[QUOTE=marco68]Dimostramelo!
Sono arrivato a tali conclusioni perch
[QUOTE=marco68]Dimostramelo!
Sono arrivato a tali conclusioni perch
[QUOTE=karina]te lo dico perch
[COLOR=Green]"Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorer
Questa invece
[COLOR=Green]"Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorer
Tuttavia un quadro completo ed esatto lo si pu
[COLOR=Green]"Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorer
Mi piace anche postare la ricostruzione dello storico Walter Brandmuller:
"......
[B]
Circa l'autorit
[COLOR=Green]"Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorer
Le prove non ci furono?!?!?!?!?! Questa è dietrologia, revisionismo,galileo ha affermato la seguente abiura, che ti contraddice in quanto galileo non affermò di non avere le prove, ma di non crederci proprio, difendendo la bontà del sistema tolemaico. La fonte è attendibile, visto che ho preso il tutto dalla biblioteca vaticana:Originariamente Scritto da marco68
http://212.77.1.199/it/stud/download/CAV_21.htm
Riporto un'estratto, solo i punti salienti (sto copiando a mano, abbi pietà di me), della deposizione di galileo del 21 giugno 1633. Concetti simili sono stati espressi anche nelle precedenti. Condanne di posizioni differenti, considerate eretiche, sono diffuse in tutta la documentazione.
"gia' da molto tempo, cioè avanti la determinatione della Sacra Congregatione dell'Indice e prima che mi fusse fatto quel precetto, io stavo indifferente ed havevo le due opinioni, cioè di Tolomeo e di Copernico, per disputabili, perché o l'una o l'altra poteva esser vera in natura; ma dopo la determinazione sopradetta, assicurato dalla prudenza de' superiori, cessò in me ogni ambiguità e tenni, sì come tengo ancora, per verissima e indubitata l'opinione di Tolomeo, cioè la stabilità della terra et la mobilità del sole."
e subito sotto, in risposta alla successiva domanda:
"Circa l'havere scritto il Dialogo già publicato, non mi sono mosso perché io tenga vera l'opinione copernicana; ma solamente stimando di fare benefitio commune, ho esplicate le raggioni naturali er astronomiche che per l'una e per l'altra parte si possono produrre, ingegnandomi di far manifesto come né queste né quelle, né per questa opinione né per quella.....(non mi far copiare tutto a mano, taglio questa parte...)... Concludo dunque dentro di me medesimo, né tenere né haver tenuto dopo la determinazione delli superiori la dannata opinione"
3 righe sotto, alla successiva domanda, la conclusione:
Io non tengo né ho tenuta questa opinione del Copernico dopo che mi fu intimato con precetto che io dovessi lasciarla; del resto, son qua nelle loro mani, faccino quello gli piace. [..] Io sono qua per far l'obedienza; et non ho tenuta questa opinione dopo la determinazione fatta, come ho detto.
Le parole di Galileo parlano chiaro e non sono per niente riassumibili io: "io sono per copernico ma non posso dimostrare che ha ragione, quindi cancellate dove ho scritto tesi e mettete ipotesi e siamo tutti d'accordo". Nei capitoletti 18 e 19 del pdf linkato sono indicate le censure sulle frasi relative al moto della terra e immobilità del sole, corrette come affermazioni eretiche perché contrarie alle sacre scritture. Marco, studi successivi sulle sacre scritture non tolgono che galileo fu costretto ad affermare di credere nel sistema tolemaico, contrariamente a quanto da te affermato finora. Parole sue, di una fonte attendibile perché di parte opposta(gli atti erano custoditi nella biblioteca vaticana). Parole sue, non interpretazioni. Questa è storia. Mi fermo a questa contestazione, ma più documenti cito, più sarebbe evidente. Chi ha voglia, spulciasse il tutto.
