Ratio e Intellectus

[Vega]

Detto così è bello perchè lo è!

Stai dando un valore assoluto e sicuro.

L'essere umano è quello che E'... non quello che vorremmo che fosse...

Sulla questione del "vorremmo che fosse" possiamo essere d'accordo.
Sull'essenza dell'essere umano chiedo qual'è. C'è una parte individuale, che varia da persona a persona e\o c'è anche una valenza comune all'essere umano?
Forse anche tu, come altri che pensano in maniera simile a te, "vuoi" che l'uomo sia qualcosa in più della realtà osservata, che abbia uno spirito, una dignità particolare e speciale che si eleva rispetto ad altri organismi.
La religione allora crea una proiezione, un desiderio, un'illusione di ciò che si vorrebbe fosse.

Chi mi dice con certezza che noi abbiamo un'anima, siamo esseri eletti nella creazione o che abbiamo una finalità di qualche tipo?

Io potrei essere convinta che siano stati gli alieni a crearci e che un giorno saremo destinati a conoscere altri mondi o ampliare le facoltà mentali, tu invece sei convinto che sia stato dio e la nostra finalità è quella della redenzione dal male e ritornare alla condizione primigenia di beatitudine e comunione spirituale.

Capisci che non è per sminuire l'uomo, ma una questione pratica, di non poter stabilire al 100% un'altra possibile realtà fra le possibili.
In fondo oggi riconosciamo diritti e tutele all'essere umano, riconosciamo il valore alla vita e ad una vita dignitosa.

[marco68]

[QUOTE=Vega]Stai dando un valore assoluto e sicuro.



Sulla questione del "vorremmo che fosse" possiamo essere d'accordo.
Sull'essenza dell'essere umano chiedo qual'

[marco68]

[QUOTE=karina]Marco per fare ci

[marco68]

[QUOTE=karina]infatti lo sono tutto ci

[Vega]

[QUOTE]La religione mi d

[marco68]

Lo stesso dicasi per qualunque altra religione. Ma non mi dà la certezza completa dell'esistenza di altri piani della realtà visibile.



Magari ci stiamo sopravvalutando o siamo un pò megalomani!!



Che l'uomo abbia la capacità di trascendere sè stesso e di fare esperienza di ciò, si sa. Siamo in un campo molto particolare però. Una parte del mistero può venire dalla neurobiologia. L'autocoscienza è stata una conquista evolutiva. Il nostro cervello è molto complesso e rispetto ad altri animali, le aree associative ed emotive sono molto sviluppate e quindi quello che si percepisce può essere frutto di elaborazioni a livello conscio ed inconscio.

Onestamente devi capire che rimane ovviamente il problema di stabilire con sicurezza ed oggettivamente che l'esperienza trascendente ci rivela una parte della realtà, che ciò che non possiamo osservare con gli occhi, toccare, misurare con strumenti e via dicendo, esiste.
Riguardo all'anima bisognerebbe capire se dobbiamo andare verso il concetto buddista o cristiano di vita dopo la morte, tanto per citarne due.



Realtà già determinata? Essere soggetto per natura ?
Potresti chiarire i concetti?

Siamo una realtà già determinata! le tue scoperte di oggi esistevano anche ieri! non è che hanno cominciato ad esistere da quando le hai scoperte! tu le hai scoperte oggi ma erano già!

e non sono le tue scoperte a determinare chi io sono... io sono quello che sono ben prima delle tue scoperte e manipolazioni...

E ciò fa di me un "soggetto" che esiste non per essere manipolato ma per esprimersi secondo la sua natura.