpare ad un ottimo prezzo al gruppo Air France/KLM; sai quanti miliardi ci sono costati i ripetuti e prevedibili fallimenti ?
    prevedibili perché oggi una compagnia guadagna solo sui voli intercontinentali; quindi, si dovrebbero investire miliardi nella flotta adeguata, che non abbiamo; invece, i piani per l'italianità tappano solo buchi, rifinanziando il solito modello perdente;

    ecco. se le limitazioni ce le hai anche in patria, figurati all'estero...
    beh, no; il punto è che nell'UE di oggi il vero conflitto non è tra nazioni, come suggerisce il nostro immaginario radicato, ma trasversale, tra aree ricche e povere, tra città e provincia o campagna; i conflitti si assomigliano ovunque;

    l'errore terribile che fanno i sovranisti è immaginare in base alla dicotomia UE vs stati nazionali, quando la realtà e l'esperienza storica ci dicono che quando viene meno una struttura sovranazionale, le componenti si frammentano secondo le linee di frattura reali, economiche;
    caduta l'URSS, hai avuto Bielorussia, Ucraina e Russia, benché la lingua sia sostanzialmente la stessa, come da noi, poi la Moldavia si è scissa dalla Romania; la Cechia dalla Slovacchia, stessa lingua anche loro;
    la Jugoslavia si reggeva contro la minaccia sovietica, sin dal 1948 e l'equidistanza dai blocchi; caduto il Muro, si sono atomizzati - anche li, la lingua è maggioritariamente la stessa - e si sono fatti la guerra;
    il conflitto catalano non è degenerato per la mediazione UE; il Belgio ancora tiene, per lo stesso motivo; ma già in UK con la Brexit avrai verosimili secessioni, anche se nel caso di Scozia e Irlanda del nord non è proprio corretto parlare di secessione, dato che sarebbe a sua volta l'uscita da un'unione;

    guarda la questione della backstop e il confine irlandese; ora, prova ad immaginare un'Italia che esca dall'UE; a parte la questione euro, già devastante di suo; ma chi ci va a Bolzano ad impedire che gli altoatesini chiedano l'annessione all'Austria ? e ad Aosta ? e i giuliani e friulani, che vivono sul confine, con tutte quelle minoranze; pensi che potresti trattenerli con la forza e che al di là del Brennero non farebbero nulla ?

    in qualche settimana avresti innescato un processo di implosione lungo fratture storiche di secoli; bene che ti vada, finirebbe con una confederazione italiana di stati indipendenti tra loro, ognuno col suo fisco, risorse, PA...





    si. se non riusciamo a far quadrare i conti qui da noi immagina fuori confine.[/QUOTE]
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  4. #64
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    non conta il numero, ma il volume di capitale; possono essere mille, ma Unicredit magari ha un volume dieci volte superiore a tutte messe assieme;
    si. però ovviamente e come ti dicevo è una questione di mentalità. cioè le banche che ho citato si finanziano con la politica. unicredit ha una mentalità più diciamo europea, insomma tratta davvero i clienti come "consumatori" e offre da un lato garanzie che le predette banche non offrono, ma ovviamente chi ha un conto unicredit non beneficia di alcun trattamento di favore grazie ai legami con la politica, che invece nelle piccole banche di provincia sono ancora più che presenti.

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    non sono io che intendo, ma la definizione tecnico legale: istituti ordinari di credito a fine di lucro, la "banca" per antonomasia, come i grandi gruppi. Intesa, Unicredit, ecc... cui fanno capo tante piccole banche che conservano ancora la loro denominazione; per esempio, BNL è proprietà della francese Paribas, ecc...
    si, esattamente. e mi viene da pensare che per essere considerato IOC tu banca debba soddisfare alcuni requisiti, cioè non essere una cooperativa, ad esempio.

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    quello che non sai è che gli azionisti di maggioranza di quelle banche popolari, di credito cooperativo, ecc... che citi sono, appunto, fondazioni; per questo quelle banche hanno statuti speciali e vincoli operativi, anche se per molti aspetti lavorano come banche ordinarie;
    in Germania sono potentissime, e sono anche un gran problema, perché indebitate, ma sottratte - come tutte, incluse le nostre - agli stress test, che sono test periodici di simulazione di crisi di insolvenza che le autorità commissionano per tutto il sistema bancario, e volti a determinare lo stato di salute di quegli istituti e il relativo impatto sullo stato dell'economia;
    si. le banche che ho vicino casa sono ovviamente titolari di un regime giuridico che permette alcune attività che sarebbero impensabili in un IOC. e ovviamente con tutte le conseguenze negative sull'economia del posto in cui si trovano. ovviamente se a roma unicredit ci può stare, lo stesso non può dirsi per le zone di provincia, dove l'economia locale non lo permetterebbe a causa del basso livello di transazioni effettuate.

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    è uguale, una partita di giro; se impieghi le entrate fiscali per quel fine, ma poi fai debito per gli altri fini tipici della PA, che cambia ?
    cambia, anzi cambiava, che con una piccola svalutazione, all'epoca, si poteva riportare in equilibrio il sistema perché i consumi erano bassi e la gente era più disposta a fare sacrifici.


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    il problema è l'inefficienza, che è un costo per il contribuente; cioè, non si capisce perché lo stato debba provvedere con burocrazie rigide a produrre le merendine comprando la Buitoni, con un costo maggiorato del servizio per il cittadino;
    la buitoni si chiama così da "dopo" la privatizzazione. cioè "prima" si avevano minori consumi perché si era diversamente abituati, ma in sostanza un piatto lo mangiavano tutti. i bassi consumi ovviamente erano funzionali agli aggiustamenti periodici attraverso la svalutazione, che oggi ad esempio molti ritengono non fattibile perché la drastica riduzione dei consumi provocherebbe danni e illegalità, se non proprio un default.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    lo stato dovrebbe controllare che il mercato funzioni e che non si determinino distorsioni o minacce strategiche; in alcuni casi, tipicamente quelli di monopolio naturale, come le reti, deve necessariamente operare un controllo aggravato, per motivi strategici;

    ma guarda. se è lo stato a controllare alcuni "nodi" della produzione o dei servizi, ad esempio televisivi, allora tende a ridurre al minimo i costi e soprattutto a viaggiare "piano", nel senso della produttività perché, ovviamente, per dare qualcosa a tutti si preferisce ridurre la produzione anziché accelerarla aprendosi però al mercato e quindi alla concorrenza e quindi alle disparità sociali che il monopolio riesce invece a contenere.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    ma, in via generale, lo stato non dovrebbe produrre beni che il mercato può offrire a meno e senza oneri per il cittadino, ma offrire servizi, laddove il mercato non potrebbe; es. un trasporto o una sanità locale in perdita, ma necessari, ecc...
    no. è il contrario. è il mercato a far lievitare i prezzi perché ovviamente l'inflazione non è controllata ed è poi difficile adeguare ad essa gli altri parametri, come il potere d'acquisto dei salari. nel passato quando la inflazione era non più sostenibile si svalutava la moneta per tornare ad un punto di nuovo equilibrio. e nessuno fiatava perché i consumi erano già bassi di loro.



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    appunto; ma perché dovremmo foraggiarla noi, coprendo le chiappe a Lotito - se ci mette i soldi e va in perdita, chi glieli restituisce, secondo te ? - quando 15 anni fa si sarebbe potuta accorpare ad un ottimo prezzo al gruppo Air France/KLM; sai quanti miliardi ci sono costati i ripetuti e prevedibili fallimenti ?
    la dovremmo foraggiare perché se no il sistema va a farsi benedire. cioè se io ho bisogno di lavorare perché ho famiglia e ho un posto in alitalia, e come me tanti, se alitalia mi dice che deve ridimensionare il lavoro al proprio interno, allora mi manda sulla strada, e ovviamente con me la mia famiglia. questo ovviamente non è concepibile ovviamente sempre in base ad una logica economica "eticamente" qualificata. e quindi servono i tappabuchi, insomma le pezze, insomma il denaro pubblico.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    prevedibili perché oggi una compagnia guadagna solo sui voli intercontinentali; quindi, si dovrebbero investire miliardi nella flotta adeguata, che non abbiamo; invece, i piani per l'italianità tappano solo buchi, rifinanziando il solito modello perdente;
    e questo è il male minore.


