Wiston Winny senti senti.


Il vento aspro soffiava intorno a noi mentre toglievo a Winston Due il cono protettivo e con il nastro gli assicuravo al muso ricucito un bell’assortimento di fuochi artificiali. Glieli attaccai per benino intorno alla testa con del nastro adesivo da imbianchino e poi rimisi il cono, tenuto da un collare separato. Gli sentii fare quegli sciaquii da bottiglia quasi vuota che fanno i cani quando si stanno cagando sotto.
Mentre Winston Due tentava di liberarsi, vidi posarsi sulla casamatta un uccellino. Era un pettirosso, quell’antico simbolo cristiano..
E per un secondo o due pensai al significato che poteva avere, tipo porgi l’altra guancia e il perdono cristiano e altre stronzate di questo livello. Ma a quelle merdate non ci credeva più nessuno. Eri tu contro il mondo, anche l’ultimo stronzo lo sapeva. Il vento mi trapassò i jeans, pizzicandomi la cicatrice. No. Winston doveva crepare. In termini cristiani, questa era solo una guerra..
.. Per un po’ guardai il cane, non feci altro che guardarlo fisso. Era uno spettacolo: un occhio gli brillava nell’ammasso di nastro e tubi colorati di cartone attaccati al muso, serrato nel cono di plastica. Lo strano è che adesso aveva smesso di raschiare con le zampe anteriori in quel modo straziante e futile, e se ne stava semplicemente sdraiato su un fianco, ansimando leggermente.
Sembrava quasi soddisfatto.
Il mio scarpone si abbatté pesantemente sulla sua cassa toracica.

PROPRIO DOVE VOLEVO EH
STRONZO AMMAZZABAMBINI CHE NON SEI ALTRO
MI HAI SFREGIATO E AZZOPPATO PER LA VITA CAZZO
NON FARE MALE A WINSTON
NON DIRE A NESSUNO CHE E’ STATO WINSTON

VAFFANCULO PAPA’
FOTTITI
AVRESTI DOVUTO FARLO A PEZZI STO CANE
VALEVO COSI’ POCO EH, QUANTO POCO VALEVO?

FARLO A PEZZI
FARLO A PEZZI.
Winston.. Winny..
qua, bello..
qua bello..

Cosa c’è che non va, piccolo?
Eh, piccolo?
Winny-bello, il mio fedele amico.

Accesi un paio di fuochi artificiali intorno al muso dove si vedeva la carta azzurra da innesco e seguendo le istruzioni di sicurezza, mi allontanai a rispettosa distanza. Disgraziatamente Winston Due decise di fregarsene delle istruzioni.
QUI TI SBAGLI CUCCIOLOTTO.
Ci fu una piccola esplosione, uno spruzzo rosso di sangue che tinse il cono di plastica chiara. Il cane si dimenò ma restò muto. Tentavo di capire cosa stava succedendo e mi avvicinai quando un mazzetto urlando si aprì una scoppiettante via arancione nel muso di Winston due..
..Era come Kripto, il cane di Superboy.. quel cane aveva la vista termica.. avrebbe dovuto permettermi di mettergli quel mantello..
Winston due strattonò ciecamente il guinzaglio..
..poi ci fu un esplosione più grossa e il botolo andò semplicemente gambe all’aria mentre dal cono sventagliavano schizzi di carne carbonizzata e sangue. Rabbrividii e dovetti spostarmi da sottovento, sentendo la presenza di un tanfo quasi insopportabile. Preoccupato per il baccano, guardai verso la terraferma, ma sul lungomare non c’era nessuno.
In sostanza Winston Due non aveva più testa: solo un grosso tizzone nero carbonizzato avvolto in un pezzo di plastica fusa.

Chi ti ha fatto questo Winston, amico mio?
Fammi vedere, bello
Fai vedere chi è stato

Winny-bello
Winny-cocco

Chi è stato?
Chi ha fatto questo a Winny-passerotto?
Dicci chi è stato amico
Diccelo, su

Winston, Winny
Senti, senti
Cosa tieni
In mezzo ai denti

Winny winny vince sempre

Winny perde.

Chi è stato?


Ma tu non lo puoi dire
Ed è
Proprio un vero peccato per te
Povero stronzo.