Ultima modifica di karina; 09-02-2006 alle 12:19
Allora: questo
[COLOR=Green]"Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorer
Marco, questa funziona come un decreto, c'è la fase del... premesso che... premesso che...poi c'è la scritta DECRETA, e poi la disposizione. L'abiura inizia dal "pertanto volendo io" e tra i "sudetti errori ed eresie" c'è anche la frase da te evidenziata, più tutte le altre. Ti consiglio di rileggere il tutto con attenzione.Originariamente Scritto da marco68
Ultima modifica di karina; 09-02-2006 alle 12:47
[QUOTE=karina]Marco, questa funziona come un decreto, c'
[COLOR=Green]"Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorer
Marco, l'ha abiurata! Puoi chiamarla dottrina, tesi, barzelletta, puoi soffermarti su qualsiasi termine abbia usato per descriverla, quello che conta è che dopo ha scritto:"abiuro e condanno i suddetti errori ed eresie". Che cambia se ha abiurato un'ipotesi o una tesi, l'ha abiurata e basta, in toto! In questo documento, in quello da me citato, nell'arringa (da me non riportata) in cui affermava di aver mostrato l'incongruenza della teoria copernicana, in tutti i punti ha preso le distanze da tale modello! Non ha abiurato il fatto di averla chiamata tesi (e non ipotesi), ma di averci creduto! Tu finora hai affermato tutt'altre cose, per piacere... a sentire te, andava tranquillo a dire in giro di credere nell'ipotesi del sistema copernicano, quando ovunque ha affermato il contrario. Inoltre ha ribadito ovunque, durante il processo, di credere nel sistema tolemaico. Nell'abiura ha affermato di condannare qualsiasi eresia gli sia stata contestata (e nel processo si parla delle sue conclusioni -sia sul sistema tolemaico che copernicano - come eretiche, quindi i riferimenti sono chiari). Esattamente il contrario di quanto da te affermato finora.Originariamente Scritto da marco68
Ultima modifica di karina; 09-02-2006 alle 13:18
[QUOTE=karina]Marco, l'ha abiurata! Puoi chiamarla dottrina, tesi, barzelletta, puoi soffermarti su qualsiasi termine abbia usato per descriverla, quello che conta
[COLOR=Green]"Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorer
Marco, neghi l'evidenza e non è il caso di continuare. Hai stabilito quello che dovette pensare Galileo in base all'interpretazione SUCCESSIVA della chiesa e poi attribuisci a me l'errore metodologico tuo. Galileo ha affermato sistematicamente, durante ogni atto del processo del 1633 di ritenere valido il sistema tolemaico ed è un'evidenza che nessun fine pensatore potrà negare. Le sue parole contano più di qualsiasi interpretazione successiva. Le sue parole sono storia, sono dato oggettivo, quelle che tu citi sono poco più che opinione. Ciò che Galileo ha affermato nell'abiura non è niente di diverso o contrastante con quando dichiarato sistematicamente e ripetutamente nel processo: riteneva valido il sistema tolemaico e lo ha detto in tutte le salse. Puoi arrampicarti su tutti gli specchi di questo mondo, sono nero su bianco.Originariamente Scritto da marco68
dell'apertura di bellarmino non mi interessa. Si sta parlando delle affermazioni di Galileo. E galileo ha detto: "... cessò in me ogni ambiguità e tenni, sì come tengo ancora, per verissima e indubitata l'opinione di Tolomeo, cioè la stabilità della terra et la mobilità del sole". E successivamente ha negato alcun interesse per la teoria copernicana: "non mi sono mosso perché io tenga vera l'opinione copernicana; ma solamente stimando di fare benefitio commune".P.s.2 L'apertura di Bellarmino, che era il giudice di quel processo, a rivedere le convinzioni teologiche a fronte di prove certe sulla teoria copernicana sta a dimostrare che il punto chiave di tutto era proprio il considerarla "dottrina" e non "suppositione".
Ma se fossero emerse le prove avrebbe smesso di essere "suppositione" per diventare "dottrina", cosa che avvenne pochi decenni dopo...
Ora, o mi dimostri che queste parole sono false attribuzioni e che tale documento sia un falso -esso e tutto l'archivio relativo al processo in possesso al vaticano- o ci dai un taglio. Ti stai arrampicando pericolosamente sugli specchi. Te ne posso citare a centinaia di frasi del genere e il loro senso è chiaro, storicamente riconosciuto.