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    beh, no; il punto è che nell'UE di oggi il vero conflitto non è tra nazioni, come suggerisce il nostro immaginario radicato, ma trasversale, tra aree ricche e povere, tra città e provincia o campagna; i conflitti si assomigliano ovunque;
    si. credo bisogni convivere. ma ti ripeto che le leggi, anche quelle europee devono venire "dopo" i cambiamenti della realtà e non tentare artificiosamente di produrli, quei cambiamenti.

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    l'errore terribile che fanno i sovranisti è immaginare in base alla dicotomia UE vs stati nazionali, quando la realtà e l'esperienza storica ci dicono che quando viene meno una struttura sovranazionale, le componenti si frammentano secondo le linee di frattura reali, economiche;
    caduta l'URSS, hai avuto Bielorussia, Ucraina e Russia, benché la lingua sia sostanzialmente la stessa, come da noi, poi la Moldavia si è scissa dalla Romania; la Cechia dalla Slovacchia, stessa lingua anche loro;
    la Jugoslavia si reggeva contro la minaccia sovietica, sin dal 1948 e l'equidistanza dai blocchi; caduto il Muro, si sono atomizzati - anche li, la lingua è maggioritariamente la stessa - e si sono fatti la guerra;
    il conflitto catalano non è degenerato per la mediazione UE; il Belgio ancora tiene, per lo stesso motivo; ma già in UK con la Brexit avrai verosimili secessioni, anche se nel caso di Scozia e Irlanda del nord non è proprio corretto parlare di secessione, dato che sarebbe a sua volta l'uscita da un'unione;
    allora. in europa strutture sovranazionali non ce ne sono perché non si parte "da zero" cioè a seguito di una rivoluzione come in urss, che aveva annullato con la forza i costumi del passato, e anche forse coloro che quei costumi avevano condiviso e praticato. in europa si tenta, senza avere coraggio sufficiente, di omologare lo spirito dei popoli che la abitano, per renderli simili e quindi governabili con ovvio profitto di coloro che comandano. una cosa messa su senza "apocalissi" non può stare in piedi. e anche laddove, come in urss si usi la forza per imporre un nuovo ordine alla società, l'ordine nuovo deve per forza di cose reggersi sulla forza, e a lungo andare non paga. insomma la storia la conosciamo tutti.

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    guarda la questione della backstop e il confine irlandese; ora, prova ad immaginare un'Italia che esca dall'UE; a parte la questione euro, già devastante di suo; ma chi ci va a Bolzano ad impedire che gli altoatesini chiedano l'annessione all'Austria ? e ad Aosta ? e i giuliani e friulani, che vivono sul confine, con tutte quelle minoranze; pensi che potresti trattenerli con la forza e che al di là del Brennero non farebbero nulla ?
    si. ma bolzano ha il suo statuto come aosta ha il suo. e ovviamente un tot di privilegi e di autonomia sono riconosciute a quelle regioni. poi non è che se abiti al di qua del confine e parli tedesco sei più italiano di un italiano al di là del confine che parla italiano in territorio tedesco. e viceversa.

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    in qualche settimana avresti innescato un processo di implosione lungo fratture storiche di secoli; bene che ti vada, finirebbe con una confederazione italiana di stati indipendenti tra loro, ognuno col suo fisco, risorse, PA...
    ecco. è giusto. ma pensa se i vincoli europei fossero "più stretti". non sarebbe peggio?
    Ultima modifica di sandor; 24-08-2019 alle 15:37

  5. #65
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    cambia, anzi cambiava, che con una piccola svalutazione, all'epoca, si poteva riportare in equilibrio il sistema perché i consumi erano bassi e la gente era più disposta a fare sacrifici.
    non hai capito cosa ho scritto: se il tuo budget è 100 e tu invece di pagare la sanità, li spendi per produrre le merendine, e poi però fai debito per pagare la sanità, non è che questo ti scusa per il debito; perché potevi pagare la sanità e lasciare le merendine ai privati, come sarebbe la regola;

    la buitoni si chiama così da "dopo" la privatizzazione.
    eh ? che vuol dire ? la Buitoni era privata, da sempre; quando è andata in crisi è stata nazionalizzata;
    cioè "prima" si avevano minori consumi perché si era diversamente abituati, ma in sostanza un piatto lo mangiavano tutti. i bassi consumi ovviamente erano funzionali agli aggiustamenti periodici attraverso la svalutazione, che oggi ad esempio molti ritengono non fattibile perché la drastica riduzione dei consumi provocherebbe danni e illegalità, se non proprio un default.
    ma che vuol dire bassi consumi ? che c'entra ?
    il punto è che una svalutazione opera come una redistribuzione occulta di risorse, perché riduce il reddito dei più, a vantaggio di quello di chi esporta, con solo una minima parte che ritorna ai cittadini come tasse, ma molto che finisce in tasca di quei pochi come profitti;

    chi non sa leggere i meccanismi di funzionamento dell'economia è il candidato prefetto a prenderla in tasca duramente, come quelli che non capiscono le clausole vessatorie, perché gli possono sbolognare qualsiasi fregatura;

    ma guarda. se è lo stato a controllare alcuni "nodi" della produzione o dei servizi, ad esempio televisivi, allora tende a ridurre al minimo i costi e soprattutto a viaggiare "piano", nel senso della produttività perché, ovviamente, per dare qualcosa a tutti si preferisce ridurre la produzione anziché accelerarla aprendosi però al mercato e quindi alla concorrenza e quindi alle disparità sociali che il monopolio riesce invece a contenere.
    veramente, lo stato imprenditore è per definizione inefficiente, poiché deve sostenere costi di controllo operativo che sul mercato sono esercitati dal meccanismo stesso della concorrenza; e questo al netto della corruzione ed elargizione di posti, raccomandati della politica ecc... mi citi la televisione tu...

    no. è il contrario. è il mercato a far lievitare i prezzi perché ovviamente l'inflazione non è controllata ed è poi difficile adeguare ad essa gli altri parametri, come il potere d'acquisto dei salari.
    ma che dici ? il mercato mette in concorrenza e costringe ad abbassare i prezzi; lo stato imprenditore è per definizione inefficiente, solo che tu non vedi una parte del prezzo, che paghi con le tasse; se io volo KLM, il volo mi costa 160 euro; se volo Alitalia, pago il biglietto gli stessi 160 euro, ma altri 15 o 20 li pago di tasse che vanno a sussidiare Alitalia; ed è così per tuti i sussidi, espliciti o impliciti, svalutazioni e altro, come per la Fiat; erano macchine brutte e mediocri, ma costavano meno delle VW, mi dirai; sticazzi !quella differenza di prezzo me la prelevavano dalla busta paga per sussidiare quelle macchine, e così ero cornuto e mazziato, perché mi compravo la macchina scadente, con la consolazione che la pagavo meno, ma in realtà la pagavo quanto la Golf...
    se avessimo venduto Alitalia 20 anni fa, ora sarebbe nel gruppo AF/KLM, come naturale, e per le sinergie ed economie di scala il biglietto mi costerebbe ancora meno;

    nel passato quando la inflazione era non più sostenibile si svalutava la moneta per tornare ad un punto di nuovo equilibrio. e nessuno fiatava perché i consumi erano già bassi di loro.
    balla trovata proprio ! ci ho messo un po' a capire che intendi, perché questo è solo un caso, peraltro disgraziatissimo, e cioè raffreddare e deprimere un'economia già debole di suo limitando la domanda - e connessa inflazione - di beni esteri, quando questa è strutturale, per imporre quelli nazionali; il risultato è stato che abbiamo, per esempio, foraggiato la peggiore industria automobilistica d'Europa, consentendole di restare pessima, a spese dei contribuenti, ma i consumatori italiani erano ugualmente i maggiori acquirenti di auto straniere, a quasi il 50%
    ma a te piace l'idea "nazionale" di regalare i soldi a quello, perché si chiama Agnelli e non Renault... beat'atte';


    la dovremmo foraggiare perché se no il sistema va a farsi benedire. cioè se io ho bisogno di lavorare perché ho famiglia e ho un posto in alitalia, e come me tanti, se alitalia mi dice che deve ridimensionare il lavoro al proprio interno, allora mi manda sulla strada, e ovviamente con me la mia famiglia. questo ovviamente non è concepibile ovviamente sempre in base ad una logica economica "eticamente" qualificata. e quindi servono i tappabuchi, insomma le pezze, insomma il denaro pubblico.
    è molto più probabile - come in effetti è accaduto - che Alitalia ti metta miezz'a via se è gestita nazionalmente e in modo inefficiente, piuttosto che se viene venduta a prezzo di mercato quando si può e funziona in un gruppo più grande e capitalizzato;
    questa che esponi è la rovinosa - e furba, per chi ci guadagna, gli imprenditori inetti e i manager di stato raccomandati, la casta - mentalità italianuzza di difendere il "posto" e non il lavoratore;
    se i soldi impiegati per proteggere e sussidiare imprese fallimentari nazionalizzandole fossero stati distribuiti direttamente ai lavoratori in esubero, ci avrebbero campato per tre o 4 generazioni; ma così li hanno fatti finire nelle tasche delle proprietà o dei dirigenti degli enti statali, tutti parenti e amici dei politici

    ecco. è giusto. ma pensa se i vincoli europei fossero "più stretti". non sarebbe peggio?
    non lo so; ma sono certo che quando viene meno la struttura sovranazionale in un contesto frammentato di realtà diverse, scoppia la guerra "interna"; è come abbandonare gregge e cani, togliere i recinti, dove stanno i lupi; lascia soli gli italiani a vedersela col debito pubblico e il fisco, ed è ovvio che ognuno pensa ai cazzi suoi;
    ma perché i contribuenti di Milano dovrebbero pagare i trasporti romani che per un servizio pessimo impiegano il doppio del personale ? ora come ora, la situazione è in un equilibrio precario, perché a Roma si fanno debiti, che verranno al pettine, mentre a Milano ogni anno si inaugura un nuovo tratto di metropolitana; cioè, per il momento il conflitto si risolve coi romani che abbozzano e si rassegnano;
    ma poi, quando un governo dovrà dirimere le questioni di finanza e spesa pubblica,le spese infrastrutturali, questa asimmetria arriverà ad un punto insostenibile, perché il rapporto di potere economico ci dice: vabbè, noi paghiamo le tasse e voi no; però allor questi soldi li spendiamo tutti da noi; infatti, ti pare che si facciano cose al sud ? a me no; i progetti di spesa ravvicinata sono tutti da Grosseto in su: raddoppio Aurelia, Pedemontane lombardo-venete, ponte ex-Morandi e bretella Gronda a Genova, terzo valico Genova-Milano, metropolitane milanesi da Linate al centro, e prolungamento della rossa fino a Monza; Mose a Venezia, aeroporto a Firenze, TAV in Piemonte, e altro che avrò dimenticato;
    intanto, a Roma è bloccata la linea C, non sanno dove smaltire la monnezza, in Sicilia non hanno strade e gli acquedotti perdono quasi il 40% della poca acqua che c'è; i treni AV si fermano a Salerno; poi, il nulla...
    c'� del lardo in Garfagnana

  6. #66
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    non hai capito cosa ho scritto: se il tuo budget è 100 e tu invece di pagare la sanità, li spendi per produrre le merendine, e poi però fai debito per pagare la sanità, non è che questo ti scusa per il debito; perché potevi pagare la sanità e lasciare le merendine ai privati, come sarebbe la regola;
    allora. se io stato ho il monopolio dei tabacchi non c'è concorrenza, perché ovviamente i tabacchi li produco solo io. dato che non c'è concorrenza io non devo necessariamente preoccuparmi dei costi di produzione, che possono anche essere più alti che in regime di concorrenza. tanto il vizio dà dipendenza e il ritorno economico c'è sempre. stessa cosa nel settore alimentare. se tutte le industrie alimentari sono "statali" la qualità può essere scarsa, tipo panettone motta col grana scaduto, ma le vendite sono costanti perché non c'è concorrenza. questo va bene quando le persone non esigono un rapporto efficiente tra qualità e prezzo. al che ovviamente fanno luogo le privatizzazioni. la gente spende o può spendere di più e allora è un altro discorso. ma per almeno 50 anni l'italia è stata più simile alla romania che alla germania. il che è tutto dire.


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    eh ? che vuol dire ? la Buitoni era privata, da sempre; quando è andata in crisi è stata nazionalizzata;
    no. è il contrario. prima è stata "parte" dell' imi, se non erro. poi è stata privatizzata, quando il regime di monopolio non poteva più rendere quanto avrebbe poi effettivamente reso la privatizzazione. da cui hai poi avuto barilla russo agnese ecc.

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    ma che vuol dire bassi consumi ? che c'entra ?
    il punto è che una svalutazione opera come una redistribuzione occulta di risorse, perché riduce il reddito dei più, a vantaggio di quello di chi esporta, con solo una minima parte che ritorna ai cittadini come tasse, ma molto che finisce in tasca di quei pochi come profitti;
    la svalutazione "di regola" produce un'aumento dei prezzi cui fa seguito nell'immediato una diminuzione del potere d'acquisto dei salari, e quindi della domanda di beni e servizi e quindi dei consumi. questo nel breve periodo. nel medio lungo periodo hai una rivalutazione dei salari e un aumento della domanda che compensa l'aumento artificiale dei prezzi. ciò raggiungendo il sistema un nuovo punto di equilibrio in cui la produzione è aumentata a scapito nell'immediato, dei consumi.

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    chi non sa leggere i meccanismi di funzionamento dell'economia è il candidato prefetto a prenderla in tasca duramente, come quelli che non capiscono le clausole vessatorie, perché gli possono sbolognare qualsiasi fregatura;
    vabbè. questa è un opinione anche esatta, nella sua semplicità. e la rispetto.


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    veramente, lo stato imprenditore è per definizione inefficiente, poiché deve sostenere costi di controllo operativo che sul mercato sono esercitati dal meccanismo stesso della concorrenza; e questo al netto della corruzione ed elargizione di posti, raccomandati della politica ecc... mi citi la televisione tu...
    si. allora chiediti a quanta gente, in regime di monopolio, ha dato da mangiare "mamma rai". e poi mi dici se in regime "murdockiano" è lo stesso.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    ma che dici ? il mercato mette in concorrenza e costringe ad abbassare i prezzi; lo stato imprenditore è per definizione inefficiente, solo che tu non vedi una parte del prezzo, che paghi con le tasse; se io volo KLM, il volo mi costa 160 euro; se volo Alitalia, pago il biglietto gli stessi 160 euro, ma altri 15 o 20 li pago di tasse che vanno a sussidiare Alitalia; ed è così per tuti i sussidi, espliciti o impliciti, svalutazioni e altro, come per la Fiat; erano macchine brutte e mediocri, ma costavano meno delle VW, mi dirai; sticazzi !quella differenza di prezzo me la prelevavano dalla busta paga per sussidiare quelle macchine, e così ero cornuto e mazziato, perché mi compravo la macchina scadente, con la consolazione che la pagavo meno, ma in realtà la pagavo quanto la Golf...
    se avessimo venduto Alitalia 20 anni fa, ora sarebbe nel gruppo AF/KLM, come naturale, e per le sinergie ed economie di scala il biglietto mi costerebbe ancora meno;
    no. riguardo ad alitalia. tu paghi lo stesso prezzo di klm con il doppio del personale, perché i soldi pubblici consentono al personale di esserci e a te di spendere poco o relativamente poco. se poi vuoi viaggiare solo tu e il pilota allora ti prendi a noleggio un charter alla elvis e vai tranquillo. con fiat stessa cosa. le imprese devono in italia campare la gente, se no non servono. e questo in gran parte è un portato del cattolicesimo. insomma gli imprenditori un posto in paradiso se lo devono guadagnare. anche loro.


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    balla trovata proprio ! ci ho messo un po' a capire che intendi, perché questo è solo un caso, peraltro disgraziatissimo, e cioè raffreddare e deprimere un'economia già debole di suo limitando la domanda - e connessa inflazione - di beni esteri, quando questa è strutturale, per imporre quelli nazionali; il risultato è stato che abbiamo, per esempio, foraggiato la peggiore industria automobilistica d'Europa, consentendole di restare pessima, a spese dei contribuenti, ma i consumatori italiani erano ugualmente i maggiori acquirenti di auto straniere, a quasi il 50%
    ma a te piace l'idea "nazionale" di regalare i soldi a quello, perché si chiama Agnelli e non Renault... beat'atte';
    no. se parlavi con lutero nel 500 quello ti diceva che a roma, e in italia, ti raccomandavano per il paradiso se "pagavi", intendendo un modo qualsiasi di pagamento. per esempio le "indulgenze" che erano come assegni circolari all'epoca. insomma il paradiso era, all'epoca, come il raphael del maestro. c'andavi per motivi d'affari. pagavi prima e non dopo. ecco. le critiche al sistema alitalia e al sistema fiat sono ispirate dalla stessa morale di lutero. non c'è niente di diverso in sostanza. però capirai che tra lutero e hitler a livello di idee non è che ci fosse molta differenza. ecco. in germania c'è stato il nazismo perché bisognava ridurre costi e clientelismi. vuoi lo stesso in italia?