La mia interpretazione del termine credere? Errore metodologico? Guarda che l'ho usato io e non perché utilizzato una sola volta da galileo -esclusivamente in questa abiura- ma semplicemente come scelta lessicale autonoma. Caro Marco, quando si riportano le parole altrui si usano le virgolette (come ben sai visto che lo fai anche tu) e io non l'ho usate. Ma guarda un po'? Essendo quindi un termine che non voleva essere una citazione, se permetti gli do l'interpretazione che voglio senza che tu ti metta a fare il dottor sottile sulle mie scelte linguistiche, cercando di dimostrare chissà cosa. A me non frega un ciufolo di cosa voglia dire credere nella terminologia cattolica nel corso dei secoli se sono io ad usarlo: è parto mio, devo chiedere il permesso al vaticano per usarlo!? Se permetti lo uso con il mio significato, con buona pace dei fini disquisitori. Vuoi spiegare a me cosa significa una parola nel contesto del mio scritto? Stai facendo l'esegetica pure dei miei interventi? Qui siamo al paradosso...P.s. "credere" nella terminologia cattolica, ancora oggi in uso ma a quei tempi ancor di più, non significa "io penso che..." ma significa "io SO che...";
La preghiera del "Credo", dove diciamo "Io credo in Dio" non significa penso che esista Dio, significa "io so che Dio esiste";
Quando nel dispositivo di abiura si contesta l'aver "tenuto e creduto" viene contestato l'affermare con sicurezza della veridicità di quella tesi.
P.s.4 la tua interpretazione del termine "credere" secondo l'uso comune di oggi dimostra che non leggi secondo l'uso di quel tempo... non contestualizzi il linguaggio secondo il significato che aveva in chi scriveva a quel tempo.
Ma leggere la storia secondo i criteri in uso oggi ma non ieri è un errore metodologico abbastanza grave, secondo me.
[QUOTE=karina]Marco, neghi l'evidenza e non
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Originariamente Scritto da marco68
Io sono abituata a distinguere tra testo e interpretazione critica. Le frasi da te citate non sono convincimento di galileo, ma sono le posizioni di Bellarmino sull'argomento e sono le stesse cose che ripeti dall'inizio 3d. Secondo Bellarmino, diceva Bellarmino...interi post avanti così.
Peccato che non sia stato il solo a muovere accuse e che altri dicessero cose ben diverse. Sei tu che leggi solo Bellarmino e tralasci tutto ciò che non è Bellarmino perché contrario al tuo teorema. Galileo non è stato processato solo da Bellarmino, la sua era una posizione come le altre. Una tra le tante.
Quello che io ho riportato erano parole di Galileo dette in corrispondenza della sentenza, in pratica una sorta di difesa finale, e come tale racchiude la posizione dell'indagato. Essa è la dichiarazione ufficiale di Galileo, essa e non i suggerimenti di Bellarmino o il convincimento di Bellarmino.
Tu non stai studiando il processo a Galilei, ma la posizione di Bellarmino in tale procedimento, visto che citi solo quello. Altri hanno detto altro, hanno fatto accuse diverse (tanto che le frasi di Galilei furono censurate, così come riportato nei capitoletti 18 e 19), ma tu neanche le leggi. Ti sei fissato su una teoria, basata unicamente sulla sola posizione di Bellarmino (che è l'unica che potrebbe rendere plausibile il revisionismo da te attuato), e la tiri sistematicamente in ballo, essa sola e tralasciando tutto il resto. Invece di leggere tutto, stai lì a spulciare per trovare qualsiasi cosa a supporto della tua tesi, tralasciando sistematicamente ciò che stride e non arrivi neanche a citare una frase di senso compiuto, una principale intera. Io a differenza tua, avevo interi capoversi da citare, tanto che per brevità ho tagliato per mancanza di voglia di riscrivere intere lettere integralmente.
Peccato per te che Galileo abbia affermato in prima persona la propria posizione e in modo esteso, posizione completamente diversa, e che quindi chiunque la voglia conoscere può leggere direttamente le sue difese tutte. Peccato per te che ci sia stata una censura ufficiale, cosa che chiunque può verificare se vuole.
Buon divertimento, inutile continuare. Chi vuole può farsi un'idea leggendo il documento, anche se chi ha studiato la storia sa come è andata. A me di Bellarmino non interessa, volevo parlare di Galileo, mentre tu stai facendo l'ennesima crociata in difesa del revisionismo e non ti arrendi neanche di fronte all'evidenza.
Ultima modifica di karina; 09-02-2006 alle 20:35
[QUOTE=karina]Marco, ci
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