    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    è molto più probabile - come in effetti è accaduto - che Alitalia ti metta miezz'a via se è gestita nazionalmente e in modo inefficiente, piuttosto che se viene venduta a prezzo di mercato quando si può e funziona in un gruppo più grande e capitalizzato;
    questa che esponi è la rovinosa - e furba, per chi ci guadagna, gli imprenditori inetti e i manager di stato raccomandati, la casta - mentalità italianuzza di difendere il "posto" e non il lavoratore;
    se i soldi impiegati per proteggere e sussidiare imprese fallimentari nazionalizzandole fossero stati distribuiti direttamente ai lavoratori in esubero, ci avrebbero campato per tre o 4 generazioni; ma così li hanno fatti finire nelle tasche delle proprietà o dei dirigenti degli enti statali, tutti parenti e amici dei politici
    no. allora se tu oltre alle critiche che ci prendiamo da parte delle agenzie "di rating" vuoi anche dare il culo all'estero io non mi oppongo. però mi dico "diamine" barone rosso: non mi avrai! non fa niente che siamo un popolo di mantenuti. siamo italiani perdio! e una mano lava l'altra! ma poi tutta sta efficienza d'oltralpe a che cavolo serve? a far fuori la gente? e allora no, voglio essere italiano. ecco.


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    non lo so; ma sono certo che quando viene meno la struttura sovranazionale in un contesto frammentato di realtà diverse, scoppia la guerra "interna"; è come abbandonare gregge e cani, togliere i recinti, dove stanno i lupi; lascia soli gli italiani a vedersela col debito pubblico e il fisco, ed è ovvio che ognuno pensa ai cazzi suoi;
    ma perché i contribuenti di Milano dovrebbero pagare i trasporti romani che per un servizio pessimo impiegano il doppio del personale ? ora come ora, la situazione è in un equilibrio precario, perché a Roma si fanno debiti, che verranno al pettine, mentre a Milano ogni anno si inaugura un nuovo tratto di metropolitana; cioè, per il momento il conflitto si risolve coi romani che abbozzano e si rassegnano;
    ma poi, quando un governo dovrà dirimere le questioni di finanza e spesa pubblica,le spese infrastrutturali, questa asimmetria arriverà ad un punto insostenibile, perché il rapporto di potere economico ci dice: vabbè, noi paghiamo le tasse e voi no; però allor questi soldi li spendiamo tutti da noi; infatti, ti pare che si facciano cose al sud ? a me no; i progetti di spesa ravvicinata sono tutti da Grosseto in su: raddoppio Aurelia, Pedemontane lombardo-venete, ponte ex-Morandi e bretella Gronda a Genova, terzo valico Genova-Milano, metropolitane milanesi da Linate al centro, e prolungamento della rossa fino a Monza; Mose a Venezia, aeroporto a Firenze, TAV in Piemonte, e altro che avrò dimenticato;
    intanto, a Roma è bloccata la linea C, non sanno dove smaltire la monnezza, in Sicilia non hanno strade e gli acquedotti perdono quasi il 40% della poca acqua che c'è; i treni AV si fermano a Salerno; poi, il nulla...
    si. ma allora perché voi del nord non venite giù e ci insegnate a campare, visto che da voi è così? non siamo negri ma fratelli minori. dovrebbe stare a voi l'onere e l'onore di insegnarci a lavorare. o no?
    Ultima modifica di sandor; 24-08-2019 alle 20:50

  7. #67
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    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    allora. se io stato ho il monopolio dei tabacchi non c'è concorrenza, perché ovviamente i tabacchi li produco solo io. dato che non c'è concorrenza io non devo necessariamente preoccuparmi dei costi di produzione, che possono anche essere più alti che in regime di concorrenza. tanto il vizio dà dipendenza e il ritorno economico c'è sempre. stessa cosa nel settore alimentare. se tutte le industrie alimentari sono "statali" la qualità può essere scarsa, tipo panettone motta col grana scaduto, ma le vendite sono costanti perché non c'è concorrenza.
    ho capito, ma questi costi li paga il cittadino, il quale viene privato da impieghi migliori di quelle risorse; in questo modo hai uno stato - cioè, una burocrzia statale - che è contro il cittadino e fa la cresta sulla spesa; questa è corruzione legalizzata;

    no. è il contrario. prima è stata "parte" dell' imi, se non erro. poi è stata privatizzata, quando il regime di monopolio non poteva più rendere quanto avrebbe poi effettivamente reso la privatizzazione.
    nemmeno per idea; la Buitoni, poi accorpata con Perugina, era privata, da sempre; perché butti lì bluff a casaccio senza sapere ?

    la svalutazione "di regola" produce un'aumento dei prezzi cui fa seguito nell'immediato una diminuzione del potere d'acquisto dei salari, e quindi della domanda di beni e servizi e quindi dei consumi. questo nel breve periodo. nel medio lungo periodo hai una rivalutazione dei salari e un aumento della domanda che compensa l'aumento artificiale dei prezzi.
    perché mai dovrebbe funzionare questo automatismo, a prescindere dalle variabili strutturali ? in Italia, nel medio lungo periodo è avvenuto che le svalutazioni hanno sospinto il sistema economico al galleggiamento su un equilibrio insostenibile, perché hanno funzionato come una droga;

    si. allora chiediti a quanta gente, in regime di monopolio, ha dato da mangiare "mamma rai". e poi mi dici se in regime "murdockiano" è lo stesso.
    al solito: una casta di privilegiati che ha dirottato risorse pubbliche pere dar da mangiare ad amici;

    no. riguardo ad alitalia. tu paghi lo stesso prezzo di klm con il doppio del personale, perché i soldi pubblici consentono al personale di esserci e a te di spendere poco o relativamente poco.
    ma i soldi pubblici sono i miei, e alla fino pago di più che con KLM; ma perché per coprire lo stipendio del personale in esubero devo pagare anche quello dei dirigenti e dei burocrati ??? se il personale Alitalia è in esubero, sono più che d'accordo a pagare per gli ammortizzatori sociali per loro;
    ma non per stipendi, e popi pensioni milionarie di dirigenti e burocrati inefficienti e amici di politici che mettono in scena il teatrino dell'italianità di un'impresa fallimentare per spillarci quattrini;

    si. ma allora perché voi del nord non venite giù e ci insegnate a campare, visto che da voi è così? non siamo negri ma fratelli minori. dovrebbe stare a voi l'onere e l'onore di insegnarci a lavorare. o no?
    io non mi sento "del nord"; mi sento grossomodo europeo, e per me Ustica o Palermo sono "casa" quanto Parigi e Utrecht non ho niente da insegnare a nessuno; il fatto che abiti in un posto un po' più a nord del tuo è poco più di un caso; non certo un merito o qualcosa di cui vantarmi;
    solo che è una circostanza materiale, che diventa rilevante quando si parla di certe cose;
    ma non è certo identità; per cui non ho né compressi di superiorità, né di inferiorità verso i nordici europei, che pure vorrei poter imitare nella gestione di certe cose;
    ogni individuo fa storia a sé e c'è più differenza tra due di Udine che tra uno di Udine e uno di Essen.
    c'� del lardo in Garfagnana

  8. #68
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    ho capito, ma questi costi li paga il cittadino, il quale viene privato da impieghi migliori di quelle risorse; in questo modo hai uno stato - cioè, una burocrzia statale - che è contro il cittadino e fa la cresta sulla spesa; questa è corruzione legalizzata;

    sarebbe corruzione "se" e "solo se" tutto ciò non riguardasse l'intero ceto dei consumatori. cioè il consociativismo era anche questo, cioè "campare" un poco tutti quanti. la c.d. "tangente", a quanto posso ipotizzare, ovviamente "a posteriori", serviva appunto alla politica per "finanziare" in qualche modo l'economia reale. cioè una economia che, ti ripeto, mi risulta, sempre "a posteriori", essere stata semi/pianificata. dato che per questo motivo i soldi che giravano erano abbastanza "pochi" allora li gestiva la politica, e ovviamente i politici si facevano anche volendo i "fatti" propri, cioè la cresta, che per loro era come uno stipendio, ma era anche una garanzia di efficienza per coloro che i soldi glieli davano, cioè gli imprenditori. ora, quando questo sistema economico, a seguito delle prime privatizzazioni negli anni '90, non era più tollerabile, anche perché dava aggio all'ingordigia di una classe divenuta simile a una "casta" persiana, con i suoi satrapi e manutengoli, allora qualcuno, per pararsi il culo (e parlo sostanzialmente dei comunisti) pensò bene di mettere al bando i "parassiti" servendosi della magistratura, cioè dei figli "rini" del '68, che essendo sessantottini non guardavano in faccia a nessuno, neanche ai socialisti. questo mi pare essere il quadro della situazione. ovviamente molto "a posteriori". sul resto, cioè ad oggi, credo che possiamo concordare.


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    nemmeno per idea; la Buitoni, poi accorpata con Perugina, era privata, da sempre; perché butti lì bluff a casaccio senza sapere ?

    no. in effetti hai ragione. pensavo che l'imi fosse un gruppo industriale, invece era la imposta monetaria sulle importazioni. scusa.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    perché mai dovrebbe funzionare questo automatismo, a prescindere dalle variabili strutturali ? in Italia, nel medio lungo periodo è avvenuto che le svalutazioni hanno sospinto il sistema economico al galleggiamento su un equilibrio insostenibile, perché hanno funzionato come una droga;

    l'automatismo è una tecnica di politica economica, che ti assicuro, all'epoca "rendeva" molto. come dire rimettere in sesto l'economia "schiavizzando" i lavoratori, che peraltro erano disposti a lavorare come "schiavi" perché soggiogati dalla propaganda filo/russa e dall'irreggimentazione del pci dell'epoca. e non c'era da scherzare. la droga io te lo dico: non c'entra. neanche come metafora.


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    al solito: una casta di privilegiati che ha dirottato risorse pubbliche pere dar da mangiare ad amici;

    i privilegiati però, e scusa se te lo dico, hanno anche le loro responsabilità. e se permetti anche un "senso" di responsabilità che non è da tutti avere. insomma gente "tagliata", gente "in gamba", gente "tosta".

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    ma i soldi pubblici sono i miei, e alla fino pago di più che con KLM; ma perché per coprire lo stipendio del personale in esubero devo pagare anche quello dei dirigenti e dei burocrati ??? se il personale Alitalia è in esubero, sono più che d'accordo a pagare per gli ammortizzatori sociali per loro;
    ma non per stipendi, e popi pensioni milionarie di dirigenti e burocrati inefficienti e amici di politici che mettono in scena il teatrino dell'italianità di un'impresa fallimentare per spillarci quattrini;

    guarda. i soldi che girano in italia, a quanto ho modo di percepire, non sono quelli che circolano in usa. e questo è chiaro. non so onestamente come funzionino le alte sfere, e ciò ovviamente a ragion veduta. però credo di poter dire che chi prende tanti soldi "probabilmente" in altre circostanze e in altre "realtà" tipo germania, prenderebbe quei soldi perché gli servono, perché anche chi "di suo" non ha niente, almeno "possa contare" su qualcosa. tipo i manager sui soldi appunto. ti faccio notare che un marchionne, che prendeva quello che prendeva, è poi venuto meno per motivi ignoti. qui mi verrebbe alla mente che tipo di trattamento ricevono in usa le cc.dd. "star", che prendono quello che prendono a livello di denaro, ma che però...sono esposte al pubblico "ludibrio" e alle peggio umiliazioni. dice perché? perché se il pubblico ti dà da mangiare tu quel "mangiare" te lo devi "guadagnare". non basta stare sulla scena per guadagnare i miliardi. devi anche "tollerare" le umiliazioni. è quello il vero lavoro di una "star". detto ciò capisci bene come per lo più le star finiscano morte, overdose o suicidio, o in galera, se va bene. non so se rendo. meglio fare la "carità" a un manager che trattarlo da star. e ho detto la mia. poi detto ciò i soldi fanno comodo a tutti. ci mancherebbe.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    io non mi sento "del nord"; mi sento grossomodo europeo, e per me Ustica o Palermo sono "casa" quanto Parigi e Utrecht non ho niente da insegnare a nessuno; il fatto che abiti in un posto un po' più a nord del tuo è poco più di un caso; non certo un merito o qualcosa di cui vantarmi;
    solo che è una circostanza materiale, che diventa rilevante quando si parla di certe cose;
    ma non è certo identità; per cui non ho né compressi di superiorità, né di inferiorità verso i nordici europei, che pure vorrei poter imitare nella gestione di certe cose;
    ogni individuo fa storia a sé e c'è più differenza tra due di Udine che tra uno di Udine e uno di Essen.
    va benissimo. tu però sei come dire "un'eccezione che conferma la regola". magari fossero tutti come te: avremmo risolto tutti i nostri problemi. purtroppo la gran parte della gente, e soprattutto in italia, critica duramente anche le rispettive amministrazioni comunali. ti lascio immaginare...

  9. #69
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    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    sarebbe corruzione "se" e "solo se" tutto ciò non riguardasse l'intero ceto dei consumatori. cioè il consociativismo era anche questo, cioè "campare" un poco tutti quanti.
    ma infatti non è "tutti quanti", ma una casta di privilegiati, messa a dirigere dei carrozzoni che, effettivamente, tutti quanti pagavano; io devo difendere il lavoratore, non il posto fallimentare, che diventa il pretesto per arricchire il dirigente incapace; se tu fai il falegname e guadagli onestamente perché sei bravo, e c'è un tuo collega che invece lavora male e fallisce, non è che lo stato, con le tue tasse, può farti concorrenza sleale creando una falegnameria e mettendoci il collega inetto per giustificare il suo sussidio e fargli far finta di lavorare, compensando la sua inettitudine;
    meglio che gli paghi l'indennità di disoccupazione e un corso di falegnameria, senza mettere in piedi un ente o un impresa per far lavorare altri inetti e raccomandati coi soldi che andrebbero spesi per le strade, gli ospedali e le scuole, no ?
    la c.d. "tangente", a quanto posso ipotizzare, ovviamente "a posteriori", serviva appunto alla politica per "finanziare" in qualche modo l'economia reale.
    mi stupisce, detto da un laureando in legge: la tangente è la corruzione che l'imprenditore paga al politico per essere favorito negli appalti; l'imprenditore, in questo modo, aggira la concorrenza, e il politico se la intasca per suo lucro diretto, oppure indiretto, se la versa al partito per fare carriera come procacciatore di fondi; l'economia reale che ti piace tanto citare c'entra solo nella misura privata di questi delinquenti;
    cioè una economia che, ti ripeto, mi risulta, sempre "a posteriori", essere stata semi/pianificata. dato che per questo motivo i soldi che giravano erano abbastanza "pochi" allora li gestiva la politica, e ovviamente i politici si facevano anche volendo i "fatti" propri, cioè la cresta, che per loro era come uno stipendio, ma era anche una garanzia di efficienza per coloro che i soldi glieli davano, cioè gli imprenditori.
    eh, sì, garanzia per loro di ottenere l'appalto e far crescere i costi e poter fare altre porcherie spiazzando quelli bravi che avrebbero offerto il prodotto o il servizio a condizioni di mercato; bella storia... a volte sembri fare sinceramente propaganda per questo sistema, come fosse una cosa, non dico etica, ma sostenibile; non capisco...

    i privilegiati però, e scusa se te lo dico, hanno anche le loro responsabilità. e se permetti anche un "senso" di responsabilità che non è da tutti avere. insomma gente "tagliata", gente "in gamba", gente "tosta".
    non mi pare; di solito, le burocrazie e tecnocrazie di stato tendono ad essere irresponsabili, proprio perché protette dallo stato steso; in alcuni casi - come per i giudici - è indispensabile; altrimenti non avresti la necessaria indipendenza dell'arbitro;

    ma, per tutte le attività economiche non strategiche, ogni statalizzazione implica per definizione dei costi suppletivi impropri a danno dell'utente/consumatore/contribuente;
    per dire, ci deve essere una tv pubblica, indipendente - come la BBC - che faccia informazione ed educazione, produca documentari, anche film di spessore culturale; e per questi fini, pubblici e strategici, è giusto che mi chieda le tasse e il canone e paghi dirigenti competenti; ma per l'intrattenimento leggero no; non ha senso avere tre reti che fanno lo stesso lavoro di quelle commerciali, anche perché è una sorta di concorrenza sleale; semmai, lo stato dovrebbe garantire la pluralità e impedire le concentrazioni di capacità di occupare lo spazio di certi servizi;
    forse hai l'età per ricordare quanto costava la telefonia mobile 20 anni fa, e come la concorrenza ha ridotto drasticamente i costi; questo è tutto reddito in più per tutti i consumatori; va detto, grazie all'UE e le sue regole; tu non viaggi all'estero, ma da un anno non ti possono più aumentare le tariffe in roaming, come prima; cioè - nonostante qualche trucchetto - hai la stessa tariffa ovunque in UE.
    c'� del lardo in Garfagnana

  10. #70
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    ma infatti non è "tutti quanti", ma una casta di privilegiati, messa a dirigere dei carrozzoni che, effettivamente, tutti quanti pagavano; io devo difendere il lavoratore, non il posto fallimentare, che diventa il pretesto per arricchire il dirigente incapace;
    guarda. si parte da presupposti "opposti". cioè a dire che non va difeso "il lavoratore", ma più precisamente il suo "diritto al lavoro". poi abbiamo un diritto del lavoro, appunto, che tende a "favorire" sia a livello di "professionalità" che a livello di "retribuzione" quelli che hanno un passato e delle origini "operaie", cioè coloro i cui ascendenti si sono "rotti il culo" per la "causa" operaia. insomma se non ti metti nei panni di gente che, mettiamo, ha un congiunto, ex lavoratore, morto o che si è cmq ammalato "per lavoro", allora non ci capiamo...abbi pazienza.


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    se tu fai il falegname e guadagli onestamente perché sei bravo, e c'è un tuo collega che invece lavora male e fallisce, non è che lo stato, con le tue tasse, può farti concorrenza sleale creando una falegnameria e mettendoci il collega inetto per giustificare il suo sussidio e fargli far finta di lavorare, compensando la sua inettitudine;
    si. purtroppo favorire "le abilità", "le qualità personali", "il valore", "il merito" è qualcosa di contrario alla politica italiana e ai valori di questa, negli ultimi 60 anni. questo ovviamente perché "calcare la mano" sulle individualità avrebbe comportato il rischio che vi fosse un "ritorno" di quelle stesse ideologie che avevano "scatenato" una guerra totale. e questo ovviamente i costituenti non lo potevano permettere. per questo per 60 anni siamo stati governati da e "resi" cattocomunisti. sapendo o non sapendo.

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    meglio che gli paghi l'indennità di disoccupazione e un corso di falegnameria, senza mettere in piedi un ente o un impresa per far lavorare altri inetti e raccomandati coi soldi che andrebbero spesi per le strade, gli ospedali e le scuole, no ?
    guarda sugli enti pubblici. essi nascono quando è in questione un servizio o un'attività che non può essere esercitato dai più, perché le conoscenze che detto servizio richiede sono patrimonio di pochi. ciò vale per la sanità, per la giustizia, le forze armate e anche per gli aerei. allora interviene lo stato e dice che quel servizio è di tutti, proprio per affievolire le potenzialità "deteriori" di ipotetiche privatizzazioni che aprirebbero "solchi" incolmabili tra chi può "pagare meglio" e chi "peggio", e quindi determinerebbero quella logica rigidamente selettiva che la guerra passata aveva indotto a deprecare, perché fomite di milioni di morti.

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    mi stupisce, detto da un laureando in legge: la tangente è la corruzione che l'imprenditore paga al politico per essere favorito negli appalti; l'imprenditore, in questo modo, aggira la concorrenza, e il politico se la intasca per suo lucro diretto, oppure indiretto, se la versa al partito per fare carriera come procacciatore di fondi; l'economia reale che ti piace tanto citare c'entra solo nella misura privata di questi delinquenti;
    allora. noi siamo, io e te, a livello di mentalità, il prodotto di quei decenni in cui il pci aveva tipo dal 26% al 30% e la dc il resto. i giochi bene o male li hanno fatti queste due forze politiche, insieme ovviamente e principalmente al psi. ora, se io non percepisco lo stipendio di parlamentare per "mia" scelta, perché non voglio essere un privilegiato, perché la mia "etica pubblica" me lo impedisce, allora devo tirare a campare in altro modo. se a me fanno "un regalo" a natale perché ho creato lavoro, è una tangente? no. allora le categorie di cui i giudici si servivano per dare addosso al sistema erano "create" a priori. cioè: dire che un regalo in cambio del mio posto da te creato, a te politico è corruzione, insomma è un po' rovesciare i parametri di giudizio. hai voglia a dire che non è così. il sant'uffizio ti condanna lo stesso. e dico sant'uffizio per dire ex pci, che pensava nella testa di baffo roberto, di poter trasformare l'italia non in una dittatura "comunista" ma addirittura nella "patria" d'adozione del comunismo. poi però c'è stato un berlusconi, perché i comunisti avevano le pezze al culo e non sapevano governare perché non lo avevano mai fatto prima, almeno non a livello di "governo". però man mano che in russia dopo aver "realizzato il comunismo" passavano alla dittatura "neozarista" i nostri ds pensarono bene di arricchirsi facendo bere la merda al cavaliere. allora dove sta la ragione, dove stanno le idee, dove sta la giustizia?

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    eh, sì, garanzia per loro di ottenere l'appalto e far crescere i costi e poter fare altre porcherie spiazzando quelli bravi che avrebbero offerto il prodotto o il servizio a condizioni di mercato; bella storia... a volte sembri fare sinceramente propaganda per questo sistema, come fosse una cosa, non dico etica, ma sostenibile; non capisco...
    allora. il "mercato" nel pubblico non c'è mai stato. se no non si parlerebbe di "pubblico". l'appalto per essere concesso non presuppone di regola "una gara". può anche essere attribuito per mezzo di altri criteri, o addirittura "a discrezione" della pubblica amministrazione che lo concede. ovviamente se io impresa appaltatrice "muovo" l'economia perché ad esempio "pago" un numero maggiore di dipendenti, allora ovviamente sono favorita. dice ma c'è quell'altro che vuole un compenso inferiore. si, ma ha meno dipendenti cioè meno gente che deve pur campare in qualche modo. e allora io politico che ho interesse a far campare quante più persone possibile, preferisco dare l'appalto al primo, anche se costa di più. non so se rendo. poi la tangente è diventata un luogo comune. non che non ci fosse, ma non era la regola. almeno non fino a un certo punto.

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    non mi pare; di solito, le burocrazie e tecnocrazie di stato tendono ad essere irresponsabili, proprio perché protette dallo stato steso; in alcuni casi - come per i giudici - è indispensabile; altrimenti non avresti la necessaria indipendenza dell'arbitro;
    no. allora leggi montesquieu: la magistratura è formalmente indipendente dagli altri poteri e soprattutto in ambito penale. l'arbitro interviene per scelta concorde delle parti solo quando c'è un problema di accordo a livello civilistico. la magistratura purtroppo è fatta di ex sessantottini che non garantiscono "sempre" la trasparenza delle motivazioni dell'azione penale. cioè proprio ad esempio con le tangenti. se io magistrato decido in base a "teoremi" che fare un regalo in danaro a un politico è tangente, allora capisci bene che mando a puttane, come in un terremoto, tutto il sistema...

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    ma, per tutte le attività economiche non strategiche, ogni statalizzazione implica per definizione dei costi suppletivi impropri a danno dell'utente/consumatore/contribuente;
    no. determina "parità di trattamento", "uguali condizioni di accesso" al servizio, bassi costi. tutto ciò ovviamente in regime di capitalismo di stato, cioè quando anche la produzione alimentare e i consumi dipendono dalle politiche economiche dello stato medesimo.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    per dire, ci deve essere una tv pubblica, indipendente - come la BBC - che faccia informazione ed educazione, produca documentari, anche film di spessore culturale; e per questi fini, pubblici e strategici, è giusto che mi chieda le tasse e il canone e paghi dirigenti competenti;
    allora. se sei privato non puoi chiedere il canone. cioè se sei capace di reggere la concorrenza ti devi campare da solo. cioè con pubblicità, share, statistiche ecc. poi non so: non conosco ovviamente il contenuto degli accordi di ripartizione del mercato tra murdock e berlusconi. dovresti chiedere a tarek, ma quello parla arabo. mah.


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    ma per l'intrattenimento leggero no; non ha senso avere tre reti che fanno lo stesso lavoro di quelle commerciali, anche perché è una sorta di concorrenza sleale; semmai, lo stato dovrebbe garantire la pluralità e impedire le concentrazioni di capacità di occupare lo spazio di certi servizi;
    si. però ci sono tanti inetti che in 60 anni la rai, mamma rai, ha nutrito e allattato. e la politica aziendale rimane quella...

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    forse hai l'età per ricordare quanto costava la telefonia mobile 20 anni fa, e come la concorrenza ha ridotto drasticamente i costi; questo è tutto reddito in più per tutti i consumatori; va detto, grazie all'UE e le sue regole; tu non viaggi all'estero, ma da un anno non ti possono più aumentare le tariffe in roaming, come prima; cioè - nonostante qualche trucchetto - hai la stessa tariffa ovunque in UE.
    si. ma quante aziende possono permettersi di produrre "cellulari"? coi cellulari è facile aumentare gli acquisti. basta la pubblicità, possibilmente martellante. ciò che negli usa è un fenomeno ormai simile alla dipendenza da droghe leggere. il marketing fa anche questo. ma a certi livelli va a puttane l'etica, cioè è plagio, è lavaggio del cervello. è per cose come queste che sono contento di vivere in italia...
    Ultima modifica di sandor; 24-08-2019 alle 23:07

  11. #71
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    guarda. si parte da presupposti "opposti". cioè a dire che non va difeso "il lavoratore", ma più precisamente il suo "diritto al lavoro".
    non a quel lavoro; e il presupposto non è opposto; la tutela del disoccupato non contrasta col diritto al lavoro; del resto, capisci bene che sarebbe grottesco e idiota il caso di uno stato che usa le tasse del contribuente per fare concorrenza sleale e spiazzare quest'ultimo dal mercato; e poi, chi le paga le tasse ? guarda che non è questione teorica, ma attualissima: se tu chiedi a contribuenti precari che guadagnano 800 o 1000 euro netti al mese di accettare il principio del reddito di cittadinanza, con l'eventualità che questo sia integrato al nero, crei i presupposti di una guerra civile; soprattutto se il primo è leghista e il secondo pentastellato;

    si. purtroppo favorire "le abilità", "le qualità personali", "il valore", "il merito" è qualcosa di contrario alla politica italiana e ai valori di questa, negli ultimi 60 anni. questo ovviamente perché "calcare la mano" sulle individualità avrebbe comportato il rischio che vi fosse un "ritorno" di quelle stesse ideologie che avevano "scatenato" una guerra totale. e questo ovviamente i costituenti non lo potevano permettere. per questo per 60 anni siamo stati governati da e "resi" cattocomunisti. sapendo o non sapendo.
    veramente il merito è contrario all'ideologia reazionaria e conservatrice, soprattutto quello delle donne;

    guarda sugli enti pubblici. essi nascono quando è in questione un servizio o un'attività che non può essere esercitato dai più, perché le conoscenze che detto servizio richiede sono patrimonio di pochi. ciò vale per la sanità, per la giustizia, le forze armate
    beh, no; il servizio è pubblico quando realizza un diritto, e viene direttamente esercitato se il privato non può garantirlo; non è questione di competenze; il medico ospedaliero vale quanto il privato, ma l'ospefale deve garantire l'accesso anche ai meno abbienti;
    e anche per gli aerei.
    ecco, proprio no: se il privato garantisce quel servizio a prezzi di mercato, equi, non ha senso che lo stato intervenga a spese del cittadino; ha senso in alcuni casi di trasporto fuori mercato; per esempio, i trasporti in comunità montane, dove evidentemente l'esercizio non copre i suoi costi e il privato non opererebbe mai, non essendoci lucro;

    dire che un regalo in cambio del mio posto da te creato, a te politico è corruzione, insomma è un po' rovesciare i parametri di giudizio.
    lo devi dire a chi avrebbe potuto lavorare al posto tuo ma non ha potuto concorrere ed è rimasto disoccupato;
    vedi, i tuoi svarioni nel comprendere le cose economiche dipendono quasi sempre nel non vedere metodicamente il costo-opportunità implicito nella rinuncia a soluzioni alternative; per te, stampare moneta, creare un posto di lavoro fuori mercato, corrompere un funzionario per ottenere un appalto, sono eventi che si conchiudono in quella relazione e non calcoli chi è rimasto fuori, o l'uso alternativo che si sarebbe potuto fare di quelle risorse;

    se non ragioni in termini di comparazione con eventuali impieghi alternativi delle risorse, redditività e costo-opportunità di ogni scelta sull'insieme del sistema, qualsiasi postulazione economica ti sfugge;

    allora. il "mercato" nel pubblico non c'è mai stato. se no non si parlerebbe di "pubblico". l'appalto per essere concesso non presuppone di regola "una gara". può anche essere attribuito per mezzo di altri criteri, o addirittura "a discrezione" della pubblica amministrazione che lo concede.
    beh, lo saprò, visto che ho lavorato così per 29 anni....
    ovviamente se io impresa appaltatrice "muovo" l'economia perché ad esempio "pago" un numero maggiore di dipendenti, allora ovviamente sono favorita. dice ma c'è quell'altro che vuole un compenso inferiore. si, ma ha meno dipendenti cioè meno gente che deve pur campare in qualche modo. e allora io politico che ho interesse a far campare quante più persone possibile, preferisco dare l'appalto al primo, anche se costa di più. non so se rendo.
    rendi; ma tu politico devi fare l'interesse dei contribuenti e ottenere un certo risultato al costo minore; perciò, se io ti becco a fare i cazzi tuoi per il consenso e contro la legge, spendendo i soldi miei, ti inculo a sangue; non so se rendo;


    no. determina "parità di trattamento", "uguali condizioni di accesso" al servizio, bassi costi. tutto ciò ovviamente in regime di capitalismo di stato, cioè quando anche la produzione alimentare e i consumi dipendono dalle politiche economiche dello stato medesimo.
    non sono bassi costi, ma costi più alti, solo occulti, per un semplice vincolo matematico: a parità di prodotto, l'impresa di stato ha rigidità operative che comportano forzosamente inefficienze e costi maggiori; se tu fai il panettiere o il fruttivendolo, rendi conto solo a te stesso su come lavori, investi, spendi; se lo stato fa il tuo stesso lavoro, proprio perché è stato, tutto quello che fa richiede un vaglio burocratico, gente che approva, controlla, discute che pane fare, che frutta comprare, ecc...
    e tutto questo, a spese del cittadino/contribuente, che ha meno servizi dove servirebbero; l'Alitalia la paghi con l'ambulatorio locale che chiude;
    oltretutto, l'economia in mano al funzionariato di stato è tipicamente un veicolo di corruzione, come evidente in tutti i paesi con ingenti risorse naturali; e anche la corruzione implica risorse sottratte alla cittadinanza;

    allora. se sei privato non puoi chiedere il canone. cioè se sei capace di reggere la concorrenza ti devi campare da solo. cioè con pubblicità, share, statistiche ecc. poi non so: non conosco ovviamente il contenuto degli accordi di ripartizione del mercato tra murdock e berlusconi. dovresti chiedere a tarek, ma quello parla arabo. mah.
    mi pare parli un perfetto italiano, oltre che francese, inglese, arabo...
    il punto è che la tv pubblica deve fare la tv pubblica, non la concorrenza a quella commerciale, chiedendomi il canone; gli show di varietà e l'intrattenimento leggero lo lasci alla tv commerciale;

    si. ma quante aziende possono permettersi di produrre "cellulari"? coi cellulari è facile aumentare gli acquisti. basta la pubblicità, possibilmente martellante. ciò che negli usa è un fenomeno ormai simile alla dipendenza da droghe leggere. il marketing fa anche questo. ma a certi livelli va a puttane l'etica, cioè è plagio, è lavaggio del cervello. è per cose come queste che sono contento di vivere in italia...
    che c'entrano i cellulari ? qui si parla di tariffe, del servizio di rete che, una volta privatizzato, ha gradualmente visto la concorrenza tra 3, poi 4 operatori, col risultato di un calo drastico delle tariffe, a vantaggio di tutti; peraltro, in Italia credo ci sia il maggior numero di smartphone pro-capite d'Europa.
    c'� del lardo in Garfagnana

  12. #72
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    non a quel lavoro; e il presupposto non è opposto; la tutela del disoccupato non contrasta col diritto al lavoro; del resto, capisci bene che sarebbe grottesco e idiota il caso di uno stato che usa le tasse del contribuente per fare concorrenza sleale e spiazzare quest'ultimo dal mercato; e poi, chi le paga le tasse ? guarda che non è questione teorica, ma attualissima: se tu chiedi a contribuenti precari che guadagnano 800 o 1000 euro netti al mese di accettare il principio del reddito di cittadinanza, con l'eventualità che questo sia integrato al nero, crei i presupposti di una guerra civile; soprattutto se il primo è leghista e il secondo pentastellato;

    no. ovviamente a un lavoro qualsiasi. però ti vorrei dire che anche tra i cc.dd. "proletari" ci sono delle gerarchie da rispettare, perché lo dice la legge e perché lo dice anche il sindacato. ora, ciò determina il paradosso per cui colui che vuole "mettere su" un' impresa viene penalizzato perché magari guadagna "più di un operaio". penso a chi lavora in modo "autonomo" e chi da "imprenditore individuale" ad esempio nel settore dei servizi "commercio" oppure anche nell'edilizia, tutti soggetti che sono lasciati a sé stessi. non so se mi spiego. insomma se i proletari sono "operai" gli autonomi e i piccoli imprenditori son "sottoproletari", del tutto privi di garanzie. se l'operaio va dal sindacato se non può arrivare a fine mese, questi altri da chi devono andare?

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    veramente il merito è contrario all'ideologia reazionaria e conservatrice, soprattutto quello delle donne;

    no. è il contrario. se ti meriti qualcosa, se la paghi col sangue e non con le chiacchiere io, una su tutte, germania, te la do. però col contraltare dello sterminio se sei inabile "quantomeno" al lavoro. e così peraltro siamo all'estremo opposto, come ti dicevo.


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    beh, no; il servizio è pubblico quando realizza un diritto, e viene direttamente esercitato se il privato non può garantirlo; non è questione di competenze; il medico ospedaliero vale quanto il privato, ma l'ospefale deve garantire l'accesso anche ai meno abbienti;

    si. però immagina se, come in america, "tutti", cliniche e medici, fossero privati. insomma sarebbe, almeno qui in italia, una soluzione virale. e mi pare francamente anche un po' "razzista" destinare il grosso della gente a medici di quart'ordine che operano in cliniche di quart'ordine perché provengono da università di quart'ordine, e che offrono prestazioni di quart'ordine a gente che ha un reddito di quart'ordine perché non integrata. insomma...

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    ecco, proprio no: se il privato garantisce quel servizio a prezzi di mercato, equi, non ha senso che lo stato intervenga a spese del cittadino; ha senso in alcuni casi di trasporto fuori mercato; per esempio, i trasporti in comunità montane, dove evidentemente l'esercizio non copre i suoi costi e il privato non opererebbe mai, non essendoci lucro;

    se parli di aerei servono gli aeroporti, che ovviamente hanno i loro costi, che spesso vengono pagati con soldi non del tutto puliti, con tutte le conseguenze del caso. se poi parli di altro tipo di trasporti tipo pullman o treni, beh allora grazie a dio c'è una legge che impone al trasportatore l'obbligo di stipulare il contratto relativo anche con coloro che non possono pagare. questo perché se vengo dalla calabria e ho un parente malato a domodossola, devo poter andarci, anche se nell'immediato non posso pagare il biglietto. e succede anche questo...


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    lo devi dire a chi avrebbe potuto lavorare al posto tuo ma non ha potuto concorrere ed è rimasto disoccupato;
    vedi, i tuoi svarioni nel comprendere le cose economiche dipendono quasi sempre nel non vedere metodicamente il costo-opportunità implicito nella rinuncia a soluzioni alternative; per te, stampare moneta, creare un posto di lavoro fuori mercato, corrompere un funzionario per ottenere un appalto, sono eventi che si conchiudono in quella relazione e non calcoli chi è rimasto fuori, o l'uso alternativo che si sarebbe potuto fare di quelle risorse;

    si. ovviamente se fai una scelta qualcuno può sempre "imputarti" di non aver fatto la scelta contraria. ma la politica come certo saprai è fatta proprio di scelte "di valore" che si fondano su "giudizi di valore" che, a parte i giudici e quindi la legge, non possono ordinariamente essere contestati. salvo ovviamente il diritto di dire che il tal politico è un "mangione" un "delinquente", insomma lamentarsi, sempre e comunque. qualcuno ha detto "chi fa falla", cioè chi è deputato a operare scelte, per definizione non può accontentare tutti. ovviamente.

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    se non ragioni in termini di comparazione con eventuali impieghi alternativi delle risorse, redditività e costo-opportunità di ogni scelta sull'insieme del sistema, qualsiasi postulazione economica ti sfugge;

    si. questo si. però capirai che non è che si possono scrivere trattati su un forum...

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    beh, lo saprò, visto che ho lavorato così per 29 anni....

    per carità...

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    rendi; ma tu politico devi fare l'interesse dei contribuenti e ottenere un certo risultato al costo minore; perciò, se io ti becco a fare i cazzi tuoi per il consenso e contro la legge, spendendo i soldi miei, ti inculo a sangue; non so se rendo;

    non per consenso ma per "etica individuale" e magari anche per "direttive di partito". poi non è che se non mi inculi tu non mi incula nessuno. insomma...



    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    non sono bassi costi, ma costi più alti, solo occulti, per un semplice vincolo matematico: a parità di prodotto, l'impresa di stato ha rigidità operative che comportano forzosamente inefficienze e costi maggiori; se tu fai il panettiere o il fruttivendolo, rendi conto solo a te stesso su come lavori, investi, spendi; se lo stato fa il tuo stesso lavoro, proprio perché è stato, tutto quello che fa richiede un vaglio burocratico, gente che approva, controlla, discute che pane fare, che frutta comprare, ecc...

    no. è molto semplice. quello di cui parli è ovviamente economia di piano, che si fa collegando la base "decisionale" al vertice, e ovviamente a tassi di produzione che siano adeguati. se la base decide che ha bisogno di tot frutta si rivolge ai produttori, ovviamente frutta producibile nel territorio, e questi ne inviano la quantità richiesta. sulla frutta ti dirò: mi viene da pensare alle banane che cantava sordi. ecco: all'epoca c'erano le banane, ovviamente importate, solo nei periodi in cui le stesse banane erano "frutta di stagione" ad esempio in venezuela, cioè solo quando costavano meno in entrata. e ovviamente le importava lo stato. questo tanto per dirtene una su come eravamo messi.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    e tutto questo, a spese del cittadino/contribuente, che ha meno servizi dove servirebbero; l'Alitalia la paghi con l'ambulatorio locale che chiude;
    oltretutto, l'economia in mano al funzionariato di stato è tipicamente un veicolo di corruzione, come evidente in tutti i paesi con ingenti risorse naturali; e anche la corruzione implica risorse sottratte alla cittadinanza;

    allora. se tu davvero pensi che l'ambulatorio chiude, parlo da me, insomma dove sto io, perché lo "stato centrale" non invia i soldi allora parli di utopia. dalle mie parti lo stato non c'è. c'è come detto il "santo patrono" che ogni tot di tempo va in provincia o in regione e chiede i soldi che occorrono affinché non vada davvero tutto a puttane. e ti posso assicurare che dove sto io si sta relativamente bene.


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    mi pare parli un perfetto italiano, oltre che francese, inglese, arabo...
    il punto è che la tv pubblica deve fare la tv pubblica, non la concorrenza a quella commerciale, chiedendomi il canone; gli show di varietà e l'intrattenimento leggero lo lasci alla tv commerciale;

    il canone in origine serviva a pagare le rate del televisore, che per i più - anni 50 - era in affitto. se oggi la gente può pagare il canone "per il solo servizio", beh direi che il progresso è stato notevole...

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    che c'entrano i cellulari ? qui si parla di tariffe, del servizio di rete che, una volta privatizzato, ha gradualmente visto la concorrenza tra 3, poi 4 operatori, col risultato di un calo drastico delle tariffe, a vantaggio di tutti; peraltro, in Italia credo ci sia il maggior numero di smartphone pro-capite d'Europa.
    si. ovviamente mi permetto di pensare che conti di più avercelo l'apparecchio che usarlo. e questo è il marketing, che non è di per sé un male, ma insomma se parlassi con kossiga che usava la radio/trasmittente ti direbbe che non ne vale la pena.
    Ultima modifica di sandor; 25-08-2019 alle 16:11

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